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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Maggio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2018-00805
(MOZIONE N. 34/2018) "INIZIATIVE PER REVOCA E SUPERAMENTO DGR 45 SU ASSISTENZA SOCIOSANITARIA" PRESENTATA IN DATA 2 MARZO 2018 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Il punto 14, della Capogruppo Artesio:

"Iniziative per revoca e superamento DGR 45 su assistenza sociosanitaria"

VERSACI Fabio (Presidente)
Scusate, arrivo. Prego.

ARTESIO Eleonora
Ho depositato questa mozione richiamandola in Aula perché dopo una prima seduta di
IV Commissione sulla materia tenutasi il 22 febbraio 2018 a cui ha fatto seguito la
presentazione da parte mia di questa mozione, la Commissione Consiliare di riferimento
non si è più convocata su questo argomento, tuttavia l'argomento ha una sua attualità e
anche una sua urgenza. Peraltro si pone in continuità con la discussione che abbiamo
svolto il 9 maggio scorso relativamente alla questione delle persone non autosufficienti.
Stiamo parlando dell'applicazione della delibera della Giunta Regionale 45, una
deliberazione che era stata assunta durante il periodo dell'Amministrazione di
centrodestra Presidente Cota ed è stata non modificata nel successivo periodo di
amministrazione regionale. Con questa deliberazione si definiscono i parametri,
funzionali anche per l'accreditamento, all'interno dei quali nelle strutture di
residenzialità sociosanitaria devono essere prestate le attività di carattere assistenziale in
carico agli operatori sociosanitari. Attraverso questi parametri vengono quindi definiti
da un lato gli organici del personale, dall'altro lato i cosiddetti minutaggi, cioè la
possibilità e l'obbligatorietà che le persone vengano assistite secondo il livello di
intensità della loro condizione di malattia e di non autosufficienza in rapporto alla
dotazione organica sulla quale la RSA è stata accreditata e sulla quale il soggetto titolare
dell'attività risponde all'Amministrazione Regionale applicando i requisiti del DGR.
Sennonché in ordine al progressivo invecchiamento delle persone residenti nelle RSA e
al peggioramento delle loro condizioni di salute da un lato, dall'altro lato in ordine al
tema di cui tanto abbiamo parlato del protrarsi delle liste di attesa relativamente
all'accesso in RSA, le persone che accedono o che vengono riconosciute in
compartecipazione dopo aver avuto un accesso privato o che risiedevano nelle RSA e
che nel corso degli anni hanno visto peggiorare le loro condizioni di salute si ritrovano
in fasce di intensità assistenziale prevalentemente medio-alte. Come è facile
comprendere, a fascia di intensità assistenziale medio-alta corrisponde necessità di
maggiore assistenza. Questo produce quindi la difficoltà da un lato delle persone di
avere certezza della possibilità di godere di tutti i minuti di assistenza che sono dovuti
secondo la condizione di compromissione della salute, dall'altro lato al personale di
dover operare in condizioni di costante tensione tra i tempi del proprio lavoro e il
bisogno che la persona manifesta per cui da più parti, dalle organizzazioni sindacali
confederali come dalle organizzazioni sindacali autonome è stata avanzata la richiesta di
rivedere la modalità di determinazione dei minutaggi, va ancora ricordato che rispetto al
sistema complessivo con il quale si è costruito nel tempo dalla Giunta Cota in poi il
modello di valutazione da un lato, di inserimento dall'altro, di minutaggio nel terzo, le
Amministrazioni Comunali e le loro organizzazioni, quindi Comune di Torino e ANCI,
hanno segnalato la difficoltà che quei modelli avrebbero comportato sulla assistenza
delle persone non autosufficienti e hanno espresso la necessità di rivedere un sistema
che ci sembra non garantire le condizioni di salute di questa particolare e delicata fascia
della nostra popolazione. Per cui la proposta si conclude con la richiesta di promuovere
un confronto con l'Amministrazione Regionale su questo tema e di poter anche valutare
le condizioni di esposizione al rischio, in particolare il rischio di stress, del personale lì
impegnato, perché come sappiamo a migliore qualità delle condizioni di lavoro
corrisponde migliore qualità della prestazione erogata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliera Tisi, ne ha facoltà per cinque minuti.

TISI Elide
Grazie, Presidente. Io personalmente ho sottoscritto questa mozione, di cui ringrazio la
prima firmataria Capogruppo Artesio, che va in coerenza con le preoccupazioni,
diciamo così, già espresse anche dall'Amministrazione precedente e anche dal
Consiglio Comunale precedente proprio nel merito di questa delibera che era stata
approvata nel 2012 dall'allora Assessore Monferino. Preoccupazioni legate sicuramente
agli aspetti di cura di cui già richiamava la Capogruppo Artesio, ma vorrei dire anche
alla complessità di un sistema di difficile applicazione, soprattutto un sistema che rende
complesso, estremamente complesso il passaggio, peraltro determinato in sei fasce, di
minutaggi in coerenza con quelli che sono i bisogni delle persone. Quindi io credo che
sia opportuno, a distanza ormai di sei anni quasi, richiamare insomma un ruolo attivo da
parte della Città nel confronto con la Regione proprio nel merito della verifica anche
alla luce di questi anni dell'adeguatezza di questo strumento, di questa delibera, ma poi
anche richiamare alcuni altri aspetti che io ritengo importanti, quali ad esempio trovare
un luogo all'interno del quale confrontarsi nel merito di percorsi di formazione degli
operatori sociosanitari che sappiamo essere non sufficienti a coprire oggi un fabbisogno
e non soltanto nelle strutture per anziani. Tra l'altro ricordo che la Città ha un Ente di
formazione che è proprio deputato anche a questo tipo di attività che può essere in
qualche modo messo a disposizione per riprendere dei ragionamenti e dei percorsi
formativi a copertura di quello che può essere un fabbisogno da approfondire e da
analizzare. Dall'altra il monitoraggio delle persone che lavorano in questo comparto e le
loro difficoltà che ci sono state anche espresse in alcune Commissioni che sono state
richiamate e da ultimo, credo molto importante anche questo punto, garantire il
personale sufficiente o almeno muoversi nella direzione della copertura del personale
necessario alle Commissioni di vigilanza perché questo, come dire, è un po' l'altra
faccia della medaglia, ma sicuramente è importante, anche perché nei sopralluoghi che
sono stati fatti anche nella nostra Città abbiamo rilevato come ci siano esperienze di
straordinaria eccellenza, ma questa eccellenza è anche frutto di un rapporto stretto e
collaborativo con la Città, ma poi anche di un'azione di vigilanza che non deve mai
abbassare la guardia perché accanto ad esperienze di eccellenza possono essercene
anche altre che magari così eccellenti non sono. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Ho iscritto a parlare il Consigliere Iaria, prego.

IARIA Antonino
Grazie. Grazie Consigliera. Allora, chiaramente il problema del minutaggio che avete
ben descritto è uno dei punti fondamentali per cui molti dei problemi che abbiamo avuto
nella gestione di RSA da parte appunto di varie concessionarie, eccetera, è un problema
reale; è un problema reale e ci vede concordi chiaramente come Maggioranza nel
promuovere una modifica di questa legge perché legare l'assistenza così specifica al
minutaggio e non, per esempio, al numero di persone seguite e anche alle modalità del
lavoro eseguito all'interno delle strutture è chiaramente stato un errore che..., un errore,
una scelta che non ha favorito sicuramente l'utenza, specialmente quando l'utenza
aumenta. L'unico problema che vedo nel votare questa mozione, l'unica richiesta che
mi sento di fare è al punto 4 dove si chiede di promuovere, individuare nuove risorse.
Avete detto che il problema delle risorse c'è. Mi sembra corretto dire che allo stato
attuale non possiamo individuare nuove risorse per diciamo aumentare la parte appunto
del personale comunale che assiste il Comitato di Vigilanza dell'ASL. È l'ultimo, il
punto 4. Quindi io chiederei ai firmatari se un piccolo emendamento, nel senso di
promuovere un'ulteriore ricerca di personale adeguato, ma individuare allo stato attuale
mi sembra una richiesta che non possiamo chiaramente..., a cui non possiamo
ottemperare in questo momento, però il discorso di promuovere una ricerca, e appena ci
sono le risorse chiaramente utilizzare questa ricerca per aumentare questo personale a
supporto della Commissione di Vigilanza dell'ASL, mi sembra una richiesta che mi
sento di fare. Perciò con questo piccolo emendamento direi che noi potremmo
accogliere la mozione, votarla favorevolmente. Se volete, non so, chiedere un attimo, un
momento di sospensione. Per quanto riguarda la convocazione delle Commissioni sul
tema sono convocate le Commissioni, delle Commissioni sul tema, includendo anche
tutte le sigle sindacali, non mi ricordo esattamente la data, ma come Presidente di
Commissione assicuro tutti i Consiglieri che il tema è all'ordine del giorno, il tema è
programmato nelle Commissioni e quindi non è stato sottovalutato. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, è iscritta a parlare la Consigliera Grippo, prego.

GRIPPO Maria Grazia
Io mi scuso, ma non posso rinunciare a fare della polemica, Presidente, perché è il
festival dell'ipocrisia. Innanzitutto vorrei sapere dove sono quei Presidenti e soprattutto
quelle Presidenti che si stracciavano le vesti solo due giorni fa perché ho osato, con una
facoltà regolamentare, portare all'attenzione di questo Consiglio una proposta senza il
passaggio in Commissione. Me ne sono state dette di tutti i colori. A me è sembrato di
fare una domanda molto semplice, ossia: "Vuole questo Consiglio mettere nelle
condizioni i malati cronici non autosufficienti di conoscere quali sono i loro diritti?"
"Sì", "No", era semplice, poi un passaggio in Commissione avrebbe sicuramente aiutato
ad approfondire, la ma domanda era semplice. Su un tema di questo genere invece
siamo riusciti a far precipitare un atto in Consiglio e l'unico passaggio in Commissione
è stata un'audizione da parte di alcune sigle sindacali che, di fatto, sono quelle che
hanno in un qualche modo aiutato ad arrivare alla costruzione dell'atto. Quindi questo è
già il primo aspetto che, secondo me, dovrebbe essere fortemente valutato. L'altra parte
che trovo ulteriormente ipocrita, che guarda caso, dell'impegna, l'unico che in qualche
modo coinvolge direttamente il Comune di Torino è l'unico che viene respinto al
mittente e quindi si chiede di voler stralciare. Assumo una posizione del tutto personale,
per cui, non conosco ancora quale sarà l'orientamento del mio Gruppo; io sono una dei
firmatari, ma non la prima firmataria dell'atto; personalmente voterò l'atto solamente
nella sua versione originale perché ha un senso solamente se vale quello che ci siamo
detti due giorni fa, ossia su quelli che sono i livelli essenziali di assistenza che
coinvolgono le politiche sanitarie, ma anche le politiche sociali, vale la pena di capire
che tutti i livelli istituzionali possono e debbono giocare un ruolo strategico. Nessuno
può permettersi di fare un passo indietro, a maggior ragione nel momento in cui
quest'Amministrazione sta affrontando un complesso e articolato...una complessa e
articolata revisione dei servizi che attengono e delle strutture che attengono alle
politiche sociali. Mi sembra che, se possiamo trovare del personale che si occupi di
nuove consulte nate dalla fantasia di alcuni esponenti della Maggioranza, si possono
riorganizzare i servizi legati alle politiche sociali trovando del personale che si occupi
delle persone malate croniche non autosufficienti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Montalbano, ne ha facoltà per cinque minuti.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Io, di Uscita di Sicurezza, volevo votare questo atto, ma anche io
ritengo di doverlo votare nella sua complessità, e cioè con tutti i punti esposti all'interno
dell'atto. Vorrei ricordare alla Maggioranza che, questo bilancio, l'ultimo bilancio sulla
parte delle politiche sociali si muove su 20 milioni in più di trasferimenti esterni che
sono arrivati in quel settore, e quindi non di certo che ha messo il Comune, e a pari di
questo c'è stato un taglio comunque di 2,7 milioni di euro. Allora, possiamo benissimo,
se c'è la volontà politica, dire: "Okay va bene, ma forse creiamo delle priorità in questo
settore e iniziamo ad aumentare qualcosa", perché da quando si è entrati, da quando
siamo stati eletti, si è mantenuto tutto quello che c'era, ma sotto l'aspetto di quello che è
il settore politico-sociale nel suo complesso, un'azione vera politica di aumento o di
voler investire in uno di tutti gli aspetti di quel settore, ancora non si è visto, e non si
può sempre dire, anche laddove arrivano poi degli investimenti così importanti a livello
nazionale su quel settore, che non si può fare nulla e fare le battaglie sempre ai livelli
successivi, perché al momento che facciamo delle battaglie ai livelli successivi
dobbiamo anche dire noi cosa vogliamo fare. Perciò Consigliera Artesio, io voto l'atto
così com'è nella sua complessità.

VERSACI Fabio (Presidente)
È iscritta a parlare la Consigliera Azzarà; prego, ne ha facoltà per tre minuti.

AZZARÀ Barbara
Grazie, Presidente. volevo solo informare questo Consiglio, ma anche la Consigliera
Artesio, della presenza della Commissione di Concertazione Regionale, la CRC, nella
quale vengono discussi anche situazioni di questo tipo, in particolare mi riferisco al
punto 2, e di cui io sono rappresentate come Città Metropolitana, quindi magari si
potrebbe inserire all'interno, appunto nel punto 2, un...diciamo una frase che riguardi
proprio il Comitato di Concertazione, perché secondo me può essere il luogo, cioè è il
luogo deputato proprio a definire nuovi percorsi e riguarda proprio diciamo l'atto nelle
sue parti. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Mah, dunque, vedo che in una fase di silenzio durata dal 22 febbraio fino a questo
giorno di maggio, in realtà non c'è stata disattenzione perché c'erano dei fermenti che
facevano maturare delle possibilità e delle...ipotetiche alternative. Allora dato che a me
sembra importante che l'Amministrazione Comunale di Torino sia presente esattamente
in un dibattito che è in corso di rivisitazione delle norme che hanno regolato fino a
questo momento il sistema socio-sanitario, io formulerei la seguente proposta: che il
Presidente di IV Commissione assuma l'impegno ad iscrivere la mozione nel testo
attuale in una seduta della Commissione, nella quale i Consiglieri che ritengano di
apporre degli emendamenti propongano in quella sede gli emendamenti per verificare se
è ragionevole arrivare ad un testo concordato da sottoporre in Consiglio Comunale.

VERSACI Fabio (Presidente)
Iaria.

IARIA Antonino
Grazie, Consigliera Artesio, perché era la proposta che volevo farle, visto che c'erano
altri spunti sulla mozione e tra l'altro effettivamente non essendo stata ancora discussa
in Commissione quindi è anche difficile fare una discussione qua in Consiglio, perché
l'ottica è sicuramente di approvarla e, diciamo, l'indirizzo generale è condivisibile e
quindi calendarizzerò a breve una Commissione sulla mozione. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Quindi la mozione rimane sospesa in Aula, in attesa della convocazione da parte del
Presidente Iaria per approfondire il tema, poi quando avrete deciso che si potrà tornare a
votare me lo segnalate in Conferenza dei Capigruppo.
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