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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 15
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-01343
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROGRAMMAZIONE E LA DISCIPLINA DELL'ATTIVIT? DI VENDITA DI QUOTIDIANI E PERIODICI. APPROVAZIONE E CONTESTUALE ABROGAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE N. 333.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente, ma questo è un tema di cui mi sono occupato già nella scorsa
Consiliatura, nasce anche un po' da una serie di atti che avevo presentato, almeno
l'interesse rispetto a questa tipologia di attività è un interesse che nasce dal fatto che
finché quei 3/4 di edicole vivono ancora, vuol dire che c'è la possibilità di avere un
mercato, ma sono d'accordo con il Consigliere Russi quando dice che è un po' allungare
la vita a chi fa questo tipo di attività, e mi si permetta, senza voler offendere nessuno, è
un po' una situazione all'italiana, cioè 49% e 51%, cercheremo di fare in modo che
queste attività vendano tutto tranne che i giornali, alla fine della fiera, dovremmo
rispettare questo 51%, ma poi il vero dato è un altro, Assessore, ma su questo mi pare
che non ci sia stata la possibilità, né gli strumenti, in questo momento, di trovare
un'altra soluzione. Le edicole rappresentano oggi un pezzo del passato della città, poi io
non la penso come almeno ha fatto intuire il Consigliere Russi, che in modo molto
intelligente dice: "Se non vendere i giornali non è colpa delle edicole, è per quello che
c'è scritto, ed è questo un problema di credibilità, fin quando continuerete a parlare
male del Movimento 5 Stelle, non venderete più giornali, per cui iniziate a parlare bene
di noi, così come in tutta Europa si venderanno più giornali di carta stampata, ma è stato
devo dire, un'arte retorica assolutamente lodevole, io, evidentemente, non la penso così.
Detto questo però, invece, penso, Assessore, che noi, prima o poi, dovremmo aggredire,
invece, un altro tema, il fatto che noi abbiamo delle edicole in postazioni centrali della
nostra città che possono rappresentare altro, non un luogo di vendita dei giornali, ma un
luogo, invece, di vendita di prodotti di marketing territoriale, biglietteria, e cose di
questo tipo, sono tutte attività che però, in questo momento, il nostro Regolamento non
ci permette di realizzare, perché sono accatastate in un certo modo, perché sono di
proprietà di chi le ha realizzate, pagano la COSAP, pagano anche l'IMU, è evidente,
secondo me, che su questo noi dovremmo anche, in qualche modo, non si è potuto fare
in questa delibera, ma io ci tenevo almeno per amor di verbale, parlare di quei soggetti
che si trovano in questo momento in proprietà di un'edicola, questa edicola continua
ogni mese, alla fine del mese, a portare un conto, un conto, il più delle volte, salato,
senza aver la possibilità di trovare un acquirente, perché, chi te la compra un'edicola
con uno scenario così raccontato, devo dire, in maniera puntuale dal Consigliere Russi e
quindi tendenzialmente a pensare che un patrimonio di una famiglia possa in qualche
modo essere sempre più eroso da questa condizione del mercato. Detto questo, però,
Assessore, lo dico anche a lei, varrà la pena poi ragionare se trovare qualche strumento,
anche normativo, perché ad oggi lo si può dire, se il riferimento è una norma dello Stato
italiano, si può anche pensare di cambiarla da questo punto di vista, perché io penso
veramente che il rischio nel quale noi potremmo incorrere è trovare, come ce ne sono
nella nostra città, edicole abbandonate, che possono essere distrutte solo ed
esclusivamente dal proprietario, ma se non traviamo più il proprietario, come capita, in
questo caso parliamo di edicole, ma potremmo parlare anche come negozi che vendono
fiori, chioschi che vendono fiori, di fatto la nostra Città, con questi manufatti che non
sono più gestiti, mantenuti, e con l'Amministrazione che non è in grado di andare a
prenderne i proprietari. Parlavamo in Commissione dell'ipotesi dell'esproprio, che è
un'ipotesi che, comunque, è già verificatasi nel nostro ordinamento, se tu non ottemperi
a una serie di ordinanze, ripetute, evidentemente, per cui questo è un po' il
ragionamento che, secondo me, ci è chiesto di fare. Noi oggi cerchiamo di dare una
soluzione, cioè mettere una pezza, questo è un po' il tema. 49, 51, dal punto di vista
dell'attività di vendita, secondo me dovremmo trovare il coraggio di ripensare queste
edicole, che evidentemente hanno un loro ordinamento, hanno una loro
regolamentazione, perché si occupavano di una materia molto precisa, però pensare
come alcuni di questi posti, anche molto centrali, vorrei evitare che attendere, come
diceva un po' il Consigliere Russi, l'accanimento terapeutico che continuiamo a portare
avanti, nel caso chiudessero, di trovare dei manufatti non gestiti, non assolutamente
tenuti in ordine in luoghi bellissimi della nostra città. Per cui si approvi pure questi
Regolamento, questa modifica, ma secondo me non risolve il problema strutturale che
ha questo mondo e che nel caso ci troveremo poi a dover affrontare noi, come
Amministrazione, nel momento in cui una su 4 diventano 2 su 4, 3 su 4, quando iniziano
ad essere, però, quelle di, mi auguro di no, piazza Castello, via Cernaia e altri posti
molto belli, a capire che soluzioni trovare. Ad oggi questa delibera una soluzione a
questo problema non c'è, grazie.

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