Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, delle risposte che non solo non fugano i dubbi, ma anzi confermano tutte quelle che erano le considerazioni relative alle motivazioni per cui quest'interpellanza è stata presentata. Dal punto di vista strutturale io, e ho anche apprezzato il suo vano tentativo di strisciare sui vetri scivolosi rispetto alle determinate domande, che erano estremamente puntuali e a cui lei, come dire, dopo averci spiegato le mirabolanti sorti della piattaforma utilizzata, in realtà, non ha voluto o potuto rispondere. Perché in realtà l'interpellanza, che ho sottoscritto coi colleghi, faceva delle domande estremamente chiare. Tra le domande che faceva estremamente chiare alcune le risposte forse gliele do io, in particolar modo: "se esistono esperienze analoghe di cose fatte così" No, non esistono e sa perché non esistono, Assessore? No, non ne esistono di contributi pubblici dati con meccanismi come quelli che voi avete escogitato, lo dico, lo ribadisco in Aula. Non esistono. Esistono numerose esperienze, anche molto virtuose di consultazione e di partecipazione pubblica, cosa per cui è nata quella piattaforma che lei ha citato e cosa su cui, come dire, occorre fare un netto discrimine. Un conto è la partecipazione pubblica, Assessore Giusta, un altro conto è dare dei soldi pubblici; sono due film diversi, diversi e voi avete mescolato i piani e perché avete mescolato i piani? Avete mescolato i piani perché è del tutto evidente, ascoltando le sue risposte, che io, guardi, posso anche capire che eravate armati delle migliori intenzioni, però nel momento in cui si vuol fare il più 1 su meccanismi di erogazione di contributi pubblici poi bisogna essere in grado di gestirla questa roba qua, perché, mi scusi, ma qual è...? Lei oggi è venuto in Aula a spiegarci che non esiste neanche l'informazione, se questi 9.000 sono cittadini di Torino, cittadini di Crotone, di Sciacca o di Ragusa. Ma non so se si rende conto se lei ritiene normale che la Città di Torino dia dei soldi a dei progetti culturali di riqualificazione delle periferie di Torino utilizzando i soldi che sono stati assegnati a Torino e che questa cosa qua la decida un cittadino - peraltro neanche detto che sia residente nel territorio nazionale - perché sulla base di quello che lei ha detto, cioè le verifiche sono state quelle e manco sapete l'informazione. Se a voi sembra normale e corretto nei confronti di questa Città, a noi no, a noi no, davvero con grande franchezza. Perché con tutto il dovuto rispetto che ho per i cittadini che ascoltano e leggono i nostri portali credo che forse un cittadino che vive nella zona di piazza Montale possa avere più contezza della qualità progettuale dell'effettiva rispondenza all' esigenza di riqualificazione di quell'area di un cittadino che vive a Bardonecchia o di un cittadino che vive a Cortina D'Ampezzo, con tutto il rispetto che ho per i connazionali che vivono a Bardonecchia o a Cortina D'Ampezzo. Ma è gravissimo, è gravissimo, Assessore Giusta, è davvero gravissimo. Sotto il profilo formale, oltretutto la cosa è davvero, mi permetta, antipatica; io mi sarei aspettato una risposta diversa, glielo dico con franchezza, Assessore, è che spudoratamente l'effetto distorto del meccanismo che avete escogitato altera completamente il giudizio di merito della Commissione tecnica. Non è che, come dire, lo smussa, no, no, cambia le posizioni in classifica e fa sì che progetti che sono stati valutati come scadenti, relativamente scadenti rispetto ad altri riceveranno contributi da decina di migliaia di euro pubblici, Assessore Giusta, e progetti che sono stati, invece, valutati meglio di altri non ne riceveranno e a decidere questa roba qua non sappiamo chi è. Se a voi questo sembra normale, a noi non sembra normale, a noi non sembra normale e con tutto il dovuto rispetto dei giudizi espressi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla delibera di Giunta che ha approvato AxTO, io sono abbastanza convinto che, a prescindere che poi ciascuno esprima il giudizio che vuole, io faccio il Capogruppo del Partito Democratico e in quest'Aula esprimo il mio di giudizio, dei cittadini che indegnamente rappresento. Ma io non sono così convinto che il giudizio sia così positivo, su questo tipo di impostazione, perché un conto è favorire processi di partecipazione pubblica, Assessore Giusta, chiedere ai cittadini cosa ne pensano di una strategia e utilizzare le nuove tecnologie, la piattaforma derivante dal progetto europeo, per la carità, per fare questo, un altro conto è prendere i soldi dei contribuenti e darli con questo metodo. Sono due film diversi, sono due film diversi ed io sinceramente oggi mi sarei aspettato un'impostazione decisamente diversa anche in termini autocritici. Tutto avete detto salvo il fatto che avete sbagliato. Avete sbagliato, ve lo diciamo noi, Assessore Giusta. Avete sbagliato procedura e sotto il profilo formale, oltretutto, il fatto che ad oggi, e lei lo ha certificato oggi in quest'Aula, non sia possibile neanche ricostruire chi è stato a determinare la nuova classifica da parte non mia,che non c'entro niente, manco dell'Amministrazione, manco dell'Amministrazione. Ma scusate, ma dov'è la legittimità formale di quella determina dirigenziale che approva la graduatoria? E la liquidazione di successivi atti che verranno in qualche modo ad essere presentati? Perché come ha ribadito lei questi dati vengono trasmessi con una mail il 23 di marzo 2017. Io come dire voglio bene a tutti e parto dalla presunzione che sono tutti, come dire, corretti, ma c'è un principio che si chiama certezza del diritto. Siccome questa votazione, ribadisco, ha alterato, in maniera significativa, al punto da escludere dei concorrenti per immetterne degli altri, credo che sia doveroso da parte del Responsabile Unico del Procedimento avere la certezza della corrispondenza tra persona fisica votante e voto espresso e qui non è una questione di privacy, Assessore Giusta. Lei sta amministrando denaro pubblico, lei sta amministrando denaro pubblico, se lo metta in testa, lei non sta facendo partecipazione pubblica, lei sta dando dei soldi, sta dando dei soldi in giro ed io mi aspetterei che i nostri civici uffici, non io, lei, i civici uffici, cioè quelli che firmano gli atti, sappiano che quando firmano degli atti per dare dei soldi dei cittadini torinesi sappiano che cosa stanno facendo. Invece lei oggi è venuto a spiegarci che neanche il Responsabile del Procedimento ha quel dato lì. Non so se si rende conto, non so se si rende conto. Io lo trovo di una gravità inaudita sinceramente e fossi uno dei proponenti dei progetti escluso alla luce di questi elementi valuterei anche di rivalermi sul Comune. L'unica cosa che dico è che se succede risponde lei però, perché visto che ha rivendicato lei, Assessore Giusta, che l'ha escogitato lei, l'Amministrazione, quindi questi signori qua; se succede ne risponde lei, non ne risponde la Città, non ne rispondono le casse pubbliche, ne risponde lei, abbia pazienza, visto che l'ha rivendicato senza un minimo neanche di autocritica. Perché è stata fatta male questa cosa qua, questa cosa qua andrebbe annullata, fine, perché i vizi formali al di là della sostanza che, scusate, viene ancora prima della forma. Cioè noi abbiamo erogati, signori del Movimento 5 Stelle, che avete fatto delle periferie la vostra frontiera: bandi, soldi pubblici dati sulla base di votazione di gente che non sappiamo chi è, non sappiamo chi è, ma non io o voi, non lo sa neanche l'Amministrazione. Se a voi questo pare normale a noi non pare normale, a noi non pare normale, scusate se ve lo dico con questa intensità. Ma siccome i soldi sono pochi e quei soldi peraltro, scusatemi, ve li siete trovati, ve li siete trovati, manco li avete cercati, vi siete seduti e ve li siete trovati, almeno cercate di gestirli, come dire, correttamente. Non avete dovuto fare neanche la fatica di andarveli a recuperare, neanche quella fatica lì avete dovuto fare. Li avete? Cerchiamo di gestirli tutti insieme in maniera logica, evitiamo queste roba qua, evitiamole, perché davvero sono estremamente antipatiche. Non entro nel merito della scelta tecnica relativamente alla partnership. Non dubito che questo elemento sia stato valutato correttamente dai nostri uffici, relativamente all'indirizzo della piattaforma informatica. Rilevo che, tuttavia ribadisco, trattandosi non di un mero atto di partecipazione democratica dei cittadini, ma di un'erogazione di soldi pubblici, cioè dei nostri, forse, un maggior grado di prudenza rispetto all'individuazione degli interlocutori, anche dal punto di vista tecnico informatico, andava fatta e sinceramente, Assessore Giusta, se tutte le cose che le ho detto in quest'Aula, e abbiamo scritto nell'interpellanza, lei le avesse evitate sostenendo un po' di costi per il CSI Piemonte nel costruire un applicativo dedicato, ma guardi che non si scandalizzava nessuno, l'avremmo potuto, quello sì replicare in un secondo momento, quello sì replicare in un secondo momento, lei non ha portato nessuna informazione di contenuto, né informazione quantitativa. Ha fatto genericamente intendere che c'era una difficoltà operativa e c'era un costo; scusi, quale difficoltà operativa e quale costo? Gentilmente se ce lo fa sapere per avere un ordine di grandezza, costava 500.000 euro quella piattaforma per erogare un milione? Ha ragione lei, ne costava 50.000, beh, discutiamone perché preferisco erogare 950.000 con la certezza del diritto però, non con... Sinceramente, anche per certi versi è un'encomiabile azione di partecipazione che, mi creda, saremmo i primi a sostenere quando è correttamente posta e non è questo certamente il caso. Il fatto che gli accessi di questa piattaforma siano stati 11.366 e peraltro siano solo 9.600 i mister x che hanno determinato come la Città di Torino erogherà i contributi alle periferie, guardi che non è un bel segnale, Assessore Giusta. È un pessimo segnale perché, forse, e dovrebbe porselo il problema, alla luce del fatto che è stata fatta un'operazione di marketing di Facebook perché di questo si è trattato. Cioè noi abbiamo incentivato e spinto le associazioni culturali di questa Città che avevano presentato i progetti a sponsorizzare, e dico delle parole perché li ho visti direttamente sulla mia personale pagina, sponsorizzare su Facebook l'azione di votazione, le pare normale? Le pare questo rispondere all'esigenza di includere i cittadini nei territori? È questa la concezione che ha lei di inclusione sociale delle periferie? È questa? Non è la nostra, mi spiace, non è la nostra. Dal punto di vista strutturale, quindi, ovviamente, siccome la questione è una questione estremamente delicata, io la invito caldamente, Assessore Giusta, anche a riconsiderare alcune delle affermazioni che lei ha fatto e in autotutela, guardi, non succede niente, la Presidenza del Consiglio dei Ministri quei fondi lì non li revoca, stia tranquillo, e se ha bisogno di un sostegno politico per quanto poco possiamo contare glielo diamo noi. In autotutela, a fronte delle palesi evidenze della sua risposta a questa interpellanza la inviteremmo a fare le seguenti cose: ripartire da zero, annullare in autotutela, per l'ente, per le evidenti ragioni di problematicità di questo tipo di piattaforma tutti gli atti amministrativi, ripartire con un bando, guardi, fare una bella Commissione di valutazione; la faccia lei, la decida lei, faccia cosa creda, ma segua un principio logico. Il principio di partecipazione, gentilmente, Assessore Giusta, lo applichiamo da altre parti, non sull'erogazione dei fondi pubblici e comunque se decide di usarlo per l'erogazione di fondi pubblici ci fa la cortesia di mettere un nome e un cognome, un nome e cognome, magari anche una residenza, però basta avere un nome e un cognome almeno lei rispetto a chi deve decidere dove vanno i soldi degli italiani e dei torinesi. |