Interventi |
GIOVARA Massimo Grazie Vicepresidente, grazie per la parola; ringrazio lei, ringrazio le Opposizioni tutte, tranne una, unite come per le grandi occasioni, le occasioni più importanti, quasi. Quando c'è, infatti, da fare una bella figura, quasi nessuno perde l'occasione per partecipare alla futilità del nulla oppositivo, puramente mediatico e volto a obiettivi ormai oscuri, almeno alla mia mente, sicuramente non al bene della città. Ne abbiamo un esempio lampante nel glorioso e brancaleonico ricorso al TAR sugli oneri di urbanizzazione, elaborato da tali dottoroni, che aveva come unico obiettivo quello di mandarci a casa, vera e propria passione esplicitata dalle Minoranze, fin dal primo minuto di questa Consigliatura e, quindi, non solo sospetta, ma scopertamente in malafede. Già all'epoca, infatti, doverosamente, venne fatto notare come l'esposto avrebbe esposto alla città per 45 milioni, mentre nulla fu fatto dalle medesime opposizioni mediatiche, per velocizzare la restituzione dei 61 milioni da parte del Governo Centrale, giacché questo atto sarebbe stato, sì, a favore della città e dei torinesi, ma non a favore delle suddette Minoranze, evidentemente. La fine di quel ricorso la conosciamo tutti, gli oppositori brancaleonici vennero velocemente sbertucciati nella loro ignoranza dei dettagli e il ricorso venne rimandato al mittente, permettendoci di chiudere miracolosamente un bilancio, lasciato dagli stessi dottoroni, in conclamato squilibrio strutturale, ma tant'è, ormai, ci si accontenta di uscire sui giornali, di rilasciare avventate dichiarazioni in apposite conferenze stampa, di fare un altro po' di medicine show, vendendo per buone medicine false e creando una pericolosa illusione di sopravvivenza della propria forza politica. Il cortocircuito media se stessi andata e ritorno, nel favoloso mondo di OZ, non ha fine. Veniamo ora a questa simpatica interpellanza generale su AxTO. Tutto parte come al solito, mentre nel modello classico di Opposizione, Presidente, il compito è quello di scoprire e controllare comportamenti della Maggioranza, che violino principi democratici e regole del procedimento amministrativo, o che siano controproducenti per il bene della comunità cittadina, nel nuovo modello innovativo dell'opposizione mediatica, che accorpa tutto e tutti, il processo di confronto si sposta su un altro livello e si snatura, si parte da un'ideuzza del Partito e la si mette in azione attraverso quei soggetti nostalgici, che temono di perdere privilegi con l'avvento dei pericolosi 5 Stelle. La si cucina bene sui networks e la si dà per dimostrata in dichiarazioni ai giornali e in articoli estesi da fini scrittori e amici, che hanno a cuore lo stesso vecchio mondo e sono travolti dalla stessa nostalgia, poveri. Veniamo al bando e ai clicks, anzi, a una parte del bando, e a una parte dei clicks. Il bando AxTO introduce, non certo per la prima volta, una consultazione on line dei cittadini, sembrerebbe una buona pratica adottata anche da soggetti come l'Associazione culturale Doppiozero, e che ha come partner soggetti importanti, attivi in ambito culturale. E invece no, Signor Presidente, questo crea uno scandalo di dimensioni bibliche. Potete immaginare, fino a ieri, nei bar nei foyer, sul bus, ovunque, tranne che di fronte alle orecchie del politico di turno, si lamentava che tanto vincono sempre gli stessi, che per avere un sostegno bisogna conoscere qualcuno, che i bandi sarebbero tagliati su misura di chi deve vincerli e persino in certe importanti trasmissioni televisive di inchiesta si diceva ciò, sembrava che un sentire diffuso propendesse verso questa immagine. E in passato, d'altra parte, un'Opposizione 5 Stelle, ormai da considerare vecchio stile e bigotta, in effetti aveva individuato alcuni evidenti casi di favoritismo sbilanciato, vedi gli spezzettamenti di bando per affidare direttamente a un figlio, a un nipote o a un cugino di turno. Oggi tutto cambia, oggi leggiamo che le Commissioni sono democratiche, affidabili, imprescindibili e per nessun motivo, Signor Presidente, devono essere influenzate dall'inesperto e manipolabile giudizio dei cittadini. E finalmente, siamo tutti contenti, queste Commissioni non devono essere giammai influenzabili da gente non selezionata all'ingresso, da sconosciuti utenti che devono fare solo click. Non sia mai, e non sia nemmeno da ipotizzare che chi si lamenta, lo faccia perché, banalmente, e forse, per una volta, è stato escluso dai benefici. No, signori, questa è una battaglia di civiltà per il controllo degli esperti e dei tecnici a salvaguardia di chi lavora seriamente da anni in questa città, senza appoggi e conoscenze e in piena trasparenza. Come diceva Laurie Anderson, in un suo brano del 2010: "Only an expert can solve the problem", "solo un esperto può risolvere il problema". Perché? Perché solo un esperto può vedere il problema, e se il problema non c'è, l'esperto può creare questo problema e così può risolverlo e avere finalmente uno scopo di vita. Il click, signori, è una barbarie, si dice, sovverte il sistema, sovverte il lavoro, sovverte il giudizio dei saggi; il click è, quindi, sovversivo, Signor Presidente. In realtà, tutto ciò è, come al solito, molto intrigante e quasi convincente. Infatti io ero poco convinto, no, ma molto convinto, soprattutto dalle risatine delle oppositrici, ma poco serio e corretto. Il copione è lo stesso, e gli autori pure, ma meriterebbe maggior gloria su un network televisivo o in una canzone, che non in un'Aula seria come questa, in cui le opposizioni stanno davvero superando il senso del ridicolo. Quei soggetti che hanno partecipato al bando, signori, e si lamentano ora del giudizio dei cittadini a bando chiuso, dimostrano di non aver letto con la dovuta attenzione il bando stesso, quando vi hanno partecipato. Se lo avessero fatto leggere a un vero esperto, avrebbero scoperto che il bando stesso spiegava con chiarezza un punto, deciso in accordo con un governo, guidato dalla stessa forza politica che ora qui, scolapasta in testa, conduce l'ennesima patafisica battaglia, trascinandosi dietro altri ignari alleati poco saggi. Il bando recita, infatti, nelle prime pagine: "Fase 1, votazione da parte del pubblico. I progetti che avranno superato la fase di preselezione, saranno pubblicati sul sito istituzionale della città, in una pagina appositamente dedicata. Le proposte progettuali saranno visionabili presso le sedi circoscrizionali, le biblioteche, dove saranno anche presentate in appositi incontri aperti alla cittadinanza. La votazione da parte del pubblico potrà avvenire attraverso la pagina dedicata, sul sito istituzionale della città, secondo tempistiche e modalità che verranno dettagliate e rese pubbliche al termine della prima fase di selezione. I cittadini e le cittadine intenzionate a indicare la propria preferenza per i diversi progetti, previa registrazione effettuata sul sito, potranno votare per ciascuna delle due categorie di contributo, al massimo un progetto per ciascun asse di intervento. Ogni utente potrò votare un progetto di proprio gradimento soltanto una volta, e potrà esprimere la propria preferenza per un massimo di otto progetti. In base ai voti ricevuti, a ciascun progetto verrà assegnato un punteggio variabile da 0 a 50 punti, che sarà calcolato secondo il metodo indicato al successivo articolo 16. Detto punteggio concorrerà alla definizione del punteggio finale". Quindi, per dindirindina, si sapeva? Sì, da mesi e mesi. E perché non sollevare prima il problema? Domande assurde, Signor Presidente, l'Opposizione che individua un problema in tempo, e partecipa al miglioramento di un processo, appartiene ormai al passato, molto meglio creare un problema dopo, sfruttare lo scontento di alcuni a cose fatte, e ottenere qualche pagina di giornale per sopravvivere ancora un po'. Questa è la vera Opposizione 4.0. Concludo, ringraziando ancora l'Assessore Giusta per la pazienza e per le risposte che ci ha dato, e non scoraggiamoci, continuiamo a cambiare questa città in meglio da non esperti, quali siamo, e prendiamo spunto da chi, veramente, ce l'ha a cuore. |