Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio l'Aula che ha chiesto queste comunicazioni. Cercherò in realtà con un po' di..., saranno leggermente lunghe le comunicazioni, al di là di quello che è l'esito di oggi perché credo sia doveroso spiegare che cos'è accaduto in questi giorni e quindi fare il punto su quella che è l'attività che ha svolto la Città e i suoi Uffici - che ringrazio peraltro per il lavoro difficile che è stato fatto - e ringrazio ovviamente il Circolo dei lettori, la Fondazione per la Cultura, la Regione Piemonte, con cui si è collaborato per arrivare a quella che è stata poi la firma che è stata, ovviamente, posta quest'oggi da parte del Circolo dei lettori sul contratto in modo tale da poter, finalmente, avviare l'ultima parte dell'organizzazione di quest'edizione del Salone del Libro. Come sapete, da diversi giorni era in discussione la formulazione definitiva del contratto tra GL e il Circolo dei lettori, che è il soggetto organizzatore assieme alla Fondazione per la Cultura dell'edizione di quest'anno. L'assenza di alternative della sede, al Lingotto, per ospitare un evento con il Salone è stata recentemente riconfermata da un'analisi molto accurata, condotta con metodi scientifici aggiornati che ha fatto rilevare come i tempi per adattare spazi ed aree diversi implicherebbero rischi e difficoltà, anche economiche, di portata imprevedibile ed allo stato non sostenibili. Questo vale, ad esempio, per la lunga discussione che è stata fatta, e peraltro che ha visto coinvolte anche la Città e la Regione, per quanto riguarda il possibile utilizzo di TNE. GL Events, ben conscia di questa situazione, ha avanzato in sede negoziale una serie di richieste pur recependo anche per quest'anno la netta diminuzione del canone di affitto, che come ricordiamo è stato discusso più volte in questa sede; è avvenuto l'anno scorso dove si è riusciti praticamente a dimezzare il costo dell'affitto. La società francese ha però inserito ulteriori istanze chiedendo di inserire il testo contrattuale e parti relative alla sua situazione fiscale caratterizzata da un ingente debito verso la Città, intorno al 1.600.000 Euro. È stato, quindi, grande lo sforzo per definire il testo finale da adottare - peraltro appunto definito questa mattina - e ci fu e c'è ovviamente la fermezza per quanto riguarda le caratteristiche di questo contratto ed in particolare per quanto riguarda la gestione del debito e c'è, evidentemente, una netta autonomia di profili: cioè da un lato la firma del contratto e dall'altro, ovviamente, la posizione debitoria di GL nei confronti della Città. Quello dell'affitto, infatti, di natura prettamente civilistica che vede quali uniche parti contrattuali GL e Circolo dei lettori e quello invece tributario che coinvolge gli Uffici della Città che non è parte del contratto, ma è interesse al che la società rientri nelle forme disciplinate dalla legge nella regolarità dei pagamenti IMU e TASI, ovviamente paghi quanto dovuto con una rateizzazione seria sulla base degli accertamenti che gli sono stati notificati dagli Uffici; ricordo che l'accertamento è stato notificato, autunno 2017, per quanto riguarda quanto non era stato pagato precedentemente, IMU e TASI. Veniamo quindi agli ultimi giorni. La settimana scorsa è pervenuta alla Città la bozza di una clausola che consentiva l'inserimento nel contratto di una serie di indicazioni riguardanti le attività degli Uffici tributari comunali e di tempo e modalità di presentazione delle richieste di regolarizzazione da parte della società francese. Inizialmente, i nostri Uffici hanno ritenuto ammissibile tale possibilità nello spirito di offrire per quanto è più possibile, ovviamente, la massima collaborazione, visto l'interesse generale del Salone, ma, evidentemente, dopo aver approfondito, si è notato, come è giusto che sia, che sostanzialmente quella formulazione e la sostanza non erano accettabili. Quindi, si è provveduto, grazie peraltro ai nostri Uffici, a formulare delle diverse formulazioni del testo che non costituissero elementi condizionali in grado di incidere in modo sproporzionato ed eccessivo sul contratto, ma si limitassero a prendere atto della volontà di GL - che peraltro abbiamo letto anche, ovviamente, su tutti i giornali in questi giorni - di ottenere nei tempi fissati dalla normativa fiscale un riesame delle sue posizioni alla luce della complessa procedura che regola modi, forme e limiti della rateizzazione. Quindi, nella giornata di ieri, come sapete, è stato - ovviamente, dalle Direzioni competenti - comunicato un testo che fosse dal nostro punto di vista formalmente e sostanzialmente chiaro e sostenibile; questo testo è stato inviato ieri e questa mattina, sostanzialmente, il Circolo dei lettori con GL ha provveduto alla firma. Ora credo che inizi, sostanzialmente, l'ultima parte, se così la possiamo definire, di organizzazione del Salone del Libro e di un'edizione che vuole essere all'altezza, evidentemente, dell'edizione del 2017. Colgo l'occasione - ovviamente sono rimasta sull'oggetto tema delle comunicazioni, ma ci tengo a dirlo - per ringraziare, ovviamente, tutti i soggetti che hanno contribuito a questo risultato, che stanno contribuendo alla definizione e all'organizzazione di questo evento che avverrà praticamente tra un mese. È un evento fondamentale ed importante per il nostro territorio come sappiamo tutti; non è una situazione semplice, evidentemente la liquidazione della Fondazione, alla luce peraltro di una scelta inevitabile, ha costituito un elemento che ha reso sicuramente difficoltosa la realizzazione di quest'edizione. Noi crediamo, come ho detto più volte, che questo fosse un passo fondamentale per dare certezza e creare un nuovo modello organizzativo del Salone che permetta di non essere sempre in emergenza. Questa forse è l'edizione più difficile, perché siamo in una fase di transizione, e credo che questa edizione si potrà realizzare grazie al contributo davvero che va oltre, come dire, la pratica amministrativa, ma grazie alla dedizione e all'amore che c'è per questo evento da parte di chi lavora all'interno della Fondazione, da parte di tutti i soggetti culturali: Fondazione per la cultura, Circolo dei lettori, Regione Piemonte e Città, che si sono ovviamente dedicati per riuscire a trovare una soluzione ponte e oggi a trovare un accordo per quanto riguarda la firma, e a tutti gli Uffici che hanno lavorato in modo straordinario su una partita così complessa. Ora, finalmente, si può guardare con maggiore serenità a quello che accadrà il prossimo mese e speriamo davvero che, come l'anno scorso, possa essere un'edizione che possa coinvolgere, come si sta facendo, tutto il territorio culturale e non solo e possa permetterci di procedere con, finalmente, una situazione non più emergenziale e quindi un soggetto che abbia certezze, garanzie e che possa permettere a tutti noi di lavorare sulla parte culturale e non più, come sempre, sulla parte finanziaria dal punto di vista emergenziale, grazie. APPENDINO Chiara (Sindaca) Premesso che l'oggetto delle comunicazioni riguardava, ovviamente, testualmente lo leggo, quello che è sostanzialmente il contratto e quindi se oggi c'è o non c'è una firma sul contratto, come poteva non esserci ieri, premesso che non è dei soggetti decidono di liquidare un ente, così per divertimento. Si decide di liquidare un ente perché, evidentemente, non ci sono delle condizioni di continuità con tutto quello che comporta; premesso che quando si lavora per un Ente, come in questo caso, un evento il Salone del Libro e si lavora come giustamente diceva anche lei. quello che è sostanzialmente un valore aggiunto di tutto il territorio e quindi questo è il frutto di lavoro di Comune, Regione e ribadisco Fondazione per la Cultura e Circolo dei lettori, mi faccia concludere, che non è che si farà quest'edizione per fortuna, non è che per fortuna si è firmato un contratto. Si è firmato un contratto perché si è lavorato bene ed io voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso di lavorare in queste condizioni, oggi, alla firma di un contratto e che stanno lavorando in una situazione molto difficile, molto difficile, in particolare, ovviamente, i dipendenti della Fondazione perché credono a questa progettualità. A noi, sicuramente, istituzioni, la responsabilità di dare continuità e quindi immaginare e costruire il nuovo soggetto che dovrà organizzare in modo non emergenziale il Salone, ma non è fortuna, perdonatemi, questa non è fortuna, è lavoro di persone con grande dedizione; si sono messe 24 ore su 24 a trovare un risultato e ad ottenere un risultato che oggi c'è. Poi quando la Commissione vorrà discutere di, V Commissione, immagino, qual è il futuro che vogliamo dare e qual è il soggetto giuridico che vogliamo costituire noi ci siamo, veniamo in Commissione e lo spieghiamo, ma non era questo, credo, l'oggetto delle comunicazioni di oggi. |