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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Maggio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2018-01327
"CORSO LOMBARDIA N. 123 SCALA B: LA CASA DEI PERCH? DEI RESIDENTI E DEI NON SO DELL'AMMINISTRAZIONE" PRESENTATA IN DATA 13 APRILE 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma come avrà letto o avrà avuto modo di leggere
nell'interpellanza, tutto il "rilevato che" è la difficoltà che ho avuto di riuscire a capire
che se i suoi uffici erano a conoscenza o meno dei lavori che venivano fatti all'interno
di questa struttura. La cosa pazzesca è che alle mie domande: "Ma scusate, state facendo
interventi?", "No". Io mandavo la foto dell'intervento sull'appartamento e continuavate
a dire "No, no, a noi non ci risulta", ma se vi ho mandato la foto! Ma questo vuol dire
che i suoi uffici, gli uffici competenti non si sono posti il problema: "Ma chi è che sta
intervenendo lì?". Per cui, menomale che oggi in Aula, quantomeno... perché, se lei
legge il "rilevato che" è abbastanza imbarazzante, nel senso che più volte ho omesso di
mettere i nomi di chi rispondeva alle email, perché sarebbe stato stucchevole, però già
questo, non le nego, Assessora, se non riusciamo noi a capire cosa fa l'Amministrazione
all'interno delle sue case, figurarsi un cittadino che vive lì. Tra l'altro, le chiedo, se è
possibile, visto che ha letto molto velocemente, se è possibile avere la nota che ha letto
in Aula. Quindi, al di là di questo dato, quindi, siamo arrivati a capire che al piano terra
è stato ristrutturato. L'unica cosa che non ho colto, visto che in questa palazzina noi
abbiamo una serie di appartamenti, nell'interpellanza precedente mi disse che quelli al
sesto piano, settimo, erano gestiti dall'Operti; a questo primo piano, questo piano terra,
verranno dati al progetto MOI perché, Presidente, io questa cosa non l'ho colta,
verranno dati al progetto MOI o no? Se può solo dirmi questa... Sì? (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Sì, se poi, Presidente... Se può solo ridare la parola
all'Assessora, perché non ho capito.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, che ha permesso di integrare all'Assessora. Sì, al di là di questo,
però il problema, Assessora, secondo me è che noi però quando io le scrivo il tema di
valutazione di impatto sociale è vero che possono anche essere solo quattro, ma se noi
non teniamo conto della storia che è accaduta solo in corso Lombardia 123 scala B è
evidente che i cittadini che vivono... io penso e mi auguro che i vostri uffici siano
assolutamente a conoscenza sulla tipologia di persone che vivono lì perché in quella
scala vi sono donne anziane sole e spesso persone con disabilità. Lei chieda ai suoi
uffici di farle una relazione su come il vecchio inserimento è stato accolto, di come si
sono comportati coloro che erano lì; un disastro. Un disastro. Per cui, se i suoi uffici
pensano di ridire a queste persone che oggettivamente per i primi mesi si sono adeguate,
dopodiché avevano paura ad uscire di casa, se però i suoi uffici dicono: "Ma sì, sono
solo quattro", dipende anche dalla storia perché così non è che aumentate il livello di
integrazione, il livello di accettazione della diversità, fate solo spaventare la gente ed è
per quello che dicevo la valutazione di impatto sociale che tenga conto della tipologia di
persona che vive in una casa, dell'età, delle condizioni, perché io, Presidente, a me
piacerebbe andare ad incontrare i cittadini che vivono lì ed è per quello che dicevo
magari proviamo a ragionare su un inserimento di una famiglia perché magari una
famiglia, mamma, papà e due bimbi è più semplice. L'ultima volta in quella struttura
vennero messi solo soggetti maschili superiori ai 20 anni, quindi non si creava neanche
tra di loro la coesione sociale tipica di una famiglia che quindi ha due bimbetti, che
magari potevano fare un po' di rumore, ma non potevano invadere il condominio tutte le
volte che entravano, per cui io, Presidente, chiedo che questo tema venga approfondito
in Commissione perché mi piacerebbe capire come andiamo ad individuare, soprattutto
se arrivano dal progetto ex MOI, come andiamo ad individuare le persone, perché
qualcuno però, a differenza dei silenzi e dei "non so" del suo funzionario che
regolarmente quando chiamano le cittadine che abitano lì dice: "Non so, non so, non
so", però noi qualcosa dovremmo dirglielo perché non c'è niente di peggio di dire: "Da
domani ci sono questi" senza aver preparato i cittadini, senza aver fatto dei momenti di
accoglienza, senza aver fatto tutte quelle misure che potrebbero permettere
un'accoglienza consapevole da una parte e dall'altra il capire che si è passati dall'ex
MOI dentro a una condizione di condominio e che quindi ci sono alcune regole che
debbono essere rispettate. Per cui da questo punto di vista io chiedo all'Assessora di
poter avere quanto letto. Sono molto preoccupato della tipologia di persone, non
evidentemente dal paese da cui arrivano, ma la conformazione che avranno, se saranno
di nuovo quattro ragazzi con nessun legame tra di loro che vengono messi lì, sarà
l'ennesimo disastro e a quel punto poi chiederemo che le persone che io ricevo
regolarmente, molto preoccupate, vadano direttamente dall'Assessora, ma nello stesso
tempo di approfondire in Commissione su quali criteri noi utilizziamo, perché questi
sono criteri nostri, non è la Fondazione Operti; qua siamo noi che scegliamo e il fatto di
non dire alcunché ai cittadini che vivono lì e regolarmente ci pagano, pagano l'affitto,
mi pare quantomeno non rispettoso di chi vorrebbe sapere di che morte morire rispetto
alla sua condizione di inquilino. Per cui, io sono preoccupato, chiedo alla Presidente di
Commissione IV, al Presidente di Commissione IV che vedo in Aula, il Presidente Iaria,
di poter fare un approfondimento sui criteri, se il tema dell'analisi dell'impatto sociale
può diventare uno degli elementi che tenga conto dello storico e tenga conto delle
persone che vivono all'interno di come si sono trovate nei precedenti esperimenti, cioè
malissimo, dopodiché mi auguro che in Commissione si possano trovare delle soluzioni
perché, e concludo, Presidente, l'attenzione all'integrazione deve passare innanzitutto
da una doppia consapevolezza: di chi arriva e di chi vive già lì; se questo non avviene
oggettivamente rischieremmo di avere altre cittadine, che sono tutte mediamente
anziane, terrorizzate di uscire di casa e non penso che l'obbiettivo di integrazione venga
raggiunto. Grazie.

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