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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 17
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-01485
REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA. TUTELA DELLA QUIETE PUBBLICA E PRIVATA. INDIRIZZI A TUTELA DEL RIPOSO E DELLA VIVIBILIT? URBANA NELLE AREE CITTADINE INTERESSATE DA AFFLUSSO PARTICOLARMENTE RILEVANTE DI PERSONE. APPROVAZIONE NUOVO ARTICOLO 44 TER.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma io sono stato a sentire con attenzione l'intervento del
Consigliere Carretto, devo dire che, abbia pazienza, glielo dico davvero con serenità, ma
trovo un po' stucchevole, a due anni da che vi siete insediati, continuare a dire: "I
problemi li abbiamo ereditati e quindi non fatecene adesso una colpa se non sappiamo
trovare gli strumenti per risolverli, perchè…, adesso non iniziamo l'interlocutorio, però,
voglio dire, io sto semplificando, ci mancherebbe, faccio una sintesi che sarà anche
imperfetta, però, nella sostanza, vedo ricorrere questo tipo di ragionamento: siccome
c'erano dei problemi, adesso è inutile che ci diciate e ci facciate la morale che non
stiamo agendo bene, perchè avevate solo da risolverli prima. Allora, premesso che chi vi
parla non c'era prima, quindi valuta la situazione attuale, trovo anche, perlomeno
curioso, che si dica che una campagna elettorale è stata fatta anche stigmatizzando
questo problema e volendo opportunamente renderlo un problema, ma
(incomprensibile) l'avrà fatta la campagna elettorale, o loro che si sono presentati, cioè
voi, contro chi c'era prima, utilizzando questi argomenti, perché mi sembra che le forze
di centrosinistra che prima governavano sarebbero state quantomeno autolesioniste, più
di quello che già sono state con i voti che hanno preso, a dovere ancora andare ad
esasperare gli animi di chi questi problemi li stava vivendo, dicendo: "Esiste il
problema. Certo, lo sappiamo, esiste il problema e quindi il voto non lo prendiamo".
Quindi, francamente, mi sembra un po', ecco, arzigogolato, se di questo mi concede il
termine, di tutto questo ragionamento e poi, comunque, basta, sono due anni, adesso
questo è un tipo di intervento strutturale, che state facendo voi, prendetevi le
responsabilità di quello che fate e di quelli che saranno i risultati. Lei dice che i
risalutati anche di ARPA sono stati soddisfacenti. Ci ha spiegato anche come l'intensità
sonora corrisponde alla diminuzione di vari decibel - cose che sappiamo - ma io le dico
anche che - da tecnico quale sono, come lei - è ovvio che le soluzioni, che proprio
perché dovute ad ordinanze che hanno un carattere di contingibilità e di urgenza,
valgono se questo carattere mantengono, quando poi si rendono continuativi questi tipi
di strumenti, perdono anche il significato stesso che sta nell'ordinanza e quindi è facile
presumere che anche i risultati. Io, poi, ho visto i risultati di ARPA, sicuramente
qualcosa hanno ottenuto, ma non hanno certo garantito quei livelli di decibel che sono
tali da poter assicurare il sonno e la vita quieta, insomma, che possono mantenere in
salute una popolazione residente. E quindi anche su questo, voglio dire, attenzione,
perché quella era un'ordinanza che aveva interessato un periodo estivo; questo tipo di
strumento, che peraltro sarà ben lungi dall'essere attuato entro l'estate, perché l'estate è
avviata e quindi voglio poi vedere se si riuscirà a dare questo tipo di risultati, ma nel
momento in cui diventa di carattere continuativo credo che, soprattutto alla luce di
quanto è stato affermato anche dagli interventi che mi hanno preceduto, cioè dalla
difficoltà poi di renderlo effettivamente applicativo ed efficace, se non accompagnato da
percorsi ben più articolati, e anche poi da strumenti effettivi di verifica, perché quanto -
anche io ho sentito dire dal capo dei Vigili, Bezzon - ci rende particolarmente
preoccupati rispetto al fatto che poi si possa garantire anche l'esigibilità di questo tipo
di azioni. Peraltro, giova ricordare che il disturbo della quiete pubblica è regolato
dall'articolo 659 del Codice Penale, quindi non c'è neanche bisogno, se vogliamo
venire incontro a quello che, effettivamente, è l'oggetto della delibera che, appunto, è:
Indirizzi a tutela del riposo e della vivibilità urbana nella aree cittadine". Mi sembra poi
ci sia una contrapposizione proprio intrinseca tra quello che è il titolo della mozione e
poi quello che invece è la parte di narrativa e di impegna perché, da un lato, si vuole
garantire questo diritto sacrosanto di tutelare il riposo e la vivibilità urbana, dall'altro si
interviene settorialmente su un unico tipo di intervento e di fatto si poteva chiamarlo
anche in maniera coerente, diversamente. Credo anche io che, comunque, tutto
l'impianto di questa delibera e la modifica dell'articolo 94, tutto sommato, non tengano
conto di un problema, assolutamente non vada nella direzione di garantire poi questa
vivibilità e questa tutela della quiete pubblica, perchè non credo che sia poi così
direttamente collegabile, così come si vuole far pensare. Manca una visione di creare
maggiori situazioni di offerte e qui, tra l'altro, mi piacerebbe anche sapere, al di là delle
cause che sicuramente sono state anche dovute, è vero, la complessità della situazione
dei Murazzi è legata anche ad un bando che era stato probabilmente carente e non
sufficientemente adeguato ad un certo tipo di requisiti, anche di sicurezza idraulica che
ci sono, che sono necessari e che, peraltro, sono stati resi maggiormente evidenti anche
a seguito di un evento recente, che è quello del novembre 2016. Ma, a che punto siamo
con i Murazzi? Perché, voglio dire, anche qui, colpa di quello che dicevo prima; è anche
il caso di capire questo tipo di soluzioni che tempi avranno perché, ormai, ce lo siamo
scordati per questa estate, ma se si vuol lavorare per la prossima del 2019, forse è il caso
di fare un ragionamento anche su questo. Qual è l'offerta di tipo culturale, si è già
abbondantemente parlato del bando per i Punti Verdi, che tristemente è andato vacante;
il coinvolgimento che si intende mettere in essere con tutte queste fasce di utenti e
anche la diversificazione dell'offerta che deve assolutamente essere oggetto di un
ragionamento articolato. Io ribadisco, comunque, ancora un volta, che questo tema del
rispetto delle regole merita un'azione molto più approfondita, meglio articolata e che
davvero coinvolga tutte le fasce della popolazione, cercando, in un'ottica di
concertazione - io non ho conoscenza di come abbia funzionato questa proposta del
Sindaco della notte - ma, sicuramente, sono comunque anche queste modalità che
danno, convergono su una figura, delle possibilità di azioni trasversali, che possano
avere una loro efficacia e sicuramente vanno, comunque, di nuovo condivise anche a
livello locale con le Circoscrizioni che sono quelle che sul territorio vivono più
direttamente. Non mi sembra che questo sia stato un intendimento, proprio per i temi
che sono stati prima richiamati, cioè anche nella individuazione delle aree non si è
tenuto conto delle Circoscrizioni. Credo che stiate ancora una volta approvando un atto
che volontariamente cerca di escludere, nel coinvolgimento, alcune componenti, anche
istituzionali, del territorio; è una atto monco, è una atto che non ha una visione, è un atto
che, davvero, cerca di risolvere un problema individuando un'azione unica che non è
quella che potrà essere risolutiva. Io ho firmato la mozione di accompagnamento,
perchè mi sembra che richiamasse bene una serie di aspetti che non sono stati presi in
considerazione da questo tipo di delibera e quindi esprimo una perplessità piuttosto
forte sulla valenza di quest'atto.

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