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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18
INTERPELLANZA 2018-01198
"BANDO AXTO 4.01: INNOVAZIONE GRILLINA?: GRADUATORIA DEI TECNICI ALTERATA DAI CLICK E COS? ARRIVANO I CONTRIBUTI PUBBLICI" PRESENTATA IN DATA 30 MARZO 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
GIOVARA Massimo
Grazie Vicepresidente, grazie per la parola; ringrazio lei, ringrazio le Opposizioni tutte,
tranne una, unite come per le grandi occasioni, le occasioni più importanti, quasi.
Quando c'è, infatti, da fare una bella figura, quasi nessuno perde l'occasione per
partecipare alla futilità del nulla oppositivo, puramente mediatico e volto a obiettivi
ormai oscuri, almeno alla mia mente, sicuramente non al bene della città. Ne abbiamo
un esempio lampante nel glorioso e brancaleonico ricorso al TAR sugli oneri di
urbanizzazione, elaborato da tali dottoroni, che aveva come unico obiettivo quello di
mandarci a casa, vera e propria passione esplicitata dalle Minoranze, fin dal primo
minuto di questa Consigliatura e, quindi, non solo sospetta, ma scopertamente in
malafede. Già all'epoca, infatti, doverosamente, venne fatto notare come l'esposto
avrebbe esposto alla città per 45 milioni, mentre nulla fu fatto dalle medesime
opposizioni mediatiche, per velocizzare la restituzione dei 61 milioni da parte del
Governo Centrale, giacché questo atto sarebbe stato, sì, a favore della città e dei
torinesi, ma non a favore delle suddette Minoranze, evidentemente. La fine di quel
ricorso la conosciamo tutti, gli oppositori brancaleonici vennero velocemente
sbertucciati nella loro ignoranza dei dettagli e il ricorso venne rimandato al mittente,
permettendoci di chiudere miracolosamente un bilancio, lasciato dagli stessi dottoroni,
in conclamato squilibrio strutturale, ma tant'è, ormai, ci si accontenta di uscire sui
giornali, di rilasciare avventate dichiarazioni in apposite conferenze stampa, di fare un
altro po' di medicine show, vendendo per buone medicine false e creando una
pericolosa illusione di sopravvivenza della propria forza politica. Il cortocircuito media
se stessi andata e ritorno, nel favoloso mondo di OZ, non ha fine. Veniamo ora a questa
simpatica interpellanza generale su AxTO. Tutto parte come al solito, mentre nel
modello classico di Opposizione, Presidente, il compito è quello di scoprire e
controllare comportamenti della Maggioranza, che violino principi democratici e regole
del procedimento amministrativo, o che siano controproducenti per il bene della
comunità cittadina, nel nuovo modello innovativo dell'opposizione mediatica, che
accorpa tutto e tutti, il processo di confronto si sposta su un altro livello e si snatura, si
parte da un'ideuzza del Partito e la si mette in azione attraverso quei soggetti nostalgici,
che temono di perdere privilegi con l'avvento dei pericolosi 5 Stelle. La si cucina bene
sui networks e la si dà per dimostrata in dichiarazioni ai giornali e in articoli estesi da
fini scrittori e amici, che hanno a cuore lo stesso vecchio mondo e sono travolti dalla
stessa nostalgia, poveri. Veniamo al bando e ai clicks, anzi, a una parte del bando, e a
una parte dei clicks. Il bando AxTO introduce, non certo per la prima volta, una
consultazione on line dei cittadini, sembrerebbe una buona pratica adottata anche da
soggetti come l'Associazione culturale Doppiozero, e che ha come partner soggetti
importanti, attivi in ambito culturale. E invece no, Signor Presidente, questo crea uno
scandalo di dimensioni bibliche. Potete immaginare, fino a ieri, nei bar nei foyer, sul
bus, ovunque, tranne che di fronte alle orecchie del politico di turno, si lamentava che
tanto vincono sempre gli stessi, che per avere un sostegno bisogna conoscere qualcuno,
che i bandi sarebbero tagliati su misura di chi deve vincerli e persino in certe importanti
trasmissioni televisive di inchiesta si diceva ciò, sembrava che un sentire diffuso
propendesse verso questa immagine. E in passato, d'altra parte, un'Opposizione 5
Stelle, ormai da considerare vecchio stile e bigotta, in effetti aveva individuato alcuni
evidenti casi di favoritismo sbilanciato, vedi gli spezzettamenti di bando per affidare
direttamente a un figlio, a un nipote o a un cugino di turno. Oggi tutto cambia, oggi
leggiamo che le Commissioni sono democratiche, affidabili, imprescindibili e per
nessun motivo, Signor Presidente, devono essere influenzate dall'inesperto e
manipolabile giudizio dei cittadini. E finalmente, siamo tutti contenti, queste
Commissioni non devono essere giammai influenzabili da gente non selezionata
all'ingresso, da sconosciuti utenti che devono fare solo click. Non sia mai, e non sia
nemmeno da ipotizzare che chi si lamenta, lo faccia perché, banalmente, e forse, per una
volta, è stato escluso dai benefici. No, signori, questa è una battaglia di civiltà per il
controllo degli esperti e dei tecnici a salvaguardia di chi lavora seriamente da anni in
questa città, senza appoggi e conoscenze e in piena trasparenza. Come diceva Laurie
Anderson, in un suo brano del 2010: "Only an expert can solve the problem", "solo un
esperto può risolvere il problema". Perché? Perché solo un esperto può vedere il
problema, e se il problema non c'è, l'esperto può creare questo problema e così può
risolverlo e avere finalmente uno scopo di vita. Il click, signori, è una barbarie, si dice,
sovverte il sistema, sovverte il lavoro, sovverte il giudizio dei saggi; il click è, quindi,
sovversivo, Signor Presidente. In realtà, tutto ciò è, come al solito, molto intrigante e
quasi convincente. Infatti io ero poco convinto, no, ma molto convinto, soprattutto dalle
risatine delle oppositrici, ma poco serio e corretto. Il copione è lo stesso, e gli autori
pure, ma meriterebbe maggior gloria su un network televisivo o in una canzone, che non
in un'Aula seria come questa, in cui le opposizioni stanno davvero superando il senso
del ridicolo. Quei soggetti che hanno partecipato al bando, signori, e si lamentano ora
del giudizio dei cittadini a bando chiuso, dimostrano di non aver letto con la dovuta
attenzione il bando stesso, quando vi hanno partecipato. Se lo avessero fatto leggere a
un vero esperto, avrebbero scoperto che il bando stesso spiegava con chiarezza un
punto, deciso in accordo con un governo, guidato dalla stessa forza politica che ora qui,
scolapasta in testa, conduce l'ennesima patafisica battaglia, trascinandosi dietro altri
ignari alleati poco saggi. Il bando recita, infatti, nelle prime pagine: "Fase 1, votazione
da parte del pubblico. I progetti che avranno superato la fase di preselezione, saranno
pubblicati sul sito istituzionale della città, in una pagina appositamente dedicata. Le
proposte progettuali saranno visionabili presso le sedi circoscrizionali, le biblioteche,
dove saranno anche presentate in appositi incontri aperti alla cittadinanza. La votazione
da parte del pubblico potrà avvenire attraverso la pagina dedicata, sul sito istituzionale
della città, secondo tempistiche e modalità che verranno dettagliate e rese pubbliche al
termine della prima fase di selezione. I cittadini e le cittadine intenzionate a indicare la
propria preferenza per i diversi progetti, previa registrazione effettuata sul sito, potranno
votare per ciascuna delle due categorie di contributo, al massimo un progetto per
ciascun asse di intervento. Ogni utente potrò votare un progetto di proprio gradimento
soltanto una volta, e potrà esprimere la propria preferenza per un massimo di otto
progetti. In base ai voti ricevuti, a ciascun progetto verrà assegnato un punteggio
variabile da 0 a 50 punti, che sarà calcolato secondo il metodo indicato al successivo
articolo 16. Detto punteggio concorrerà alla definizione del punteggio finale". Quindi,
per dindirindina, si sapeva? Sì, da mesi e mesi. E perché non sollevare prima il
problema? Domande assurde, Signor Presidente, l'Opposizione che individua un
problema in tempo, e partecipa al miglioramento di un processo, appartiene ormai al
passato, molto meglio creare un problema dopo, sfruttare lo scontento di alcuni a cose
fatte, e ottenere qualche pagina di giornale per sopravvivere ancora un po'. Questa è la
vera Opposizione 4.0. Concludo, ringraziando ancora l'Assessore Giusta per la pazienza
e per le risposte che ci ha dato, e non scoraggiamoci, continuiamo a cambiare questa
città in meglio da non esperti, quali siamo, e prendiamo spunto da chi, veramente, ce
l'ha a cuore.

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