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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18
INTERPELLANZA 2018-01198
"BANDO AXTO 4.01: INNOVAZIONE GRILLINA?: GRADUATORIA DEI TECNICI ALTERATA DAI CLICK E COS? ARRIVANO I CONTRIBUTI PUBBLICI" PRESENTATA IN DATA 30 MARZO 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Io rispetto l'autorevolezza di chi è stato chiamato, con una consultazione
elettorale, a governare una città, ma raramente ho trovato la risposta della Giunta così
indisponente come quella dell'Assessore di oggi, e, quindi, non all'altezza
dell'autorevolezza di governo. È vero, l'Interpellanza Generale sottoscritta era molto
puntuta, ma è anche vero che i Capigruppo avevano chiesto di ricevere una nota scritta
sugli aspetti più tecnici da recapitare prima dell'inizio del Consiglio Comunale, in modo
tale che si potesse accantonare tutto quello che riguarda l'approfondimento di tipo
tecnico e discutere della sostanza dei dubbi sollevati dall'Interpellanza. Si è preferito
non far pervenire la nota tecnica, diffondersi sugli aspetti tecnici, peraltro, come risposta
alle parti dell'Interpellanza e aggirare il problema sostanziale. E questo dico che è
proprio indisponente, questa risposta, per una serie di ragioni. Sono arrivata nel
mandato di questa Amministrazione e ho passato circa due mesi a vedere il Partito
Democratico e il Movimento 5 Stelle rimpallarsi il merito del progetto AxTO. I primi,
perché si trattava di preparazione di materiali alla candidatura e di governo connotato
dalla loro Maggioranza, e i secondi per avocare alla propria capacità quello di aver
messo insieme i progetti trovati nei cassetti e aver fatto una scelta politica che non era
la concentrazione in un ambito territoriale, ma la procedura da agopuntura. Ora, dopo
negazioni dell'attività di indirizzo politico del governo, scopriamo che anche il più
particolare bando delle misure del progetto AxTO, è da ascriversi all'approvazione del
Ministero competente. Consentitemi, non è che i Ministeri fanno comodo quando si
deve far discendere da un loro parere, da una loro autorizzazione, l'approvazione dei
progetti e poi, viceversa, il finanziamento ministeriale nazionale lo si nomina il meno
possibile, e, davvero, devo dire, per esperienze di altri progetti, dubito che i Ministeri
abbiano esaminato i codicilli delle modalità procedurali e abbiano fatto discendere il
parere favorevole da questo, e questo è il primo tema. Ma è, questo, come dire, un tema
di irritazione soggettiva, rispetto al fatto che non ci dovrebbe essere ipocrisia nei
comportamenti politici. La questione che, invece, a me sembra molto seria, e che vorrei
sottoporre alla vostra attenzione, è proprio un concetto secondo il quale si è ridotta una
modalità di consultazione on line, l'avvio e la valutazione e il coinvolgimento su
progetti di riqualificazione urbana, che riguardano interventi innovativi in ambito
sociale e culturale. Non volete accogliere l'opinione della Consigliera Artesio? Provate
a chiedere a qualunque esperto di sviluppo di comunità in ambito sociale, di procedure
partecipative in ambito urbano, di progettazione educativa e culturale, e vi diranno tutti
che la costruzione di progetti come questi, a maggior ragione, la loro capacità di
trasformazione e di innovazione, dipende da una cosa che si chiama relazione, e la
relazione non la si fa schiacciando il tasto di un computer, tantomeno indotti da una
campagna martellante. Anch'io ho ricevuto sulle mie pagine Facebook di invito a
sostenere questo o quel progetto, schiacciando "Mi piace". La relazione è qualche cosa
che significa aver maturato un rapporto con un territorio e con i soggetti che quel
territorio abitano, in quel territorio intervengono. Una relazione si costruisce quando si
presenta un progetto mostrando i partner, gli alleati, quelli con i quali si sono condivise
già esperienze, segnalando quelle realtà che non erano mai state contattate, che si è
andati a cercare e alle quali si è presentata un'ipotesi di lavoro, si è concertato insieme
un modo di fare e di procedere. È come se l'Assessore alle Attività Educative
proponesse, Per crescere in Città, sottoponendo ad un indifferenziato elemento di
consultazione pubblica il programma delle attività didattiche rivolte alle scuole. Io sono
francamente esterrefatta di come di come si immiserisce il concetto della progettazione
in ambito sociale, educativo e culturale. E allora non mi preoccupa la piattaforma, non
mi preoccupa tanto l'anagrafe di quelli che hanno votato, mi preoccupa il modo con il
quale voi pensate all'idea di coinvolgimento e di coprogettazione sociale, questo è
l'aspetto grave di questa triste, per me triste, esperienza.

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