Interventi |
ARTESIO Eleonora Allora, si tratta di perfezionare, attraverso un impegno, una volontà che credo abbia attraversato contestualmente l'Amministrazione precedente e quella attuale. La precedente Amministrazione, per iniziativa dell'Assessore Curti, aveva approvato attraverso il Consiglio Comunale un regolamento sui beni comuni. Regolamento sui beni comuni che adesso sta dando i suoi frutti, attraverso i progetti di patto di collaborazione che stanno impegnando organizzazioni dei cittadini o cittadine autonome all'adozione, alla cura, alla responsabilizzazione di parti dello spazio pubblico o di progetti comuni, e credo che il coordinamento di questa iniziativa siano leggi del programma Co-City e dell'Assessore Giusta. È però vero, almeno questo mi ha rappresentato la Maggioranza in alcune Commissioni in cui abbiamo discusso di altri aspetti, e quindi si è originata in me questa necessità. Abbiamo però visto che il regolamento dei beni comuni e lo strumento dei patti di collaborazione non copre tutte le possibili modalità di copartecipazione dei cittadini alla gestione di beni collettivi e in modo particolare se i patti di collaborazione prevedono un'assunzione da parte di cittadini organizzati, di uno spazio comune ai fini di un uso che viene descritto e dichiarato al momento del patto di collaborazione, esistono però altre situazioni nelle quali alcuni cittadini conservano degli spazi collettivi per condividerli in modo civico indifferenziato, quindi in modo partecipato e pubblico con altri. Allora, questa questione dell'uso civico dei beni comuni sembra non essere normata in maniera così puntuale e così raffinata nel regolamento dei beni comuni. Attendevamo e credo in questo, io mi differenzio dalla Maggioranza, attendevamo da parte di alcune di queste esperienze - almeno di una di queste esperienze - l'arrivo di una proposta organica di regolamento di uso civico. Poiché non è ancora pervenuta, io introduco nel mandato della componente esecutiva la proposta di arrivare a predisporre un regolamento di un uso civico, se poi l'attività spontanea precederà l'attività amministrativa e quindi l'Amministrazione si presenterà al Consiglio proponendo al Consiglio di adottare un regolamento che è stato frutto di un percorso partecipato e collettivo, ancora meglio, però non possiamo stare in un'ambiguità per cui avvertiamo la necessità di un regolamento sull'uso civico, però questo regolamento non approda, formalizzato, e quindi in realtà viviamo in una situazione di limbo e di rinvio. |