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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 17
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-01485
REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA. TUTELA DELLA QUIETE PUBBLICA E PRIVATA. INDIRIZZI A TUTELA DEL RIPOSO E DELLA VIVIBILIT? URBANA NELLE AREE CITTADINE INTERESSATE DA AFFLUSSO PARTICOLARMENTE RILEVANTE DI PERSONE. APPROVAZIONE NUOVO ARTICOLO 44 TER.
Interventi
CARRETTO Damiano
Grazie. Allora, certifichiamo un passaggio importante, questa Amministrazione per la
prima volta cerca, già l'anno scorso, proseguiamo quest'anno, cerca di continuare e di
agire su un problema che qualcuno ha dimenticato, ha lasciato sviluppare e ha anche
cavalcato, anche cavalcato, perché faceva comodo, a qualcuno faceva comodo. Il
problema della mala movida, dell'impossibilità di vivere e di risiedere in alcune zone
della città a qualcuno faceva comodo, anche a livello elettorale, c'è chi ci ha fatto
campagne elettorali intere su certi fenomeni. Il problema è quando tu arrivi ad
amministrare una città e hai parti di questa città che ti implorano di fare qualcosa. Io
non so se voi avete mai incontrato prima i residenti, io non so se chi ha parlato prima di
me ha mai incontrato i residenti, persone che non dormono da anni, persone che hanno
problemi di salute, problemi che hanno…, devono andare in cura, chi dallo psichiatra,
chi dallo psicologo, chi dal cardiologo, chi cura i problemi del sonno, non so se ci avete
mai parlato, noi sì e onestamente è un dato di fatto, è una situazione che andava
affrontata e che non è mai stata affrontata e che la forza politica che non ha mai
affrontato quel problema, venga a parlarci di approccio integrato, di…, ma dovevate
farli voi, ma avreste vinto anche le elezioni, e invece niente, e invece niente, non è mai
stato fatto niente, e adesso si viene qua e ci si fa la lezioncina. Io quando l'Assessore
dice che effettivamente c'è stata un riduzione compresa tra il 20 e il 55%, si fa
riferimento a San Salvario dove, effettivamente, il comitato disposto dalle ordinanze ha
prodotto dei risultati certificato e chi si occupa di acustica sa che a una diminuzione, a
un aumento di 3 Decibel corrisponde un raddoppio, un dimezzamento della intensità
sonora, cioè, quando dite 3 Decibel, 3 Decibel vuol dire raddoppiare o dimezzare
l'intensità sonora, quindi un risultato trascurabile non lo direi, okay? Considerando,
appunto, che poi vengono i residenti a dirci: "Finalmente abbiamo una speranza",
quindi diciamo che qualche idea di fare qualcosa di buono c'è. Che questo sia l'unico
atto da intraprendere, io posso essere anche d'accordo, che non debba essere l'unico atto
da intraprendere, c'è tanto lavoro da fare sull'educazione, sulla comunicazione, sul
trasmettere alcuni valori, trasmettere il concetto che il diritto al divertimento non è il
diritto a fare quello che si vuole, questo è un valore che la città deve trasmettere. C'è del
lavoro da fare sui locali, è vero, molti locali sono chiusi, molti locali forse non
riapriranno, ma perché? Perché io sento ripetere da settimane: "I locali a Torino
chiudono. C'è un comparto culturale in difficoltà, c'è un problema di offerta culturale,
di offerta sulla notte", è vero, ma perché sono chiusi? Ma perché nessuno dice mai
perché sono chiusi, se è colpa dell'Amministrazione o se è colpa di locali abusivi, in cui
gli abusi edilizi, casualmente, compaiono adesso, locali che sono così da 10, 20 anni,
ma gli abusi compaiono adesso. I Murazzi, non riaprono i Murazzi, ma chi ha fatto il
bando del 2015 senza tenere conto del Magistrato del Po, per cui ha messo a bando un
qualcosa che non si può fare, perché non lo dice nessuno, sembra che noi vogliamo
tener chiusi i Murazzi, chi ha fatto quel bando vuole chiudere i Murazzi e vuole tenerli
chiusi, o meglio, l'incompetenza di chi ha fatto quel bando sta tenendo chiusi i Murazzi,
e questa cosa andrebbe detta. Poi lasciamo perdere tutti i problemi di sicurezza, di
capienza e via dicendo, che non è l'Amministrazione Appendino che decide la capienza
di un locale, non è l'Amministrazione Appendino che decide le norma di sicurezza, al
massimo qualcuno apre gli occhi e ci si accorge che ci sono delle regole e allora
dobbiamo riflettere non sul rispetto delle regole che fa sì che chiudano i locali, ma al
massimo su come eventualmente aiutate gli operatori a intervenire e a creare spazi, a
creare situazioni sulla vita notturna. Il bando dei punti verdi, al di là del fatto che è
uscito probabilmente tardi, ma ha certificato un qualcosa di cui dobbiamo prendere atto,
prendere atto del fatto che gli operatori culturali, gli operatori che potrebbero agire sul
territorio hanno bisogno di altre opportunità, altre agevolazioni, altri incentivi, io lo
dico, lo ammetto, abbiamo sottovalutato la crisi di quel comparto, l'abbiamo
sottovalutata perché in questo momento non c'è la possibilità di investire, non c'è la
possibilità di fare determinati tipi di interventi, di investimenti, dovuti principalmente
alle questioni legate, lo sappiamo, alla sicurezza, alla tassazione, a tutta una serie di
questioni. Io non so neanche se la città, non avendo la capacità di spesa può trovare dei
sistemi di incentivi che riescano a coprire, perché può anche essere che non avendo
capacità di investimento in prima persona la città, rispetto a degli operatoti che non
riescono a coprire le spese, si arriva a un punto morto e quindi è un rischio, ma è
un'analisi che dobbiamo fare e che onestamente come Maggioranza stiamo facendo e
anche come Giunta stiamo facendo, nessuno ha mai detto il contrario. Io sento parlare di
proibizionismo, di alcool vietato dal tramonto all'alba, questo è il titolo di giornale che
si ripete da mesi, io non riesco a capire, alcool vietato dal tramonto all'alba, non è vero;
volontà di non fare eventi, sembra quasi che vogliamo intralciare chiunque voglia fare
eventi in questa città quando è esattamente il contrario, ci sono dei problemi oggettivi
legati a costi, legati a tempi, legati a normative ed adempimenti che creano problemi,
creano difficoltà, ma non creano difficoltà a Torino, stanno creando difficoltà a tutta
l'Italia. Leggevo l'altro giorno del Festival Nuvolari a Cuneo, non so se lo conoscete, è
un festival storico, che sta avendo molti problemi per lo stesso motivo degli eventi di
Torino, non è che a Torino siamo in un mondo parallelo per cui non ci sono o ci sono
altre regole. Detto questo, io credo che, ripeto, deve essere chiara la non volontà di
avere un atteggiamento proibizionista, non c'è una volontà di avere un atteggiamento
proibizionista perché chiunque è libero di uscire, di recarsi nei locali, bere, fare serata,
andare in discoteca o fare…, si può fare, non è vietato, quello che è da tenere sotto
controllo e da regolamentare, in qualche modo, da trovare un punto di caduta, è la
convivenza, questo è il problema, la convivenza e neanche i famosi comitati anti
movida, cioè loro non sono per: "Chiudiamo tutti i locali alle 10, o alle 9, o alle 8", cioè
chiedono rispetto delle regole base di convivenza e credo sia un obiettivo e un qualcosa
a cui dovremmo tendere tutti. Il fatto che, e chiudo sull'aspetto meno legato alla movida
di questo regolamento, il fatto che ci siano Circoscrizioni che hanno indicato aree che
neanche sono aree di movida, dà un altro segnale, cioè, il fatto che questa modifica
regolamentare è necessaria per andare ad affrontare problemi che non sono legati alla
movida anche, ma sono legati a assembramento di persone in punti dove è facile
reperite alcool, anche a basso, soprattutto a basso costo, il che spesso degenera in
problematiche di ordine pubblico, quindi non movida, ma ordine pubblico, io credo che
anche questo tipo di attenzione sia un segnale. Quando ci dite: "Non fare niente per le
periferie", una modifica regolamentare del genere può, a mio parere, poi magari non
succederà e io me lo auguro, invece, che succeda, andare ad agire in punti della Città
che sono problematici, e questi punti problematici, e se non parliamo delle zone della
movida, sono proprio quelle aree di periferia dove spesso leggiamo gli episodi di
cronaca, dove spesso il buon Consigliere Magliano ci presenta nelle interpellanze,
perché, effettivamente ci sono delle problematiche legate a questi temi, che vanno
affrontate e che, secondo me anche con questa modifica si vanno ad affrontare, ovvio, e
chiudo, da un certo punto di vista ha ragione la Consigliera Grippo, per dare gambe a
questa modifica serve il presidio del territorio, non solo dei Vigili, ma di tutte le Forze
dell'Ordine, perché i nostri Vigili non sono superman, sono in numero limitato, non
possono occuparsi di cose che non competono…

CARRETTO Damiano
Scusi, avevo letto un altro numero. No, comunque, chiudo dicendo che ritengo utile e
invito però la Giunta a fare tutta una serie di altre azioni, di cui si è già parlato, per
andare ad ampliare l'offerta, il dialogo con le nuove generazioni e via dicendo, grazie.

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