Interventi |
ARTESIO Eleonora Ho depositato questa mozione richiamandola in Aula perché dopo una prima seduta di IV Commissione sulla materia tenutasi il 22 febbraio 2018 a cui ha fatto seguito la presentazione da parte mia di questa mozione, la Commissione Consiliare di riferimento non si è più convocata su questo argomento, tuttavia l'argomento ha una sua attualità e anche una sua urgenza. Peraltro si pone in continuità con la discussione che abbiamo svolto il 9 maggio scorso relativamente alla questione delle persone non autosufficienti. Stiamo parlando dell'applicazione della delibera della Giunta Regionale 45, una deliberazione che era stata assunta durante il periodo dell'Amministrazione di centrodestra Presidente Cota ed è stata non modificata nel successivo periodo di amministrazione regionale. Con questa deliberazione si definiscono i parametri, funzionali anche per l'accreditamento, all'interno dei quali nelle strutture di residenzialità sociosanitaria devono essere prestate le attività di carattere assistenziale in carico agli operatori sociosanitari. Attraverso questi parametri vengono quindi definiti da un lato gli organici del personale, dall'altro lato i cosiddetti minutaggi, cioè la possibilità e l'obbligatorietà che le persone vengano assistite secondo il livello di intensità della loro condizione di malattia e di non autosufficienza in rapporto alla dotazione organica sulla quale la RSA è stata accreditata e sulla quale il soggetto titolare dell'attività risponde all'Amministrazione Regionale applicando i requisiti del DGR. Sennonché in ordine al progressivo invecchiamento delle persone residenti nelle RSA e al peggioramento delle loro condizioni di salute da un lato, dall'altro lato in ordine al tema di cui tanto abbiamo parlato del protrarsi delle liste di attesa relativamente all'accesso in RSA, le persone che accedono o che vengono riconosciute in compartecipazione dopo aver avuto un accesso privato o che risiedevano nelle RSA e che nel corso degli anni hanno visto peggiorare le loro condizioni di salute si ritrovano in fasce di intensità assistenziale prevalentemente medio-alte. Come è facile comprendere, a fascia di intensità assistenziale medio-alta corrisponde necessità di maggiore assistenza. Questo produce quindi la difficoltà da un lato delle persone di avere certezza della possibilità di godere di tutti i minuti di assistenza che sono dovuti secondo la condizione di compromissione della salute, dall'altro lato al personale di dover operare in condizioni di costante tensione tra i tempi del proprio lavoro e il bisogno che la persona manifesta per cui da più parti, dalle organizzazioni sindacali confederali come dalle organizzazioni sindacali autonome è stata avanzata la richiesta di rivedere la modalità di determinazione dei minutaggi, va ancora ricordato che rispetto al sistema complessivo con il quale si è costruito nel tempo dalla Giunta Cota in poi il modello di valutazione da un lato, di inserimento dall'altro, di minutaggio nel terzo, le Amministrazioni Comunali e le loro organizzazioni, quindi Comune di Torino e ANCI, hanno segnalato la difficoltà che quei modelli avrebbero comportato sulla assistenza delle persone non autosufficienti e hanno espresso la necessità di rivedere un sistema che ci sembra non garantire le condizioni di salute di questa particolare e delicata fascia della nostra popolazione. Per cui la proposta si conclude con la richiesta di promuovere un confronto con l'Amministrazione Regionale su questo tema e di poter anche valutare le condizioni di esposizione al rischio, in particolare il rischio di stress, del personale lì impegnato, perché come sappiamo a migliore qualità delle condizioni di lavoro corrisponde migliore qualità della prestazione erogata. ARTESIO Eleonora Mah, dunque, vedo che in una fase di silenzio durata dal 22 febbraio fino a questo giorno di maggio, in realtà non c'è stata disattenzione perché c'erano dei fermenti che facevano maturare delle possibilità e delle...ipotetiche alternative. Allora dato che a me sembra importante che l'Amministrazione Comunale di Torino sia presente esattamente in un dibattito che è in corso di rivisitazione delle norme che hanno regolato fino a questo momento il sistema socio-sanitario, io formulerei la seguente proposta: che il Presidente di IV Commissione assuma l'impegno ad iscrivere la mozione nel testo attuale in una seduta della Commissione, nella quale i Consiglieri che ritengano di apporre degli emendamenti propongano in quella sede gli emendamenti per verificare se è ragionevole arrivare ad un testo concordato da sottoporre in Consiglio Comunale. |