Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Beh, è evidente che intorno alla questione dei derivati si stanno muovendo molte attenzioni nonché molte preoccupazioni. Abbiamo almeno due situazioni che devono essere poste all'attenzione delle istituzioni e dei decisori politici, disegno diverso, ma entrambe significative rispetto alle conseguenze sulla finanza locale. La prima, quella che era oggetto della nostra interrogazione, vale a dire la sanzione della Commissione Europea per la valutazione dell'Euribor negli anni 2005/2008 a carico di Deutsche Bank e J.P. Morgan, la seconda che invece riguarda i prodotti derivati che alla fine del 2011 Morgan Stanley decise unilateralmente di chiudere in maniera anticipata, costringendo il Governo italiano, in modo particolare la fase era quella del Governo Monti, a versare in modo anticipato 3,1 miliardi di Euro. Quindi il tema dei derivati oltre alle segnalazioni dei cultori della materia dell'epoca della sottoscrizione degli stessi sta dimostrando, alla prova dei fatti, l'effettiva percentuale di rischio. La situazione in cui versa il Comune di Torino è già stata ricordata in termini di quote di interesse annuo e di importo complessivo laddove decidessimo di concludere i derivati in questa fase, ha una caratterizzazione nelle relazioni tra la Città e gli istituti bancari con tre realtà. Il primo, la banca franco-belga Dexia per circa 53,6 milioni di derivati; il secondo, con Intesa San Paolo per 35 milioni di derivati e se non mi sbaglio anche con J.P. Morgan per 4.199.744. Ora io ho colto che la sentenza, quella relativa agli Euribor, quella comminata dalla Commissione Europea non coinvolgerebbe direttamente gli interlocutori finanziari con i quali la Città di Torino ha in corso dei contratti e dei contratti derivati sottostanti ai mutui e che quindi non sarebbe possibile utilizzare quel tipo di procedura per aggregarsi rispetto all'analisi degli eventuali rischi o danni subiti dalla Città di Torino non essendo quelli gli interlocutori. È però interessante acquisire quello che l'Assessore diceva, cioè di mettere a fuoco il tema dei derivati del loro livello di rischio rispetto alla condizione del bilancio del Comune di Torino, quindi mi associo a quanto ricordava il Consigliere Magliano sollecitando una specifica convocazione di Commissione Consiliare su questo tema segnalando anche che non sarebbe inedito da parte di un'Amministrazione Comunale avviare una messa in discussione dei contratti derivati perché abbiamo alcuni precedenti, uno è quello del Comune di Prato le cui sorti in via giudiziaria non conosco all'interno di questo contenzioso dopo che è stato avviato e l'altro è quello del caso francese. È vero che il caso francese segnala una copertura, partenariato coinvolgimento dello Stato in ordine all'iniziativa degli enti che autonomamente avevano sottoscritto derivati, ora si trovano a pagarne conseguenze impreviste. Quindi io convengo sulla necessità di approfondire la materia in Commissione e anche mi auguro sulla volontà dell'Amministrazione Comunale di valutare quali siano le conseguenze reali di esposizione a rischio da una parte, di esposizione agli interessi dall'altra derivanti dai contratti derivati. |