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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Maggio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 22
MOZIONE 2018-00702
(MOZIONE N. 26/2018) "EFFICIENTAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE DEL VERDE DELLA CITT?" PRESENTATA IN DATA 23 FEBBRAIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO MENSIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Io mi asterrò in questa mozione, perchè ho una preoccupazione che ho espresso
in Commissione Consiliare, e che riferisco anche in Aula. L'elenco delle problematiche
relative alle manutenzioni del verde pubblico è difficilmente confutabile, ciascuno di
noi nel ruolo di Amministratore, piuttosto che di residente di una Circoscrizione, può
aver rilevato le difficoltà che sono state dettagliatamente elencate nella narrativa: sia la
sovrapposizione delle competenze, sia la definizione di cronoprogrammi diversi
nell'attuazione della periodicità degli interventi di manutenzione, sia le problematiche
gestionali, dovute alla riduzione progressiva di risorse economiche e di dotazioni
organiche. Tuttavia, se l'analisi dello stato delle cose può essere condivisibile, le
soluzioni che vengono proposte adombrano, almeno dal mio punto di vista, delle
preoccupazioni. È vero che nella parte riferita all'impegna, viene indicato al punto 2 il
compito in capo alla Giunta, di valutare un sistema che permetta di gestire le attività
manutentive di gestione delle aree verdi e delle attività connesse, in modo complessivo
e non suddiviso. E questa generale, generica, indicazione, potrebbe permettere delle
soluzioni organizzative differenti che tengano in capo il principio di cooperazione, di
collaborazione tra l'Amministrazione centrale e i diversi Consigli Circoscrizionali, che
è la soluzione che io auspicherei. È pur vero che nella narrativa, sulla quale ancora
nell'intervento precedente il Consigliere Sicari ha ritenuto di sottolineare che non si
ammettono modifiche rispetto al testo originario, di individuare già quale debba essere
la soluzione di questo sistema futuribile, e lo si individua nel paragrafo che dice: "Una
gestione unica delle risorse, sia umane, che economiche, in capo a un'unica Divisione",
il che può permettere di generare risparmi ed efficientare l'utilizzo degli stessi. Ora,
questo tema dell'unicità della Divisione amministrativa e dell'unicità del governo, delle
risorse umane ed economiche, lascia già intendere di voler ricondurre in capo
all'Amministrazione centrale, in quanto unica referente, la competenza relativa al
sistema. Ora, questo vizio di cercare di ridurre le complessità, riducendo ad uno il
soggetto di governo, non è un vizio recente, e non è nemmeno un vizio ascrivibile
soltanto a questa Amministrazione. È il conflitto permanente tra gestione centrale e
articolazioni del decentramento amministrativo; un conflitto che è difficile
intrinsecamente, che diventa ancora più difficile quando le maggioranze politiche, come
in questa fase, sono diverse, non unica, a caso, nella storia della Città di Torino, ci sono
stati casi precedenti. Lo sforzo, però, di semplificazione, volendo accentrare nel
governo comunale la responsabilità, per prendere, quindi, meriti e per evitare demeriti;
perchè una delle questioni di cui ci si preoccupa molto è che i cittadini possano
imputare al Comune di Torino responsabilità di ritardi o di mancanze, che invece sono
in capo alle Circoscrizioni, è una soluzione troppo facile rispetto a quello che c'è in
gioco, che è esattamente l'esercizio della democrazia nei livelli del decentramento.
Perché, sapete, una modalità con la quale avere una gestione unitaria, ma non
accentrata, potrebbe anche essere che la gestione di materie come queste, non sia in
capo alla Divisione, a cui corrisponde un Assessore, ma sia in capo a una Divisione a
cui corrisponde, invece, il Comitato di coordinamento del Decentramento, cioè
l'Assemblea dei dieci Presidenti. Però questa opzione non è stata individuata, e
ogniqualvolta si fa riferimento alla relazione Centro-Circoscrizioni, si fa riferimento al
fatto che il Centro o sia danneggiato nell'immagine o sia sacrificato nei trasferimenti.
Questo atteggiamento, congiunto al fatto che sono in corso altri atti che rispondono
esattamente alla stessa volontà di riportare all'Amministrazione comunale competenze
in modo unitario, penso al Piano di riorganizzazione dei Servizi Sociali, su cui le
Circoscrizioni non sono ancora formalmente coinvolte, penso ai numerosi Tavoli di
coprogettazione, di progettazione civica, che stentano a relazionarsi con le
Circoscrizioni, mi fa pensare che ci sia davvero la voglia di prendere questa scorciatoia,
cioè di bypassare i Consigli di Circoscrizione, quindi questo non può trovarmi
favorevole.

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