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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 39
MOZIONE 2017-00830
(MOZIONE N. 19/2018) "ACCESSO ALLE PRESTAZIONI E AI SERVIZI SANITARI DELLE PERSONE E DEI NUCLEI IN EMERGENZA ABITATIVA" PRESENTATA IN DATA 6 MARZO 2017 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
PAOLI Maura
Grazie Presidente. Io ringrazio la Consigliera Artesio per la pazienza avuta; avevo
chiesto io stessa di sospendere la mozione ormai più di un anno fa, e l'avevo chiesto
non perchè fossimo contrari a trovare un modo per garantire l'accesso alle prestazioni e
ai servizi sanitari delle persone, a dei nuclei in emergenza abitativa, ma perché questa
mozione andava a toccare un tema che è molto complesso, ovvero quello della
residenza, come è stato anche detto, delle famiglie che a causa della crisi occupano
abusivamente i numerosi alloggi vuoti presenti nella nostra città. Quindi, la richiesta
della sospensione doveva permetterci di presentare una proposta che non toccasse solo
l'accesso alle prestazioni sanitarie e soprattutto che non si limitasse a chiedere, alla fine,
a un altro ente di attivarsi, ma che ci permettesse di attivarci come Comune e andasse a
risolvere anche problemi legati alla scuola, per l'emergenza abitativa, ai sevizi
cimiteriali, ai cantieri di lavoro, e, insomma, a tutti quei problemi che si presentano
quando manca la residenza e credo sia importante sottolineare che la residenza non
serve solo al cittadino, ma è interesse nostro, del Comune, sapere chi c'è in città e dove,
per la sicurezza, per esempio, o anche per far pagare le tasse. Il problema del divieto
della residenza per chi occupa, nasce dal Piano Casa di Renzi del 2014, in particolare
all'Articolo 5, che collega, infatti, la possibilità di chiedere e ottenere la residenza e
l'allacciamento delle relative utenze non più soltanto alla dimora abituale nel luogo
dichiarato, come, peraltro, definisce anche il Codice Civile, decretando che la residenza
non è un diritto, ma è un dato di fatto, ma anche all'annuale abusiva occupazione
dell'immobile in cui si dichiara di avere la residenza, stabilendo che gli atti emessi in
violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge. E ci tengo a dire che
questo articolo, oltre ad andare in contrasto con l'Articolo 54 del Codice Penale, cioè la
non punibilità di chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di
salvare sé o altri dal pericolo di un danno grave alla persona, non tiene neanche conto
della crisi, delle motivazioni che hanno spinto queste famiglie ad occupare e io credo
che questo determini un costo sociale per la città, che non ci possiamo permettere. Detto
questo, la nostra proposta tarda ad arrivare, ma come detto anche in Commissione, con
lo strumento della Consulta per l'emergenza abitativa avremo modo di approfondire e
discutere il tema, che è molto sentito, perciò, in attesa di questo percorso, ben venga
iniziare con la proposta della Consigliera Artesio, che voteremo favorevolmente.

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