Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Allora, ho presentato quest'atto, che sostanzialmente riguarda l'aumento dei diritti di partecipazione dei cittadini, che prevede una modifica dell'articolo 12 dello Statuto della Città di Torino laddove si parla di istanze, petizioni al Sindaco e al Consiglio Comunale. Ora, al momento, lo Statuto prevede che questo diritto venga limitato al perimetro delle persone residenti nella Città, partendo da alcune considerazioni che sono sostanzialmente di carattere demografico, cioè il Comune di Torino all'interno della cinta daziaria della sua Città ha visto diminuire in questi anni il numero di residenti fino all'attuale numero di residenti che consta di circa 886.000 unità a fronte di un aumento della residenzialità nei Comuni della prima cintura, Comuni limitrofi; cito nell'atto i 25 Comuni che costituiscono questa prima cintura e in cui sono residenti oltre mezzo milione di persone. Quindi, il bilancio complessivo, diciamo demografico, di Torino e della sua cintura è rimasto sostanzialmente invariato salvo che c'è stato un movimento della residenzialità verso la prima cintura; ciò non di meno però la Città continua ad erogare dei servizi che riguardano, ovviamente, chi quotidianamente si deve muovere per motivi di lavoro, tendenzialmente di studio, anche per motivi sanitari, che continuano quindi ad essere erogati da parte della Città, ma di cui fruiscono cittadini che magari pur vivendo buona parte della giornata all'interno della Città di Torino non sono ivi residenti. Con questo atto si intende quindi modificare l'articolo suddetto dello Statuto per consentire anche a questi cittadini di poter firmare istanze e petizioni che sostanzialmente interferiscono, comunque possono condizionare la loro vita e lo svolgimento delle attività quotidiane. Credo che sia un atto anche teso a quello che riguarda appunto l'aumento della partecipazione dei cittadini, che è un tema molto caro anche alla Maggioranza. Peraltro, anche al seguito della discussione, degli approfondimenti che gli uffici ci hanno fornito in sede di Commissione, è stato spiegato che tecnicamente si tratta di modalità oggi molto più facilitate anche da percorsi identificativi digitali, quali quelli messi in atto dello strumento SPID, per cui diciamo anche tecnicamente questo tipo di modalità potrà essere attuata risalendo, tramite il codice fiscale, all'anagrafica dei cittadini e quindi immediatamente selezionando chi è residente nella prima cintura. Se pensiamo anche praticamente a tipi di istanze che possono pervenire, per esempio da commercianti che hanno la loro attività in zone dove si svolgono lavori importanti, pensiamo a tutto il settore nord della città che in questo momento è interessato da cantieri che condizionano significativamente il commercio e che quindi vogliamo magari chiedere, come è già successo e succede tuttora, sgravi fiscali, così come studenti che vogliono poter esprimere le loro richieste di alcuni servizi che riguardano magari la mobilità o altri tipi di fruizione di servizi che la Città eroga. Credo che sia un atto, tutto sommato, dovuto e democratico di poter estendere questa richiesta anche a coloro che, appunto, sono residenti nella prima cintura. Mi è sembrato che anche l'Assessore, in particolare l'Assessore Pisano, ma anche l'Assessore Giusta per le Pari Opportunità, in sede di Commissione abbiano espresso un parere favorevole; quindi invito tutti a votare positivamente l'atto, grazie. TRESSO Francesco Ma, io intervengo praticamente sulla risposta, anche perché mi ha citato, alla Consigliera. Prendo atto che anche all'interno del Movimento ci sono quindi due anime, perché in Commissione è stato espressamente detto da due Assessori della Giunta, insomma sono una percentuale significativa due, che invece erano favorevoli. Evidentemente la Consigliera Ferrero, come già ci ha dato modo di vedere, appartiene ad una corrente che non è in linea con la Maggioranza. Peraltro come ho già avuto modo di dire abbiamo votato una delibera che prevedeva a proposito del progetto Co- City addirittura che l'abitante di Ouagadougou potesse esprimersi nell'assegnazione di finanziamenti pubblici a favore delle periferie. Ora, io qui sto chiedendo una cosa molto più piccolina che non sta neanche impegnando dei finanziamenti pubblici, sia ben chiaro, perché il paragone mi sembra che in quel caso si stessero appunto anche mettendo in atto dei procedimenti che andavano comunque ad allocare dei finanziamenti che erano governativi e che andavano ad interessare le periferie. Noi qui non chiedevamo, neanche in questo caso, su Co-City mettendo il gradimento su un progetto o su un altro la provenienza, quindi poteva essere benissimo un abitante di Canicattì come di Stoccolma a dare il loro voto. Qui sto solo dicendo che si tratta di allargare, poi certamente vogliamo considerare la Metropolitana; è una discussione che abbiamo già fatto anche in Commissione. Io credo che l'abitante di Claviere possa avere delle sue lecite istanze, chi abita a Mappano e lavora a Torino ne possa avere un pochino di più, forse, di inerenza e di intersezione proprio nell'ottica della Città policentrica che lei mi richiama secondo il concetto di quello che è l'urbanesimo più moderno, che proprio vede la fruizione di servizi in una rete che riguarda appunto il policentrismo, cioè la possibilità di erogare questi servizi in un'area più allargata. Poi lei sa benissimo, Consigliera Ferrero, che la Città Metropolitana è declinata in diversa accezione a livello nazionale; sicuramente Torino è una di quelle che avendo 316 Comuni è molto particolare nella sua concezione orografica, demografica e perché insomma 316 Comuni sono parecchi, poi vogliamo fare diversamente? Ma l'avete già dimostrato più volte anche a livello nazionale, per cui non sono votate le leggi sulle unioni civili, non si sono votate le leggi sullo ius soli perché sicuramente il meglio è sempre meglio, ma il meglio è anche nemico del bene, per usare un semplice proverbio. Comunque prendo atto che mentre in Commissione due Assessori si siano espressi positivamente, evidentemente persiste all'interno della Maggioranza una componente che ritiene che sia invece meglio ostacolare altri tipi di processi. Benissimo, farete voi una proposta migliore e saremo contenti di discuterla e di valutarla. Grazie. |