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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Maggio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2018-01335
"QUALE FUTURO PER LA BIBLIOTECA CIVICA MIRAFIORI?" PRESENTATA IN DATA 13 APRILE 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
LUBATTI Claudio
Grazie, Presidente, io ringrazio l'Assessora per la risposta puntuale, ringrazio la collega
Canalis per aver condiviso con me la necessità di fare un approfondimento in Consiglio
Comunale su questo tema. Io ho ascoltato la risposta, riconosco anch'io come ha fatto la
collega prima un'attenzione a questo problema, un lavoro in corso che va rispettato, va
seguito con attenzione, per quanto riguarda la nostra parte, ovviamente seguiremo
questa evoluzione con grande attenzione. La cosa che però manca secondo me nella
risposta dell'Assessore, è una maggiore, ed è una cosa che io chiedo, una maggiore
attenzione, una maggiore concentrazione sul punto che ha illustrato che è quello degli
spazi alternativi, perché lo dico? Perché ero Consigliere di Circoscrizione quando in
quel mandato la Circoscrizione 10 dell'allora gestione unitaria di un unico pezzo di
quartiere, oggi abbiamo una Circoscrizione unica, unita con la Circoscrizione 2, in
quegli anni grazie anche ad un lavoro del Vice Presidente Camarda, ricordo il
Presidente Trombotto, c'era stato un grande lavoro della Circoscrizione per ottenere un
elemento di riconoscibilità sui temi della cultura nella zona centrale del quartiere,
perché si fece quella battaglia? Perché Mirafiori è un territorio un po' particolare, è un
territorio un po' strano, l'aumento, Assessore, del servizio e del numero di ore alla
Cesare Pavese, che va dato atto è uno sforzo che l'Amministrazione mette in campo,
posso dire che ha un'utilità marginale molto limitata rispetto a quello che stiamo
andando a togliere, perché la conformazione territoriale del nostro territorio, del nostro
lo dico perché arrivo, sono nato e cresciuto in quel territorio, sono stato per anni anche
amministratore di quella Circoscrizione, è un territorio un po' particolare, un territorio
che non può immaginare di rispondere a determinate esigenze, sia per la conformazione
territoriale, sia anche per la tipologia del tessuto sociale che vive in quel quartiere,
diciamo, la statistica numerica delle ore che la Cesare Pavese metterà in campo anche
superiore all'offerta che sta dando oggi non può essere considerata una risposta. Allora,
lì c'è un tema che lei ha toccato soltanto per punti e che la prego invece di approfondire,
che è il tema degli spazi alternativi. Mi sono fatto raccontare anch'io da qualche
amministratore del luogo, da qualche funzionario quali sono stati gli approfondimenti
fatti, io chiederei di fare una verifica sui costi, perché? Perché gli spazi della
Circoscrizione 10 di strada Castello di Mirafiori rappresentano evidentemente
un'alternativa. Quali sono però i costi? Quali sono gli elementi ostativi che non ci
permettono di andare a fondo su questo? Allora se l'Assessore può già darci qualche
elemento di risposta su questo tema, gliene sarei grato, altrimenti presenterò una
puntuale interrogazione solo su questo punto, perché ripeto il tema anche di via
Negarville 848, altro punto particolarmente delicato, altro punto importante, un punto di
riferimento vero per la popolazione del territorio non può essere considerato
un'alternativa a corso Unione Sovietica, perché non c'è proprio travaso tra le aree del
quartiere, chi conosce un po' quel quartiere sa perfettamente che purtroppo o per fortuna
quella tipologia di territorio non permette uno scambio naturale delle informazioni, delle
attività, anche uno spostamento logisticamente, da un punto di vista logistico della
popolazione su altre zone del quartiere. Allora, nel chiedere maggiore approfondimento
su questi punti, le chiedo oltre a questo qual è il tempo nel quale attendiamo la relazione
degli edifici sulla zona di via Negarville per capire un po' da un punto di vista del
patrimonio a che punto siamo e chiedo anche che venga organizzata al più presto, lo
chiedo alla Commissione competente, forse alla Commissione Cultura se c'è una
necessità di fare un controllo di gestione insieme lo faremo, di audire al più presto anche
i cittadini che hanno sottoscritto la petizione, quantomeno i primi tre, invitarli in
Comune, ascoltare quali sono i loro problemi, che utilizzo facevano della biblioteca,
perché probabilmente conoscendo meglio qual era l'utenza e qual era la modalità con la
quale venivano utilizzate, quella quantità importante di patrimonio che io, Assessore, al
contrario della collega che mi ha preceduto voglio sperare che non si parli di macero,
ovviamente, immagino che l'Amministrazione stia lavorando ad un'alternativa, che stia
trovando un recupero di quel patrimonio incredibile che c'è dentro quella biblioteca e
sono sicuro che dopo di me l'Assessore avrà modo di smentire il fatto che si va verso
quella direzione, che sarebbe ovviamente un limite di prospettiva insomma. Quindi
chiudo, Presidente, io ho bisogno di capire meglio quali sono gli elementi ostativi alla
sede alternativa, perché credo che sia invece quello il punto sul quale bisogna lavorare,
poi è evidente che ci sono relazioni a corollario che possono essere sviluppate, il
Bibliobus, il tema di via Candiolo, il tema di via Negarville, sono tutti temi interessanti
ed importanti, ma dobbiamo ragionare sull'asse di corso Unione Sovietica, perché su
quell'asse oggi vive l'utenza, quell'utenza è in grado di creare una nuova, come posso
dire, formazione, una nuova attività, sempre se rimaniamo su quell'asse, altrimenti
rischiamo di togliere un'offerta importante che negli anni, come ho detto, si era
costruita. Detto questo poi, Assessore, io so perfettamente che quando ci sono dei costi
da affrontare bisogna maggiorare gli investimenti, però se ci si vuole davvero occupare
di periferia, se davvero si vuole ragionare ed essere ricordati come un'Amministrazione
così come avete detto in campagna elettorale, un'Amministrazione che guarda le
periferie, che guarda le attività delle periferie più che a quelle del centro vuol dire che
gli investimenti bisogna metterli in periferia. La sede della ex Circoscrizione 10 credo
che sia a 400 metri dal confine della Città sul Ponte del Sangone, quindi questo vuol
dire …, quella sarebbe un'ottima location nella quale oggi ci sono degli spazi, bisogna
adeguarli, di questo ne sono assolutamente certo, però se si vuole fare un investimento
sulle periferie, bisogna farlo quando serve e non soltanto riempendosi la bocca di slogan
in campagna elettorale, ma anche nella vita quotidiana dell'Amministrazione, grazie.

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