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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Maggio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2018-01737
"L'AMMINISTRAZIONE QUALI STRUMENTI INTENDE DISPORRE E METTERE IN CAMPO PER RISPONDERE ALLE EMERGENZE SOCIALI E ABITATIVE DELLE FAMIGLIE CHE SI MUOVONO SUI QUARTIERI DI PERIFERIA?" PRESENTATA IN DATA 10 MAGGIO 2018 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei alla prossima interpellanza, la prima firmataria è la Capogruppo Montalbano e
altri:

"L'Amministrazione quali strumenti intende disporre e mettere in campo per
rispondere alle emergenze sociali e abitative delle famiglie che si muovono sui quartieri
di periferia?"

VERSACI Fabio (Presidente)
Risponde l'Assessora Schellino, prego.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Allora, buongiorno a tutti, grazie per questa richiesta. Allora, intanto stiamo
proseguendo con tutte le iniziative che in base naturalmente al programma di governo
della Città sono state attuate in questo periodo, in questi due anni, a cominciare dal tema
del potenziamento dell'emergenza freddo ed in particolare con l'attenzione agli housing
per le famiglie. In particolare ho verificato per avere dei tempi, insomma è da un po'
che ne parliamo, ma ho rifatto una verifica questa mattina per sapere dei tempi un po'
più precisi per il raddoppio dell'housing di Casa Farinelli che come sapete abbiamo
messo in campo fin da subito per l'accoglienza alle famiglie, ma era stato in un primo
tempo attivato solo per 24 per ragioni varie che non sto qua a ripetere, Vigili del Fuoco,
una scala interna, una scala non a norma, insomma di ogni, mi hanno assicurato che al
più tardi dopo l'estate, io spero anche prima, ma mi hanno assicurato che al più tardi
dopo l'estate sarà finalmente attivo il raddoppio di quegli spazi, quindi il doppio delle
famiglie attualmente accolte potranno essere accolte. Inoltre con l'avvio del Reddito di
Inclusione che ormai dall'inizio dell'anno è una misura che dal punto di vista della parte
economica diciamo ha iniziato il suo percorso, è una misura che come abbiamo detto
più volte si propone di essere una misura non categoriale, una misura universale, ma è
ancora fondamentalmente insufficiente. Non è un reddito di cittadinanza, non è un
Reddito di Inclusione con uno stanziamento governativo sufficiente, ma è pur sempre
un inizio. Nell'ambito di questo provvedimento è possibile avere una serie di interventi
sulle persone non solo economici, ma anche e soprattutto di inclusione sociale che
comprendono anche il tema casa, mantenimento della casa ed attivazione lavorativa. In
quest'ottica, ma ci sarà un'apposita Commissione Consiliare, anzi ce ne sarà anche più
di una, perché sarà oggetto di una delibera di Consiglio, abbiamo iniziato il percorso di
revisione dell'economica, del sostegno economico alle persone e alle famiglie che andrà
vista anche in questo senso. Stiamo facendo per il momento dei lavori tecnici che vi
verranno ovviamente al più presto restituiti, perché oltre al fatto che è già stato chiesto
più volte è veramente tempo di dare delle informazioni in più anche sui numeri che
siamo riusciti ad analizzare; finalmente c'è un po' d'analisi statistica che consentirà
anche alle Commissioni Consiliari e al Consiglio nella sua interezza di dare delle linee
di indirizzo sulla base di scenari che stiamo costruendo, la revisione dell'economica
dovrà essere necessariamente orientata anche a focalizzare l'attenzione sul
mantenimento dell'abitazione oltre che sull'affiancamento alla misura nazionale o al
potenziamento della misura nazionale in termini economici di attivazione del lavoro
perché sappiamo bene che non perdere la casa è una delle cose fondamentali per poter
restituire alle persone dignità, quindi saremo concentrati anche in questo anche nella
revisione delle misure economiche. Per quanto riguarda, si fa cenno nell'interpellanza
agli organi di stampa che hanno raccontato soprattutto in questo ultimo periodo casi di
persone, non so, persone che dormono in auto o cose di questo genere, ci siamo
naturalmente premurati di verificare se queste persone erano già in carico ai servizi.
Qualora nei casi in cui non lo sono, sono stati avvicinati e presi in carico e per il
momento è un'operazione in costruzione, quindi ve ne daremo conto appena ci sarà
qualcosa di più concreto, ma abbiamo.., stiamo lavorando per coordinare anche, perché
ci è stato chiesto, non per nostra iniziativa, ma l'accogliamo ovviamente con grande
favore, coordinare le risorse private, le collette diciamo che vengono fatte ad hoc per
alcune persone, gli enti, le organizzazioni che stanno facendo queste collette sempre più
si rivolgono all'Amministrazione per non sprecare le risorse. La colletta che viene fatta
per una famiglia in difficoltà se coordinata con le competenze dei servizi e la rete di
supporto che può essere data alle persone raggiunge un livello di efficienza superiore
perché non è solo una misura tampone, un aiuto nell'immediato, ma può essere inserita
come supporto a tutte le altre misure di sostegno che l'Amministrazione è in grado di
dare. Quindi questo è un po' oltre, naturalmente ho detto qualcosa un po' di più rispetto
alle cose che sono già state dette in tutta una serie di apposite Commissioni Consiliari
dedicate alle povertà, alle fragilità, eccetera. Naturalmente qualora ci siano dei quesiti o
dell'interesse ad approfondire una qualche misura in particolare o a dare delle linee di
indirizzo e lavorare insieme su qualche altra misura, il luogo della Commissione
Consiliare può sicuramente essere un luogo di approfondimento idoneo per queste cose.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritta a parlare la Capogruppo Montalbano, prego.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Presidente. Ma ringrazio l'Assessora per questa risposta, ma devo dire che non
mi soddisfa, Assessora, non mi soddisfa per niente. Ripeto alcuni suoi passaggi, ha fatto
una verifica stamattina per valutare di raddoppiare i posti al Farinelli, allora facciamo
così, ho sentito male io, io ho sentito che ha fatto una verifica stamattina per valutare il
raddoppio dei posti al Farinelli, ora io le faccio presente che sono mesi, mesi che sia i
giornali e sia i quartieri che poi si trovano queste famiglie sulle proprie piazze sono in
allarme ed in attivazione di vari interventi, per interventi però intendo esattamente
quell'autodeterminazione degli stessi abitanti di quei quartieri che si muovono con delle
raccolte fondi con Consiglieri di Circoscrizione e Consiglieri Comunali che finito il
lavoro in Comune devono andare ad assicurarsi che quelle famiglie abbiano cosa
mangiare, abbiano come coprirsi, abbiano come vestirsi, perché questo è quello che in
questo momento stiamo vivendo sul quartiere Vallette, sta diventando un dormitorio
all'aperto, prima cosa, ed è una situazione che non è ingestibile perché, in quanto noi
eletti dai cittadini non dobbiamo occuparci di queste situazioni, ma è insostenibile
perché vengono indirizzate al Servizio Sociale queste famiglie, vengono indirizzate a
quelli che sono gli strumenti che dovrebbero farsi carico di queste situazioni, il
problema è che questi strumenti non funzionano e non funzionavano prima dell'elezione
del Movimento 5 Stelle sulla Città, ma continuano a non funzionare oggi e le faccio
alcuni esempi concreti. La famiglia che vive in tenda, una delle due del quartiere
Vallette, è in cura al SERT, è in cura al SERT! Con una terapia di antidepressivi, con
una situazione che si protrae nel tempo, una fragilità di uno dei componenti di questa
coppia, e il SERT non è riuscito neanche ad alzare il telefono e a contattare il Servizio
del Centro Abitativo per segnalare la situazione. Abbiamo indirizzato noi questa
famiglia al Servizio Sociale primo di via Val della Torre in Circoscrizione 5, sono due
mesi che aspettano ancora il primo appuntamento. Cioè capisce che se lei viene qui a
parlarci di reddito di inclusione, adesso questo REI, io ogni volta che la sento parlare di
povertà mi parla di sto REI, il REI a parte che è un intervento a livello nazionale, primo,
secondo ancora non è fruibile, la revisione del sussidio anche laddove partirà, non è che
poi da domani è attiva, ci sarà da fare una sperimentazione, quindi mettiamoci ancora 6-
7 mesi per farla partire sempre insieme al REI, poi tutta la sperimentazione che dovrà
avvenire passano un anno e mezzo ancora, due, che facciamo da qui ad un anno e
mezzo, due? Considerando che poi sia la revisione del sussidio, che sia il REI sono un
contributo economico, laddove una famiglia è già in mezzo alla strada e ha un Servizio
Sociale che non riesce e non per colpa del Servizio Sociale, perché io le ricordo … Noi
adesso stiamo facendo un lavoro di organizzazione dei servizi, anche quello è un lavoro
lunghissimo, lo abbiamo iniziato un anno fa e siamo ancora in una fase di
organizzazione interna, ma abbiamo pensato a dire: "Laddove questo lavoro sarà lungo
nel tempo, laddove questo lavoro così complesso ci impegnerà tantissimo proviamo ad
andare a rafforzare almeno le Circoscrizioni e le sedi decentrate aggiungendo qualche
persona in più finché questo lavoro non sarà effettuato e quindi Circoscrizione 5, 6 e
7?". Questo non l'abbiamo pensato di fare, abbiamo lasciato tutto com'era, è questo il
problema. Ora, mi spiace che non c'è la Sindaca oggi, perché io anche a leggere a
mezzo stampa che la Sindaca di un Comune di Torino, della Città di Torino che ha vinto
queste elezioni sulle periferie, sul contrasto alla povertà, sul contrasto all'emergenza
abitativa si faccia vedere in una sede giornalistica per consegnare una raccolta fondi ad
una famiglia, effettuata dai cittadini, cittadini e dice: "Proveremo a trovare una
soluzione concreta per questo nucleo famigliare, troveremo un alloggio in social
housing", cioè, io rabbrividisco, le altre famiglie? Chi è andato a trovare le altre
famiglie tanto per? E poi laddove, davvero, abbiamo situazioni di questo tipo, ma ci
vogliamo fermare un attimo e fare delle riflessioni? Vogliamo dirci: "okay, in questi due
mesi quante famiglie con minori a carico hanno avuto un esito negativo in CEA e
magari senza rete familiare rischiano di trovarsi a dormire in un'auto, come la famiglia
che è stata raccontata a livello giornalistico? Abbiamo fatto questa verifica in CEA?"
Domanda: "Vogliamo dirci laddove si arriva ad un esito negativo in CEA, una famiglia
che, comunque, ha dei minori a carico o ha delle fragilità, quale altro strumento
abbiamo a livello comunale per poter supportare queste famiglie? Nessuno. Vogliamo
organizzare una Commissione...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
...ed iniziare a ragionare su questi termini? Cioè vogliamo alzare il livello di queste
problematiche ed affrontarle in maniera seria oppure no? Vogliamo iniziare a parlare di
residenze, visto che a livello comunale non vogliamo farci carico di questa proposta di
revisione delle residenze? Vogliamo iniziare a parlarne?". Perché è vero che la Legge 3
Regionale non funzionava così sui bandi e sui requisiti per l'emergenza abitativa, ci
abbiamo fatto una battaglia da fuori noi, contro il Partito Democratico, ma anche il
Regolamento della CEA non funziona così e se quest'ennesima revisione non vedrà...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
Arrivo, finisco, signor Presidente. Non arriverà a vedere rivista la parte sulla partita
IVA, la parte sulla riduzione del reddito nell'anno precedente, cioè quei parametri che
vanno ad intaccare, diventano un muro di gomma per queste famiglie, noi i problemi
non li risolviamo andando o presentandoci alla sede di Cronaca di Torino a dare i soldi
ad una famiglia dicendo: "vi faremo trovare un posto in social housing", non è così che
possiamo affrontare queste situazioni.

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
Quindi le chiedo, andiamo in Commissione a parlare di queste situazioni in maniera
seria, andiamo a ragionare su che tipo di proposte possiamo costruire e che cosa
possiamo anche riuscire, anche insieme ad ATC, io chiedo la presenza anche di ATC in
Commissione, ci sono molti spazi di ATC chiusi, inutilizzati, possiamo creare degli
sportelli lì, che vanno anche a lavorare a supporto dell'ente circoscrizionale e dei servizi
decentrati.

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere però. Consigliera Grippo, ne ha facoltà per 5 minuti.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Ma, a me basterebbe segnalare, come a distanza di due anni
dall'insediamento della Giunta io mi sia ritrovata a firmare le interpellanze della collega
Montalbano, dovrebbe bastare questo, signori, a spiegare che alla fine una misura del
fallimento ce l'abbiamo, però voglio essere costruttiva oggi, avrei detto volentieri alla
Maggioranza, che aver perso la Capogruppo Montalbano evidentemente voleva
significare qualche cosa sulla capacità di incidere rispetto ai problemi delle periferie, ma
oggi la Maggioranza non si è presentata o non ancora. Assessora, potenziamento
dell'emergenza freddo, ne abbiamo parlato a lungo, però ci siamo detti tante volte che il
problema rimane, la capacità che abbiamo di agganciare le persone e di quel problema
mi sembra che poco si parli e che ci sia un atteggiamento di arrendevolezza, che quando
non è arrendevolezza è il ricorso ad ordinanze, un tema del quale io voglio riparlare,
perché di recente ancora una volta si è tornati ad utilizzare l'ordinanza... Posso avere un
po' di silenzio, Presidente? Si è tornati ad utilizzare l'ordinanza come metodo per far
fronte ad un disagio che però in quella maniera viene solamente spostato, la collega ha
già ricordato che comunque il REI è una misura nazionale che ad oggi mi permetterà …,
è servita soltanto a far risparmiare soldi al Comune di Torino, perché è evidente che
quelle risorse non sono state rimesse in circolo, Rolando si è fatto quattro risate quando
..., quando gli abbiamo cercato di far notare che forse era il caso di allargare la platea di
beneficiari, quindi a rimettere in circolo le risorse risparmiate da una parte per poter
accontentare degli altri aventi diritto o comunque bisognosi di servizi. Si parla di
revisione del Regolamento e dell'assistenza economica, io lo auspico perché, anche qui,
è dall'inizio della legislatura che dico: "Nel momento in cui è un Regolamento a
consumo per cui tante sono le domande e tanto viene messo, nel momento in cui arriva
un finanziamento, che è un finanziamento di scala nazionale, modifichiamo il
Regolamento affinché il saldo sia quello che consente di verificare un aumento delle
persone che possono beneficiare dei servizi", altrimenti rispetto a quella che è la
tradizione di un Comune che ha fatto con grande fatica un percorso per avere anche una
misura propria, oltre a quelle che potevano essere le misure nazionali che sul livello
sociale, lo sappiamo benissimo, lo abbiamo detto per altri aspetti, sono misure, sono
risorse incerte, si tratta di fare il cammino del gambero, cioè ci mettiamo nelle
condizioni di mettere a valore quello che ci viene dal livello nazionale così possiamo
spostare le risorse che abbiamo a livello locale e reindirizzarle su altro. Anche io
auspico che si riparli in Commissione di questi argomenti, ma complessivamente
auspico che si ricominci a parlare di periferie come lo si è fatto in passato, perché trovo
davvero stucchevole che poco più di due anni fa il tema delle periferie fosse
quotidianamente sulla bocca di quest'Amministrazione e oggi se non chiamiamo lei che
giustamente fa il suo mestiere a confrontarsi con il Consiglio Comunale non abbiamo
occasione di parlarne con nessuno, tantomeno con la Sindaca.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Questa Aula è, almeno per iniziativa di alcuni Consiglieri, sempre molto attenta
alle tematiche della legalità e quindi in quest'Aula si era discusso sull'iniziativa di
interpellanza di un collega del fatto che un Servizio Sociale fosse stato visitato da degli
organizzatori di attività di resistenza agli sfratti e a quegli stessi colleghi si
preoccupavano del fatto che le nostre sedi sociali diventassero il bersaglio di una
situazione di disagio o di antagonismo. Io vorrei leggere una parte del volantino che era
stato distribuito in quell'occasione lasciato agli operatori sociali, il meccanismo di cui i
Servizi Sociali sono il braccio genera un approccio emergenziale ai problemi delle
persone rendendo le persone dipendenti e calpestando la loro autonomia, non vogliamo
più essere dipendenti da un sistema che ci dà solo delle briciole e vogliamo essere
trattati con rispetto, io credo e posso dirlo a ragion veduta che molti degli operatori
sociali che sono stati in quella situazione visti come i nemici delle persone che avevano
una necessità o un'emergenza avrebbero potuto e voluto sottoscrivere questo stesso
volantino, non riconoscendosi probabilmente nell'ispirazione politica di quel
movimento, ma riconoscendosi in quelle parole, cioè io credo che molti operatori sociali
abbiano voglia di dar voce al malessere e di portare all'attenzione
dell'Amministrazione, degli ordini professionali, dell'opinione pubblica il fatto che la
costante condizione di emergenza e dare sempre risposte individuali quando diventano
un metodo oltre ad essere inefficace umiliano le persone e umiliano gli operatori che li
mettono in atto. Credo che molto degli operatori sociali vadano tutti i giorni a casa con
il tormento interiore di avere amministrato delle regole che invece di diminuire le
disuguaglianze ne hanno generate e riprodotte e che molti operatori sociali provano
rabbia ed impotenza per il fatto di non poter più svolgere la loro funzione nel rispetto
della loro deontologia, del loro mandato, in sostanza che siano loro quanto gli utenti che
loro si rivolgono stanchi di essere chiamati a lavorare non per accompagnare le persone
più deboli verso l'autonomia, ma per difendere la società dai deboli. Ho fatto questa
premessa per dire che noi abbiamo sempre parlato di macroarchitetture, la
microarchitettura di riforma dell'assistenza economica, la macroarchitettura di
riorganizzazione dei Servizi Sociali e mentre ci si applica alla macroarchitettura le
condizioni come quelle che descriveva la Consigliera Montalbano si replicano e si
riproducono. Possiamo provare volendo e riconoscendo la buona fede e l'impegno che
sulle politiche sociali, sui bisogni delle persone le Amministrazioni vorrebbero mettere,
possiamo ribaltare una volta il metodo e invece di partire dall'architettura e dal
macrosistema provare a prendere ad esempio un caso, più casi? Allora, prendiamo il
caso che la Consigliera Montalbano raccontava, il Servizio Sanitario non parla con il
Servizio Sociale, chiediamoci perché, chiediamoci come possiamo facilitarlo, com'è
possibile che un caso la cui sofferenza è stata riportata dai giornali perché si protraeva
da tempo e forse si protrae riceva un appuntamento da parte dei Servizi Sociali per il
colloquio di lì alle settimane successive? Proviamo a simulare i casi, proviamo a
simularli, proviamo a capire che cosa si inceppa, perché io sono sicura che non è né
volontà politica negativa, né volontà professionale contraria, anzi probabilmente ci sono
delle cose che si inceppano o dei linguaggi che non sono indirizzati correttamente alle
persone a cui devono arrivare, continuiamo a dire per avere i benefici dei diritti primari
le persone devono avere una residenza, la residenza c'è, è l'indirizzo virtuale, ma le
persone non ci si iscrivono, invece di continuare a ripetere come fosse, come dire, un
mantra questa cosa proviamo a chiederci perché, cosa possiamo fare di più, di meglio,
di altro? Io come dire non voglio infierire ulteriormente sulla difficoltà che
l'Amministrazione può avere su questi temi che sono seri e difficili per tutti, propongo
un approccio, un metodo e proviamo a vedere se partendo dalle persone e non dal
disegno delle istituzioni si riesce tutti insieme a dare delle risposte più efficaci.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, quindi questa interpellanza va in IV Commissione come è stato richiesto. Va in
IV Commissione l'approfondimento. Prego.

MONTALBANO Deborah
Se è possibile anche all'interno della IV Commissione riuscire a convocare l'ATC.

VERSACI Fabio (Presidente)
Glielo diciamo al Presidente della IV Commissione.

MONTALBANO Deborah
Grazie.
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