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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Maggio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2018-01335
"QUALE FUTURO PER LA BIBLIOTECA CIVICA MIRAFIORI?" PRESENTATA IN DATA 13 APRILE 2018 - PRIMA FIRMATARIA CANALIS.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Prego, Consigliera Canalis.

CANALIS Monica
Sì, grazie, Presidente. Innanzitutto ringrazio anche l'Assessore per la puntuale risposta,
chiedo gentilmente se può fornirmela per poterla studiare nel dettaglio, anche perché ha
molti dati visto che anche l'interpellanza era piuttosto articolata. Io credo che rispetto
agli sforzi che la Giunta sta facendo per sopperire alla necessaria chiusura della
Biblioteca Mirafiori, che è dovuta alla cessazione della convenzione con l'Istituto Levi
siano sforzi da riconoscere, c'è però un dato che è insuperabile ed è il dato territoriale e
chi conosce quel quartiere, che è un quartiere periferico in cui le attività culturali sono
particolarmente preziose per tenere viva la comunità, sa che corso Unione Sovietica
rappresenta un elemento divisorio, è proprio un dato non politico o soggettivo, è un dato
di fatto, soprattutto perché sappiamo che la Biblioteca Mirafiori aveva messo in campo
in questi anni una serie di attività collaterali al prestito dei libri che interessavano anche
un segmento di utenza più anziano o l'infanzia, quindi segmenti di utenza che fanno un
po' più fatica a spostarsi in una biblioteca più lontana. Quindi fermo restando che il
problema di fronte al quale ci troviamo non è un problema creato dall'Amministrazione,
ma è un problema dovuto al fatto che la biblioteca era ospitata da un istituto di scuola
superiore che oggi ha un aumento di iscrizioni che quindi necessita di maggiori spazi e
non può più ospitare la biblioteca, quindi nessuno sta incolpando l'Amministrazione
della necessità di trovare nuove soluzioni per questa biblioteca, però il dato territoriale
rimane sul tavolo. E davvero io sottolineo come questa biblioteca non facesse solo
attività culturali, quindi è chiaro che la risposta ci arriva dall'Assessora Leon, perché
stiamo parlando di una biblioteca, quindi la funzione prevalente è la funzione culturale,
di educazione alla lettura, ma questa biblioteca aveva anche, continua ad avere, perché è
ancora aperta, un'enorme funzione sociale di aggregazione di quel pezzo di comunità, è
proprio un centro che fa comunità in quel territorio e ricordiamolo è un territorio che già
è molto anziano, a rischio spopolamento, diciamo, la chiusura della biblioteca equivale
alla chiusura di un centro di incontro, quindi andiamo al di là di un problema legato al
prestito dei libri. L'altro aspetto che mi preme sottolineare è che pur riconoscendo gli
sforzi che l'Assessore ci ha illustrato noi oggi stiamo facendo le scatole per mandare i
libri al macero, questa è la situazione della Biblioteca Mirafiori, una biblioteca dotata di
più di 19.000 volumi, più di 6.000 audio visivi tra cd e dvd, 102 periodici, quindi è una
biblioteca ricca come lo sono molte delle biblioteche civiche che costituiscono il
patrimonio bibliotecario della nostra Città ed oggi questo stanno facendo le
bibliotecarie, quindi io prendo nota degli incontri che sono stati fatti con la
Circoscrizione 2, ne do merito all'Assessore, mi sembrano dei passaggi importanti e di
cui ringrazio, credo che però si debba fare anche qualche passaggio in più, da un lato
con le bibliotecarie e dall'altro lato con quei quasi 200 cittadini che poche settimane fa
hanno sottoposto una petizione implorando che si trovasse una soluzione che
continuasse ad insistere in quel pezzo di territorio, quindi su quel lato di corso Unione
Sovietica. Quei cittadini oggi secondo me meriterebbero di essere incontrati anche per
ascoltare le cose che lei ha detto a me in cui io riconosco uno sforzo suo e degli uffici,
però come in ogni processo in cui c'è una differenza di punti di vista, c'è un bisogno
che non siamo più in grado di soddisfare, il dialogo è già, diciamo, lenitivo della
tensione, la mancanza di confronto con questa cittadinanza che ha espresso
preoccupazione, se non paura di perdere questo servizio può aggravare il processo di
fronte al quale ci troviamo, è chiaro che 19.000 volumi non so come potranno trovare
posto in un Bibliobus o nella Biblioteca Pavese ed è per questo che li stanno mandando
al macero, però, cioè l'alternativa al macero credo che ci sia anche visto che state
cercando delle altre soluzioni, però questo sta accadendo, Assessore, che li stanno
preparando per il macero, quindi io non vorrei vedere degli anziani sul piede di guerra
perché viene chiusa una biblioteca, perché non credo che sia quello che ci auguriamo né
io, né lei, io credo che ci sia spazio per una maggiore condivisione, per un maggiore
confronto e per fare un ulteriore supplemento di ricerca oltre a quello che
meritoriamente avete già fatto.

LUBATTI Claudio
Grazie, Presidente, io ringrazio l'Assessora per la risposta puntuale, ringrazio la collega
Canalis per aver condiviso con me la necessità di fare un approfondimento in Consiglio
Comunale su questo tema. Io ho ascoltato la risposta, riconosco anch'io come ha fatto la
collega prima un'attenzione a questo problema, un lavoro in corso che va rispettato, va
seguito con attenzione, per quanto riguarda la nostra parte, ovviamente seguiremo
questa evoluzione con grande attenzione. La cosa che però manca secondo me nella
risposta dell'Assessore, è una maggiore, ed è una cosa che io chiedo, una maggiore
attenzione, una maggiore concentrazione sul punto che ha illustrato che è quello degli
spazi alternativi, perché lo dico? Perché ero Consigliere di Circoscrizione quando in
quel mandato la Circoscrizione 10 dell'allora gestione unitaria di un unico pezzo di
quartiere, oggi abbiamo una Circoscrizione unica, unita con la Circoscrizione 2, in
quegli anni grazie anche ad un lavoro del Vice Presidente Camarda, ricordo il
Presidente Trombotto, c'era stato un grande lavoro della Circoscrizione per ottenere un
elemento di riconoscibilità sui temi della cultura nella zona centrale del quartiere,
perché si fece quella battaglia? Perché Mirafiori è un territorio un po' particolare, è un
territorio un po' strano, l'aumento, Assessore, del servizio e del numero di ore alla
Cesare Pavese, che va dato atto è uno sforzo che l'Amministrazione mette in campo,
posso dire che ha un'utilità marginale molto limitata rispetto a quello che stiamo
andando a togliere, perché la conformazione territoriale del nostro territorio, del nostro
lo dico perché arrivo, sono nato e cresciuto in quel territorio, sono stato per anni anche
amministratore di quella Circoscrizione, è un territorio un po' particolare, un territorio
che non può immaginare di rispondere a determinate esigenze, sia per la conformazione
territoriale, sia anche per la tipologia del tessuto sociale che vive in quel quartiere,
diciamo, la statistica numerica delle ore che la Cesare Pavese metterà in campo anche
superiore all'offerta che sta dando oggi non può essere considerata una risposta. Allora,
lì c'è un tema che lei ha toccato soltanto per punti e che la prego invece di approfondire,
che è il tema degli spazi alternativi. Mi sono fatto raccontare anch'io da qualche
amministratore del luogo, da qualche funzionario quali sono stati gli approfondimenti
fatti, io chiederei di fare una verifica sui costi, perché? Perché gli spazi della
Circoscrizione 10 di strada Castello di Mirafiori rappresentano evidentemente
un'alternativa. Quali sono però i costi? Quali sono gli elementi ostativi che non ci
permettono di andare a fondo su questo? Allora se l'Assessore può già darci qualche
elemento di risposta su questo tema, gliene sarei grato, altrimenti presenterò una
puntuale interrogazione solo su questo punto, perché ripeto il tema anche di via
Negarville 848, altro punto particolarmente delicato, altro punto importante, un punto di
riferimento vero per la popolazione del territorio non può essere considerato
un'alternativa a corso Unione Sovietica, perché non c'è proprio travaso tra le aree del
quartiere, chi conosce un po' quel quartiere sa perfettamente che purtroppo o per fortuna
quella tipologia di territorio non permette uno scambio naturale delle informazioni, delle
attività, anche uno spostamento logisticamente, da un punto di vista logistico della
popolazione su altre zone del quartiere. Allora, nel chiedere maggiore approfondimento
su questi punti, le chiedo oltre a questo qual è il tempo nel quale attendiamo la relazione
degli edifici sulla zona di via Negarville per capire un po' da un punto di vista del
patrimonio a che punto siamo e chiedo anche che venga organizzata al più presto, lo
chiedo alla Commissione competente, forse alla Commissione Cultura se c'è una
necessità di fare un controllo di gestione insieme lo faremo, di audire al più presto anche
i cittadini che hanno sottoscritto la petizione, quantomeno i primi tre, invitarli in
Comune, ascoltare quali sono i loro problemi, che utilizzo facevano della biblioteca,
perché probabilmente conoscendo meglio qual era l'utenza e qual era la modalità con la
quale venivano utilizzate, quella quantità importante di patrimonio che io, Assessore, al
contrario della collega che mi ha preceduto voglio sperare che non si parli di macero,
ovviamente, immagino che l'Amministrazione stia lavorando ad un'alternativa, che stia
trovando un recupero di quel patrimonio incredibile che c'è dentro quella biblioteca e
sono sicuro che dopo di me l'Assessore avrà modo di smentire il fatto che si va verso
quella direzione, che sarebbe ovviamente un limite di prospettiva insomma. Quindi
chiudo, Presidente, io ho bisogno di capire meglio quali sono gli elementi ostativi alla
sede alternativa, perché credo che sia invece quello il punto sul quale bisogna lavorare,
poi è evidente che ci sono relazioni a corollario che possono essere sviluppate, il
Bibliobus, il tema di via Candiolo, il tema di via Negarville, sono tutti temi interessanti
ed importanti, ma dobbiamo ragionare sull'asse di corso Unione Sovietica, perché su
quell'asse oggi vive l'utenza, quell'utenza è in grado di creare una nuova, come posso
dire, formazione, una nuova attività, sempre se rimaniamo su quell'asse, altrimenti
rischiamo di togliere un'offerta importante che negli anni, come ho detto, si era
costruita. Detto questo poi, Assessore, io so perfettamente che quando ci sono dei costi
da affrontare bisogna maggiorare gli investimenti, però se ci si vuole davvero occupare
di periferia, se davvero si vuole ragionare ed essere ricordati come un'Amministrazione
così come avete detto in campagna elettorale, un'Amministrazione che guarda le
periferie, che guarda le attività delle periferie più che a quelle del centro vuol dire che
gli investimenti bisogna metterli in periferia. La sede della ex Circoscrizione 10 credo
che sia a 400 metri dal confine della Città sul Ponte del Sangone, quindi questo vuol
dire …, quella sarebbe un'ottima location nella quale oggi ci sono degli spazi, bisogna
adeguarli, di questo ne sono assolutamente certo, però se si vuole fare un investimento
sulle periferie, bisogna farlo quando serve e non soltanto riempendosi la bocca di slogan
in campagna elettorale, ma anche nella vita quotidiana dell'Amministrazione, grazie.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Sì, allora, tranquillizziamoci, cioè al macero non è che vanno i libri che non ci entrano
in una biblioteca, ci sono delle regole per l'invio al macero dei volumi e solo quando
questi sono usurati, se ne hanno più copie nelle diverse biblioteche, dunque questi libri
non vanno al macero, o se vanno al macero è secondo le regole del servizio
bibliotecario, quindi non sono più utilizzabili o servibili per il sistema bibliotecario
cittadino. Localizzazione, abbiamo fatto tante verifiche, chiederò agli uffici di fornire
indicazioni migliori su strada Castello di Mirafiori, che però risultava non solo distante
dagli attuali fruitori oltre che non convinceva né la Circoscrizione, né la Città, sia per i
costi, ma anche per localizzazione e il fatto che fosse inserita... Sì, l'abbiamo discusso
con la Circoscrizione. Così come via Farinelli, non è che abbiamo deciso così, abbiamo
fatto sopralluoghi, siamo andati a verificare le condizioni e alla fine siamo tutti arrivati
alla stessa conclusione, purtroppo su quel lato non ci sono soluzioni possibili. Riguardo
la marginalità dell'importanza dell'allungamento dell'orario della Biblioteca Pavese, mi
permetto di dubitare. 1) perché i dati ci dicono una cosa diversa, ovvero che c'è una
sovrapposizione di utenza tra le due biblioteche, che era determinata anche dal fatto che
aprivano in modo complementare, quindi sì, ci sarà un disagio, ne parleremo con i
cittadini come abbiamo già fatto, c'è stata un'assemblea pubblica a cui ho partecipato,
abbiamo già discusso, ci siamo impegnati a tornare e a raccontare insieme alla
Circoscrizione quali soluzioni abbiamo portato. Il Bibliobus non è un investimento da
poco, è più o meno un tir che raccoglie circa 2.000 volumi che sosta in una data area,
con dei specifici orari dove non è soltanto possibile ritirare libri in prestito, diventa di
fatto una piazza di lettura disponibile anche per fare altre attività, insomma è uno
strumento dove …, che garantisce il prestito dei libri, garantisce la lettura e garantisce
anche altri servizi come il Wi-Fi o la possibilità di organizzare attività culturali
collegate a questo enorme..., non è un bus, è un camion molto, molto grande e quindi
immaginiamo di riuscire a lavorare anche con i cittadini, nell'avvicinare
psicologicamente queste due aree anche attraverso il Bibliobus. È difficile cambiare
abitudini, io mi rendo conto, mi rendo conto del disagio che hanno le persone che
vivevano più in prossimità alla Biblioteca Mirafiori, stiamo tentando in tutti i modi di
rispondere alle esigenze anche con strumenti innovativi. Dunque io comunque sono ...,
ovviamente stiamo andando avanti con il lavoro, reperirò eventualmente tutte le
osservazioni che sono state fatte nel corso delle verifiche da parte degli uffici tecnici
delle biblioteche, abbiamo lavorato di comune accordo con la Circoscrizione per cercare
la soluzione più adeguata. L'apertura di una biblioteca in orario lungo in realtà va a
cambiare anche in modo importante l'utilizzo della biblioteca perché è aperta con un
orario continuo, con un servizio che non è diciamo frazionato tra due biblioteche e
credo che l'orario lungo porta maggiori utenti a frequentare la biblioteca proprio perché
sia aperta il pomeriggio, la mattina alternato diventa anche più complicato ricordarsi
quando è aperta la biblioteca, i servizi che svolge, oggi tutte le biblioteche sono presidi
sociali, non sono solo presidi per la lettura e per il prestito dei libri, per cui consapevoli
del ruolo che svolgono le biblioteche stiamo cercando di individuare una soluzione che
integri, che costituisca un piccolo sistema bibliotecario all'interno di quell'area di Città.
in campagna elettorale, ma anche nella vita quotidiana dell'Amministrazione, grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie. Io però, visto che la Consigliera è intervenuta... Mi dica solo se vuole andare in
Commissione perché avevo capito che per lei era esaurita qui, invece il Consigliere
Lubatti vorrebbe proseguire. Prego.

CANALIS Monica
Io chiedo che vado in Commissione, la V, vedo qui la Presidente, in congiunta con la IV
per le ragioni che ho detto sociali e chiederei che in questa Commissione V ci fosse
anche l'audizione dei primi presentatori della petizione, grazie.

IMBESI Serena (Vice Presidente)
Grazie a lei. Quindi l'interpellanza 01335 va in V più IV Commissione per
approfondimenti.
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