Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Anticipo che la trattazione sarà molto lunga essendo anche un'interpellanza molto lunga, quindi chiedo alle Consigliere e ai Consiglieri di avere pazienza. Allora, la risposta viene articolata per punti, e poi magari facciamo anche un sunto a seguito di tutte le risposte da parte del Consiglio. Cominciamo dal punto n. 1) a parte diciamo la parola escogitato al posto di scritto, "i principi generali del bando e chi è responsabile sulla base di quali contenuti normativi". I principi generali del bando che prevedevano una fase di raccolta di adesione da parte dei cittadini verso un voto online, sono stati approvati con la deliberazione che ha approvato i progetti di AxTO il 23 agosto 2016, meccanografico 201603789/70, e positivamente valutati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ente che ha devoluto alla Città le risorse economiche e che ha recepito e monitorato tutte le ulteriori specifiche tecniche. Il bando è stato elaborato conformemente al Regolamento sulla concessione dei contributi, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale, in data 14 settembre 2015. Tutti i criteri regolanti le modalità di presentazione delle domande e valutazione sono state accettate in modo esplicito dai partecipanti al bando nel momento di presentazione della domanda. Punto n. 2) "per conoscere se esistano altre esperienze di erogazione di contributi pubblici simili a questa presentata". La risposta è: tale informazione non è in possesso degli uffici. Di sicuro sappiamo che però esistono delle esperienze di carattere privato che vengono adoperate da alcune fondazioni in maniera molto innovativa che adottano dei principi simili. AxTO pertanto ha ricevuto una valutazione positiva dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri anche in relazione all'introduzione degli elementi di innovatività delle modalità di azione della pubblica Amministrazione. Tra queste anche la sperimentazione, sicuramente perfettibile, di nuove forme di costruzione della decisione. Punto n. 3) "se si ritiene corretto che i progetti culturali che hanno ottenuto punteggi elevati dalla Commissione tecnica vengano esclusi a causa del solo fatto che i loro concorrenti hanno ricevuto più voti online e se ritengano che sia stato rispettato uno dei principi fondamentali dei bandi pubblici, cosiddetto par condicio". L'adozione di specifiche modalità gestionali che hanno previsto la contestualità dei lavori e della Commissione tecnica e della votazione online, i cui risultati parziali non sono stati in alcun modo resi noti, avevano il preciso scopo di evitare qualsiasi influenza sui lavori della Commissione e sui voti online. Tutti i soggetti proponenti sono stati posti nelle stesse condizioni di raccogliere le adesioni, appunto nel rispetto della par condicio. Si ravvisa, inoltre, piena coerenza con i criteri previsti dal Regolamento dei contributi che prevede vada valutato il livello di coinvolgimento del territorio. Per la natura del contributo finalizzato alla riqualificazione e alla sicurezza delle periferie è evidente che i progetti, in particolare quelli culturali, siano fondamentale la capacità di attrarre la cittadinanza. Punti 4, 5, 6 e 9) ovvero, "per sapere chi è il partner tedesco che ha gestito la piattaforma online e ha trasmesso i risultati agli uffici del RUP e quanto ammonta il costo del servizio prestato che verrà corrisposto"; "per conoscere con quale procedura ad evidenza pubblica è stato selezionato il partner tedesco"; "per sapere se esistono rapporti commerciali o di qualsivoglia altra natura tra il partner tedesco, e società o persone fisiche ascrivibili al gruppo Casaleggio o ai loro referenti, collaboratori o consulenti"; "per conoscere se nella fase di selezione del partner è stato coinvolto e in che modo il CSI Piemonte e per quale ragione non è stato eventualmente selezionato". Qui la risposta è un po' lunga e articolata. Inizio a leggere, faccio una citazione: il progetto WeGovNow ha la finalità di inserirsi nel filone delle tecnologie emergenti per coinvolgere efficacemente la cittadinanza attiva nella coprogettazione e fruizione di servizi innovativi online. WeGovNow, con l'utilizzo delle information technology, consentirà un nuovo tipo di interattività, migliorando e ampliando la vitalità e la capacità dei cittadini di collaborare con il settore pubblico, non solo con le dinamiche tradizionale cittadino/government, ma anche con le policy, con le quali la Pubblica Amministrazione informa, assiste, incentiva azioni private e sinergie coi cittadini. Questa delibera che ho citato è una delibera del 2016 approvata il 7 marzo 2016, in cui la Città ha aderito in qualità di partner al progetto europeo Towards We Government, finanziato nell'ambito del Programma HORIZON 2020 - Euro 6 - 2015 dell'Unione Europea, promosso dall'Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Informatica, sulla base di un partenariato già definito. Il progetto è coordinato da EMPIRICA e da una serie di altri nomi che non li sto ad elencare perché sono tutti anche in tedesco e il mio tedesco non è granché. Il progetto ha una durata di 36 mesi e un budget per la Città di Torino di 236.250 euro, di cui il progetto..., anzi di cui euro 223.847 di contributo europeo erogato, in parte con prefinanziamento iniziale di circa 60% e il resto a rendicontazione a stadi di avanzamento (30% nel 2017 e 10% nel 2019). Il progetto WeGovNow quindi la finalità di inserirsi nel filone delle tecnologie emergenti per coinvolgere efficacemente la cittadinanza attiva nella coprogettazione e fruizione di servizi innovativi online. Consentirà quindi un nuovo tipo di interattività migliorando e ampliando la vitalità e la capacità dei cittadini a collaborare col settore pubblico. La finalità del progetto è quella di testare l'utilizzo di una piattaforma tecnologica che consenta di coinvolgere efficacemente la cittadinanza attiva nella coprogettazione e nella cogestione dei servizi. La piattaforma WeGovNow si configura tecnicamente come un'integrazione di quattro piattaforme già esistenti e sviluppate rispettivamente: dall'Università degli Studi di Torino (la piattaforma First Life); da FlexiGuided GmbH, da Infalia (Improve My City) e da University College London/Mapping for Change (GeoKey/Community Maps). Attraverso la piattaforma WeGovNow il cittadino potrà: localizzare su una mappa servizi, luoghi ed eventi cittadini, interagire con altri utenti con le funzionalità proprie di un social network, creare, discutere, votare iniziative e proposte a livello locale, segnalare all'Amministrazione malfunzionamenti e problematiche nell'erogazione dei servizi. Il progetto prevede che tale forma integrata sia sperimentata in tre diverse città: Londra, Torino e San Donà di Piave, le tre città che hanno lavorato come scenari di testing. Il suddetto progetto prevede come scenario principale di testing Parco Dora con l'obbiettivo di lavorare su un nuovo modello dell'ecoprogettazione e cogestione degli spazi pubblici, che dia un ruolo preminente ai soggetti e alle comunità locali. A novembre 2017, quindi il servizio progetto AxTO, Beni comuni e periferie, manifesta la necessità di avere a disposizione una piattaforma online che consenta la votazione da parte del pubblico dei progetti presentati nell'ambito dell'azione 4.01 di AxTO. Durante un incontro avvenuto in data 9 novembre 2017, alla presenza dei funzionari dei Sistemi Informativi e di alcuni colleghi del CSI, riscontrando che la piattaforma del DecidiTorino non consentiva se non con modifiche onerose con incerto risultato, in termini di funzionalità, di fare votare progetti con le regole richieste dal Regolamento di AxTO e quindi viene valutata la possibilità di utilizzare la piattaforma WeGovNow, in particolare le funzionalità di voto offerte da Liquid Feedback; la piattaforma di Liquid Feedback è open source, riconosciuta di fatto come una delle piattaforme più idonee e robuste da un punto di vista software, per i processi di partecipazione. Pertanto, poiché lo sviluppo di DecidiTorino da richiedere al CSI avrebbe rappresentato un costo per l'Amministrazione, non avendo il CSI una piattaforma con le funzionalità e le tutele già richieste implementate in Liquid Feedback si è scelto di utilizzare quest'ultimo, le cui funzionalità sono state fornite gratuitamente nell'ambito del citato progetto WeGovNow, senza alcun costo extra per la Città. Punto n. 7) "per conoscere se il partner tedesco, anche a votazione ultimate, è ancora in possesso dei dati personali dei votanti e che uso ne ha contrattualizzato con la Città". L'articolo 6, paragrafo B, delle condizioni d'uso, allegato n. 1, pubblicato sulla piattaforma e accettato dagli utenti al momento della registrazione, stabilivano che: 1) che i dati forniti dagli utenti durante la registrazione e quelli successivamente forniti dagli utenti in maniera volontaria non saranno forniti a terzi al di fuori di partner del progetto e sono funzionali all'accesso a tutte le sezioni del portale soggette ad identificazione, fatte salve le eventuali richieste dell'Autorità Giudiziaria; 2) i dati forniti dagli utenti potranno essere utilizzati dai partner di progetto esclusivamente per scopi valutativi utilizzando solo dati anonimi e in forma aggregata; 3) la Città di Torino si riserva il diritto dall'utilizzo di dati di registrazione per informare l'utente al riguardo di eventuali iniziative purché connesse con il portale WeGovNow. Inoltre, il trattamento dei dati è disciplinato, appunto dallo specifico accordo bilaterale Agreement on data processing on behalf, allegato 2, stipulato in data 1 febbraio 2018 tra Flexi Guided GmbH, in qualità di data processor e la Città di Torino in qualità di data controller. 8) "se è stata verificata la corrispondenza tra effettiva votazione e i risultati da parte del RUP o se, come si evince dalla determinazione "a conclusione del periodo di voto", il partner tedesco ha trasmesso i risultati agli uffici o al RUP senza che questo ne abbia verificato la reale rispondenza fattuale. In altri termini se come il RUP ha verificato la correttezza dei dati trasmessi dal partner tedesco". I dati relativi alla votazione sono stati trasmessi in forma anonima aggregata per ciascun processo da Flexi Guided GmbH, in data 23 marzo 2018 via e-mail. La piattaforma stessa, inoltre, garantisce la tracciabilità pubblica della singola preferenza espressa. Tuttavia, poiché la comunicazione contenuta nelle condizioni di utilizzo della piattaforma, relativa al fatto che tutti i contenuti inseriti dagli utenti sarebbero stati trattati come "informazione non confidenziale", non è stata ritenuta dagli uffici sufficiente per far comprendere agli utenti che, a votazione conclusa, le proprie preferenze di voto sarebbero state pubbliche e visibili da tutti gli utenti loggati nel sistema, l'Amministrazione, a tutela della riservatezza dei partecipanti alla consultazione che non avessero ben compreso la possibilità di riconoscimento pubblico del proprio voto, ha assunto la decisione di non pubblicare sulla piattaforma i risultati, perché appunto sarebbero stati visibili, agli utenti registrati, le singole espressioni di voto. I progetti presentati nell'ambito dell'Azione AxTO 4.01 sono stati pertanto rimossi dalla piattaforma e gli esiti della votazione e la graduatoria finale sono stati direttamente pubblicati sulle pagine www.comune.torino.it; axto__periferie e www.AxTO.it e sul sito istituzionale della Città. In data 26 marzo Flexi Guided GmbH ha inoltre trasmesso alla Città di Torino un database dump, contenente un riepilogo della struttura delle tabelle del database medesimo e i relativi dati: si tratta di un formato trasmissione dati che attraverso un check sum consente di verificare il momento in cui il documento è stato trasmesso e il fatto che non sia stato manomesso. Ad ulteriore garanzia di trasparenza si è concordato con Flexi Guided GmbH della creazione di una copia della piattaforma come si presenta al momento della chiusura della votazione, a cui potrà accedere esclusivamente l'Amministrazione e attraverso la quale i legittimi interessati potranno prendere visione dei voti, previa richiesta di accesso agli atti. Tale copia della piattaforma è disponibile dal 10 aprile in poi. Punto n. 10) "per conoscere quali sono stati i meccanismi di controllo messi in atto dagli uffici e per verificare effettivamente che non vi fossero indebite ingerenze o pressioni di qualsivoglia natura da parte dei proponenti di singoli progetti rispetto alla platea dei potenziali votanti online". Eventuali pressioni e ingerenze nei confronti dei votanti costituiscono evento non preventivabile e che può verificarsi in ogni tipo di espressione del giudizio o del voto dei cittadini. Nel momento in cui essi assumono forme illegittime delle quali magari qualcuno può essere a conoscenza, esse vanno segnalate all'Autorità competente. Punti n. 11, 12 e 15) "quanti sono i votanti in totale, quanti di questi sono residenti a Torino, quanti sono residenti a Torino o eventualmente fuori Regione, in valori assoluti e percentuali". 12) "se è stato verificato quanti sono i votanti realmente residenti nell'intorno dell'attività culturale definita dal progetto". 15) "quale sarebbe stata la classifica finale se avessero votato solo coloro che hanno già autocertificato la residenza a Torino". I votanti sono stati in totale 9.637, che hanno espresso voti per 12.217 (come è noto era possibile esprimere fino ad 8 preferenze per progetti diversi per ambito e dimensione). In sede di registrazione sono stati richiesti i seguenti dati: nome e cognome; luogo e data di nascita; codice fiscale; numero di telefono e indirizzo e-mail. Non è stata richiesta la residenza, per cui non è possibile conoscere quanti siano i votanti non residenti a Torino, né fornire una classifica coi soli voti dei residenti in Città. Pertanto restringere il campo ai soli residenti avrebbe impedito l'esercizio di voto da parte di molti city user (ad esempio gli studenti fuori sede). Pertanto, l'obiettivo del progetto è la riqualificazione la sicurezza delle periferie che può essere raggiunta proprio attraverso la capacità di attrarre verso aree più periferiche pubblico dall'esterno. Quindi attraverso questo meccanismo si è inteso premiare la capacità dei progetti, in particolare quelli culturali di essere attrattivi, di sapersi narrare e non solo di essere indirizzati esclusivamente a residenti locali. Punto n. 13) "se il finanziamento a suo tempo richiesto verrà rimodulato o se si prevede esaurire la capienza del budget complessivo nello scorrimento della graduatoria seguendo le proposte inizialmente formulate dai proponenti all'atto della compilazione della domanda". La graduatoria non costituisce accesso al contributo. L'individuazione dei beneficiario avverrà attraverso la deliberazione della Giunta Comunale solo successivamente all'effettuazione dei controlli di rito. 14) "quanti accessi ha ricevuto la piattaforma online nel periodo della votazione e quanti hanno iniziato la procedura di accreditamento sulla piattaforma online e non l'hanno finita per qualunque ragione? Presidente, se posso avere dell'acqua sarei felice, perché sto morendo. Grazie. La piattaforma è aperta per il progetto WeGovNow e non solo per la raccolta del voto relativamente al bando, anche se la percentuale di aderenti per questa iniziativa è stata altissima. Ad oggi gli utenti registrati sono 9.656, gli accessi sono stati 11.366, di cui 13 a seguito di errori sono stati cancellati dall'Amministratore e hanno potuto riprendere la registrazione. Di questi 1.701 non hanno completato la procedura di attivazione della registrazione. Tra questi è anche possibile che molti abbiano indicato mail errate o non più attive. È da sottolineare che in questo caso è stato ripetuto l'invito, evidenziando anche la possibilità che le impostazioni indirizzassero il messaggio nello spam. Tutti gli utenti che hanno segnalato difficoltà nella registrazione in modo non generico sono stati accompagnati dagli uffici al fine di permettere loro di esprimere la propria preferenza. 163 tentativi non sono andati a buon fine per errore di introduzione del pin ( 22) o per tentativi di accesso con utilizzo di dati duplicati (141). Alla chiusura del voto gli utenti abilitati erano 9.637 (tra questi i funzionari che hanno testato il progetto della procedura di registrazione) ma per ovvie ragioni non hanno proceduto ad esprimere il voto. Punto 16 e 17. 16) "quali sono i controlli messi in capo per verificare che i dati inseriti nella piattaforma online fossero veritieri?" E 17) "quale certificazione è stata chiesta ai votanti per evitare frodi costituite da votazioni plurime da parte della stessa persona fisica in nome e per conto di altri e se sia stata ritenuta sufficiente un'autocertificazione del codice fiscale e di un indirizzo e-mail unico associato?". Come già segnalato in sede di registrazione sono stati richiesti i seguenti dati: nome e cognome; luogo e data di nascita; codice fiscale; numero telefono ed indirizzo e-mail. Pertanto, ogni utente è stato verificato sia attraverso codice fiscale, sia attraverso la mail, sia attraverso il numero di telefono essendo necessario confermare l'iscrizione con un numero univoco a cui veniva inviato un sms di conferma. In automatico il sistema individuava eventuali anomalie e ripetizioni relative a; cognome, codice fiscale, indirizzo e-mail e numero di telefono. Sulla base di tali segnalazioni automatiche del sistema gli uffici hanno provveduto ad una serie di verifiche manuali, non essendo ammessa duplice registrazione. Si rammenta che tali dati sono normalmente utilizzati per accertare le identità delle registrazioni online. Per norma, la responsabilità di uso di dati e strumenti riservati (sim, password ed e-mail) è strettamente personale. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie Presidente. In questi giorni stiamo assistendo su Internet, su altri spazi, diciamo così, ad alcuni video anche abbastanza simpatici, di Senatori, Deputati del Congresso Americano che pongono delle domande a Zuckerberg e altri, che, in qualche maniera, ci lasciano un po' sorridenti, perché ci fanno capire, magari, la non comprensione di alcuni strumenti, come strumenti che possono esser utilizzati anche nelle attivazioni di tutta una serie di soggetti, in questo caso, anche a livello territoriale. Ad esempio, sul dibattito odierno mi permetto di segnalare alcune cose, le sponsorizzazioni o eventuali altre possibilità che possono offrire social network sono targetizzate, non è che vanno a Catania o non è che vanno da altre parti e a racimolare dei voti. Dicevano bene i Consiglieri che prima sono intervenuti, quando in effetti, è una fatica quella di iscriversi e che quindi la partecipazione a questa cosa, visto che non ci sono dei soldi dietro, non ci sono delle realtà che si danno alle persone che votano un progetto, in qualche maniera c'è una partecipazione che deve essere, in qualche maniera, portata e spinta da parte delle Associazioni, in merito alla progettualità che in qualche modo si è espressa. Devo dire che questo dibattito mi ha lasciato un po' annoiato, se devo essere sincero, non tanto in merito alla tipologia del tema trattato, quanto perché, secondo me, si è persa l'occasione di riflettere sul tema principale e politico che stava alla base di questa interpellanza. Io devo essere molto sincero, è vero Consigliera Artesio, io ho dato una risposta molto indisponente, ma perché la domanda era molto indisponente, non era puntuta. Una domanda puntuta avrebbe dovuto chiedere, avrebbe potuto chiedere se queste sono le linee di partecipazione che la Città, in qualche maniera, può mettere in atto, non se i dati vengono forniti alla Casaleggio Associati. Io su questo vorrei essere chiari e anche sull'inesattezza che poi, nelle risposte sono state riportate, noi abbiamo chiarito non che i dati non ci sono, che i dati ci sono e sono al sicuro, ad esempio, lo abbiamo detto, abbiamo una copia on line, abbiamo una copia di riserva e abbiamo una copia presente nel RUP; lo ha detto prima e lo ripeto adesso, quindi, non è vero che i dati non ci sono o non sappiamo chi ha votato. Abbiamo tutta una serie di situazioni che, in qualche maniera, si sono aperte. Io ripeto, ho sentito alcuni parlare di progetti scadenti che sono passati. Quali sono questi progetti scadenti? Chiedo. Vorrei saperli, perché io, sinceramente, vedo degli ottimi punteggi anche ai progetti che sono passati, forse altri ne avevano altri voti, altrettanto analoghi, altrettanto buoni, però non vedo dei progetti scadenti all'interno delle progettualità presentate. Secondo me il vero tema della discussine di oggi era, da un lato, la capacità di coinvolgimento, ma anche le possibilità che un'Amministrazione ha di scelta, relativamente alle progettualità che vengono espresse e presentate e in qualche modo queste possibilità che si possono mettere in campo, sono di tre tipi, anche io faccio i numeri. Primo tipo, una scelta politica, e quindi l'Amministratore, o chi per esso, sceglie politicamente quali sono le tipologie di progetto presentate. La seconda, quello che si è scelto di fare con la passata Amministrazione, con il Regolamento contributi, una scelta tecnica, lo dicevo prima, di quel Regolamento, una scelta tecnica. Anche la scelta politica normalmente arriva a seguito di una valutazione tecnica, però quella politica può anche prescindere rispetto alla cosa, oppure una scelta di tipo ibrido, che prova a mettere insieme parte tecnica e parte politica. Io credo che noi abbiamo, in qualche modo, con questa operazione, con questo Bando, provato a costruire un ibrido nella partecipazione, non è stata la cosa migliore che si potesse fare? Probabilmente sì, ce ne possono essere altre migliorabili? Sicuramente, indubbiamente sì. Io non sto dicendo che noi facciamo sempre la questione migliore e in qualche modo proponiamo la soluzione perfetta; tutto è perfettibile, proviamo, però, ad andare per tentativi in avanti, perché crediamo che alcune cose, alcune capacità di innovazione di soggetti possano essere coinvolti. 9.600 persone hanno partecipato a una scelta condivisa con la cittadinanza, una scelta condivisa con la cittadinanza. Io, quando vado nelle Circoscrizioni, a meno che non parlo di Barattolo, dove faccio sold out, e quello va detto, a meno che non parlo di Barattolo, io trovo 20, 30 cittadini per volta; 40, 50 proprio nelle situazioni più avanzate e quindi, in qualche maniera, non avere 9.000 persone che hanno deciso di sacrificare una parte del proprio tempo per prendere parte a una decisione, da un lato, vediamo dei cittadini che hanno potuto scegliere un progetto, dall'altra parte, però, vediamo anche un aspetto che pochi hanno considerato, ovvero la capacità delle reti associative di narrare e fare interessare e coinvolgere le persone sui propri progetti. Questa è la seconda parte, forse una delle più importanti che l'Amministrazione è nell'estrema difficoltà di valutazione. A me è successo di vedere, e questo lo dico anche abbastanza serenamente, delle progettualità molto belle, in passato, scritte tecnicamente molto belle, ho partecipato agli incontri dove vedevo quattro persone. Questo succede. Succede, ma anche non per l'incapacità dell'associazione proponente, che è stata bravissima a scrivere il progetto, ma succede perché molto spesso alcune realtà non hanno delle capacità attrattive di coinvolgimento della cittadinanza su alcuni temi. Questo si è voluto valutare principalmente. E su quello che citava il Consigliere Lo Russo prima, ovvero quei bandi e quelle fondazioni private che utilizzano questo meccanismo, per loro l'importanza è proprio quella, ovvero la capacità della narrazione, del coinvolgimento della cittadinanza, sui temi presentati dalle associazioni e sulle progettualità presentate dalle associazioni. Quindi, su questo tema, questa capacità di valutazione di un'associazione piuttosto di un'altra, di un coinvolgimento, piuttosto che un altro, anche utilizzando i moderni social network, perché cominciamo a ragionare, viviamo in un'epoca sempre più informatizzata, ce lo diceva prima il Consigliere Lubatti, dove il digital divide piano piano si sta riducendo, quindi dove le persone utilizzano anche questi strumenti per prendere parte alle decisioni. A me piacerebbe e sicuramente, magari, in un futuro, potremmo fare anche quelle commissioni di cittadinanza, andare a toccare con mano, come diceva la Capogruppo Artesio, quel tema della relazione, quel tema della cosa…, ma come lo quantifichi in una Commissione Tecnica, come lo fai a inserire all'interno di un punteggio? Noi abbiamo provato a farlo, mediante la capacità di coinvolgimento della cittadinanza. Quindi, proviamo anche un po' a ribaltare questo tipo di visione; non solo ai cittadini è stata data la possibilità di scegliere un progetto, ma le associazioni sono state sfidate sul tema di capacità di coinvolgere la cittadinanza sull'adesione a un loro progetto. Io riporto, guardate, un caso particolare, il primo per numero di click, è un progetto sociale, e secondo me è riuscito davvero a coinvolgere le persone in tutta una serie di progettualità, anche perché si basa su delle reti che, guarda caso, sugli altri bandi di coinvolgimento, sono risultati vincitori; ad esempio, le case del quartiere o i centri del protagonismo giovanile, ma così anche come le nuove associazioni che si sono proposte a livello territoriale, per portare avanti dei progetti. Ognuna di loro, in qualche maniera, si è riuscita ad inventare un modo per coinvolgere la cittadinanza nell'estensione delle loro progettualità e quindi, io, da questo punto di vista, recepisco l'indicazione del Consiglio, e ringrazio tutti coloro che sono intervenuti per chiarire meglio questa tematica. Ripeto, secondo me oggi era più interessante, forse, parlare delle capacità di coinvolgimento della cittadinanza e di come vengono prese le decisioni da un punto di vista politico, però, sicuramente, sono convinto che su questi temi ci ritorneremo, perché questo, probabilmente è uno dei temi del futuro. Tutte le azioni, e con questo chiudo, tutte le azioni che in qualche modo fanno capo a questa Amministrazione, partecipazione, beni comuni, Tavolo di partecipazione. Diceva prima il Consigliere Lavolta che faceva confusione, visto che ce ne sono talmente tante, stiamo sperimentando modalità di comunicazione, modalità di partecipazione, modalità di coinvolgimento, anche nella cura del bene comune, delle aiuole, tramite i Tavoli di partecipazione civica, eccetera. Questo anche per ridurre il divario che c'è tra la politica, che viene sentito tra le istituzioni e la cittadinanza. Possiamo fare delle cose migliori? Indubbiamente, proviamo a discutere insieme su quali possono essere queste modalità nuove, e proviamo, però, a immaginare, costruire, come abbiamo provato a fare in questo Bando, delle modalità innovative che diano anche delle nuove opportunità alle persone di essere coinvolte e sentirsi parte di un progetto condiviso. Grazie. |