Interventi |
ARTESIO Eleonora Si tratta di affermare, anche all'interno del Documento Unico di Programmazione, un principio che credo sia condiviso da tutto il Consiglio Comunale, ma che non è scevro da conseguenze rispetto alle scelte anche di tipo economico che si compieranno. Il principio riguarda il fatto che la condizione di non autosufficienza stiamo qui parlando del programma di mandato dell'ammissione attribuita nel Documento Unico di Programmazione all'Assessora Schellino e in modo particolare sul capitolo relativo al sostegno alle famiglie e quindi nella fattispecie stiamo parlando di quella condizione di famiglie nelle quali esiste una persona gravata da problematiche di salute tali da condurre alla non autosufficienza. Segnala, questo emendamento, la necessità di ribadire anche nelle relazioni interistituzionali e anche nei rapporti contrattuali, ad esempio per l'impostazione dei servizi di assistenza domiciliare, che la competenza sulla non autosufficienza, essendo la condizione una condizione di malattia, è competenza sanitaria. Dico questo, non per una precisazione di rito in un momento nel quale la sanità sta trasferendo la spesa storica su questi capitoli al Comune di Torino, ma intanto per ricordare che la spesa storica non è sufficiente, perché abbiamo una significativa lista di attesa di cui parleremo nel Consiglio Comunale aperto sul tema e anche perché stiamo vedendo un trasferimento della voce di competenza regionale che non passano più attraverso la competenza sanitaria, ma attraverso la competenza assistenziale e questo è un vulnus pesante sul principio secondo il quale la malattia è di competenza sanitaria e quindi esigibile, il cui trasferimento nell'alveo delle politiche assistenziale introduce il tema della discrezionalità. La spesa per chi è malato non è una spesa discrezionale, è una spesa obbligatoria, quindi credo che l'Amministrazione comunale abbia tutta la necessità di ribadire il concetto in ogni dove, compreso nel DUP. |