Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Passerei alle comunicazioni sulla "Vertenza Italia Online", prego Assessore Sacco. SACCO Alberto (Assessore) Sì, comunicazione sulla "Vertenza Italia Online". Allora, beh, ormai sono... direi di dominio pubblico, ci sono stati diversi incontri al Ministero dello Sviluppo Economico, conclusosi l'altra settimana con l'ultima proposta di Italia Online a tutte le confederazioni sindacali. Allora, sulla sede di Torino, innanzitutto iniziamo col fatto che Italia Online SEAT propone, dei 241 dipendenti attualmente assunti dalla sede di Torino, in una prima fase Italia Online ha detto a tutti che avrebbero dovuto trasferirsi; di questi 241 bisogna tenere presente che 57 sono dirigenti, ma formalmente in carico a Torino, però sapete che i dirigenti poi possono essere anche allocati fisicamente in altre sedi. Di questi 241, meno i 57, quindi di 184 loro... Italia Online ha detto: "Non chiudiamo più la sede di Torino, lasciamo 90 persone a Torino con funzioni di staff", quindi amministrazione, ad esempio; gli altri, però, la differenza, gli altri 94 devono trasferirsi a Milano, e la proposta di Italia Ondine, per queste 90 persone che si trasferiscono a Milano, tendenzialmente il marketing, è: "Noi paghiamo il treno per almeno un anno e il biglietto della Metropolitana", quindi l'alta velocità e quant'altro. Poi ci sono i 400 esuberi annunciati dall'azienda. I 400 esuberi sono in tutta Italia, la maggior parte a Torino, circa 240, la proposta di Italia Online è: "Vengono messi tutti in cassa integrazione a 0 ore per 18 mesi dal 1° luglio, verrà costituita a Torino una divisione di Italia online per servizi alle piccole e medie imprese, che ne riassorbirà, previa formazione, 200", e qui è nato il problema importante per cui c'è stata questa diatriba con le Organizzazioni Sindacali. Allora, in pratica cosa hanno detto? "400 li mettiamo tutti in cassa integrazione a 0 ore, con la causale della cassa integrazione diversa dalla causale precedente, che era formazione e riqualificazione del personale, ma questa causale è totalmente chiusura e cessazione dell'attività", quindi teoricamente tutti questi 400 potrebbero poi rimanere a casa. Italia Online cosa ha detto: "Però noi ne prendiamo 200", e qui è nato il problema, nel senso che... Italia Online dice: "Devono essere adeguatamente formati e poi noi decidiamo quali prendere di questi 200", il nocciolo della questione è questo: che non si è capito chi è che stabili... innanzitutto non è "almeno 200" ma "fino a 200", capite la differenza? "Almeno 200" vuol dire che ne possono prendere 200, 205, 300, 400; "fino a 200", vuol dire per assurdo anche che ne possono prendere cinque, perché anche cinque sono fino ai 200. Quindi il problema è stato: chi è che valuta quali riprendere per andare a costituire questa divisione di Italia Online che si occupa del servizio alle piccole e medie imprese? Quella classica, la più banale, insomma, quella che può essere definita la digitalizzazione delle piccole e medie imprese. Qua il problema è proprio questo, non si è giunti ad un accordo per capire chi è che avrebbe certificato che questi 200 erano effettivamente delle persone formate e che, quindi, sarebbero state riassunte. A questo punto i sindacati hanno raccolto l'ultima proposta, hanno fatto le assemblee con tutti i dipendenti nei vari territori e oggi, proprio oggi c'era l'incontro, perché... Scusate, ho dimenticato una cosa, nel contempo l'azienda ha fatto partire tutta la procedura e oggi proprio, presso la sede di Milano, presso Assolombarda ci sarà il primo incontro tra sindacati e azienda per la procedura classica, che porta poi ai licenziamenti, che eventualmente porta ai licenziamenti o ad un accordo sindacale. Quindi di fatto, proprio in questi momenti, c'è l'incontro, il primo incontro formale della procedura, alle cinque mi hanno detto che mi diranno... anzi, sono praticamente le cinque, mi hanno detto che mi diranno che cosa risulta da questo primo incontro ufficiale, ripeto, tra sindacati e azienda. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per cinque minuti. RICCA Fabrizio Ne userò molti meno. Chiederei, se l'Assessore dovesse fermarsi in Aula, magari di dirci il prosieguo, dato che adesso inizia questo incontro; ritengo che sia molto importante poi avere un aggiornamento in tempo reale. Se fosse possibile, appena ha notizie, avvisa la Presidenza e ci dà la possibilità, anche senza intervenire, se ci dà la possibilità però di avere un ragguaglio in tempo reale. VERSACI Fabio (Presidente) Assolutamente sì. Se avrà delle notizie in più, basta che mi fa un segno e io, durante la discussione, troviamo un momento tra una delibera e l'altra, o tra una mozione e l'altra, di dare queste comunicazioni. Sì. LAVOLTA Enzo Io ringrazio l'Assessore Sacco per l'aggiornamento e ringrazio il Consigliere Ricca che ha richiesto le comunicazioni, di condividere col Consiglio Comunale quanto sta accadendo. A me piacerebbe, però, anche capire qual è la posizione che sta esprimendo la città di Torino oltre, ovviamente, alla solidarietà ai lavoratori già palesata direttamente dalla Sindaca, in occasione di un picchetto, di una manifestazione, un presidio all'esterno, davanti alla sede di Italia Online. A me piacerebbe, lo dico dal punto di vista personale, ma credo di interpretare anche i colleghi del Partito Democratico, mi piacerebbe che si chiarisse una volta per tutte che l'atteggiamento predatorio da parte di questi signori che hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali e che oggi si permettono in qualche modo di reiterare la richiesta di prolungare la cassa integrazione con motivazione diversa, è una richiesta inaccettabile. È una richiesta inaccettabile anche perché, se poi, una parte delle eventuali nuove assunzioni è subordinata alla formazione degli stessi, rammento, a me per primo, che la cassa integrazione precedente era stata autorizzata proprio al fine di formarli quei lavoratori, quindi noi abbiamo... assistiamo all'imbarazzante situazione per cui una parte di quei lavoratori che sono stati formati, o meglio, che avrebbero dovuto essere formati all'interno di un percorso che prevedeva, tra l'altro, il riconoscimento dell'ammortizzatore sociale, oggi vengono reiterati nella richiesta di accesso alla cassa integrazione con una motivazione differente, che è la chiusura dell'attività, e contestualmente si dice che alcuni di questi verranno assunti se formati. Cioè, abbiate pazienza, ma io credo che, e spero, mi auguro, lo chiedo, che l'Amministrazione da questo punto di vista si faccia sentire in modo fermo e inequivocabile. |