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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Maggio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2018-01363
"QUALI SONO LE INTENZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE IN TEMA DI DERIVATI?" PRESENTATA IN DATA 16 APRILE 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Beh, è evidente che intorno alla questione dei derivati si stanno muovendo
molte attenzioni nonché molte preoccupazioni. Abbiamo almeno due situazioni che
devono essere poste all'attenzione delle istituzioni e dei decisori politici, disegno
diverso, ma entrambe significative rispetto alle conseguenze sulla finanza locale. La
prima, quella che era oggetto della nostra interrogazione, vale a dire la sanzione della
Commissione Europea per la valutazione dell'Euribor negli anni 2005/2008 a carico di
Deutsche Bank e J.P. Morgan, la seconda che invece riguarda i prodotti derivati che alla
fine del 2011 Morgan Stanley decise unilateralmente di chiudere in maniera anticipata,
costringendo il Governo italiano, in modo particolare la fase era quella del Governo
Monti, a versare in modo anticipato 3,1 miliardi di Euro. Quindi il tema dei derivati
oltre alle segnalazioni dei cultori della materia dell'epoca della sottoscrizione degli
stessi sta dimostrando, alla prova dei fatti, l'effettiva percentuale di rischio. La
situazione in cui versa il Comune di Torino è già stata ricordata in termini di quote di
interesse annuo e di importo complessivo laddove decidessimo di concludere i derivati
in questa fase, ha una caratterizzazione nelle relazioni tra la Città e gli istituti bancari
con tre realtà. Il primo, la banca franco-belga Dexia per circa 53,6 milioni di derivati; il
secondo, con Intesa San Paolo per 35 milioni di derivati e se non mi sbaglio anche con
J.P. Morgan per 4.199.744. Ora io ho colto che la sentenza, quella relativa agli Euribor,
quella comminata dalla Commissione Europea non coinvolgerebbe direttamente gli
interlocutori finanziari con i quali la Città di Torino ha in corso dei contratti e dei
contratti derivati sottostanti ai mutui e che quindi non sarebbe possibile utilizzare quel
tipo di procedura per aggregarsi rispetto all'analisi degli eventuali rischi o danni subiti
dalla Città di Torino non essendo quelli gli interlocutori. È però interessante acquisire
quello che l'Assessore diceva, cioè di mettere a fuoco il tema dei derivati del loro livello
di rischio rispetto alla condizione del bilancio del Comune di Torino, quindi mi associo
a quanto ricordava il Consigliere Magliano sollecitando una specifica convocazione di
Commissione Consiliare su questo tema segnalando anche che non sarebbe inedito da
parte di un'Amministrazione Comunale avviare una messa in discussione dei contratti
derivati perché abbiamo alcuni precedenti, uno è quello del Comune di Prato le cui sorti
in via giudiziaria non conosco all'interno di questo contenzioso dopo che è stato avviato
e l'altro è quello del caso francese. È vero che il caso francese segnala una copertura,
partenariato coinvolgimento dello Stato in ordine all'iniziativa degli enti che
autonomamente avevano sottoscritto derivati, ora si trovano a pagarne conseguenze
impreviste. Quindi io convengo sulla necessità di approfondire la materia in
Commissione e anche mi auguro sulla volontà dell'Amministrazione Comunale di
valutare quali siano le conseguenze reali di esposizione a rischio da una parte, di
esposizione agli interessi dall'altra derivanti dai contratti derivati.

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