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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 29

Comunicazioni dell'Assessore Sacco su "Vertenza Italia Online (ex Seat Pagine Gialle).
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei alle comunicazioni sulla "Vertenza Italia Online", prego Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Sì, comunicazione sulla "Vertenza Italia Online". Allora, beh, ormai sono... direi di
dominio pubblico, ci sono stati diversi incontri al Ministero dello Sviluppo Economico,
conclusosi l'altra settimana con l'ultima proposta di Italia Online a tutte le
confederazioni sindacali. Allora, sulla sede di Torino, innanzitutto iniziamo col fatto che
Italia Online SEAT propone, dei 241 dipendenti attualmente assunti dalla sede di
Torino, in una prima fase Italia Online ha detto a tutti che avrebbero dovuto trasferirsi;
di questi 241 bisogna tenere presente che 57 sono dirigenti, ma formalmente in carico a
Torino, però sapete che i dirigenti poi possono essere anche allocati fisicamente in altre
sedi. Di questi 241, meno i 57, quindi di 184 loro... Italia Online ha detto: "Non
chiudiamo più la sede di Torino, lasciamo 90 persone a Torino con funzioni di staff",
quindi amministrazione, ad esempio; gli altri, però, la differenza, gli altri 94 devono
trasferirsi a Milano, e la proposta di Italia Ondine, per queste 90 persone che si
trasferiscono a Milano, tendenzialmente il marketing, è: "Noi paghiamo il treno per
almeno un anno e il biglietto della Metropolitana", quindi l'alta velocità e quant'altro.
Poi ci sono i 400 esuberi annunciati dall'azienda. I 400 esuberi sono in tutta Italia, la
maggior parte a Torino, circa 240, la proposta di Italia Online è: "Vengono messi tutti in
cassa integrazione a 0 ore per 18 mesi dal 1° luglio, verrà costituita a Torino una
divisione di Italia online per servizi alle piccole e medie imprese, che ne riassorbirà,
previa formazione, 200", e qui è nato il problema importante per cui c'è stata questa
diatriba con le Organizzazioni Sindacali. Allora, in pratica cosa hanno detto? "400 li
mettiamo tutti in cassa integrazione a 0 ore, con la causale della cassa integrazione
diversa dalla causale precedente, che era formazione e riqualificazione del personale,
ma questa causale è totalmente chiusura e cessazione dell'attività", quindi teoricamente
tutti questi 400 potrebbero poi rimanere a casa. Italia Online cosa ha detto: "Però noi ne
prendiamo 200", e qui è nato il problema, nel senso che... Italia Online dice: "Devono
essere adeguatamente formati e poi noi decidiamo quali prendere di questi 200", il
nocciolo della questione è questo: che non si è capito chi è che stabili... innanzitutto non
è "almeno 200" ma "fino a 200", capite la differenza? "Almeno 200" vuol dire che ne
possono prendere 200, 205, 300, 400; "fino a 200", vuol dire per assurdo anche che ne
possono prendere cinque, perché anche cinque sono fino ai 200. Quindi il problema è
stato: chi è che valuta quali riprendere per andare a costituire questa divisione di Italia
Online che si occupa del servizio alle piccole e medie imprese? Quella classica, la più
banale, insomma, quella che può essere definita la digitalizzazione delle piccole e medie
imprese. Qua il problema è proprio questo, non si è giunti ad un accordo per capire chi è
che avrebbe certificato che questi 200 erano effettivamente delle persone formate e che,
quindi, sarebbero state riassunte. A questo punto i sindacati hanno raccolto l'ultima
proposta, hanno fatto le assemblee con tutti i dipendenti nei vari territori e oggi, proprio
oggi c'era l'incontro, perché... Scusate, ho dimenticato una cosa, nel contempo
l'azienda ha fatto partire tutta la procedura e oggi proprio, presso la sede di Milano,
presso Assolombarda ci sarà il primo incontro tra sindacati e azienda per la procedura
classica, che porta poi ai licenziamenti, che eventualmente porta ai licenziamenti o ad
un accordo sindacale. Quindi di fatto, proprio in questi momenti, c'è l'incontro, il primo
incontro formale della procedura, alle cinque mi hanno detto che mi diranno... anzi,
sono praticamente le cinque, mi hanno detto che mi diranno che cosa risulta da questo
primo incontro ufficiale, ripeto, tra sindacati e azienda.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per cinque minuti.

RICCA Fabrizio
Ne userò molti meno. Chiederei, se l'Assessore dovesse fermarsi in Aula, magari di
dirci il prosieguo, dato che adesso inizia questo incontro; ritengo che sia molto
importante poi avere un aggiornamento in tempo reale. Se fosse possibile, appena ha
notizie, avvisa la Presidenza e ci dà la possibilità, anche senza intervenire, se ci dà la
possibilità però di avere un ragguaglio in tempo reale.

VERSACI Fabio (Presidente)
Assolutamente sì. Se avrà delle notizie in più, basta che mi fa un segno e io, durante la
discussione, troviamo un momento tra una delibera e l'altra, o tra una mozione e l'altra,
di dare queste comunicazioni. Sì.

LAVOLTA Enzo
Io ringrazio l'Assessore Sacco per l'aggiornamento e ringrazio il Consigliere Ricca che
ha richiesto le comunicazioni, di condividere col Consiglio Comunale quanto sta
accadendo. A me piacerebbe, però, anche capire qual è la posizione che sta esprimendo
la città di Torino oltre, ovviamente, alla solidarietà ai lavoratori già palesata
direttamente dalla Sindaca, in occasione di un picchetto, di una manifestazione, un
presidio all'esterno, davanti alla sede di Italia Online. A me piacerebbe, lo dico dal
punto di vista personale, ma credo di interpretare anche i colleghi del Partito
Democratico, mi piacerebbe che si chiarisse una volta per tutte che l'atteggiamento
predatorio da parte di questi signori che hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali e
che oggi si permettono in qualche modo di reiterare la richiesta di prolungare la cassa
integrazione con motivazione diversa, è una richiesta inaccettabile. È una richiesta
inaccettabile anche perché, se poi, una parte delle eventuali nuove assunzioni è
subordinata alla formazione degli stessi, rammento, a me per primo, che la cassa
integrazione precedente era stata autorizzata proprio al fine di formarli quei lavoratori,
quindi noi abbiamo... assistiamo all'imbarazzante situazione per cui una parte di quei
lavoratori che sono stati formati, o meglio, che avrebbero dovuto essere formati
all'interno di un percorso che prevedeva, tra l'altro, il riconoscimento
dell'ammortizzatore sociale, oggi vengono reiterati nella richiesta di accesso alla cassa
integrazione con una motivazione differente, che è la chiusura dell'attività, e
contestualmente si dice che alcuni di questi verranno assunti se formati. Cioè, abbiate
pazienza, ma io credo che, e spero, mi auguro, lo chiedo, che l'Amministrazione da
questo punto di vista si faccia sentire in modo fermo e inequivocabile.
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