Interventi |
ARTESIO Eleonora Quando un Consigliere Comunale farà pervenire al dibattito di quest'Aula un provvedimento quadro per la riduzione dei compensi delle varie figure di carattere tecnico esecutivo all'interno delle partecipate o delle fondazioni di quest'Amministrazione comunale io sarò lieta di votarlo. Non aderisco invece alla corrispondenza di amorosi sensi con la quale viene raccolta questa mozione per la ragione che spiego velocemente. Se si porta a motivazione della necessità di un atteggiamento morigerato in capo al Segretario Generale la motivazione per la quale sono stati previsti dei licenziamenti del personale dipendente e solo una faticosa iniziativa accompagnata dalla politica e non soltanto dalla Giunta, ma accompagnata dal Consiglio Comunale è riuscita ad evitare che queste situazioni di professionalità, come ricordava il Consigliere Giovara, fossero condannate al licenziamento, ebbene, in tutto quel percorso l'attore che ha programmato i licenziamenti e le riduzione è il Presidente della Fondazione. Lo stesso Presidente della Fondazione che appena nominato da quest'Amministrazione si preoccupava di spiegare che gli investimenti e i trasferimenti da parte degli Enti Pubblici verso la cultura potrebbero serenamente essere fatti se si riducesse il sistema di welfare e se si riducessero le spese dei Servizi Educativi, a cominciare dall'asilo nido. In quest'Aula né la Maggioranza che lo ha nominato, né l'opposizione che ha ritenuto che dichiarazioni di questo tipo fossero ascrivibili alla libertà di pensiero, cosa che ovviamente non si nega a nessuno, ma è altrettanto libero di pensare e di agire un Ente Pubblico che produce queste nomine e che su queste nomine produce, o dovrebbe produrre dei giudizi, nessuno né di Maggioranza, né di Minoranza ha ritenuto di censurare quel livello di interpretazione politica del ruolo di Presidente di una fondazione culturale. Io l'ho detto in una seduta dei Capigruppo, ne ho portato un documento in quest'Aula, l'ho detto di fronte all'interessato nelle consultazioni di V Commissione. Ora che non potendo, volendo intervenire sul Presidente, si intervenga su una figura di carattere tecnico esecutivo mi pare una di quelle operazioni nemmeno da ascrivere al modello "parlare a nuora perché suocera intenda"; qui proprio con la suocera non si vuol parlare e si prova a bastonare la nuora. Dopodiché, per quello che riguarda invece gli emolumenti di tutte le figure tecniche esecutive da sottoporre ad un vaglio perché siano più morigerate rispetto all'andamento economico sarò lieta, se qualcuno mi dà mandato, di scrivere un documento, diversamente di sottoscrivere quello scritto da altri perché ho capito che se è scritto da altri ha più probabilità di successo che non se scritto da me, quindi da questo punto di vista non aderisco a quella che giudico un'ipocrisia a), b) una modalità di consenso che forse non è da ascrivere sull'oggetto specifico, ma ad un altro clima politico che si sta formando in questi ultimi giorni. |