Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Prego, Consigliera Canalis. CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Innanzitutto ringrazio anche l'Assessore per la puntuale risposta, chiedo gentilmente se può fornirmela per poterla studiare nel dettaglio, anche perché ha molti dati visto che anche l'interpellanza era piuttosto articolata. Io credo che rispetto agli sforzi che la Giunta sta facendo per sopperire alla necessaria chiusura della Biblioteca Mirafiori, che è dovuta alla cessazione della convenzione con l'Istituto Levi siano sforzi da riconoscere, c'è però un dato che è insuperabile ed è il dato territoriale e chi conosce quel quartiere, che è un quartiere periferico in cui le attività culturali sono particolarmente preziose per tenere viva la comunità, sa che corso Unione Sovietica rappresenta un elemento divisorio, è proprio un dato non politico o soggettivo, è un dato di fatto, soprattutto perché sappiamo che la Biblioteca Mirafiori aveva messo in campo in questi anni una serie di attività collaterali al prestito dei libri che interessavano anche un segmento di utenza più anziano o l'infanzia, quindi segmenti di utenza che fanno un po' più fatica a spostarsi in una biblioteca più lontana. Quindi fermo restando che il problema di fronte al quale ci troviamo non è un problema creato dall'Amministrazione, ma è un problema dovuto al fatto che la biblioteca era ospitata da un istituto di scuola superiore che oggi ha un aumento di iscrizioni che quindi necessita di maggiori spazi e non può più ospitare la biblioteca, quindi nessuno sta incolpando l'Amministrazione della necessità di trovare nuove soluzioni per questa biblioteca, però il dato territoriale rimane sul tavolo. E davvero io sottolineo come questa biblioteca non facesse solo attività culturali, quindi è chiaro che la risposta ci arriva dall'Assessora Leon, perché stiamo parlando di una biblioteca, quindi la funzione prevalente è la funzione culturale, di educazione alla lettura, ma questa biblioteca aveva anche, continua ad avere, perché è ancora aperta, un'enorme funzione sociale di aggregazione di quel pezzo di comunità, è proprio un centro che fa comunità in quel territorio e ricordiamolo è un territorio che già è molto anziano, a rischio spopolamento, diciamo, la chiusura della biblioteca equivale alla chiusura di un centro di incontro, quindi andiamo al di là di un problema legato al prestito dei libri. L'altro aspetto che mi preme sottolineare è che pur riconoscendo gli sforzi che l'Assessore ci ha illustrato noi oggi stiamo facendo le scatole per mandare i libri al macero, questa è la situazione della Biblioteca Mirafiori, una biblioteca dotata di più di 19.000 volumi, più di 6.000 audio visivi tra cd e dvd, 102 periodici, quindi è una biblioteca ricca come lo sono molte delle biblioteche civiche che costituiscono il patrimonio bibliotecario della nostra Città ed oggi questo stanno facendo le bibliotecarie, quindi io prendo nota degli incontri che sono stati fatti con la Circoscrizione 2, ne do merito all'Assessore, mi sembrano dei passaggi importanti e di cui ringrazio, credo che però si debba fare anche qualche passaggio in più, da un lato con le bibliotecarie e dall'altro lato con quei quasi 200 cittadini che poche settimane fa hanno sottoposto una petizione implorando che si trovasse una soluzione che continuasse ad insistere in quel pezzo di territorio, quindi su quel lato di corso Unione Sovietica. Quei cittadini oggi secondo me meriterebbero di essere incontrati anche per ascoltare le cose che lei ha detto a me in cui io riconosco uno sforzo suo e degli uffici, però come in ogni processo in cui c'è una differenza di punti di vista, c'è un bisogno che non siamo più in grado di soddisfare, il dialogo è già, diciamo, lenitivo della tensione, la mancanza di confronto con questa cittadinanza che ha espresso preoccupazione, se non paura di perdere questo servizio può aggravare il processo di fronte al quale ci troviamo, è chiaro che 19.000 volumi non so come potranno trovare posto in un Bibliobus o nella Biblioteca Pavese ed è per questo che li stanno mandando al macero, però, cioè l'alternativa al macero credo che ci sia anche visto che state cercando delle altre soluzioni, però questo sta accadendo, Assessore, che li stanno preparando per il macero, quindi io non vorrei vedere degli anziani sul piede di guerra perché viene chiusa una biblioteca, perché non credo che sia quello che ci auguriamo né io, né lei, io credo che ci sia spazio per una maggiore condivisione, per un maggiore confronto e per fare un ulteriore supplemento di ricerca oltre a quello che meritoriamente avete già fatto. LUBATTI Claudio Grazie, Presidente, io ringrazio l'Assessora per la risposta puntuale, ringrazio la collega Canalis per aver condiviso con me la necessità di fare un approfondimento in Consiglio Comunale su questo tema. Io ho ascoltato la risposta, riconosco anch'io come ha fatto la collega prima un'attenzione a questo problema, un lavoro in corso che va rispettato, va seguito con attenzione, per quanto riguarda la nostra parte, ovviamente seguiremo questa evoluzione con grande attenzione. La cosa che però manca secondo me nella risposta dell'Assessore, è una maggiore, ed è una cosa che io chiedo, una maggiore attenzione, una maggiore concentrazione sul punto che ha illustrato che è quello degli spazi alternativi, perché lo dico? Perché ero Consigliere di Circoscrizione quando in quel mandato la Circoscrizione 10 dell'allora gestione unitaria di un unico pezzo di quartiere, oggi abbiamo una Circoscrizione unica, unita con la Circoscrizione 2, in quegli anni grazie anche ad un lavoro del Vice Presidente Camarda, ricordo il Presidente Trombotto, c'era stato un grande lavoro della Circoscrizione per ottenere un elemento di riconoscibilità sui temi della cultura nella zona centrale del quartiere, perché si fece quella battaglia? Perché Mirafiori è un territorio un po' particolare, è un territorio un po' strano, l'aumento, Assessore, del servizio e del numero di ore alla Cesare Pavese, che va dato atto è uno sforzo che l'Amministrazione mette in campo, posso dire che ha un'utilità marginale molto limitata rispetto a quello che stiamo andando a togliere, perché la conformazione territoriale del nostro territorio, del nostro lo dico perché arrivo, sono nato e cresciuto in quel territorio, sono stato per anni anche amministratore di quella Circoscrizione, è un territorio un po' particolare, un territorio che non può immaginare di rispondere a determinate esigenze, sia per la conformazione territoriale, sia anche per la tipologia del tessuto sociale che vive in quel quartiere, diciamo, la statistica numerica delle ore che la Cesare Pavese metterà in campo anche superiore all'offerta che sta dando oggi non può essere considerata una risposta. Allora, lì c'è un tema che lei ha toccato soltanto per punti e che la prego invece di approfondire, che è il tema degli spazi alternativi. Mi sono fatto raccontare anch'io da qualche amministratore del luogo, da qualche funzionario quali sono stati gli approfondimenti fatti, io chiederei di fare una verifica sui costi, perché? Perché gli spazi della Circoscrizione 10 di strada Castello di Mirafiori rappresentano evidentemente un'alternativa. Quali sono però i costi? Quali sono gli elementi ostativi che non ci permettono di andare a fondo su questo? Allora se l'Assessore può già darci qualche elemento di risposta su questo tema, gliene sarei grato, altrimenti presenterò una puntuale interrogazione solo su questo punto, perché ripeto il tema anche di via Negarville 848, altro punto particolarmente delicato, altro punto importante, un punto di riferimento vero per la popolazione del territorio non può essere considerato un'alternativa a corso Unione Sovietica, perché non c'è proprio travaso tra le aree del quartiere, chi conosce un po' quel quartiere sa perfettamente che purtroppo o per fortuna quella tipologia di territorio non permette uno scambio naturale delle informazioni, delle attività, anche uno spostamento logisticamente, da un punto di vista logistico della popolazione su altre zone del quartiere. Allora, nel chiedere maggiore approfondimento su questi punti, le chiedo oltre a questo qual è il tempo nel quale attendiamo la relazione degli edifici sulla zona di via Negarville per capire un po' da un punto di vista del patrimonio a che punto siamo e chiedo anche che venga organizzata al più presto, lo chiedo alla Commissione competente, forse alla Commissione Cultura se c'è una necessità di fare un controllo di gestione insieme lo faremo, di audire al più presto anche i cittadini che hanno sottoscritto la petizione, quantomeno i primi tre, invitarli in Comune, ascoltare quali sono i loro problemi, che utilizzo facevano della biblioteca, perché probabilmente conoscendo meglio qual era l'utenza e qual era la modalità con la quale venivano utilizzate, quella quantità importante di patrimonio che io, Assessore, al contrario della collega che mi ha preceduto voglio sperare che non si parli di macero, ovviamente, immagino che l'Amministrazione stia lavorando ad un'alternativa, che stia trovando un recupero di quel patrimonio incredibile che c'è dentro quella biblioteca e sono sicuro che dopo di me l'Assessore avrà modo di smentire il fatto che si va verso quella direzione, che sarebbe ovviamente un limite di prospettiva insomma. Quindi chiudo, Presidente, io ho bisogno di capire meglio quali sono gli elementi ostativi alla sede alternativa, perché credo che sia invece quello il punto sul quale bisogna lavorare, poi è evidente che ci sono relazioni a corollario che possono essere sviluppate, il Bibliobus, il tema di via Candiolo, il tema di via Negarville, sono tutti temi interessanti ed importanti, ma dobbiamo ragionare sull'asse di corso Unione Sovietica, perché su quell'asse oggi vive l'utenza, quell'utenza è in grado di creare una nuova, come posso dire, formazione, una nuova attività, sempre se rimaniamo su quell'asse, altrimenti rischiamo di togliere un'offerta importante che negli anni, come ho detto, si era costruita. Detto questo poi, Assessore, io so perfettamente che quando ci sono dei costi da affrontare bisogna maggiorare gli investimenti, però se ci si vuole davvero occupare di periferia, se davvero si vuole ragionare ed essere ricordati come un'Amministrazione così come avete detto in campagna elettorale, un'Amministrazione che guarda le periferie, che guarda le attività delle periferie più che a quelle del centro vuol dire che gli investimenti bisogna metterli in periferia. La sede della ex Circoscrizione 10 credo che sia a 400 metri dal confine della Città sul Ponte del Sangone, quindi questo vuol dire …, quella sarebbe un'ottima location nella quale oggi ci sono degli spazi, bisogna adeguarli, di questo ne sono assolutamente certo, però se si vuole fare un investimento sulle periferie, bisogna farlo quando serve e non soltanto riempendosi la bocca di slogan in campagna elettorale, ma anche nella vita quotidiana dell'Amministrazione, grazie. LEON Francesca Paola (Assessora) Sì, allora, tranquillizziamoci, cioè al macero non è che vanno i libri che non ci entrano in una biblioteca, ci sono delle regole per l'invio al macero dei volumi e solo quando questi sono usurati, se ne hanno più copie nelle diverse biblioteche, dunque questi libri non vanno al macero, o se vanno al macero è secondo le regole del servizio bibliotecario, quindi non sono più utilizzabili o servibili per il sistema bibliotecario cittadino. Localizzazione, abbiamo fatto tante verifiche, chiederò agli uffici di fornire indicazioni migliori su strada Castello di Mirafiori, che però risultava non solo distante dagli attuali fruitori oltre che non convinceva né la Circoscrizione, né la Città, sia per i costi, ma anche per localizzazione e il fatto che fosse inserita... Sì, l'abbiamo discusso con la Circoscrizione. Così come via Farinelli, non è che abbiamo deciso così, abbiamo fatto sopralluoghi, siamo andati a verificare le condizioni e alla fine siamo tutti arrivati alla stessa conclusione, purtroppo su quel lato non ci sono soluzioni possibili. Riguardo la marginalità dell'importanza dell'allungamento dell'orario della Biblioteca Pavese, mi permetto di dubitare. 1) perché i dati ci dicono una cosa diversa, ovvero che c'è una sovrapposizione di utenza tra le due biblioteche, che era determinata anche dal fatto che aprivano in modo complementare, quindi sì, ci sarà un disagio, ne parleremo con i cittadini come abbiamo già fatto, c'è stata un'assemblea pubblica a cui ho partecipato, abbiamo già discusso, ci siamo impegnati a tornare e a raccontare insieme alla Circoscrizione quali soluzioni abbiamo portato. Il Bibliobus non è un investimento da poco, è più o meno un tir che raccoglie circa 2.000 volumi che sosta in una data area, con dei specifici orari dove non è soltanto possibile ritirare libri in prestito, diventa di fatto una piazza di lettura disponibile anche per fare altre attività, insomma è uno strumento dove …, che garantisce il prestito dei libri, garantisce la lettura e garantisce anche altri servizi come il Wi-Fi o la possibilità di organizzare attività culturali collegate a questo enorme..., non è un bus, è un camion molto, molto grande e quindi immaginiamo di riuscire a lavorare anche con i cittadini, nell'avvicinare psicologicamente queste due aree anche attraverso il Bibliobus. È difficile cambiare abitudini, io mi rendo conto, mi rendo conto del disagio che hanno le persone che vivevano più in prossimità alla Biblioteca Mirafiori, stiamo tentando in tutti i modi di rispondere alle esigenze anche con strumenti innovativi. Dunque io comunque sono ..., ovviamente stiamo andando avanti con il lavoro, reperirò eventualmente tutte le osservazioni che sono state fatte nel corso delle verifiche da parte degli uffici tecnici delle biblioteche, abbiamo lavorato di comune accordo con la Circoscrizione per cercare la soluzione più adeguata. L'apertura di una biblioteca in orario lungo in realtà va a cambiare anche in modo importante l'utilizzo della biblioteca perché è aperta con un orario continuo, con un servizio che non è diciamo frazionato tra due biblioteche e credo che l'orario lungo porta maggiori utenti a frequentare la biblioteca proprio perché sia aperta il pomeriggio, la mattina alternato diventa anche più complicato ricordarsi quando è aperta la biblioteca, i servizi che svolge, oggi tutte le biblioteche sono presidi sociali, non sono solo presidi per la lettura e per il prestito dei libri, per cui consapevoli del ruolo che svolgono le biblioteche stiamo cercando di individuare una soluzione che integri, che costituisca un piccolo sistema bibliotecario all'interno di quell'area di Città. in campagna elettorale, ma anche nella vita quotidiana dell'Amministrazione, grazie. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie. Io però, visto che la Consigliera è intervenuta... Mi dica solo se vuole andare in Commissione perché avevo capito che per lei era esaurita qui, invece il Consigliere Lubatti vorrebbe proseguire. Prego. CANALIS Monica Io chiedo che vado in Commissione, la V, vedo qui la Presidente, in congiunta con la IV per le ragioni che ho detto sociali e chiederei che in questa Commissione V ci fosse anche l'audizione dei primi presentatori della petizione, grazie. IMBESI Serena (Vice Presidente) Grazie a lei. Quindi l'interpellanza 01335 va in V più IV Commissione per approfondimenti. |