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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2018-01190
"RITORNO DEL TORINO JAZZ FESTIVAL E PROCEDURE DI INDIVIDUAZIONE DEI DIRETTORI" PRESENTATA IN DATA 30 MARZO 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Vede, Assessora Leon, la ragione per cui abbiamo presentato
quest'interpellanza non è tanto entrare nel merito delle caratteristiche professionali del
direttore Li Calzi, quanto piuttosto nell'evidenziare qualora ce ne fosse ancora bisogno,
per noi è assolutamente chiaro, diciamo così, una leggerissima dicotomia tra
un'impostazione filosofica che era quella della trasparenza delle decisioni che voi avete
erroneamente sempre attribuito alla pubblicità attraverso bandi e invece in qualche
modo una legittima, assolutamente legittima decisione politica, come ha ribadito lei
nella sua risposta, nel mettere chi voglio io a fare le cose che voglio io. Questa
procedura che ovviamente ha sotto alcuni aspetti una concezione proprietaria
dell'istituzione che si rappresenta, che ben vi contraddistingue e che soprattutto ed è
questo l'elemento più fastidioso usate geometria variabile a seconda di cosa vi conviene
fare, per cui a seconda del tipo di nominativo che volete portare a casa scegliete la
procedura. Legittimo, per la carità, legittimo, se non fosse che dal punto di vista
squisitamente, diciamo così, politico è a nostro modo di vedere assolutamente da
condannare. Vede, Assessora Leon, ben prima che lei sedesse sulla poltrona
dell'Assessore alla Cultura il suo predecessore è stato letteralmente impallinato
dall'attuale Sindaca Chiara Appendino per molto meno, per molto meno, cioè la
Sindaca Chiara Appendino per muovere una critica frontale che ha prodotto
interpellanze, interrogazioni, poi abbiamo scoperto negli anni successivi chi gliele
scriveva all'Appendino e perché gliele scriveva all'Appendino, per molto meno, che era
quello di aver fatto un bando e in qualche modo non aver rispettato quanto la procedura
selettiva bandita andava a definire, ci ha sostanzialmente tenuti inchiodati in quest'Aula
per anni, anni, anni, allora quando lei arriva candidamente in Aula, io glielo riconosco e
le riconosco anche, come dire, un'onestà intellettuale quest'oggi che le fa onore,
Assessora Leon, lei ha sostanzialmente detto "noi siamo i padroni della Città e facciamo
un po' cosa ci pare", legittimo, legittimo, poi la cosa strana che apprendiamo oggi la
leggo su un noto quotidiano edito dal Partito Democratico che è il Corriere della Sera,
forse lei non lo sa, ma il Corriere della Sera da un po' di tempo a questa parte ha un
editore che è il Partito Democratico. In prima pagina nella cronaca torinese di oggi si dà
conto di un interessantissimo scambio su Facebook, quindi per certi versi alla luce del
sole, che candidamente fa il pari esattamente con le cose che diceva lei e cioè il cronista
Gabriele Ferraris nel riportare in qualche modo alcuni stralci di come voi avete riportato
in questi anni la peggior concezione della politica proprietaria delle istituzioni,
sostanzialmente riporta uno scambio avvenuto in coda ad un suo post in cui il Li Calzi
citato scrive "è vero, è lui - facendo riferimento al collega Giovara, che è qui presente in
Aula - che mi ha presentato all'Assessora Leon, né io, né Diego Borotti - che deduco
essere stato scelto dal medesimo Li Calzi sulla base di quanto lei oggi ha detto in totale
assenza di evidenza pubblica in piena conformità allo Statuto della Fondazione Cultura,
per la carità, noi su quello ci stiamo fino in fondo - abbiamo mai chiesto un incontro con
lei per autocandidarci al Torino Jazz Festival. Qualche settimana fa Massimo - che
penso sia lei, Consigliere Giovara - mi fa: "comunque ci tengo a dirti che mi faceva
piacere che tu e diversi altri musicisti poteste conoscere Francesca, ma guarda che non ti
ho scelto io, ti ha scelto esclusivamente lei", e sui rapporti con Giovara Li Calzi precisa:
"io e lui - facendo riferimento al Consigliere Giovara - siamo più colleghi che amici
avendo realizzato alcuni spettacoli insieme qualche anno fa, lui è attore e regista ed io
musicista", ma che bello, ma che fantastica, simpatica compagnia di giro che c'è al
Comune di Torino, io non so se i colleghi della Minoranza Consiliare avete amici
musicisti o che vogliono fare attività culturale a Torino, bene, abbiamo capito che il
meccanismo è il seguente: c'è un Consigliere Comunale presenta i suoi amici
all'Assessora e si trova nominato direttore del Torino Jazz Festival. Attenzione, lei,
Assessora, ha usato l'espressione che la nomina risponde alle esigenze del mondo del
jazz torinese, ha usato esattamente queste parole, allora se tanto mi dà tanto, deduco che
noi dovremmo rivolgerci al Consigliere Giovara, attore e collega di teatro del regista e
musicista scelto per la direzione del Torino Jazz Festival e da questo punto di vista
chiederemo anche noi appuntamento al Consigliere Giovara qualora dovessimo
presentare una progettualità di carattere culturale, sperando che pur non avendo lavorato
con lui, onestamente io chiedo scusa, Consigliere Giovara, lei non si offende, io sono
poco pratica di teatro, non ho traccia...

LO RUSSO Stefano
...della sua produzione artistica, ma è un problema mio, da questo punto di vista
chiederemmo a lui, Assessora Leon, se effettivamente in questa Città nell'impero
appendiniano e nella concezione proprietaria che avete del mondo culturale vale tutto e
conseguentemente le famiglie e gli amici degli amici lavorano e i cosiddetti, come dire,
le persone che non sono all'altezza vengono lasciate a casa.

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