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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18
INTERPELLANZA 2018-01198
"BANDO AXTO 4.01: INNOVAZIONE GRILLINA?: GRADUATORIA DEI TECNICI ALTERATA DAI CLICK E COS? ARRIVANO I CONTRIBUTI PUBBLICI" PRESENTATA IN DATA 30 MARZO 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, delle risposte che non solo non fugano i dubbi,
ma anzi confermano tutte quelle che erano le considerazioni relative alle motivazioni
per cui quest'interpellanza è stata presentata. Dal punto di vista strutturale io, e ho anche
apprezzato il suo vano tentativo di strisciare sui vetri scivolosi rispetto alle determinate
domande, che erano estremamente puntuali e a cui lei, come dire, dopo averci spiegato
le mirabolanti sorti della piattaforma utilizzata, in realtà, non ha voluto o potuto
rispondere. Perché in realtà l'interpellanza, che ho sottoscritto coi colleghi, faceva delle
domande estremamente chiare. Tra le domande che faceva estremamente chiare alcune
le risposte forse gliele do io, in particolar modo: "se esistono esperienze analoghe di
cose fatte così" No, non esistono e sa perché non esistono, Assessore? No, non ne
esistono di contributi pubblici dati con meccanismi come quelli che voi avete
escogitato, lo dico, lo ribadisco in Aula. Non esistono. Esistono numerose esperienze,
anche molto virtuose di consultazione e di partecipazione pubblica, cosa per cui è nata
quella piattaforma che lei ha citato e cosa su cui, come dire, occorre fare un netto
discrimine. Un conto è la partecipazione pubblica, Assessore Giusta, un altro conto è
dare dei soldi pubblici; sono due film diversi, diversi e voi avete mescolato i piani e
perché avete mescolato i piani? Avete mescolato i piani perché è del tutto evidente,
ascoltando le sue risposte, che io, guardi, posso anche capire che eravate armati delle
migliori intenzioni, però nel momento in cui si vuol fare il più 1 su meccanismi di
erogazione di contributi pubblici poi bisogna essere in grado di gestirla questa roba qua,
perché, mi scusi, ma qual è...? Lei oggi è venuto in Aula a spiegarci che non esiste
neanche l'informazione, se questi 9.000 sono cittadini di Torino, cittadini di Crotone, di
Sciacca o di Ragusa. Ma non so se si rende conto se lei ritiene normale che la Città di
Torino dia dei soldi a dei progetti culturali di riqualificazione delle periferie di Torino
utilizzando i soldi che sono stati assegnati a Torino e che questa cosa qua la decida un
cittadino - peraltro neanche detto che sia residente nel territorio nazionale - perché sulla
base di quello che lei ha detto, cioè le verifiche sono state quelle e manco sapete
l'informazione. Se a voi sembra normale e corretto nei confronti di questa Città, a noi
no, a noi no, davvero con grande franchezza. Perché con tutto il dovuto rispetto che ho
per i cittadini che ascoltano e leggono i nostri portali credo che forse un cittadino che
vive nella zona di piazza Montale possa avere più contezza della qualità progettuale
dell'effettiva rispondenza all' esigenza di riqualificazione di quell'area di un cittadino
che vive a Bardonecchia o di un cittadino che vive a Cortina D'Ampezzo, con tutto il
rispetto che ho per i connazionali che vivono a Bardonecchia o a Cortina D'Ampezzo.
Ma è gravissimo, è gravissimo, Assessore Giusta, è davvero gravissimo. Sotto il profilo
formale, oltretutto la cosa è davvero, mi permetta, antipatica; io mi sarei aspettato una
risposta diversa, glielo dico con franchezza, Assessore, è che spudoratamente l'effetto
distorto del meccanismo che avete escogitato altera completamente il giudizio di merito
della Commissione tecnica. Non è che, come dire, lo smussa, no, no, cambia le
posizioni in classifica e fa sì che progetti che sono stati valutati come scadenti,
relativamente scadenti rispetto ad altri riceveranno contributi da decina di migliaia di
euro pubblici, Assessore Giusta, e progetti che sono stati, invece, valutati meglio di altri
non ne riceveranno e a decidere questa roba qua non sappiamo chi è. Se a voi questo
sembra normale, a noi non sembra normale, a noi non sembra normale e con tutto il
dovuto rispetto dei giudizi espressi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla
delibera di Giunta che ha approvato AxTO, io sono abbastanza convinto che, a
prescindere che poi ciascuno esprima il giudizio che vuole, io faccio il Capogruppo del
Partito Democratico e in quest'Aula esprimo il mio di giudizio, dei cittadini che
indegnamente rappresento. Ma io non sono così convinto che il giudizio sia così
positivo, su questo tipo di impostazione, perché un conto è favorire processi di
partecipazione pubblica, Assessore Giusta, chiedere ai cittadini cosa ne pensano di una
strategia e utilizzare le nuove tecnologie, la piattaforma derivante dal progetto europeo,
per la carità, per fare questo, un altro conto è prendere i soldi dei contribuenti e darli con
questo metodo. Sono due film diversi, sono due film diversi ed io sinceramente oggi mi
sarei aspettato un'impostazione decisamente diversa anche in termini autocritici. Tutto
avete detto salvo il fatto che avete sbagliato. Avete sbagliato, ve lo diciamo noi,
Assessore Giusta. Avete sbagliato procedura e sotto il profilo formale, oltretutto, il fatto
che ad oggi, e lei lo ha certificato oggi in quest'Aula, non sia possibile neanche
ricostruire chi è stato a determinare la nuova classifica da parte non mia,che non c'entro
niente, manco dell'Amministrazione, manco dell'Amministrazione. Ma scusate, ma
dov'è la legittimità formale di quella determina dirigenziale che approva la graduatoria?
E la liquidazione di successivi atti che verranno in qualche modo ad essere presentati?
Perché come ha ribadito lei questi dati vengono trasmessi con una mail il 23 di marzo
2017. Io come dire voglio bene a tutti e parto dalla presunzione che sono tutti, come
dire, corretti, ma c'è un principio che si chiama certezza del diritto. Siccome questa
votazione, ribadisco, ha alterato, in maniera significativa, al punto da escludere dei
concorrenti per immetterne degli altri, credo che sia doveroso da parte del Responsabile
Unico del Procedimento avere la certezza della corrispondenza tra persona fisica
votante e voto espresso e qui non è una questione di privacy, Assessore Giusta. Lei sta
amministrando denaro pubblico, lei sta amministrando denaro pubblico, se lo metta in
testa, lei non sta facendo partecipazione pubblica, lei sta dando dei soldi, sta dando dei
soldi in giro ed io mi aspetterei che i nostri civici uffici, non io, lei, i civici uffici, cioè
quelli che firmano gli atti, sappiano che quando firmano degli atti per dare dei soldi dei
cittadini torinesi sappiano che cosa stanno facendo. Invece lei oggi è venuto a spiegarci
che neanche il Responsabile del Procedimento ha quel dato lì. Non so se si rende conto,
non so se si rende conto. Io lo trovo di una gravità inaudita sinceramente e fossi uno dei
proponenti dei progetti escluso alla luce di questi elementi valuterei anche di rivalermi
sul Comune. L'unica cosa che dico è che se succede risponde lei però, perché visto che
ha rivendicato lei, Assessore Giusta, che l'ha escogitato lei, l'Amministrazione, quindi
questi signori qua; se succede ne risponde lei, non ne risponde la Città, non ne
rispondono le casse pubbliche, ne risponde lei, abbia pazienza, visto che l'ha
rivendicato senza un minimo neanche di autocritica. Perché è stata fatta male questa
cosa qua, questa cosa qua andrebbe annullata, fine, perché i vizi formali al di là della
sostanza che, scusate, viene ancora prima della forma. Cioè noi abbiamo erogati, signori
del Movimento 5 Stelle, che avete fatto delle periferie la vostra frontiera: bandi, soldi
pubblici dati sulla base di votazione di gente che non sappiamo chi è, non sappiamo chi
è, ma non io o voi, non lo sa neanche l'Amministrazione. Se a voi questo pare normale
a noi non pare normale, a noi non pare normale, scusate se ve lo dico con questa
intensità. Ma siccome i soldi sono pochi e quei soldi peraltro, scusatemi, ve li siete
trovati, ve li siete trovati, manco li avete cercati, vi siete seduti e ve li siete trovati,
almeno cercate di gestirli, come dire, correttamente. Non avete dovuto fare neanche la
fatica di andarveli a recuperare, neanche quella fatica lì avete dovuto fare. Li avete?
Cerchiamo di gestirli tutti insieme in maniera logica, evitiamo queste roba qua,
evitiamole, perché davvero sono estremamente antipatiche. Non entro nel merito della
scelta tecnica relativamente alla partnership. Non dubito che questo elemento sia stato
valutato correttamente dai nostri uffici, relativamente all'indirizzo della piattaforma
informatica. Rilevo che, tuttavia ribadisco, trattandosi non di un mero atto di
partecipazione democratica dei cittadini, ma di un'erogazione di soldi pubblici, cioè dei
nostri, forse, un maggior grado di prudenza rispetto all'individuazione degli
interlocutori, anche dal punto di vista tecnico informatico, andava fatta e sinceramente,
Assessore Giusta, se tutte le cose che le ho detto in quest'Aula, e abbiamo scritto
nell'interpellanza, lei le avesse evitate sostenendo un po' di costi per il CSI Piemonte
nel costruire un applicativo dedicato, ma guardi che non si scandalizzava nessuno,
l'avremmo potuto, quello sì replicare in un secondo momento, quello sì replicare in un
secondo momento, lei non ha portato nessuna informazione di contenuto, né
informazione quantitativa. Ha fatto genericamente intendere che c'era una difficoltà
operativa e c'era un costo; scusi, quale difficoltà operativa e quale costo? Gentilmente
se ce lo fa sapere per avere un ordine di grandezza, costava 500.000 euro quella
piattaforma per erogare un milione? Ha ragione lei, ne costava 50.000, beh,
discutiamone perché preferisco erogare 950.000 con la certezza del diritto però, non
con... Sinceramente, anche per certi versi è un'encomiabile azione di partecipazione
che, mi creda, saremmo i primi a sostenere quando è correttamente posta e non è questo
certamente il caso. Il fatto che gli accessi di questa piattaforma siano stati 11.366 e
peraltro siano solo 9.600 i mister x che hanno determinato come la Città di Torino
erogherà i contributi alle periferie, guardi che non è un bel segnale, Assessore Giusta. È
un pessimo segnale perché, forse, e dovrebbe porselo il problema, alla luce del fatto che
è stata fatta un'operazione di marketing di Facebook perché di questo si è trattato. Cioè
noi abbiamo incentivato e spinto le associazioni culturali di questa Città che avevano
presentato i progetti a sponsorizzare, e dico delle parole perché li ho visti direttamente
sulla mia personale pagina, sponsorizzare su Facebook l'azione di votazione, le pare
normale? Le pare questo rispondere all'esigenza di includere i cittadini nei territori? È
questa la concezione che ha lei di inclusione sociale delle periferie? È questa? Non è la
nostra, mi spiace, non è la nostra. Dal punto di vista strutturale, quindi, ovviamente,
siccome la questione è una questione estremamente delicata, io la invito caldamente,
Assessore Giusta, anche a riconsiderare alcune delle affermazioni che lei ha fatto e in
autotutela, guardi, non succede niente, la Presidenza del Consiglio dei Ministri quei
fondi lì non li revoca, stia tranquillo, e se ha bisogno di un sostegno politico per quanto
poco possiamo contare glielo diamo noi. In autotutela, a fronte delle palesi evidenze
della sua risposta a questa interpellanza la inviteremmo a fare le seguenti cose: ripartire
da zero, annullare in autotutela, per l'ente, per le evidenti ragioni di problematicità di
questo tipo di piattaforma tutti gli atti amministrativi, ripartire con un bando, guardi,
fare una bella Commissione di valutazione; la faccia lei, la decida lei, faccia cosa creda,
ma segua un principio logico. Il principio di partecipazione, gentilmente, Assessore
Giusta, lo applichiamo da altre parti, non sull'erogazione dei fondi pubblici e comunque
se decide di usarlo per l'erogazione di fondi pubblici ci fa la cortesia di mettere un nome
e un cognome, un nome e cognome, magari anche una residenza, però basta avere un
nome e un cognome almeno lei rispetto a chi deve decidere dove vanno i soldi degli
italiani e dei torinesi.

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