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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18
INTERPELLANZA 2018-01198
"BANDO AXTO 4.01: INNOVAZIONE GRILLINA?: GRADUATORIA DEI TECNICI ALTERATA DAI CLICK E COS? ARRIVANO I CONTRIBUTI PUBBLICI" PRESENTATA IN DATA 30 MARZO 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Anticipo che la trattazione sarà molto lunga essendo anche
un'interpellanza molto lunga, quindi chiedo alle Consigliere e ai Consiglieri di avere
pazienza. Allora, la risposta viene articolata per punti, e poi magari facciamo anche un
sunto a seguito di tutte le risposte da parte del Consiglio. Cominciamo dal punto n. 1) a
parte diciamo la parola escogitato al posto di scritto, "i principi generali del bando e chi
è responsabile sulla base di quali contenuti normativi". I principi generali del bando che
prevedevano una fase di raccolta di adesione da parte dei cittadini verso un voto online,
sono stati approvati con la deliberazione che ha approvato i progetti di AxTO il 23
agosto 2016, meccanografico 201603789/70, e positivamente valutati dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri. Ente che ha devoluto alla Città le risorse economiche e che
ha recepito e monitorato tutte le ulteriori specifiche tecniche. Il bando è stato elaborato
conformemente al Regolamento sulla concessione dei contributi, approvato con
deliberazione del Consiglio Comunale, in data 14 settembre 2015. Tutti i criteri
regolanti le modalità di presentazione delle domande e valutazione sono state accettate
in modo esplicito dai partecipanti al bando nel momento di presentazione della
domanda. Punto n. 2) "per conoscere se esistano altre esperienze di erogazione di
contributi pubblici simili a questa presentata". La risposta è: tale informazione non è in
possesso degli uffici. Di sicuro sappiamo che però esistono delle esperienze di carattere
privato che vengono adoperate da alcune fondazioni in maniera molto innovativa che
adottano dei principi simili. AxTO pertanto ha ricevuto una valutazione positiva dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri anche in relazione all'introduzione degli elementi
di innovatività delle modalità di azione della pubblica Amministrazione. Tra queste
anche la sperimentazione, sicuramente perfettibile, di nuove forme di costruzione della
decisione. Punto n. 3) "se si ritiene corretto che i progetti culturali che hanno ottenuto
punteggi elevati dalla Commissione tecnica vengano esclusi a causa del solo fatto che i
loro concorrenti hanno ricevuto più voti online e se ritengano che sia stato rispettato uno
dei principi fondamentali dei bandi pubblici, cosiddetto par condicio". L'adozione di
specifiche modalità gestionali che hanno previsto la contestualità dei lavori e della
Commissione tecnica e della votazione online, i cui risultati parziali non sono stati in
alcun modo resi noti, avevano il preciso scopo di evitare qualsiasi influenza sui lavori
della Commissione e sui voti online. Tutti i soggetti proponenti sono stati posti nelle
stesse condizioni di raccogliere le adesioni, appunto nel rispetto della par condicio. Si
ravvisa, inoltre, piena coerenza con i criteri previsti dal Regolamento dei contributi che
prevede vada valutato il livello di coinvolgimento del territorio. Per la natura del
contributo finalizzato alla riqualificazione e alla sicurezza delle periferie è evidente che
i progetti, in particolare quelli culturali, siano fondamentale la capacità di attrarre la
cittadinanza. Punti 4, 5, 6 e 9) ovvero, "per sapere chi è il partner tedesco che ha gestito
la piattaforma online e ha trasmesso i risultati agli uffici del RUP e quanto ammonta il
costo del servizio prestato che verrà corrisposto"; "per conoscere con quale procedura
ad evidenza pubblica è stato selezionato il partner tedesco"; "per sapere se esistono
rapporti commerciali o di qualsivoglia altra natura tra il partner tedesco, e società o
persone fisiche ascrivibili al gruppo Casaleggio o ai loro referenti, collaboratori o
consulenti"; "per conoscere se nella fase di selezione del partner è stato coinvolto e in
che modo il CSI Piemonte e per quale ragione non è stato eventualmente selezionato".
Qui la risposta è un po' lunga e articolata. Inizio a leggere, faccio una citazione: il
progetto WeGovNow ha la finalità di inserirsi nel filone delle tecnologie emergenti per
coinvolgere efficacemente la cittadinanza attiva nella coprogettazione e fruizione di
servizi innovativi online. WeGovNow, con l'utilizzo delle information technology,
consentirà un nuovo tipo di interattività, migliorando e ampliando la vitalità e la
capacità dei cittadini di collaborare con il settore pubblico, non solo con le dinamiche
tradizionale cittadino/government, ma anche con le policy, con le quali la Pubblica
Amministrazione informa, assiste, incentiva azioni private e sinergie coi cittadini.
Questa delibera che ho citato è una delibera del 2016 approvata il 7 marzo 2016, in cui
la Città ha aderito in qualità di partner al progetto europeo Towards We Government,
finanziato nell'ambito del Programma HORIZON 2020 - Euro 6 - 2015 dell'Unione
Europea, promosso dall'Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Informatica,
sulla base di un partenariato già definito. Il progetto è coordinato da EMPIRICA e da
una serie di altri nomi che non li sto ad elencare perché sono tutti anche in tedesco e il
mio tedesco non è granché. Il progetto ha una durata di 36 mesi e un budget per la Città
di Torino di 236.250 euro, di cui il progetto..., anzi di cui euro 223.847 di contributo
europeo erogato, in parte con prefinanziamento iniziale di circa 60% e il resto a
rendicontazione a stadi di avanzamento (30% nel 2017 e 10% nel 2019). Il progetto
WeGovNow quindi la finalità di inserirsi nel filone delle tecnologie emergenti per
coinvolgere efficacemente la cittadinanza attiva nella coprogettazione e fruizione di
servizi innovativi online. Consentirà quindi un nuovo tipo di interattività migliorando e
ampliando la vitalità e la capacità dei cittadini a collaborare col settore pubblico. La
finalità del progetto è quella di testare l'utilizzo di una piattaforma tecnologica che
consenta di coinvolgere efficacemente la cittadinanza attiva nella coprogettazione e
nella cogestione dei servizi. La piattaforma WeGovNow si configura tecnicamente
come un'integrazione di quattro piattaforme già esistenti e sviluppate rispettivamente:
dall'Università degli Studi di Torino (la piattaforma First Life); da FlexiGuided GmbH,
da Infalia (Improve My City) e da University College London/Mapping for Change
(GeoKey/Community Maps). Attraverso la piattaforma WeGovNow il cittadino potrà:
localizzare su una mappa servizi, luoghi ed eventi cittadini, interagire con altri utenti
con le funzionalità proprie di un social network, creare, discutere, votare iniziative e
proposte a livello locale, segnalare all'Amministrazione malfunzionamenti e
problematiche nell'erogazione dei servizi. Il progetto prevede che tale forma integrata
sia sperimentata in tre diverse città: Londra, Torino e San Donà di Piave, le tre città che
hanno lavorato come scenari di testing. Il suddetto progetto prevede come scenario
principale di testing Parco Dora con l'obbiettivo di lavorare su un nuovo modello
dell'ecoprogettazione e cogestione degli spazi pubblici, che dia un ruolo preminente ai
soggetti e alle comunità locali. A novembre 2017, quindi il servizio progetto AxTO,
Beni comuni e periferie, manifesta la necessità di avere a disposizione una piattaforma
online che consenta la votazione da parte del pubblico dei progetti presentati
nell'ambito dell'azione 4.01 di AxTO. Durante un incontro avvenuto in data 9
novembre 2017, alla presenza dei funzionari dei Sistemi Informativi e di alcuni colleghi
del CSI, riscontrando che la piattaforma del DecidiTorino non consentiva se non con
modifiche onerose con incerto risultato, in termini di funzionalità, di fare votare progetti
con le regole richieste dal Regolamento di AxTO e quindi viene valutata la possibilità di
utilizzare la piattaforma WeGovNow, in particolare le funzionalità di voto offerte da
Liquid Feedback; la piattaforma di Liquid Feedback è open source, riconosciuta di fatto
come una delle piattaforme più idonee e robuste da un punto di vista software, per i
processi di partecipazione. Pertanto, poiché lo sviluppo di DecidiTorino da richiedere al
CSI avrebbe rappresentato un costo per l'Amministrazione, non avendo il CSI una
piattaforma con le funzionalità e le tutele già richieste implementate in Liquid Feedback
si è scelto di utilizzare quest'ultimo, le cui funzionalità sono state fornite gratuitamente
nell'ambito del citato progetto WeGovNow, senza alcun costo extra per la Città. Punto
n. 7) "per conoscere se il partner tedesco, anche a votazione ultimate, è ancora in
possesso dei dati personali dei votanti e che uso ne ha contrattualizzato con la Città".
L'articolo 6, paragrafo B, delle condizioni d'uso, allegato n. 1, pubblicato sulla
piattaforma e accettato dagli utenti al momento della registrazione, stabilivano che: 1)
che i dati forniti dagli utenti durante la registrazione e quelli successivamente forniti
dagli utenti in maniera volontaria non saranno forniti a terzi al di fuori di partner del
progetto e sono funzionali all'accesso a tutte le sezioni del portale soggette ad
identificazione, fatte salve le eventuali richieste dell'Autorità Giudiziaria; 2) i dati
forniti dagli utenti potranno essere utilizzati dai partner di progetto esclusivamente per
scopi valutativi utilizzando solo dati anonimi e in forma aggregata; 3) la Città di Torino
si riserva il diritto dall'utilizzo di dati di registrazione per informare l'utente al riguardo
di eventuali iniziative purché connesse con il portale WeGovNow. Inoltre, il trattamento
dei dati è disciplinato, appunto dallo specifico accordo bilaterale Agreement on data
processing on behalf, allegato 2, stipulato in data 1 febbraio 2018 tra Flexi Guided
GmbH, in qualità di data processor e la Città di Torino in qualità di data controller. 8)
"se è stata verificata la corrispondenza tra effettiva votazione e i risultati da parte del
RUP o se, come si evince dalla determinazione "a conclusione del periodo di voto", il
partner tedesco ha trasmesso i risultati agli uffici o al RUP senza che questo ne abbia
verificato la reale rispondenza fattuale. In altri termini se come il RUP ha verificato la
correttezza dei dati trasmessi dal partner tedesco". I dati relativi alla votazione sono stati
trasmessi in forma anonima aggregata per ciascun processo da Flexi Guided GmbH, in
data 23 marzo 2018 via e-mail. La piattaforma stessa, inoltre, garantisce la tracciabilità
pubblica della singola preferenza espressa. Tuttavia, poiché la comunicazione contenuta
nelle condizioni di utilizzo della piattaforma, relativa al fatto che tutti i contenuti inseriti
dagli utenti sarebbero stati trattati come "informazione non confidenziale", non è stata
ritenuta dagli uffici sufficiente per far comprendere agli utenti che, a votazione
conclusa, le proprie preferenze di voto sarebbero state pubbliche e visibili da tutti gli
utenti loggati nel sistema, l'Amministrazione, a tutela della riservatezza dei partecipanti
alla consultazione che non avessero ben compreso la possibilità di riconoscimento
pubblico del proprio voto, ha assunto la decisione di non pubblicare sulla piattaforma i
risultati, perché appunto sarebbero stati visibili, agli utenti registrati, le singole
espressioni di voto. I progetti presentati nell'ambito dell'Azione AxTO 4.01 sono stati
pertanto rimossi dalla piattaforma e gli esiti della votazione e la graduatoria finale sono
stati direttamente pubblicati sulle pagine www.comune.torino.it; axto__periferie e
www.AxTO.it e sul sito istituzionale della Città. In data 26 marzo Flexi Guided GmbH
ha inoltre trasmesso alla Città di Torino un database dump, contenente un riepilogo
della struttura delle tabelle del database medesimo e i relativi dati: si tratta di un formato
trasmissione dati che attraverso un check sum consente di verificare il momento in cui il
documento è stato trasmesso e il fatto che non sia stato manomesso. Ad ulteriore
garanzia di trasparenza si è concordato con Flexi Guided GmbH della creazione di una
copia della piattaforma come si presenta al momento della chiusura della votazione, a
cui potrà accedere esclusivamente l'Amministrazione e attraverso la quale i legittimi
interessati potranno prendere visione dei voti, previa richiesta di accesso agli atti. Tale
copia della piattaforma è disponibile dal 10 aprile in poi. Punto n. 10) "per conoscere
quali sono stati i meccanismi di controllo messi in atto dagli uffici e per verificare
effettivamente che non vi fossero indebite ingerenze o pressioni di qualsivoglia natura
da parte dei proponenti di singoli progetti rispetto alla platea dei potenziali votanti
online". Eventuali pressioni e ingerenze nei confronti dei votanti costituiscono evento
non preventivabile e che può verificarsi in ogni tipo di espressione del giudizio o del
voto dei cittadini. Nel momento in cui essi assumono forme illegittime delle quali
magari qualcuno può essere a conoscenza, esse vanno segnalate all'Autorità
competente. Punti n. 11, 12 e 15) "quanti sono i votanti in totale, quanti di questi sono
residenti a Torino, quanti sono residenti a Torino o eventualmente fuori Regione, in
valori assoluti e percentuali". 12) "se è stato verificato quanti sono i votanti realmente
residenti nell'intorno dell'attività culturale definita dal progetto". 15) "quale sarebbe
stata la classifica finale se avessero votato solo coloro che hanno già autocertificato la
residenza a Torino". I votanti sono stati in totale 9.637, che hanno espresso voti per
12.217 (come è noto era possibile esprimere fino ad 8 preferenze per progetti diversi per
ambito e dimensione). In sede di registrazione sono stati richiesti i seguenti dati: nome e
cognome; luogo e data di nascita; codice fiscale; numero di telefono e indirizzo e-mail.
Non è stata richiesta la residenza, per cui non è possibile conoscere quanti siano i
votanti non residenti a Torino, né fornire una classifica coi soli voti dei residenti in
Città. Pertanto restringere il campo ai soli residenti avrebbe impedito l'esercizio di voto
da parte di molti city user (ad esempio gli studenti fuori sede). Pertanto, l'obiettivo del
progetto è la riqualificazione la sicurezza delle periferie che può essere raggiunta
proprio attraverso la capacità di attrarre verso aree più periferiche pubblico dall'esterno.
Quindi attraverso questo meccanismo si è inteso premiare la capacità dei progetti, in
particolare quelli culturali di essere attrattivi, di sapersi narrare e non solo di essere
indirizzati esclusivamente a residenti locali. Punto n. 13) "se il finanziamento a suo
tempo richiesto verrà rimodulato o se si prevede esaurire la capienza del budget
complessivo nello scorrimento della graduatoria seguendo le proposte inizialmente
formulate dai proponenti all'atto della compilazione della domanda". La graduatoria
non costituisce accesso al contributo. L'individuazione dei beneficiario avverrà
attraverso la deliberazione della Giunta Comunale solo successivamente
all'effettuazione dei controlli di rito. 14) "quanti accessi ha ricevuto la piattaforma
online nel periodo della votazione e quanti hanno iniziato la procedura di
accreditamento sulla piattaforma online e non l'hanno finita per qualunque ragione?
Presidente, se posso avere dell'acqua sarei felice, perché sto morendo. Grazie. La
piattaforma è aperta per il progetto WeGovNow e non solo per la raccolta del voto
relativamente al bando, anche se la percentuale di aderenti per questa iniziativa è stata
altissima. Ad oggi gli utenti registrati sono 9.656, gli accessi sono stati 11.366, di cui 13
a seguito di errori sono stati cancellati dall'Amministratore e hanno potuto riprendere la
registrazione. Di questi 1.701 non hanno completato la procedura di attivazione della
registrazione. Tra questi è anche possibile che molti abbiano indicato mail errate o non
più attive. È da sottolineare che in questo caso è stato ripetuto l'invito, evidenziando
anche la possibilità che le impostazioni indirizzassero il messaggio nello spam. Tutti gli
utenti che hanno segnalato difficoltà nella registrazione in modo non generico sono stati
accompagnati dagli uffici al fine di permettere loro di esprimere la propria preferenza.
163 tentativi non sono andati a buon fine per errore di introduzione del pin ( 22) o per
tentativi di accesso con utilizzo di dati duplicati (141). Alla chiusura del voto gli utenti
abilitati erano 9.637 (tra questi i funzionari che hanno testato il progetto della procedura
di registrazione) ma per ovvie ragioni non hanno proceduto ad esprimere il voto. Punto
16 e 17. 16) "quali sono i controlli messi in capo per verificare che i dati inseriti nella
piattaforma online fossero veritieri?" E 17) "quale certificazione è stata chiesta ai
votanti per evitare frodi costituite da votazioni plurime da parte della stessa persona
fisica in nome e per conto di altri e se sia stata ritenuta sufficiente un'autocertificazione
del codice fiscale e di un indirizzo e-mail unico associato?". Come già segnalato in sede
di registrazione sono stati richiesti i seguenti dati: nome e cognome; luogo e data di
nascita; codice fiscale; numero telefono ed indirizzo e-mail. Pertanto, ogni utente è stato
verificato sia attraverso codice fiscale, sia attraverso la mail, sia attraverso il numero di
telefono essendo necessario confermare l'iscrizione con un numero univoco a cui
veniva inviato un sms di conferma. In automatico il sistema individuava eventuali
anomalie e ripetizioni relative a; cognome, codice fiscale, indirizzo e-mail e numero di
telefono. Sulla base di tali segnalazioni automatiche del sistema gli uffici hanno
provveduto ad una serie di verifiche manuali, non essendo ammessa duplice
registrazione. Si rammenta che tali dati sono normalmente utilizzati per accertare le
identità delle registrazioni online. Per norma, la responsabilità di uso di dati e strumenti
riservati (sim, password ed e-mail) è strettamente personale.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie Presidente. In questi giorni stiamo assistendo su Internet, su altri spazi, diciamo
così, ad alcuni video anche abbastanza simpatici, di Senatori, Deputati del Congresso
Americano che pongono delle domande a Zuckerberg e altri, che, in qualche maniera,
ci lasciano un po' sorridenti, perché ci fanno capire, magari, la non comprensione di
alcuni strumenti, come strumenti che possono esser utilizzati anche nelle attivazioni di
tutta una serie di soggetti, in questo caso, anche a livello territoriale. Ad esempio, sul
dibattito odierno mi permetto di segnalare alcune cose, le sponsorizzazioni o eventuali
altre possibilità che possono offrire social network sono targetizzate, non è che vanno a
Catania o non è che vanno da altre parti e a racimolare dei voti. Dicevano bene i
Consiglieri che prima sono intervenuti, quando in effetti, è una fatica quella di iscriversi
e che quindi la partecipazione a questa cosa, visto che non ci sono dei soldi dietro, non
ci sono delle realtà che si danno alle persone che votano un progetto, in qualche maniera
c'è una partecipazione che deve essere, in qualche maniera, portata e spinta da parte
delle Associazioni, in merito alla progettualità che in qualche modo si è espressa. Devo
dire che questo dibattito mi ha lasciato un po' annoiato, se devo essere sincero, non
tanto in merito alla tipologia del tema trattato, quanto perché, secondo me, si è persa
l'occasione di riflettere sul tema principale e politico che stava alla base di questa
interpellanza. Io devo essere molto sincero, è vero Consigliera Artesio, io ho dato una
risposta molto indisponente, ma perché la domanda era molto indisponente, non era
puntuta. Una domanda puntuta avrebbe dovuto chiedere, avrebbe potuto chiedere se
queste sono le linee di partecipazione che la Città, in qualche maniera, può mettere in
atto, non se i dati vengono forniti alla Casaleggio Associati. Io su questo vorrei essere
chiari e anche sull'inesattezza che poi, nelle risposte sono state riportate, noi abbiamo
chiarito non che i dati non ci sono, che i dati ci sono e sono al sicuro, ad esempio, lo
abbiamo detto, abbiamo una copia on line, abbiamo una copia di riserva e abbiamo una
copia presente nel RUP; lo ha detto prima e lo ripeto adesso, quindi, non è vero che i
dati non ci sono o non sappiamo chi ha votato. Abbiamo tutta una serie di situazioni
che, in qualche maniera, si sono aperte. Io ripeto, ho sentito alcuni parlare di progetti
scadenti che sono passati. Quali sono questi progetti scadenti? Chiedo. Vorrei saperli,
perché io, sinceramente, vedo degli ottimi punteggi anche ai progetti che sono passati,
forse altri ne avevano altri voti, altrettanto analoghi, altrettanto buoni, però non vedo dei
progetti scadenti all'interno delle progettualità presentate. Secondo me il vero tema
della discussine di oggi era, da un lato, la capacità di coinvolgimento, ma anche le
possibilità che un'Amministrazione ha di scelta, relativamente alle progettualità che
vengono espresse e presentate e in qualche modo queste possibilità che si possono
mettere in campo, sono di tre tipi, anche io faccio i numeri. Primo tipo, una scelta
politica, e quindi l'Amministratore, o chi per esso, sceglie politicamente quali sono le
tipologie di progetto presentate. La seconda, quello che si è scelto di fare con la passata
Amministrazione, con il Regolamento contributi, una scelta tecnica, lo dicevo prima, di
quel Regolamento, una scelta tecnica. Anche la scelta politica normalmente arriva a
seguito di una valutazione tecnica, però quella politica può anche prescindere rispetto
alla cosa, oppure una scelta di tipo ibrido, che prova a mettere insieme parte tecnica e
parte politica. Io credo che noi abbiamo, in qualche modo, con questa operazione, con
questo Bando, provato a costruire un ibrido nella partecipazione, non è stata la cosa
migliore che si potesse fare? Probabilmente sì, ce ne possono essere altre migliorabili?
Sicuramente, indubbiamente sì. Io non sto dicendo che noi facciamo sempre la
questione migliore e in qualche modo proponiamo la soluzione perfetta; tutto è
perfettibile, proviamo, però, ad andare per tentativi in avanti, perché crediamo che
alcune cose, alcune capacità di innovazione di soggetti possano essere coinvolti. 9.600
persone hanno partecipato a una scelta condivisa con la cittadinanza, una scelta
condivisa con la cittadinanza. Io, quando vado nelle Circoscrizioni, a meno che non
parlo di Barattolo, dove faccio sold out, e quello va detto, a meno che non parlo di
Barattolo, io trovo 20, 30 cittadini per volta; 40, 50 proprio nelle situazioni più avanzate
e quindi, in qualche maniera, non avere 9.000 persone che hanno deciso di sacrificare
una parte del proprio tempo per prendere parte a una decisione, da un lato, vediamo dei
cittadini che hanno potuto scegliere un progetto, dall'altra parte, però, vediamo anche
un aspetto che pochi hanno considerato, ovvero la capacità delle reti associative di
narrare e fare interessare e coinvolgere le persone sui propri progetti. Questa è la
seconda parte, forse una delle più importanti che l'Amministrazione è nell'estrema
difficoltà di valutazione. A me è successo di vedere, e questo lo dico anche abbastanza
serenamente, delle progettualità molto belle, in passato, scritte tecnicamente molto
belle, ho partecipato agli incontri dove vedevo quattro persone. Questo succede.
Succede, ma anche non per l'incapacità dell'associazione proponente, che è stata
bravissima a scrivere il progetto, ma succede perché molto spesso alcune realtà non
hanno delle capacità attrattive di coinvolgimento della cittadinanza su alcuni temi.
Questo si è voluto valutare principalmente. E su quello che citava il Consigliere Lo
Russo prima, ovvero quei bandi e quelle fondazioni private che utilizzano questo
meccanismo, per loro l'importanza è proprio quella, ovvero la capacità della narrazione,
del coinvolgimento della cittadinanza, sui temi presentati dalle associazioni e sulle
progettualità presentate dalle associazioni. Quindi, su questo tema, questa capacità di
valutazione di un'associazione piuttosto di un'altra, di un coinvolgimento, piuttosto che
un altro, anche utilizzando i moderni social network, perché cominciamo a ragionare,
viviamo in un'epoca sempre più informatizzata, ce lo diceva prima il Consigliere
Lubatti, dove il digital divide piano piano si sta riducendo, quindi dove le persone
utilizzano anche questi strumenti per prendere parte alle decisioni. A me piacerebbe e
sicuramente, magari, in un futuro, potremmo fare anche quelle commissioni di
cittadinanza, andare a toccare con mano, come diceva la Capogruppo Artesio, quel tema
della relazione, quel tema della cosa…, ma come lo quantifichi in una Commissione
Tecnica, come lo fai a inserire all'interno di un punteggio? Noi abbiamo provato a farlo,
mediante la capacità di coinvolgimento della cittadinanza. Quindi, proviamo anche un
po' a ribaltare questo tipo di visione; non solo ai cittadini è stata data la possibilità di
scegliere un progetto, ma le associazioni sono state sfidate sul tema di capacità di
coinvolgere la cittadinanza sull'adesione a un loro progetto. Io riporto, guardate, un
caso particolare, il primo per numero di click, è un progetto sociale, e secondo me è
riuscito davvero a coinvolgere le persone in tutta una serie di progettualità, anche perché
si basa su delle reti che, guarda caso, sugli altri bandi di coinvolgimento, sono risultati
vincitori; ad esempio, le case del quartiere o i centri del protagonismo giovanile, ma
così anche come le nuove associazioni che si sono proposte a livello territoriale, per
portare avanti dei progetti. Ognuna di loro, in qualche maniera, si è riuscita ad inventare
un modo per coinvolgere la cittadinanza nell'estensione delle loro progettualità e quindi,
io, da questo punto di vista, recepisco l'indicazione del Consiglio, e ringrazio tutti
coloro che sono intervenuti per chiarire meglio questa tematica. Ripeto, secondo me
oggi era più interessante, forse, parlare delle capacità di coinvolgimento della
cittadinanza e di come vengono prese le decisioni da un punto di vista politico, però,
sicuramente, sono convinto che su questi temi ci ritorneremo, perché questo,
probabilmente è uno dei temi del futuro. Tutte le azioni, e con questo chiudo, tutte le
azioni che in qualche modo fanno capo a questa Amministrazione, partecipazione, beni
comuni, Tavolo di partecipazione. Diceva prima il Consigliere Lavolta che faceva
confusione, visto che ce ne sono talmente tante, stiamo sperimentando modalità di
comunicazione, modalità di partecipazione, modalità di coinvolgimento, anche nella
cura del bene comune, delle aiuole, tramite i Tavoli di partecipazione civica, eccetera.
Questo anche per ridurre il divario che c'è tra la politica, che viene sentito tra le
istituzioni e la cittadinanza. Possiamo fare delle cose migliori? Indubbiamente,
proviamo a discutere insieme su quali possono essere queste modalità nuove, e
proviamo, però, a immaginare, costruire, come abbiamo provato a fare in questo Bando,
delle modalità innovative che diano anche delle nuove opportunità alle persone di essere
coinvolte e sentirsi parte di un progetto condiviso. Grazie.

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