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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Giugno 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 12
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-01674
RENDICONTO DELLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO 2017.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Il Rendiconto 2017 arriva in un momento particolarmente
complesso della vita amministrativa della Giunta Appendino, arriva anche in un
momento che non è solo complesso dal punto di vista amministrativo. Il 2017 è stato
infatti l'anno che per eccellenza ha segnato in qualche modo in maniera estremamente
evidente il mandato amministrativo e il rendiconto ne trascrive fedelmente
l'impostazione. Partirei da questa valutazione in ordine a due elementi; sarebbero molti
gli elementi da citare, ma mi limito a questi due. Il primo riguarda la questione dei
famosi oneri di urbanizzazione, sanzione politica e anche talvolta amministrativa
emessa dalla Corte dei Conti che ha sempre stigmatizzato in qualche modo gli enti che
ricorrevano ad entrate non ripetitive per finanziare spese ripetitive e che con un certo
grado di spregiudicatezza la maggioranza del Movimento 5 Stelle ha invece non solo in
qualche modo ripristinato nell'ordinarietà del nostro bilancio, ma anche in qualche
modo per certi versi addirittura rivendicato sotto il profilo politico ed è interessante da
questo punto di vista infatti vedere come l'andamento per quello che riguarda le entrate,
gli accertamenti economici, il famoso cemento per fare cassa che in qualche modo
aveva contraddistinto a detta del Movimento 5 Stelle le amministrazioni precedenti, è
esponenzialmente dilatato e se poi andiamo a fare, non lo farò per ragioni di brevità,
un'esplosione puntuale di quanto queste somme in entrata sono codificate, cioè quanti
di questi soldi che citerò sono derivanti dai nuovi supermercati questo elemento arriva
in maniera estremamente evidente. Infatti l'accertato da permessi di costruire passa da
un 21.216.000 del 2015, una cifra sostanzialmente analoga nel 2016, primo anno,
diciamo così, che nella seconda parte ha visto entrare l'arrivo della nuova
Amministrazione, fino ad un'esplosione a 32 milioni nel 2017. Ma la cosa più
interessante riguarda quanta di questa provvista finanziaria va a finanziare spesa
corrente; nel 2015 dei 21.216.000 entrati da oneri di urbanizzazione la percentuale di
utilizzo era dello 0%, cioè neanche un Euro è stato utilizzato per finanziare spesa
corrente. Cosa diversa capita nel 2016, vi ricorderete tutti la famosa mozione del
Movimento 5 Stelle in cui i 13.615.000 Euro che sono quelli effettivamente incassati...,
scusate, quelli utilizzati per la spesa corrente sono 13 milioni e 6 pari al 60,47% delle
intere entrate, invece il 2017 che è il bilancio che state per votare cuba 29.229.000 Euro
di oneri di urbanizzazione utilizzati per spesa corrente pari al 90,20%. La cosa
suggestiva è che questa questione per ragioni credo contabili di mero riporto non è,
ahinoi, contenuta in maniera sufficientemente chiara, ma per una ragione non
imputabile certamente agli estensori del documento, cioè ai Revisori, quanto piuttosto
alle norme che sovrintendono alla composizione del medesimo documento, nella tabella
di pagina 12 della loro relazione che abbiamo agli atti. Infatti in questa tabella che si
intitola "entrate spese non ricorrenti" sono del tutto assenti, lo trovate nella prima riga
che ha una declaratoria e ha una casella vuota vicino, le entrate da titoli abitativi ed
edilizi, per cui a questi famosi 29 milioni, che non sono citati in questa tabella,
sommiamo i 23 che invece sono citati, che sostanzialmente arrivano a definire una circa
insomma mal contati un 53-54 milioni, ma l'altro dato che non appare è invece quello
dei dividendi delle società che come ben sapete nel 2017 ha prodotto una plusvalenza di
una certa qual significatività e che porta oltre ad avere uno sproposito di spesa non
ripetitiva, c'è spesa ripetitiva finanziata da entrate non ripetitive. Questo limite
strutturale che sostanzialmente noi abbiamo fino dall'inizio contestato che non è figlio
del caso, ma è figlio di una precisa scelta politica che rispettiamo e non condividiamo,
che è quella di aver messo in soffitta tutta una procedura di razionalizzazione del
patrimonio della Città e che ovviamente si trascina dietro il fatto che è meglio fare un
supermercato in più che ragionare ad esempio di operazioni di razionalizzazione vera,
anche perché i supermercati in più c'è sempre modo di dire che li ha fatti qualcun altro.
Come abbiamo avuto modo di dire nella Commissione conclusiva dell'iter del
Rendiconto appunto nella seduta che ha preceduto questo Consiglio Comunale uno dei
punti più critici del nostro bilancio è la famosa cassa, cioè la mitica anticipazione di
tesoreria. L'anticipazione di tesoreria che come è noto raggiunge cifre assolutamente
esagerate nell'ambito della..., chiedo scusa, ma ho molti fogli, nell'ambito appunto
dell'andamento annuale dell'anticipazione di tesoreria diciamo così non scendendo mai
sotto i 230, 240, 250 milioni. È un tema strutturale, è un tema vecchio, è un tema noto e
su cui sono state messe in campo con gran cassa da parte dell'Amministrazione
Appendino importanti azioni per quanto riguarda la famosa riscossione dell'accertato.
Peccato che tutte queste azioni della riscossione dell'accertato non producono gli effetti,
anzi se andiamo a guardare il tasso tendenziale di incassi rispetto all'accertato è in calo.
Ora, come ho avuto modo di dire all'Assessore Rolando attendiamo di conoscere le sue
azioni in ordine alla riscossione, ma come abbiamo sempre avuto modo di dire
riteniamo del tutto fuorviante per i nostri conti esporre somme così rilevanti in sede di
previsionale, ribadirle in sede di assestamento e poi di fatto non dare concretezza alla
riscossione. Allora, se è vero il problema della riscossione, allora sorgono un pochino di
dubbi. Io darò lettura di quanto il direttore delle risorse finanziarie, il dottor Lubbia,
dichiara nella Commissione ultimo scorso del 6 di giugno a fronte di un'obbiezione, si
ricorderà l'Assessore Rolando, in qualche modo facevo sul tema della cassa, ma il
debito di cassa è quello che - chiedo scusa, è un resoconto stenografico, quindi
ovviamente va interpretato in questi termini, però penso che il senso si colga - ma il
debito di cassa è quello che..., perché è vero che la situazione è migliorata rispetto
all'anno passato, comunque abbiamo sempre questo saldo permanente di meno 250
milioni di Euro di cassa, che è un po' il sintomo della nostra difficoltà, non avessimo
quello saremmo un Comune virtuosissimo, purtroppo noi dobbiamo recuperare questi
250 milioni e per recuperarli li recupereremo se va bene 30-40 ogni anno, il che vuol
dire che ci vogliono sette-otto anni a rientrare a zero di cassa, anche perché dobbiamo
pagarle le fatture perché se no poi dopo giustamente ci segnalano che noi non
rispettiamo i tempi medi di pagamenti, anche se i tempi medi di pagamenti devo dire
che per quanto riguarda i piccoli fornitori li abbiamo sempre rispettati. Per quanto
riguarda l'erogazione e l'assistenza economica, per quanto riguarda i pagamenti
diciamo della parte educativa sociale la tendenza è stata sempre quella di rispettarli. È
chiaro che sui grandi invece, sulle grandi fatture, e mi riferisco ad IREN, AMIAT, CSI e
quelli che solo adesso abbiamo superato il Piano di rientro stiamo cercando di rientrare,
però anche lì la situazione storicamente..., e poi va avanti sostanzialmente, il problema è
che denuncia, Lubbia, che ovviamente avendo il Comune un problema strutturale di
cassa, tende a gestire la cassa nella fase di pagamento delle fatture, della restituzione
delle somme che deve in qualche modo erogare con oculatezza e bene fa a farlo e
perché bene fa a farlo? Perché come ricorderà in un altro passaggio il dottor Lubbia,
suffragato dall'Assessore Rolando, il costo del denaro per il Comune di Torino è del
3,9% circa anno, cioè Unicredit che è la banca, che è il nostro tesoriere ci fa pagare il
denaro il 3,9% di interesse passivo. Terrei a mente questa riflessione perché a fine 2017,
anzi primi giorni del 2018 succede una cosa abbastanza stravagante; ricorderà il
Consiglio Comunale che in questa sede più e più volte abbiamo posto con forza il tema
di come si era completamente sbagliato dal nostro punto di vista nel 2016, nel dicembre
del 2016 nel non richiedere ad Amteco Maiora, soggetto aggiudicatario in via
provvisoria della gara su Westinghouse, nell'atto della stipula del contratto che vedeva
il corrispettivo di 8 milioni di Euro di acconto una clausola di salvaguardia per quanto
riguarda il Comune garantita attraverso apposita polizza fideiussoria. In particolar modo
faccio riferimento all'articolo 4 di quel contratto che prevedeva che gli 8 milioni
avevano consistenza di penale ai sensi del Codice Civile e prevedeva una scadenza di
pagamento di una certa qual velocità e ricorderanno i Consiglieri che hanno avuto modo
di leggere quel contratto prevedeva il saldo entro il 31 di gennaio del 2017 del totale
corrispettivo di 19.716.500 Euro. Ovviamente la storia di quest'Aula, la storia
dell'Amministrazione dimostra che quello che si immaginava essere stato pattuito
all'epoca, siamo nel dicembre 2016, non si verifica e che quindi Amteco Maiora manca
il pagamento delle rate di saldo, anzi della rata di saldo perché contrattualmente era una.
Ovviamente la Città, non avendo fatto stipulare polizza fideiussoria a garanzia del saldo
del corrispettivo, a differenza di quello che normalmente avviene praticamente a mia
informazione sempre, cioè quasi sempre o sempre anche per contratti e per importi
estremamente più ridotti ed estremamente meno complessi, facciamo stipulare polizze
fideiussorie a garanzia delle somme che devono essere date alla Città. In
quell'occasione ritenete di non farlo, ritenete di non farlo, sbagliando. Ovviamente ci
siamo trovati quindi in una condizione in cui l'aggiudicatario Amteco Maiora aveva sì
versato gli 8 milioni di acconto, ma poteva, e lo farà e lo vedremo, dilazionare in
maniera assolutamente quasi sine die il pagamento del relativo saldo. Andiamo al mese
di aprile del 2017, ricorderete quando dopo una richiesta di accesso agli atti facciamo
venire fuori il caso, parte un carteggio tra lei, Sindaca Appendino, l'Assessore Rolando
e sostanzialmente REAM che fondamentalmente punta a spostare la competenza
finanziaria della restituzione della caparra a suo tempo versata da REAM nell'annualità
2018, cioè nell'anno solare che stiamo in questo momento vivendo, quindi guadagnando
a sbalzo l'intero 2017 per quanto riguarda la restituzione della caparra a REAM. Nel
frattempo viene ad essere prodotto un carteggio che non definirei cospicuo perché poi
alla fine anche questo carteggio è abbastanza rado e sostanzialmente la Città
giustamente rivendica verso Amteco Maiora il rispetto delle pattuizioni e
sostanzialmente evocando la clausola di rescissione contrattuale in qualche modo dice
ad Amteco, per semplificare molto: "Cara Amteco, tu devi ridarci il saldo dei soldi che
ci devi perché altrimenti noi ti rescindiamo il contratto", la brutalizzo un po', ma per
renderla comprensibile; Amteco risponde alla Città con più note in cui sostanzialmente
chiede nuove modulazioni di questo tipo di erogazione e produce un versamento in due
tranche da 1,5 milioni di Euro sul finire del 2017 per un totale di ulteriori 3 milioni di
Euro. Sostanzialmente, di quei famosi 11 che avrebbe dovuto darci entro il 31 di
gennaio, ne eroga 3 al dicembre del 2017. La cosa procede per una serie di mesi fino a
quando ad un certo momento, il certo momento è l'8 di maggio, la Sindaca Appendino
scrive ad Amteco Maiora sostanzialmente evocando la rescissione del contratto, quindi
richiamando quella che era la clausola di rescissione dell'originale contratto firmato al
30 di dicembre 2016 e sostanzialmente dicendo: "Cara Amteco, siccome non ci hai
pagato a questo punto quel contratto è rescisso". A fronte di una domanda puntuale e
precisa che ho rivolto all'Assessore Rolando, magari lo farà oggi a verbale, anzi la
invito caldamente a farlo in maniera formale a verbale, e cioè: ma se domani a valle
della corrispondenza intercorsa tra la Città e Amteco Maiora, il signor Amteco Maiora
arriva e ci fa il saldo con un assegno, quell'assegno lì noi lo prendiamo o non lo
prendiamo? Perché questo è un tema non secondario e soprattutto alla luce di questi
elementi io credo che sia importante inquadrare il secondo pezzo di questa storia che mi
pare decisamente più significativo. Ricorderanno i Consiglieri che noi nel 2017 e fu
discusso alquanto ricorderanno il famoso emendamento corretto a penna nella notte del
3 di maggio in cui si sposta l'obbligo giuridico di restituzione a REAM tra il 2017 al
2018. Attenzione, al 2018! Anno solare che come sappiamo inizia il primo di gennaio, è
in corso, e si chiuderà il 30 di dicembre. 31, facciamo il 30 perché, diciamo così,
l'ultimo giorno dell'anno è difficile lavorare, comunque grazie per la correzione
puntuale. Ovviamente ci saremmo aspettati che nelle more della definizione della partita
patrimoniale con Amteco Maiora alla luce del fatto che il contratto preliminare stipulato
a suo tempo con REAM e data che è in repertorio 26429 che sostanzialmente titola:
"Contratto preliminare di costituzione di diritto di superficie" stipulato a suo tempo
dalla Città di Torino con la Fondazione CRT, anzi poi con REAM avente causa in
quanto delegata dalla Fondazione CRT per la cessione dei diritti edificatorio del
complesso Westinghouse andasse con la dovuta prudenza. Anzi, per certi aspetti
squisitamente di gestione contabile dell'Ente, il fatto di aver dilazionato e aver
negoziato con REAM la dilazione del versamento a restituzione della caparra dei famosi
5 milioni, era di per sé un elemento piuttosto virtuoso perché ovviamente non esponeva
il Comune di Torino nella restituzione nell'arco dell'anno 2017, ma posticipava questa
restituzione nell'arco dell'anno 2018. E allora per quale ragione se dopo aver ottenuto
questo successo in questa complessa trattativa con REAM che di fatto acconsente alla
restituzione della caparra nel 2018 l'Amministrazione Appendino, Appendino Chiara e
Sergio Rolando corrono come dei matti per restituire i 5.200.000 Euro a REAM? Perché
il dubbio sorge davvero spontaneo alla luce di quello che dichiarava Lubbia prima, cioè
diventa difficile immaginare credibile che un ente che ha uno scompenso di cassa di
250, 280, arriva ad avere 400 milioni di Euro di anticipazioni di Tesoreria, su cui paga
interessi passivi, debba correre a fronte di un'obbligazione, che non è giuridicamente
vincolante al gennaio del 2018, ma lo diventa esclusivamente al dicembre del 2018,
debba andare a correre a ridare i soldi a REAM? Facendo due strutturali errori,
gravissimi; il primo, l'annullamento di fatto del contratto preliminare che parla nella
clausola rescissoria di aggiudicazione al nuovo contraente dando per inteso che si tratta
di aggiudicazione definitiva perché se si trattasse di aggiudicazione provvisoria - è qui
che aspetto la sua risposta, Assessore Rolando, che adesso mi deve dare a verbale - non
sussiste il titolo della restituzione o no? Io penso di sì e penso che l'aggiudicazione
definitiva sia la natura giuridica per cui correttamente quei soldi vanno ridati a REAM.
Allora delle due l'una: o l'aggiudicazione è definitiva e allora mi risponderà che se
domani arriva Amteco e le lascia un assegno, quell'assegno lì non lo prendiamo, però
me lo dichiara, me lo dichiara; se l'aggiudicazione è provvisoria vale il previsionale,
anzi, vale il preliminare del 2012 che peraltro prevedeva un'ulteriore corresponsione di
denari per svariati milioni di Euro, circa nove in più. Ma la chicca delle chicche, qui
guardo il Vice Sindaca Montanari, volete sapere qual è? È che mentre l'operazione
Amteco Maiora si trascinava dietro il centro congressi e il centro commerciale,
l'operazione con REAM aveva solo il centro congressi, cioè, tradotto, in assenza, aveste
fasato diversamente le operazioni noi oggi ci troveremmo in una rescissione formale
verso Amteco Maiora e faremmo rivivere il contratto originale preliminare che andrà
rinegoziato, riaggiornato, con REAM per il solo centro congressi e non per il centro
congressi e il centro commerciale, cari amici del Movimento 5 Stelle. Primo errore
fondamentale, voi avete messo a sbalzo la Città di Torino, per cui oggi, tanto per essere
chiari, se Amteco Maiora non eroga le somme a saldo, l'operazione Westinghouse non
si fa proprio nulla, non è che si torna indietro e si fa il solo centro congressi e questo, mi
dispiace, espone l'Ente ad un elemento che è urbanistico, qua non entrerei nel merito
giusto o sbagliato, ma contabile, voi avete fatto un'operazione incauta contabilmente.
Aggiungo ulteriore elemento, la lettera dell'Appendino in cui scrive ad Amteco, data 8
maggio, la delibera di Giunta che approva il rendiconto è successiva, c'è la radiazione di
quel residuo nella delibera del rendiconto perché anche qua, delle due l'una, se lo stesso
soggetto scrive che restituisce e che quindi chiude il contratto, Assessore Rolando, vuol
dire che noi storniamo e radiamo residuo di Amteco, cosa che non c'è nel bilancio e
come mai non c'è nel bilancio, Assessore Rolando? Di nuovo non c'è nel bilancio,
uguale, se lo ricorda il film del novembre 2016? Preciso! Cioè, io non riesco a capirvi,
davvero, non riesco a capirvi, non riesco a capire se davvero dove stia il problema,
davvero dove sia il problema. Se io l'8 di maggio, io Appendino, è uscita di nuovo, non
so, vedete, speriamo che prima o poi rientri in Aula, se io l'8 maggio scrivo ad un
soggetto che chiudo il contratto, il 13 se non sbaglio data di adozione in Giunta del
rendiconto quel residuo lì, visto che sono io che scrivo, lo tolgo. Lo tolgo. Solo che c'è
un piccolo particolare, Assessore Rolando, ed uno dirà: "Va beh, ma Lo Russo ce l'ha
proprio sto tarlo di sta REAM, che finisca solo sta purga", lo so, però basterebbe che
lavoraste decentemente, cioè ne fornite uno al giorno voi di spunti, ne fornite uno al
giorno, cioè neanche proprio pervicacemente andando a vedere le questioni perché io mi
sono permesso di fare un piccolo calcolino, scusi, sa che io sono veramente noioso. A
dicembre dell'anno scorso 2017, quello di cui discutiamo il rendiconto che è in
discussione oggi, gli uffici ragionevolmente su indicazione politica di Appendino e di
Rolando scrivono a REAM e dicono: "Cara REAM, ma se io vi restituisco i soldi -
parliamo della restituzione della caparra - entro il 28 di febbraio li congeliamo gli
interessi legali al 31/12/2017?", e REAM risponde: "Certo, se mi restituisci i soldi entro
il 28 di febbraio congeliamo gli interessi", e c'è il calcolo, per cui il medesimo ufficio
chiede il parere di congruità delle risorse finanziarie che gli viene dato, che cuba
216.000 e rotti che è il calcolo degli interessi legali. Allora, mi sono permesso di fare un
ragionamento, ma scusate, noi abbiamo un'obbligazione giuridica che è di restituire a
REAM dei soldi, che è giuridica per le ragioni che abbiamo detto avendo noi
aggiudicato in via provvisoria, poi è un po' contraddicente rispetto al fatto che Amteco
è un po' fuori, ma è un po' dentro, non si capisce se è fuori o dentro, quindi in realtà se
decade o non decade la clausola del contratto del 30 dicembre 2016. La differenza qual
è? È che erogare la caparra per cassa a REAM in restituzione all'8 di gennaio con
determina del 27 di dicembre 2017, cioè manco avete fatto scavallare il capodanno c'era
già la delibera per ridare i soldi indietro. Mi passi la battuta, Assessore Rolando, mi
ricorda un casino la restituzione di Pasquaretta, glielo dico con franchezza, sempre
cinque, il cinque torna sempre, lì erano 5.000, qua sono 5 milioni. Sarà 5 Stelle, ha
ragione Montanari, evidentemente..., uguale. Voi avete un'obbligazione giuridica di
restituire quei soldi entro il 31/12/2018 e li ridate all'8 di gennaio del 2018? E perché?
Sono curioso di saperlo, non mi ha risposto in Commissione perché ha detto che sarebbe
molto complessa, abbiamo tempo, quindi io ascolterò. Sa qual è la cosa...? Però mi ha
fatto venire un dubbio in realtà il Presidente Fornari; il Presidente Fornari che, come
dire, è uno che la sa lunga, fa un post il 7 giugno alle 14:37 in cui sostanzialmente fa
riferimento, cito una parola, se non sbaglio, non so se lo citi tu o qualcun altro, sul tema
degli interessi. Eh già, gli interessi. Mi si è accesa una lampadina, Assessore Rolando, e
sa qual è la lampadina che mi si è accesa? Io ho fatto un calcolino, e ho fatto: "Bene, ma
i famosi 5 milioni di Euro che interesse pagano?". Lo 0,1%. E invece la cassa quanto
paga? Il 3,9%. Allora ve lo faccio io il calcolo. Immaginando di restituirli il 30 di
novembre del 2018, cioè stando nel pieno della vostra impostazione, nel pieno della
vostra impostazione, l'ammontare dell'interesse passivo maggiorato da restituire a
REAM in virtù del fatto che pagavamo al 30 di novembre 2018, vedo che la faccio
ridere; la faccio sempre ridere, Rolando, ha notato? Sono contento, la faccio ridere.
Rida. Ma rida, rida. Sono di 13.684,93 Euro; l'interesse passivo sull'anticipazione di
tesoreria di 5.216.054,80 Euro data 1° gennaio/30 novembre - è un calcolo
spannometrico, non me ne voglia, può essere che sbaglio - è di 185.000 Euro, anzi
185.591, il fatto che voi abbiate deciso di dare i soldi indietro a REAM a gennaio e non
a novembre è costato a noi, al Comune di Torino e mi permetto a questo punto di vedere
lei se ne prende la responsabilità, lei e l'assente Sindaca Appendino, 171.000 Euro che è
la differenza aritmetica tra gli interessi passivi che noi paghiamo sull'anticipazione di
tesoreria che non avremmo pagato restituendo al 30 di novembre 2018 e i 13.684 Euro
che è la maggiorazione di interesse legale che avremmo pagato indietro a REAM, cioè
tradotto, la vostra fregola di restituire il denaro a REAM oltre ad aver completamente
distrutto, facendo il più 1, la salvaguardia del Comune di Torino per un elemento che è
la trasformazione urbana di Westinghouse e lì potete fregarvene, tanto, voglio dire..., no
no, per il bilancio del Comune di Torino! Avete fatto un danno diretto contabile nelle
casse del Comune di Torino sull'annualità 2018 pari a 171.000 Euro, unicamente
dovuto al fatto - a me è ignota la ragione, è ignota - credo che sarà utile approfondire.
Però io sono uno che non ama sottrarsi alle domande, Consigliera Sganga, perché visto
nei giorni immediatamente successivi all'uscita delle notizie giudiziarie per quanto
riguarda questo caso, vabbè, il caso REAM sostanzialmente il buon Fornari, il
Presidente della Commissione Bilancio, leggo, posso leggere il suo post? Me ne dà
facoltà? Grazie, Presidente: "La storia su REAM sta assumendo contorni paradossali -
sono d'accordo - l'ipotesi di reato contestata - penso che lei faccia l'avvocato difensore
dei tre che sono citati dai giornali - abuso di ufficio e falso ideologico per aver procurato
un indebito vantaggio al Comune di Torino la commissione di un reato presuppone che
ci sia almeno qualcuno danneggiato dall'azione o omissione da parte degli indagati, ma
la stessa società REAM - poi mi dice dove ha studiato lei diritto penale - che nel 2012
aveva corrisposto una caparra di 5 milioni alla Città di Torino ribadisce con una lettera
del 21 aprile di esprimere parere favorevole alla restituzione nell'anno 2018 - vede che
ho ragione io? - a condizione che l'emendamento venga approvato dal Consiglio
Comunale". Oggi le ho fornito un po' di ulteriori elementi, se li vada a leggere.
"Pertanto, quale bene tutelato giuridicamente è stato leso? REAM, Comune di Torino
nemmeno, visto che il pagamento posticipato ha permesso al Comune di pagare
interessi legali in misure inferiori rispetto all'anticipo di Tesoreria". Cioè, lo scrive lei.
Lo scrive lei, Fornari, quello che ho detto io; glielo rileggo, glielo rileggo perché così lo
ascolta bene.

LO RUSSO Stefano
Bravo! Il Presidente della Commissione Bilancio che scrive giustamente, prenda
posizione una volta, Fornari, lo ha fatto per iscritto e questa cosa qua la leggeranno tutti.
Glielo rileggo piano: Visto che il pagamento posticipato ha permesso al Comune di
pagare interessi legali in misura inferiore rispetto all'anticipo di tesoreria". Ha capito?
Ce l'ha chiaro, no? Perfetto. L'ha scritto lei. Allora penso che anche lei sarà curioso di
capire come mai lo scherzetto di Rolando e Appendino ci è costato 171.000 Euro di
differenziale di interesse passivo tra interesse di anticipazione di tesoreria al 3,9 ed
interesse legale allo 0,1. Spero che anche lei abbia la stessa curiosità, visto che lo scrive,
lei, lo scrive lei di sostanzialmente avere le questioni in mano. Dopodiché
sostanzialmente, va beh, spiega che cosa deve fare, dà un suggerimento alla Procura, il
falso in bilancio non esiste addirittura, è perentorio da questo punto di vista, vedo che
sostanzialmente dal Presidente della Commissione Bilancio siamo in una botte di ferro,
cari colleghi e cari cittadini della Città, assolutamente. Dopodiché da un punto di vista
strutturale la cosa divertente è il dibattito che ne esce, perché ad un certo punto io
apprendo dai giornali di chi si tratta - io seguo i suoi post, vede, Fornari, li faccio miei e
cerco di elaborarli perché mi forniscono sempre spunti ulteriori, anzi lei ne ha fornito
uno bellissimo, grazie -. Un certo Marcol Ava legge, cioè scrive, scusi, in coda al suo
post: "Poi bisognerebbe anche capire per quale motivo nel 2012 REAM (un privato)
finanziò il Comune con questa sorta di prestito da 5 milioni, visto che poi non
parteciparono ad alcuna gara. Gli stessi revisori hanno dichiarato a posteriori che
tecnicamente non è una caparra. Senza quei soldi non è che il Comune sarebbe uscito
per il secondo anno consecutivo dal patto di stabilità con le relative conseguenze?"
Questo velato, neanche tanto velato, chiaro atto scritto da questo Marcol Ava, che io
leggo essere sui giornali niente meno che il marito della Sindaca indagata sul punto, è
corroborato da un altro post della Capogruppo Sganga che la sera in cui esce la notizia
giornalistica mi cita personalmente e dice, anzi prima scrive ex Assessore Lo Russo, poi
io quando ho letto il post, Consigliera Sganga, mi smentisca se dico una cosa falsa, le ho
telefonato e le ho detto: "Guardi che io nel 2012 non ero Assessore", quindi sono stato
in generale sono ex Assessore, ma non lo ero all'epoca dei fatti, Assessore intendo dire.
La Consigliera Sganga sostanzialmente scrive la stessa cosa che scrive il buon Fornari.
Allora, questa cosa qua è oggettivamente per me inquietante perché io gliela tolgo la
curiosità, Consigliera Sganga, volentieri, gliela tolgo anche al Consigliere Fornari, io
non ho partecipato direttamente all'estensione degli atti amministrativi di quella
vicenda, però ricordo distintamente quale fu la fase evolutiva politica della questione in
ordine a due macro complessi, uno erano le OGR e l'altro era l'area Westinghouse che
avevano all'epoca nel vertice dell'epoca della Fondazione CRT entrambi interessi dal
punto di vista della riqualificazione urbana. Le OGR per diventare quello che poi sono
diventate e lo troviamo oggi realizzato e l'area Westinghouse per farne un centro
congressi con un grande progetto di ripedonalizzazione della via Borsellino dando una
continuità fisica all'intera area. Questa vicenda viene scorporata in due diverse vicende
di carattere urbanistico amministrativo patrimoniale per una banale ragione, che le OGR
erano all'epoca di proprietà di Sistemi Urbani, società di sviluppo immobiliare delle
Ferrovie, mentre invece l'area Westinghouse e i suoi diritti edificatori erano di
competenza della Città. Ma se lei avesse la voglia, se voi aveste la voglia di andare a
ricostruire attraverso gli atti e il dibattito a cavallo tra il 2011 e il 2012 trovereste piena
conferma rispetto alle mie parole e che cioè l'operazione complessivamente di OGR e
Westinghouse nasce insieme e non è un caso, guardate bene, ve lo siete posti il dubbio?
- forse no - che sia proprio Fondazione CRT attraverso la Fondazione OGR a rilevare le
OGR e sia REAM in nome e per conto, ce n'è traccia, leggetelo, nel preliminare 2012, a
rilevare, a fare l'offerta per il diritto di superficie di Westinghouse? Per fare, ribadisco,
il solo centro congressi? Non è un caso, però se voi avete elementi, Consigliera Sganga
a Consigliere Fornari, che in qualche modo, come dire, possono, visto che non sono
venuti fuori nell'ambito dell'indagine a cui voi fate riferimento nei vostri post - voi fate
riferimento nei vostri post, non io - visto che i vostri post usciti, Capogruppo del
Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Bilancio, fanno esplicito
riferimento, mi permetta, ad un teorema, diciamo così, poi peraltro ben riproposto in un
successivo articolo comparso su La Stampa mi sembra il giorno dopo, che ci sia stata al
Comune di Torino una sorta di..., come dire? Non saprei come definirla,
un'associazione, chiamiamola un'associazione tra l'Amministrazione Comunale, il
Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e l'Amministratore Delegato
di Unicredit S.p.A., io vi invito senza indugio alcuno, cari compagni d'Aula, di andare
in Procura della Repubblica e denunciarlo. Fatelo, non fate i post, non li fate i post, se
voi avete elementi io rilevo da quello che ho letto sui giornali che le persone che sono
state sentite dalla Procura della Repubblica quel problema lì non lo hanno posto, poi
giustamente mi viene il dubbio...

LO RUSSO Stefano
Mi viene il dubbio, mi viene il dubbio perché leggo la Capogruppo del Movimento 5
Stelle, il Presidente della Commissione Bilancio e il marito della Sindaca - il marito
della Sindaca - che hanno un teorema, andate, andate, perché davvero altrimenti non
riesco a comprendere. Sono contento che questa cosa qua come altre volte vi produca
dileggio, scherno vi faccia davvero ridere. Prendo atto, non ho la pretesa di essere, come
dire, uno che mette cupezza negli interventi. Voi ridete, fate bene a ridere, fate bene
anche voi a ridere, voi che avete scritto quello che immagino sappiate meglio di
chiunque altro, certamente meglio di me. Io quello che so ve l'ho raccontato in Aula. Io,
quello che so ve l'ho raccontato in Aula, non ho problemi. Io. Per tutti questi motivi
siamo e continuiamo ad essere davvero preoccupati, Assessore Rolando, della sua
assoluta assenza di gestione di questa partita, che è dimostrata dalle sue azioni
amministrative che sono state sequenziali, e mi permetta, non ne avete infilata una, cioè
voi continuate…. cioè io mi rendo conto che quando uno sbaglia, entra in un campo,
uso una metafora calcistica, un giocatore entra in campo, sbaglia un pallone, sbaglia il
secondo, le sbaglia tutte. Le state sbagliando tutte. L'ultima che avete sbagliato è quella
della restituzione della caparra perché quella roba lì, ed è questo il tema che pongo e
torno sul tema, Presidente Versaci, perché mi rendo conto che forse sono un po'
irritante, è che quel residuo non è stato radiato. Nuovamente, quel residuo non è stato
radiato o perlomeno io non ne trovo traccia; se mi indica dove è stato fatto l'atto
amministrativo conseguente nella delibera in votazione, se me lo dice, io l'ho cercato e
non l'ho trovato; 8 maggio, 13 maggio di nuovo, di nuovo. Se gentilmente poi ci fa
sapere che cosa capita se domani il signor Amteco Maiora arriva e ci stacca l'assegno a
saldo in maniera tale che lo fa sapere non tanto a me, lo fa sapere all'universo mondo
che intorno a quella vicenda magari anche, come dire, osserva sbigottito perché escono
notizie di giornali e non esce una linea chiara e soprattutto quello che di fondo non si
capisce è voi dove volete andare a parare. Acclarato che avete ucciso definitivamente
per sempre il contratto con REAM, non abbiamo capito se avete ucciso o non ucciso il
contratto con Amteco; il risultato è che siete stati capaci, in questo capolavoro, di far
rimettere al contribuente torinese senza sapere né leggere, né scrivere 170.000 Euro e
quelli mi dispiace invece prescindono da volontà politica sul punto della trasformazione
urbana e volontà generale relativamente ai nostri conti.

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