Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 17
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-01485
REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA. TUTELA DELLA QUIETE PUBBLICA E PRIVATA. INDIRIZZI A TUTELA DEL RIPOSO E DELLA VIVIBILIT? URBANA NELLE AREE CITTADINE INTERESSATE DA AFFLUSSO PARTICOLARMENTE RILEVANTE DI PERSONE. APPROVAZIONE NUOVO ARTICOLO 44 TER.
Interventi
RUSSI Andrea
Okay, grazie, Presidente. Noi siamo ovviamente favorevoli alla deliberazione proposta
dalla nostra Giunta, anche perché, come già ribadito più volte l'anno scorso, quest'anno,
ogni volta in cui si parla di movida, insomma, e dopo anni di cattiva Amministrazione,
questo regolamento rappresenta una prima misura concreta e strutturale per tentare di
arginare le forti criticità in cui vivono i quartieri della movida. Tra l'altro, appunto, gli
stessi dati fornito dall'ARPA attraverso la relazione tecnica "Valutazione
dell'inquinamento dei rumori in ambiente esterno" del 26 gennaio 2018, che è stata
presentata anche all'interno delle mia Commissione, che ho provveduto a divulgare a
tutti i Commissari, e che hanno sul cruscotto e nelle rispettive email, confermano quanto
le ordinanze 46 e 60 dell'anno scorso siamo state efficaci. Appunto, leggo di nuovo i
dati enunciati dal Consigliere Carretto, che sono: una riduzione dei livelli sonori medi
notturni, fino a 3,5 decibel; una riduzione dell'emissione acustica legata alla movida tra
il 20 e il 55%. Sono dati importanti che hanno sicuramente e scientificamente
dimostrato che le misure intraprese lo scorso anno e riproposte in questo regolamento
sono state efficaci, anche se sicuramente non risolutive, su questo siamo d'accordo. È
vero, comunque, che è sempre più comodo evitare di affrontare problemi nel momento
in cui si presentano, però, poi, con il tempo, le situazioni si incancreniscono e così come
ci troviamo ad affrontare la situazione della movida a San Salvario, diventa tutto molto
più difficile trovare delle soluzioni: in San Salvario, Vanchiglia, piazza Vittorio e in
tutte le zone della città in cui si parla di queste tematiche, in cui ci sono questi problemi.
Siamo molto contrari anche alla mozione di accompagnamento. Ritengo che sia vero di
quella mozione un punto, che è la modifica del regolamento di Polizia urbana, non
garantirà da solo una soluzione equilibrata ai problemi citati nella narrativa, ma visto il
modo in cui non siete mai riusciti a risolvere il problema da voi stessi causato, cioè io
direi che, di certo, di base, siamo scettici sui vostri consigli, di base, perchè se fossero
stati attuabili, li avreste già realizzati voi, immagino. In ogni caso, l'approvazione di
questo regolamento non è una misura fine a se stessa, ma fa parte di un percorso fatto di
misure strutturali: la riqualificazione di aree degradate; il regolamento somministrazione
dello scorso anno, che inseriva in maniera strutturale il vincolo della nuova apertura al
di sotto dei 50 metri quadri nelle aree di San Salvario, Vanchiglia e piazza Vittorio; la
possibilità per gli esercenti di trasferire la propria attività da queste aree verso altri
quartieri senza pagare il sovraccarico per la monetizzazione dei parcheggi; l'incentivo
alle nuove aperture nella aree che il Comune intende riqualificare, appunto, attraverso
un ulteriore ribasso del prezzo di monetizzazione dei parcheggi, che è una delle tasse
più alte che si paga quando si apre un'attività; i bandi, insomma, per le discoteche del
Valentino: ci sono una serie di attività che si spera aiutino ad attenuare un po' il
problema. Relativamente alle proposte, l'incentivo comunale doppi vetri è una proposta
troppo costosa, inattuabile dato che non è in alcun modo risolutiva; il rapporto costi –
benefici la rende, appunto, sicuramente non attuabile; poi magari il Presidente Mensio
potrebbe intervenire, parlando anche della parte ambientale, energetica, ma lascio poi la
parola a lui su questo. Il Sindaco della notte, nelle città in cui esiste, ha un ruolo di
mediazione tra la domanda di vita notturna e le esigenze di chi nei quartieri della
movida ci abita e vorrebbe poterci dormire, sicuramente. Amsterdam ha affidato questo
ruolo ad un ex organizzatore di eventi, le cui prime misure sono state, leggo
testualmente: "L'aver suggerito di lasciare aperti i locali per ventiquattro ore, così che le
persone possano tornare a casa quando preferiscono, o la promozione della
riqualificazione di grandi spazi inutilizzati al di fuori del centro storico, dove
sperimentare attività notturne senza limitazioni e, allo stesso tempo, riuscendo a non
disturbare alcun residente". Sono molte parole, ma qua a Torino si parla di una figura
che, senza poteri e senza capacità di spesa, diventa pressoché inutile; sarebbe una
poltrona in più, in un ruolo che rientra già nelle prerogative degli attuali Assessorati.
Questa figura qua, a Torino, in questo modo, non è contraria di base, ma poi oltretutto
ad Amsterdam sono i locali che si autotassano per promuovere questa figura che poi è
riconosciuta dalla Città, quindi tendenzialmente è un altro discorso. La campagna di
sensibilizzazione è già prevista. La caparra dei bicchieri deve essere un'iniziativa dei
singoli locali; anche su questo lascio la parola al Presidente Mensio. Riguardo ai luoghi
alternativi, ci si sta provando; anche in quel caso, ovviamente, è il mercato, non è che si
possa obbligare qualcuno ad andarci, ci si può sicuramente indirizzare un'azione verso
altre zone, anche quello lo si sta facendo. In ogni caso le zone sature da movida
avrebbero potuto non essere così sature, se solo si fosse intervenuti prima, per esempio
applicando tempestivamente la DGR 85, quella del 2100, che è quella, appunto, che
prevede la possibilità di limitare e contingentare le nuove aperture in determinate aree
dove un maggior numero di esercizi di somministrazione andrebbe ad incidere sulla
salute, che è quella che viene applicata nelle tre aree più problematiche sulla città di
Torino, probabilmente non si sarebbe arrivati a questa situazione, se fossero state
applicate e se si fossero avute…

RUSSI Andrea
Certo, sto per concludere. Le interlocuzioni con le realtà giovanili ci sono, spesso alcune
delle realtà giovanili sono contro i (incomprensibile) il popolo che poi frequenta le aree
della movida quando ci sono i problemi, quindi a notte fonda. Riguardo agli incentivi
per le attività alternative alla movida, qui si parla di orario preserale, serale, ma i
problemi sono, prima di tutto, i luoghi, non le attività e poi la possibilità di fare casino
fino a notte fonda; quindi sono gli orari: preserale e serale non è un problema, i
problemi sono poi in un secondo momento. Concludo, dicendo che abbiamo tutte le
motivazione per votare contro questa mozione di accompagnamento ma, in ogni caso, a
chi ci ha preceduto e ora propone questa mozione, riconosciamo sicuramente un merito,
che è quello di averci insegnato perfettamente cosa non bisogna fare per risolvere i
problemi. Abbiamo fatto tesoro della vostra esperienza, vi ringraziamo e voteremo
contrario a questa mozione, grazie.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)