Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Possiamo procedere con i lavori. L'emendamento numero... L'Assessore Rolando? Allora, possiamo procedere coi nostri lavori. Iniziamo sulla discussione degli emendamenti al DUP. VERSACI Fabio (Presidente) Il primo emendamento è un emendamento di Giunta. Chiedo per favore silenzio. Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Parere n. 1 recepisce... No, l'emendamento n. 1 recepisce il parere del Collegio dei Revisori e recita: "Visto il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti che si allega al presente atto, allegato numero", eccetera, eccetera, e viene allegato lo stesso. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore. Non ci sono interventi. Pongo in votazione il primo emendamento al DUP, col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 26, favorevoli 24, astenuti 2, dichiaro il primo emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 2, sempre della Giunta, prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) ...1 alla deliberazione nota di aggiornamento del DUP recita: "A pagina 29, dell'allegato n. 1, il Documento Unico di Programmazione 2018/2021, approvato con deliberazione della Giunta Comunale di proposta al Consiglio Comunale del 2 marzo 2018, dopo le parole "Esercizio 2016, allegato 1B" e prima del punto fermo sono inserite le seguenti parole: "che recepisce la riclassifica interna dei posti di patrimonio netto resa necessaria a seguito dei riscontri tecnici del competente Ministero senza alcun effetto modificativo sul relativo saldo", grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Se non ci sono interventi, pongo in votazione il secondo emendamento di Giunta col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 26, favorevoli 24, astenuti 2, dichiaro il secondo emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 3 della Capogruppo Artesio e del Capogruppo Tresso. Prego, ne ha facoltà per 6 minuti. ARTESIO Eleonora L'emendamento si propone di recepire anche all'interno del Documento Unico di Programmazione quanto già individuato come auspicio e come obiettivo da perseguire in un emendamento della Maggioranza alla deliberazione di articolazione tariffaria sul futuro anno scolastico 2018/2019, ovvero porre in essere una revisione dell'articolazione tariffaria relativa alle mense. Sull'oggetto insiste una deliberazione di mia iniziativa e un emendamento che è stato approvato dalla Maggioranza congiuntamente e anche da me sottoscritto congiuntamente all'approvazione della delibera tariffaria; non l'ho sottoscritto l'emendamento, ma credo di averlo votato. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. Se non ci sono... La Consigliera Azzarà, ne ha facoltà per sei minuti, prego. AZZARÀ Barbara Grazie, Presidente. Beh, intanto ringrazio la Consigliera Artesio appunto per questo emendamento, mi spiace, avremmo potuto sottoscriverlo insieme in quanto è comunque parte stessa della nostra mozione. Quindi anche noi siamo convinti che sia importante la revisione dell'articolazione tariffaria come dicevamo anche, appunto, nella mozione che è stata firmata da molti Consiglieri della Maggioranza, e di conseguenza intervengo per dire che il nostro Gruppo voterà favorevolmente a questo emendamento. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore. Pongo in votazione l'emendamento... Scusate, per cortesia. No, posso avere silenzio in Aula? Grazie. Scusate. Se possiamo evitare i commenti su ogni emendamento sarebbe una cosa gradita. Pongo in votazione l'emendamento n. 3 col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 31, favorevoli 30, astenuti 1, dichiaro il terzo emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) (Audio disturbato) ...all'emendamento n. 4, c'è anche un subemendamento della Capogruppo Artesio, a cui lascio la parola. Prego. ARTESIO Eleonora Questa proposta nasce, non casualmente, in continuità con l'ordine del giorno che abbiamo approvato all'unanimità del Consiglio e forse unanimità tranne un'astensione o un voto contrario ieri sull'adesione alla Carta di Palermo. Nell'approvazione di quel testo facevamo riferimento al fatto che i principi relativi alle regole di convivenza e al rispetto dei diritti civili di ciascuna e di ciascuno in quanto persone, a prescindere dai percorsi migratori, si sarebbe potuto fondare sul lavoro di medio e lungo periodo di tipo culturale. A supporto di questa osservazione è intervenuta anche un'iniziativa, non della politica, ma della società quando su invito del Presidente del Consiglio un gruppo di giovani sottoscrittori della richiesta di intitolazione di una via di Torino alle vittime di immigrazione ci ha lanciato la suggestione rispetto al fatto che questa Città potesse ospitare - loro dicevano ed io ho trascritto integralmente - un museo sulle emigrazioni, ovviamente il termine può sembrare ardito soprattutto può sembrare un termine che ignora anche la storia che la nostra Città ha già percorso. Siamo una Città che nell'ambito dei servizi per la cultura, ad esempio, ha costituito il Centro interculturale; siamo una Città che in alcuni ambiti museali ospita già la storia del Novecento e quindi ripercorre tutta la storia delle migrazioni interne. Quindi il termine, sicuramente non è il termine adeguato, ma la volontà può essere condivisa, in modo particolare, perché noi crediamo che rendere patrimonio comune tutta la storia della migrazione che è stata vissuta nel nostro Paese, e in particolare nel Nord Italia, congiungerla con la storia delle migrazioni contemporanee possa essere uno di quei momenti di riflessione culturale che poi produce un cambiamento nelle relazioni tra le persone. Quindi, modifico il termine museo con una modalità più lata che parla di istanze culturali e luoghi espositivi e momenti di confronto culturale, ma mantengo vivo il principio, cioè lavorare sul piano culturale intorno al tema delle migrazioni. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare la Consigliere Grippo, ne ha facoltà per sei minuti. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Solo un contributo sull'argomento rispetto ad un'ipotesi, invece, di uno spazio dedicato alla storia delle migrazioni tenendo in buon conto anche quelle più contemporanee. C'è un lavoro in tal senso in seno al Consiglio Regione, per cui se l'Amministrazione, in particolare chi si occupa di determinate tematiche, volesse incominciare un'interlocuzione anche in quella direzione interistituzionale potrebbe diventare interessante e forse compiere quel percorso e raggiungere quella meta che auspicavano i vostri giovani interlocutori, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Ho iscritto a parlare la Consigliera Sganga, ne ha facoltà per sei minuti. SGANGA Valentina Grazie, brevissimamente solo per annunciare appunto il voto favorevole della Maggioranza su questo emendamento, come faceva giustamente riferimento la Consigliera Artesio, quando in Conferenza Capigruppo abbiamo accolto i ragazzi di ACMOS mi pare che ci fosse una certa unanimità da parte di tutte le forze politiche su questa proposta e quindi noi voteremo a favore. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per sei minuti. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Anche io esprimo insomma tutta la mia approvazione a quanto è stato sottoscritto nell'emendamento che aveva proposto la Capogruppo Artesio. Credo che sia un'occasione importante da cogliere, proprio questa accomunanza che tutti i percorsi di migrazione portano insieme e noi non solo, giustamente faceva notare la Consigliera Grippo, è un'iniziativa che deve essere coordinata anche a livello regionale perché non solo la Città di Torino, ma tutto il patrimonio regionale ha vissuto questo fenomeno della migrazione con, diciamo, situazioni importanti, anche a partire da tutto il periodo del Novecento. Abbiamo un polo museale che richiama proprio questo aspetto del Novecento, e quindi questa può essere una declinazione interessante alla luce di quelli che sono fenomeni molto attuali e su cui Torino può dare, ancora una volta, un esempio anche di apertura e di multiculturalità, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Assessora Leon. LEON Francesca Paola (Assessora) La Giunta è favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Io propongo al Consiglio di votare il testo coordinato senza fare la doppia votazione sul subemendamento e l'emendamento. Prego, Consiglieri, votate il quarto emendamento coordinato col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 34, favorevoli 32, contrari 2, dichiaro il quarto emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 5 sempre della Capogruppo Artesio e del Capogruppo Tresso. Prego, Artesio, ne ha facoltà per... ARTESIO Eleonora Si tratta di un emendamento che richiama un impegno che era già stato rappresentato durante la discussione del programma di mandato della Giunta Appendino e che aveva ricevuto dalla Giunta la richiesta di poter sospendere l'immediata esecutività di questa proposta per consentire all'Amministrazione di approfondire la tematica e trovare i risvolti organizzativi più adeguati. Effettivamente, dal luglio del 2016 all'aprile del 2018 non abbiamo fatto dei passi in avanti rispetto a queste ipotesi, per cui vale la pena di capire se è da archiviarsi per ragioni che ovviamente l'Amministrazione motiverà o se, semplicemente, si tratta di dare un impulso ad un impegno che invece si ritiene di poter condividere. Che cosa dicevamo nella discussione del programma di mandato e poi anche nell'atto allegato? Richiamavamo la possibilità di applicare, nel contesto torinese, quello che in altri contesti europei - faccio riferimento oltre che ai paesi del Nord Europa, in modo particolare alla situazione berlinese - è ormai una consuetudine accreditata, vale a dire il fatto che per pensare le politiche della Città in un'ottica di accessibilità queste politiche debbano essere rivisitate con gli occhi dei diretti interessati e poiché le singole persone vivono la Città in una modalità differente, a seconda della loro condizione, questa condizione deve essere resa esplicita e il punto di vista deve essere espresso a partire dal posizionamento di ciascuna persona nel rapporto con la Città. È innegabile che la differenza primaria nella capacità di utilizzare la Città, nel sentirla propria, nel partecipare alla trasformazione è la differenza di genere. E quindi proponevo la costituzione del gender city manager, esperienza dicevo che in altre città europee è più che acclarata. Si tratta di sottoporre all'ottica di genere le deliberazioni che trasformano sul piano urbanistico, trasportistico, sociale le caratteristiche della nostra Città. L'Assessore Giusta mi aveva anche, credo di non svelare nessun segreto, rappresentata una prima bozza di lavoro in questa direzione, quindi io qui chiedo, si vuole costituirlo e allora adottiamo nel Documento di Programmazione questo indirizzo oppure si ritiene che altre misure siano più efficaci, che non sia necessario, che la capacità di accogliere le differenze e valorizzarle sia già adeguata nella nostra Città e non ci sia bisogno di questa scrittura e lo si dichiari. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritta a parlare la Consigliera Ferrero, prego. FERRERO Viviana Grazie, Presidente. Allora, noi intanto vogliamo rimarcare come il genere abbia anche un grande valore e anche le parole che lei ha espresso, su questa tematica, siano assolutamente condivisibili. Il mio intervento è per dire che noi voteremo favorevolmente alla costituzione della funzione dell'istituto del gender city manager, pensando, però, e questo lo voglio dire che la tematica, lo sappiamo, è complessa e sicuramente solo la figura non è esaustiva di tutto quel lavoro che va integrato e comunque sviluppato collegialmente; infatti noi avevamo inizialmente pensato ad un sistema non tanto verticistico, quanto più collegiale, comunque lasciamo questa istituzione del gender city manager e lavoriamo insieme, appunto, perché poi istituire non è sufficiente per poi, l'abbiamo detto, non è esaustivo di tutto il lavoro che si deve fare. Questo può essere un piccolo passo, però lavoriamo, appunto, per dare ottica di genere a tutti gli interventi, su tutti gli argomenti, perché sappiamo che questa è tematica assolutamente trasversale, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Ma io intervengo solo brevemente per dire che mi sembra una possibilità che abbiamo, come Città, di provare ad avere un approccio culturalmente un po' diverso e credo sia particolarmente importante, comunque, anche fare una politica che vada nella direzione di costruire anche una cultura diversa. È un tema molto attuale, vediamo come si sono accaniti certi comportamenti legati anche alle cattive interpretazioni e comunque con delle derive pericolose su percorsi di omofobia anziché di femminicidi, eccetera. Quindi, credo che anche l'attenzione che la Città riserva a questo tipo di temi declinati a tutte quelle che sono le funzioni che la Città stessa deve attuare nella conduzione della propria Amministrazione possa essere un contributo che diamo, anche, nel riuscire a creare una politica di prevenzione e di maggiore diffusione e di questi aspetti della cultura, diciamo, dello sviluppo proprio dell'attenzione a questi aspetti, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Assessore Giusta. GIUSTA Marco (Assessore) Parere favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Pongo in votazione l'emendamento 5 col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 29, favorevoli 28, astenuti 1, dichiaro l'emendamento n. 5 approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 6 della Capogruppo Artesio, prego. ARTESIO Eleonora Allora, si tratta di perfezionare, attraverso un impegno, una volontà che credo abbia attraversato contestualmente l'Amministrazione precedente e quella attuale. La precedente Amministrazione, per iniziativa dell'Assessore Curti, aveva approvato attraverso il Consiglio Comunale un regolamento sui beni comuni. Regolamento sui beni comuni che adesso sta dando i suoi frutti, attraverso i progetti di patto di collaborazione che stanno impegnando organizzazioni dei cittadini o cittadine autonome all'adozione, alla cura, alla responsabilizzazione di parti dello spazio pubblico o di progetti comuni, e credo che il coordinamento di questa iniziativa siano leggi del programma Co-City e dell'Assessore Giusta. È però vero, almeno questo mi ha rappresentato la Maggioranza in alcune Commissioni in cui abbiamo discusso di altri aspetti, e quindi si è originata in me questa necessità. Abbiamo però visto che il regolamento dei beni comuni e lo strumento dei patti di collaborazione non copre tutte le possibili modalità di copartecipazione dei cittadini alla gestione di beni collettivi e in modo particolare se i patti di collaborazione prevedono un'assunzione da parte di cittadini organizzati, di uno spazio comune ai fini di un uso che viene descritto e dichiarato al momento del patto di collaborazione, esistono però altre situazioni nelle quali alcuni cittadini conservano degli spazi collettivi per condividerli in modo civico indifferenziato, quindi in modo partecipato e pubblico con altri. Allora, questa questione dell'uso civico dei beni comuni sembra non essere normata in maniera così puntuale e così raffinata nel regolamento dei beni comuni. Attendevamo e credo in questo, io mi differenzio dalla Maggioranza, attendevamo da parte di alcune di queste esperienze - almeno di una di queste esperienze - l'arrivo di una proposta organica di regolamento di uso civico. Poiché non è ancora pervenuta, io introduco nel mandato della componente esecutiva la proposta di arrivare a predisporre un regolamento di un uso civico, se poi l'attività spontanea precederà l'attività amministrativa e quindi l'Amministrazione si presenterà al Consiglio proponendo al Consiglio di adottare un regolamento che è stato frutto di un percorso partecipato e collettivo, ancora meglio, però non possiamo stare in un'ambiguità per cui avvertiamo la necessità di un regolamento sull'uso civico, però questo regolamento non approda, formalizzato, e quindi in realtà viviamo in una situazione di limbo e di rinvio. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Consigliera Ferrero. FERRERO Viviana Allora, io ringrazio la Consigliera Artesio perché si tratta di una precisazione nel senso che noi intendevamo parlando di beni comuni, anche di regolamento sull'uso civico, l'avevamo un po' sottointeso. È giusto, è assolutamente giusto che il regolamento sull'uso civico vada su quello strumento legislativo, appunto, che si basa su un'interpretazione che però sappiamo che è anche un'applicazione di legge, ma che va estesa. Cioè è tutto un argomento nuovo su cui stiamo basando, comunque, anche delle sperimentazioni come quella della Cavallerizza. Quindi è assolutamente intenzione della Maggioranza proseguire in questo senso dandogli sicuramente dei contorni più definiti, ecco, se questa è l'intenzione, credo che noi abbiamo fatto passare un documento, una mozione, appunto, sui beni comuni, ma che tutto vada sicuramente in qualche modo declinato, quindi il nostro parere è favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Ha chiesto di intervenire il Consigliere Carretto, prego. CARRETTO Damiano Sì, solo per aggiungere che in questi mesi non è che non si è lavorato su questo tema. È un tema che ha un po' di problematiche dal punto di vista proprio amministrativo e regolamentare. Sappiamo che ci sono città che hanno già introdotto il tema dell'uso civico all'interno dei propri regolamenti; sappiamo che, appunto, essendo altre città già soggette, chiamiamola, alla sperimentazione, all'uso di questi regolamenti, hanno evidenziato alcune problematiche che noi, nel recepire, comunque sia, l'uso civico, stiamo cercando di normare; di normare per non incorrere negli stessi problemi che altri enti hanno avuto, giusto poi, visto che c'è l'Assessore Giusta, quindi magari darà più informazioni lui, quindi assolutamente concordi sul tema, riteniamo che sia una priorità. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare l'Assessore Giusta, prego, Assessore. GIUSTA Marco (Assessore) Parere favorevole. Su questo tema segnalo che è già stata fatta una lettera di incarico allo Steering Committee di Co-City, proprio per avviare anche la riscrittura del Regolamento di Beni Comuni. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore. Pongo in votazione l'emendamento n. 6 col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 28, favorevoli 25, astenuti 3, dichiaro l'emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento n. 7, c'è un subemendamento presentato dal Consigliere Mensio e Albano. Illustra prima l'emendamento l'Artesio. È un suo emendamento? ARTESIO Eleonora Sì. Allora, io illustrerei congiuntamente il 7 e il 10 perché evidentemente hanno un'affinità. Allora, qual è l'oggetto? L'oggetto è che, dopo una lunga discussione, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato un atto che indirizza l'Amministrazione ad avviare il percorso di trasformazione di SMAT in Società consortile di diritto pubblico e però accanto all'espressione di volontà, almeno per quello che mi riguarda, vorrei vedere un orizzonte determinato, cioè una volta espressa la volontà occorrerebbe sapere quali sono stati gli approfondimenti giuridici sui passi necessari, quali sono stati gli atti di coinvolgimento degli altri soci, quali tempi prevedibili si possono contare per verificare l'adozione istituzionale di analoga volontà da parte degli altri soggetti e quali sono le procedure di trasferimento. Avevo quindi scritto una frase, oggettivamente un pochino ingenua come precisato nel parere tecnico, che infatti non è favorevole, nella quale chiedevo di impegnare la volontà politica, completare il percorso nel 2018. È evidente quindi che il parere sfavorevole congiunto alla mia ingenuità mi orientano ad accettare la proposta di subemendamento che il collega Mensio ha presentato per la quale si dice: "Completare l'approfondimento di studio, valutare i tempi di relazione con gli altri partner", quindi io segnalo che questi emendamenti servono a dire: "Consiglio Comunale, Amministrazione Comunale, guardate che stiamo osservando il percorso" e quindi accolgo i subemendamenti, segnalando però che un luogo per monitorare questo percorso ce l'abbiamo, è la Commissione Consiliare competente, perché ai sensi di una deliberazione del Consiglio Comunale del marzo 2016, in tempi non sospetti, quando l'Assessore di riferimento era il collega Lavolta, ci si impegnava a trasferire semestralmente in Commissione Consiliare una relazione di SMAT che ci avrebbe permesso anche di valutare l'andamento degli investimenti, le modalità di finanziamento degli investimenti, l'eventuale partecipazione a sostegno degli investimenti della parte della tariffa e quindi tutti i temi che mi sembrano molto utili e significativi rispetto a questa questione. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Non ho nessun altro iscritto. Consigliere Mensio, prego. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Sì, d'accordo con la Consigliera Artesio e con la Consigliera Albano, chiediamo scusa per il ritardo nella presentazione dei subemendamenti, ma abbiamo ritenuto necessario specificare, credo che con questi subemendamenti che sostanzialmente introducono il completamento del percorso di studio per la trasformazione da farsi in concomitanza con, come dire, insieme agli altri soci di SMAT dovrebbero aver ricevuto invece parere tecnico favorevole, quindi possiamo, come dire, procedere per entrambi direi a votarli favorevolmente anche da parte del Gruppo della Maggioranza. È chiaro che il percorso di trasformazione non è un percorso semplice, l'hanno ricordato anche Lucarelli e Foà in un incontro avvenuto in Città Metropolitana qualche tempo fa; c'è stato un incontro organizzato a Città Metropolitana, presenti anche i Sindaci, con i professori Lucarelli e Foà su questa trasformazione, è chiaro che un percorso che va fatto non può essere solo la Città di Torino, come dire, a compierlo, ma deve essere fatto in concordia con tutti gli altri soci. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare il Vicepresidente Lavolta, prego. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Ma, peggio della trasformazione di SMAT in Società consortile di diritto pubblico è, a mio avviso, la presa in giro che il comminato disposto dell'emendamento, ma soprattutto del subemendamento rappresentano nei confronti dei cittadini. Perché? Perché questo è un emendamento che più parlare di acqua parla del brodo che state allungando ed io adesso, chiedevo prima ai colleghi: "Ma qual è più famoso, è il famoso brodo Knorr o il brodo Star?", giustamente la Consigliera Canalis che invece tiene alla sua alimentazione e ha rispetto della natura, ha sottolineato che il brodo deve essere naturale. Allora, io voglio riconoscere diciamo il fatto che ci si stia sforzando di rendere il più naturale possibile questo brodo che si sta dilatando, però non posso che ricordare a me stesso e all'Aula che il primo atto di indirizzo che chiedeva alla Giunta di fare qualcosa per trasformare SMAT in Azienda consortile di diritto pubblico risale ormai ad un anno e mezzo fa. Adesso guardo qualche Consigliere che annuisce, bene, perché me ne è testimone, però quello era un atto di indirizzo, era una mozione, qualcuno dice: "Ma sì, le mozioni, si sa, la Giunta ne fa quello che vuole", poi però c'è stata una deliberazione, l'abbiamo discussa in Aula; con quella deliberazione la Giunta insomma in qualche modo, abbiamo appena superato la Pasqua, la Giunta è un po' come crocifissa diciamo, dovrebbe essere inchiodata nel legno la volontà del Consiglio Comunale che tra le sue competenze ha anche quella dell'indirizzo. Presidente, mi interrompono, io sto parlando seriamente. C'è un atto di indirizzo formale. Chiedo scusa, chiedo scusa, è vero, ritiro la metafora, non era appropriata, però l'atto di indirizzo è forte, il Consiglio Comunale ha approvato una deliberazione, bene. Dopo un anno e mezzo gli atti di indirizzo, prima mozione, poi deliberazione, oggi nel DUP il Consigliere Mensio dice, diciamo, fa un'aggiuntina al brodo, completando nel 2018 la trasformazione di SMAT in Società consortile. Cioè: "Per favore", sta dicendo, adesso lo traduco: "Per favore, Giunta, completate la trasformazione", poi però c'è... No, questo lo dice la Consigliera Artesio, chiedo scusa. Il Consigliere Mensio si sente in dovere di dire però che è bene specificare che a completarsi deve essere il percorso di studio. Insomma, il brodo è ancora molto lungo. Allora, perché noi dovremmo votare due emendamenti che dilatano ulteriormente i tempi? Abbiamo capito che questa Giunta non ne vuole sapere del vostro indirizzo, non ne vuole sapere della vostra mozione, della vostra deliberazione. Io sono contento che la Giunta non ne voglia sapere perché noi abbiamo una Società, che è SMAT, che è ben gestita, è una delle aziende migliori nell'ambito del servizio idrico integrato nel territorio nazionale ed io vorrei che fosse difesa da quest'Amministrazione per quello che è, per un'azienda sana che garantisce quantità, qualità e continuità del servizio. Quindi, grazie alla Giunta che tiene duro, mi spiace che questo Consiglio voglia dilatare ulteriormente i tempi, allungare il brodo, noi all'emendamento Knorr, Star o naturale non ci stiamo e quindi voteremo contro. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliere Mensio, per fatto personale. MENSIO Federico Ricordo, Presidente, che il brodo naturale si fa con l'acqua pubblica e non col dado e magari con elementi naturali. Detto questo, è stato detto e lo ribadisco che l'emendamento pone un obbiettivo che era quello diciamo, l'obbiettivo dell'emendamento, primo emendamento della Consigliera Artesio era l'obbiettivo di dare... Però, Presidente, io sto parlando. (INTERVENTI FUORI MICROFONO) VERSACI Fabio (Presidente) È per fatto personale però, non bisogna replicare, non si può replicare perché... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Scusate, se però si può avere silenzio in Aula, per cortesia, grazie. MENSIO Federico Dato che dai banchi della Minoranza è stato fatto il mio nome dicendo delle cose che non sono state spiegate, rispiego il subemendamento. Lo rispiego. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). E béh, fatto personale, andatevi a rileggere il Regolamento. Allora, ribadisco, stando al fatto che entro il 2018 si compie lo studio di trasformazione, non la trasformazione perché tecnicamente è impossibile. Questo è il senso del subemendamento da me presentato insieme alla Consigliera Albano. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Parere favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Pongo in votazione l'emendamento n. 7 col testo coordinato, col parere favorevole della Giunta. Se tutti i Consiglieri hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 36, favorevoli 26, contrari 10, dichiaro l'emendamento n. 7 approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 8. Chiedo per cortesia un po' di silenzio in Aula, perché è un continuo brusio. Lascio la parola alla Capogruppo... L'emendamento n. 8 lo dà per illustrato. Assessore Rolando. Pongo in votazione l'emendamento n. 8 col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 30, favorevoli 30, dichiaro l'emendamento n. 8 approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 9 della Capogruppo Artesio e del Capogruppo Tresso, prego. ARTESIO Eleonora Questo è un emendamento che cerca di dare una frontiera, quindi una scadenza ad un impegno che fino a questo momento è sempre stato dichiarato dall'Amministrazione, ma che non vediamo ancora reificato. Ci è stato spiegato che attraverso il REI dovrà essere trasferita alla gestione degli interventi di carattere nazionale il sostegno economico alle persone in condizioni di vulnerabilità, che questo trasferimento non comporta un abbandono, ma una modificazione degli interventi a loro favore già adottati dalla Città di Torino, anche perché la costruzione del progetto individuale di accompagnamento e di aiuto necessita di risorse e di strumenti maggiori di quello che il REI riesce a garantire e che però il combinato disposto della nuova normativa nazionale con la necessità di conservare ed integrare gli interventi comunali produrranno conseguentemente la revisione del Regolamento di assistenza economica. Il problema è che questo annuncio è intercorso ormai da un anno e mezzo, ma noi non abbiamo ancora visto alcuna bozza di revisione del Regolamento dell'assistenza economica. Ora, poiché non credo che questa revisione dipenda dal futuro o meno del reddito di cittadinanza a livello nazionale, desidererei sapere, con questo emendamento, se è ragionevole collocare nell'obbiettivo del Documento Unico di Programmazione di quest'anno, la presentazione di questo atto. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare il Consigliere Iaria, prego. IARIA Antonino Grazie, Presidente. Allora, innanzitutto anticipo che il parere è favorevole, ma parere favorevole anche specificando che insomma le modifiche del Regolamento vanno di pari passi con la difficile applicazione del famoso REI e devo dire che appunto la scrittura dell'emendamento stesso chiaramente apre possibilità di eventuali cambiamenti anche a livello nazionale sul sostegno alle persone in difficoltà che chiaramente provocheranno le modifiche del regolamento ed è chiaro che, lo ha già citato la Consigliera Artesio, è chiaro che adesso che forse c'è la possibilità di fare il reddito di cittadinanza aprire la possibilità anche nel DUP di poter dare le modifiche a regolamenti comunali potrebbe finalmente chiudere questa partita perché ricordo che l'applicazione del REI, non lo dico io, ma lo dicono gli Uffici, ma lo dicono tutti i Comuni italiani che stanno cercando di applicarlo, è molto difficoltosa e si presta anche a varie interpretazioni e problematiche anche per gli utenti stessi. Invece il reddito di cittadinanza, che ricordo che è una pratica utilizzata da quasi tutti i Paesi europei, andrebbe chiaramente a semplificare rispetto al REI che è stato chiaramente una specie di imitazione sbagliata della nostra proposta che noi facciamo da 5 anni, quindi in conclusione noi siamo favorevoli a questo emendamento. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritta a parlare la Consigliera Grippo, prego. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Ma, esprimo parere favorevole anche da parte del nostro Gruppo, quindi voteremo favorevolmente, anche perché speriamo che diventi la volta buona rispetto ad un lavoro di revisione del Regolamento di assistenza economica che, come ricordava chi è intervenuto prima di me, è già cominciato e mai giunto ad una fase di concretezza. Talmente non hanno funzionato le misure nazionali che proprio grazie alle misure nazionali sul Regolamento è stata fatta, da questa Giunta e da questa Maggioranza, che in qualche modo non si è preoccupata di andare a recuperare, un'economia di 200.000 Euro solo l'anno scorso che non sono più stati ricircolarizzati per ampliare la platea di beneficiari, proprio con l'alibi che il Regolamento non lo consentiva, è stata fatta un'economia... (INTERVENTO FUORI MICROFONO) VERSACI Fabio (Presidente) No, però, per cortesia, se chiedo un po' di silenzio non mi dite sì e poi continuate a parlare, perché se no mi sento preso in giro. Per cortesia, veramente, stiamo discutendo del bilancio della Città di Torino, se poi non siete interessati potete uscire dall'Aula e grazie. GRIPPO Maria Grazia È stata fatta un'economia sul solo regolamento di 200.000 Euro che tranquillamente e la Giunta, quindi l'Assessora competente con l'Assessore Rolando che certamente è molto sensibile su questi temi, o la Maggioranza che ha sensibilità particolarmente forti, anche espresse dal nuovo Presidente della IV Commissione, autonomamente potevano e per tempo potevano portare in Commissione un Regolamento rivisto che avrebbe consentito di spendere anche quei 200.000 Euro che erano disponibili nel corso dell'anno per allargare, come dicevo, la platea di beneficiari. Non solo, più generalmente, talmente non hanno funzionato, colleghi della Maggioranza, le misure nazionali che vi hanno consentito di portare in Aula un bilancio con 2 milioni di Euro in meno sulle misure di welfare perché proprio perché le misure nazionali sono state assolutamente inefficaci. Quindi, noi votiamo favorevolmente, speriamo che questa scrittura dell'emendamento sia bastante per andare nella direzione che tutti auspichiamo perché mi duole dover ricordare che l'anno scorso ci siamo già una volta presi in giro rispetto all'opportunità di allargare la platea dei beneficiari dell'assistenza economica. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritta a parlare la Capogruppo Montalbano, prego. MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Presidente. Volevo solo aggiungere un paio di elementi a questa discussione. Anche io voterò favorevolmente a questo emendamento, ma, tornando un attimino indietro, io vorrei ricordare alla Maggioranza, perché forse, Presidente, insomma gli è sfuggito nel suo intervento, la revisione del sussidio di servizi sociali, quindi (audio disturbato) economica era programma del Movimento 5 Stelle quando si presentò alle Comunali, quindi è sganciato dal REI ed è sganciata questa iniziativa dalle nuove disposizioni nazionali. È questo il primo punto. Secondo punto, la revisione del sussidio dei servizi sociali che poi sarebbe dovuta diventare una delibera consiliare di indirizzo, è in possesso dell'Assessorato e della Direttrice dei Servizi Sociali, perché era partito un lavoro interno di confronto con, appunto, gli Uffici. Quindi, se si vuole portare in Consiglio basta semplicemente trasformarlo in delibera e portarlo in Consiglio. In ogni caso uscita di sicurezza sotto questo fronte, appena questo Gruppo sarà messo nelle condizioni di poter lavorare e quindi avrà a disposizione degli Uffici e del personale, si riserva anche essa di presentare la delibera in Consiglio Comunale. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Parere favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Pongo in votazione l'emendamento n. 9 col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 33, favorevoli 33, dichiaro l'emendamento n. 9 approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 10 che è già illustrato dalla Capogruppo Artesio, che si ricollega all'emendamento n. 7. Lo porrei... Scusate. Lo pongo in votazione con il testo coordinato. Prego, Consiglieri, votate col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 32, favorevoli 26, contrari 6, dichiaro l'emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 11 della Capogruppo Artesio e del Capogruppo Tresso. Prego, Artesio. ARTESIO Eleonora Si tratta di affermare, anche all'interno del Documento Unico di Programmazione, un principio che credo sia condiviso da tutto il Consiglio Comunale, ma che non è scevro da conseguenze rispetto alle scelte anche di tipo economico che si compieranno. Il principio riguarda il fatto che la condizione di non autosufficienza stiamo qui parlando del programma di mandato dell'ammissione attribuita nel Documento Unico di Programmazione all'Assessora Schellino e in modo particolare sul capitolo relativo al sostegno alle famiglie e quindi nella fattispecie stiamo parlando di quella condizione di famiglie nelle quali esiste una persona gravata da problematiche di salute tali da condurre alla non autosufficienza. Segnala, questo emendamento, la necessità di ribadire anche nelle relazioni interistituzionali e anche nei rapporti contrattuali, ad esempio per l'impostazione dei servizi di assistenza domiciliare, che la competenza sulla non autosufficienza, essendo la condizione una condizione di malattia, è competenza sanitaria. Dico questo, non per una precisazione di rito in un momento nel quale la sanità sta trasferendo la spesa storica su questi capitoli al Comune di Torino, ma intanto per ricordare che la spesa storica non è sufficiente, perché abbiamo una significativa lista di attesa di cui parleremo nel Consiglio Comunale aperto sul tema e anche perché stiamo vedendo un trasferimento della voce di competenza regionale che non passano più attraverso la competenza sanitaria, ma attraverso la competenza assistenziale e questo è un vulnus pesante sul principio secondo il quale la malattia è di competenza sanitaria e quindi esigibile, il cui trasferimento nell'alveo delle politiche assistenziale introduce il tema della discrezionalità. La spesa per chi è malato non è una spesa discrezionale, è una spesa obbligatoria, quindi credo che l'Amministrazione comunale abbia tutta la necessità di ribadire il concetto in ogni dove, compreso nel DUP. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritta a parlare la Consigliera Buccolo, prego. BUCCOLO Giovanna Grazie, Presidente. Ma, nel ringraziare la Consigliera Artesio per l'emendamento proposto e per la tematica sollevata, una tematica su cui il Comune da anni si è sempre battuto e su cui anche il Consiglio si è espresso anche più volte durante questo mandato anche con atti votati all'unanimità ed è proprio su questo tema della non autosufficienza, che è legata anche al tema della domiciliarità, delle cure domiciliari, vorrei ricordare anche l'impegno che quest'Amministrazione sta portando e sta continuando a portare avanti innanzitutto anche con una delibera di Giunta approvata il 30 gennaio del 2018 con cui l'Amministrazione si è impegnata, pur in mancanza e in carenza di risorse, di difficoltà di risorse, in un contesto in cui adesso ci troviamo a lavorare, a garantire il servizio della domiciliarità, delle cure domiciliari stanziando anche 10 milioni e 500.000 Euro, che poi sono fondi comunque parzialmente anche coperti dai fondi regionali, ma comunque ci si è impegnati a dar seguito nell'assicurare comunque un servizio che noi riteniamo essere fondamentale per la nostra comunità urbana. Mi auguro anche io a tal proposito che la stessa attenzione e lo stesso interessamento continua ad averlo e ce l'abbia anche la Regione Piemonte, visto tra l'altro che è anche uscita dal piano di rientro la Regione, quindi non dovrebbe avere neanche difficoltà a questo punto anche economiche, anche perché ricordo che sono le ASL che autorizzano gli interventi, quindi anche la sicurezza degli interventi e del finanziamento è dato dalla garanzia di copertura finanziaria da parte della Regione Piemonte, quindi auspico davvero che continui anche la Regione a battersi su questo fronte. Noi continueremo a batterci su questo fronte, perché c'è da sempre un po' questa tendenza che non vuole in realtà riconoscere la condizione del malato e operare una sorta di slittamento verso quale prestazione assistenziale, quindi rimanere nel mero comparto assistenziale e non sanitario, quindi se si lede comunque un diritto alla prestazione si va a ledere un diritto che è correlato alla condizione di un bisogno della persona, quindi nell'annunciare comunque il voto favorevole del nostro Gruppo di Maggioranza e auspicandoci con l'auspicio anche che la Regione appunto cambi passi e continui anche la Regione a mantenere l'attenzione e di concerto anche i finanziamenti. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Tisi. TISI Elide Sì, grazie. Anche il Partito Democratico voterà favorevolmente a questo emendamento di cui ringrazio la Consigliera Capogruppo Artesio. Io credo che questo sia un tema ancora prima che politico culturale, che ha sempre accompagnato la storia amministrativa di questa Città. Sicuramente noi siamo, in Regione Piemonte, ancora in attuazione dei livelli essenziali precedenti, ma anche in una fase di confronto con le amministrazioni locali per l'applicazione dei (incomprensibile) e a quelli approvati circa un anno fa, quindi io credo che se questo tema come dicevo è di diritto e politico, ma è anche di tipo culturale io credo che la Città debba continuare a tenere alto il confronto su questa tematica, perché certamente uno dei temi è proprio quello di spostare l'attenzione dalla tipologia di prestazioni al bisogno e alla centralità del bisogno delle persone che, laddove sia generato da una condizione di patologia, qualunque essa sia, deve mantenere per l'appunto la sua afferenza alla titolarità sanitaria e sociosanitaria in quanto tale la sua esigibilità. Quindi io, confermando il voto favorevole, ritengo di poterci associare insomma a questa sollecitazione che non è solo alla Regione, ma è anche un impegno della Città, perché naturalmente non può immaginare di arretrare, peraltro la spesa conseguente per l'Amministrazione locale nel momento in cui questi servizi siano attivati diventa spesa obbligatoria in quanto per l'appunto diritto esigibile e quindi credo che anche per questo motivo debba vedere un'invarianza di investimento anche nel bilancio della Città che contempli la parte sociosanitaria. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Parere favorevole. VERSACI Fabio (Presidente) Pongo in votazione l'emendamento n. 11 col parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 32, favorevoli 32, dichiaro l'emendamento n. 11 approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento n. 12 della Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Intanto, Presidente, le comunico che ritiro l'emendamento n. 13 e illustro brevemente l'emendamento n. 12 che si connette alla tematica di cui abbiamo parlato prima, cioè delle misure di contrasto alle povertà. Abbiamo appreso, dal momento dell'insediamento dell'Amministrazione, dell'intenzione di mettere a punto non solo il Regolamento dell'assistenza economica inteso come atto amministrativo, ma anche la riflessione e l'analisi della politica urbana rispetto al tema delle condizioni di povertà e che per fare questo sarebbe stato necessario istituire un tavolo tecnico composto dalle migliori competenze in ambito universitario, da liberi professionisti che di questo tema si sono occupati in sedi diverse ed effettivamente abbiamo ricevuto, in Commissione Consiliare competente, una prima indicazione dello stile di lavoro di questo Tavolo tecnico. Il problema è che un po' come l'annuncio di revisione del Regolamento di assistenza economica anche l'esito di questo monitoraggio non è pervenuto e si tratta evidentemente di non disgiungere gli elementi di analisi culturali dalle decisioni poi amministrative che verranno assunte. Quindi questo emendamento ha l'obbiettivo di mettere una fine al lavoro del Tavolo tecnico, almeno diciamo uno step temporaneo entro il quale ci venga presentato un primo report che possa orientare il Consiglio Comunale nel giudizio della società nella quale siamo, delle sue difficoltà, delle sue sofferenze e di che cosa siamo chiamati, come pubblici amministratori, a fare per ridurre queste condizioni di rischio di emarginazione. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Iaria. IARIA Antonino Grazie, Presidente. Allora, l'emendamento è accoglibile, però io toglierei diciamo il termine "entro il 2018"; lo so che era l'intento di dare una fine, però lo ha già detto lei, non è che non si è mai parlato di questo argomento in Commissione, se ne parlerà con report, chiamiamoli provvisori, quindi se lei accoglie diciamo questa proposta del subemendamento togliendo "entro il 2018", chiaramente mi prendo l'impegno col Presidente di Commissione di fare report diciamo provvisori o analisi provvisorie nella Commissione di cui sono Presidente e quindi se lei vuole togliere "entro il 2018" noi voteremo sì; se no, no. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Ma, intervengo solo brevemente per dire che non capisco francamente la necessità di non darsi una scadenza, Consigliere Iaria, lei che peraltro è anche abituato a fare una professione tecnica, se si fa un report dipende poi come lo si vuole produrre, ma voglio dire si danno dei risultati, i risultati sono oggettivi, penso che ci siano degli indicatori molto chiari che è facile costruire, rendicontare. Poi non è necessario forse pensare chissà che tipo di lavoro, però è quantomeno utile, visto che riguarda delle linee di programma che sono date poter dare una restituzione anche alla Città che queste linee di programma siano state o meno seguite. Credo che abbiamo davanti ancora parecchio tempo, la conclusione (incomprensibile) sia assolutamente utile, quindi francamente non capisco tanto l'obbiezione posta e la necessità di porre la validità di questo emendamento, che comunque vincola ad un'oggettivazione di quanto fatto, a darsi un tempo che non è neanche definito, non è indicato. VERSACI Fabio (Presidente) Iaria, veloce per cortesia perché è già intervenuto. IARIA Antonino Sì, sì, l'ho già spiegato prima, noi facciamo diciamo nelle Commissioni diamo atto dei progressi dei vari atti, delle varie appunto proposte anche di modifiche, report, eccetera che stiamo facendo, quindi io direi che appunto di dare parere contrario a questo emendamento. Vorrei solo aggiungere una nota che è personale, io non accetto critiche da chi ha fatto un cambio di casacca da un mese dicendo appunto che non si è lavorato ad un programma che ha contribuito... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Non è sul tema. IARIA Antonino Che ha contribuito a... VERSACI Fabio (Presidente) La interrompo perché non è sul tema. Possiamo procedere. Chi dà il parere da parte della Giunta? Prego, Consigliera Montalbano. Sul tema però. MONTALBANO Deborah Sì, sì, grazie, Presidente. Io annuncio il voto favorevole rispetto a questo emendamento; credo che l'Artesio si riferisse a quel Tavolo tecnico interassessorile che è seguito dall'Assessora Schellino e dagli Uffici, compreso anche alcuni esponenti della Regione. Inoltre partecipa anche a quel tavolo la dottoressa Saraceno. In effetti questo lavoro sull'analisi dei dati è già partito l'anno scorso, quindi la scadenza comunque indicata dall'emendamento credo che lasci tutto il tempo di concluderlo. Era stato invitato in Commissione per un aggiornamento, ma in effetti una sola seduta si è dedicata a questo lavoro, quindi chiedo anche in funzione di questo al Presidente di poter magari organizzare un'altra Commissione proprio per avere degli aggiornamenti rispetto al lavoro che sta portando avanti questo Tavolo tecnico. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Consigliera Grippo. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Soltanto per dire che voteremo favorevolmente l'emendamento della Capogruppo Artesio perché ci pare ragionevole, sia da un punto di vista contenutistico che metodologico. Francamente, per non avere un sospetto di malafede rispetto al rimbalzo di palla nel campo da parte della Maggioranza, mi sarei aspettata un'alternativa di scadenza, non va bene entro il 2018, stanno nel range della legislatura secondo me, poi se vogliamo anche darci un appuntamento più avanti, però avrei dato un altro tipo di scadenza, senza dare scadenza significa che ci si prende in giro e direi che abbiamo tutti e tutte di meglio da fare che venire qui a prenderci in giro. VERSACI Fabio (Presidente) Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Parere contrario. VERSACI Fabio (Presidente) Pongo in votazione l'emendamento numero 12, con il parere contrario della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 32, favorevoli 8, contrari 24, dichiaro l'emendamento respinto. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento numero 13 è stato ritirato dalla Capogruppo Artesio. VERSACI Fabio (Presidente) L'emendamento numero 14 è della Giunta. Lascio la parola all'Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) L'emendamento numero 14 recita: "A pagina 139 del DUP, eliminare le parole 'diritto di superficie novantanovennale su', nonché le parole 'diritto da costituire'". VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Pongo in votazione l'emendamento numero 14, con il parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 24, favorevoli 24. Dichiaro l'emendamento 14 approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento numero 15, sempre della Giunta. ROLANDO Sergio (Assessore) Il numero 15 è soltanto un aggiornamento, perché, nel frattempo, a pagina 195 del DUP sono state sostituite le parole "in corso di stima", con le seguenti parole "Euro 68,50 al metro quadro", nonché le parole conseguenti, al posto delle parole "pertanto la stima dell'Ufficio di Valutazioni, in corso, verrà ridotto a metà, per scongiurare la lite", con le seguenti parole "pertanto la stima dell'Ufficio Valutazioni, pari ad Euro 137 a metro quadro, è stato ridotto alla metà per scongiurare la lite". VERSACI Fabio (Presidente) Pongo in votazione l'emendamento numero 15, con il parere favorevole della Giunta. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 24, favorevoli 24, dichiaro l'emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento numero 16. ROLANDO Sergio (Assessore) Anche qui è un aggiornamento del Piano Dismissione, a pagina 198, con la sostituzione delle parole "da periziale", con "Euro 52.000", nonché le parole "sull'area insiste un fabbricato già adibito a punto informativo, in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006", con le parole "sull'area insiste fabbricato, cosiddetto Info Nord, il corrispettivo verrà rateizzato in cinque rate, di cui la prima di Euro 26.000, da lasciarsi al rogito, e le altre, ciascuna di importo pari ad Euro 6.500, a scadenza annuale dalla prima. Ciascuna rata sarà indicizzata ISTAT e maggiorata di interesse legale". VERSACI Fabio (Presidente) Pongo in votazione l'emendamento numero 16, con il parere favorevole della Giunta, prego. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 24, favorevoli 24, dichiaro l'emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei alla votazione della delibera stessa, DUP. Se non ci sono interventi, pongo in votazione la delibera, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 28, favorevoli 24, contrari 3, astenuti 1, dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |