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LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Nella discussione relativa al Bilancio di Previsione, partirei dall'ultima frase citata dall'Assessore Rolando, che richiama addirittura Winston Churchill, noi vogliamo altro, chissà cosa direbbe Winston Churchill a sentire dibattiti in quest'Aula onestamente, però prendo spunto dalla questione che lei pone relativa al passato e al presente e da questo punto di vista le riflessioni che facciamo in ordine al bilancio che lei ha predisposto e che viene presentato all'attenzione del Consiglio Comunale partono proprio dall'esigenza che condividiamo di non aprire nessuna lite tra passato e presente perché neanche noi vogliamo perdere il futuro e quindi ci limitiamo ad analizzare, a prescindere da quelli che sono stati i pregressi che hanno portato la predisposizione del suo documento, il presente cercando di entrare nel merito delle questioni che sono state sollevate. Il nostro giudizio sul suo bilancio, è un giudizio drasticamente negativo, Assessore Rolando, e lo è per una serie svariata di motivi che proverò ad enunciare in questo intervento. Lei lo definisce, a pagina 1 della sua relazione, un bilancio prudente, non so se l'aggettivazione prudente è corretta dal punto di vista anche politico, è un bilancio che peraltro è assolutamente 5 Stelle ed è assolutamente appendiniano, cioè un bilancio che di fatto non evidenzia alcuna scelta strategica e alcuna visione di sviluppo per questa Città. Questo è questo bilancio, poi se è prudente, non è prudente questo lo vedremo ed è divertente l'inciso che fa nel medesimo capoverso: che questo bilancio consentirà di tener fede alle linee programmatiche e agli obiettivi che la Sindaca si è posta. Noi non sappiamo se questo bilancio terrà fede, quelle linee programmatiche lì nei primi 20 mesi sono state completamente disattese su tutta la linea, forse effettivamente l'auspicio che ha la maggioranza è che con questo bilancio finalmente arriveranno nel rispetto di queste linee programmatiche, sempre le stesse, quelle dei supermercati, quelle di non fare ricorso per le spese correnti, ad entrate non ripetitive, tutta una serie di questioni abbastanza, come dire, divertenti da leggere alla luce di questa frase, vedremo se poi effettivamente si verificheranno. Lei parla poi nella sua medesima relazione alla pagina 2 di un bilancio che dà il segnale o accompagna operazioni di rilancio del sistema economico locale e sostanzialmente il dubbio, è la prima cosa che viene in mente, è se con questa frase fa ad esempio riferimento al tema di open for business. Lei si ricorda che all'inizio del mandato, Assessore Rolando, in pompa magna venne annunciato il grande programma dell'industria 4.0, le grandi operazioni di incentivazione del produttivo che certamente avrebbero dato, accompagnato, mettiamola così, non so se a differenza del passato, cercherò di usare il suo monito di Churchill, cercheremo di evitare differenze, quello che noi non rileviamo è dove sono queste misure, cioè francamente al di là degli slogan e al di là delle conferenze stampa, delle foto, delle grandi riunioni con questo meccanismo: "Dateci le idee; partecipiamo insieme alla dinamica della Città" che più alcuni Assessori di altri, in particolar modo forse mi viene da citare certamente l'Assessore Sacco che ha un po' questa delega allo sviluppo economico, che è il mio principale, come dire, punto di riferimento e faro metodologico, il problema è che al di là di organizzare bellissime riunioni, sempre meno peraltro, finita sta vicenda del bilancio, faremo un po' il punto della situazione e ci consentirà l'Amministrazione Comunale in carica di verificare un po' quali sono effettivamente "le azioni concrete di rilancio del sistema economico locale" che avete messo in campo perché io leggo, leggo parole sue, Assessore Rolando. Abbiamo visto il titolo di open for business, attendiamo fiduciosi anche consci del grande entusiasmo che ha scatenato soprattutto dei giudizi del sistema economico produttivo locale, che sono entusiasti, davvero entusiasti, Assessore Rolando, di come si sta andando avanti sul fronte dello sviluppo economico locale in questa Città, lo vedremo. La questione - chiedo scusa, ho preso qualche appunto, in questo intervento rischio davvero di essere, come dire, forse leggermente sconnesso in termini di eloquenza nell'intervento - non paghi di averlo messo negli incipit a pagina 7 lei con forza ribadisce che fate misure che favoriscono l'attrazione di nuovi capitali, noi nel bilancio non ne abbiamo vista una di misura che favorisca l'attrazione di nuovi capitali, non una, però magari ribadisco siamo noi che non abbiamo letto le cose adeguatamente, e la creazione di condizioni affinché le imprese di produzione e le aziende terziarie siano incentivate ad investire in innovazione. Così! Cioè, è impressionante, c'è un elenco infinito ed interminabile di misure per l'attrazione di nuovi capitali questo bilancio, non so se intendeva prudente in questi termini, cioè c'è un po' di dicotomia, mi consenta, rispetto a messaggi che vengono, come dire, ad essere un pochino divergenti, cioè bilancio prudente che è appendiniano in tutto e per tutto, cioè un bilancio, non me ne voglia la Sindaca, da ragionieri, ecco, cioè che non ha nessuna visione vera di sviluppo di questa Città condito qua e là con, come dire, belle frasi che sicuramente chi è fuori da quest'Aula sta apprezzando nella concretezza e nella declinazione. Cioè, sicuramente tutti gli operatori economici di questa Città apprezzano e stimano davvero questo interventismo costante che state mettendo in campo per dare dinamismo allo sviluppo economico locale di questa Città, anche perché, e l'analisi ovviamente è per noi impietosa e, lo cita lei, il tasso di disoccupazione torinese è pari a quello del Mezzogiorno d'Italia e sostanzialmente fa riferimento ad una condizione economica di una certa qual difficoltà. Ma la chicca di tutto questo ragionamento è poi successivamente a pagina 8, leggo cosa lei, ripeto, cosa lei ha detto ieri: "L'Amministrazione sta investendo nella riqualificazione di spazi urbani come progetti come AperTo e Co-City"; menomale che è stato fatto un Piano periferie dal Governo precedente perché se non avessimo fatto il Piano periferie davvero mi chiedo che cosa era fattibile davvero rivendicare. Periferie: ricorda qualcosa questa parola? sempre nelle linee di mandato, quelle cose, sapete quelle cose che non stanno nel centro sono le periferie, quelle su cui giustamente avete correttamente stravinto le elezioni amministrative". Nella tutela dell'ambiente, nella lotta all'inquinamento attraverso l'adozione di misura a favore della mobilità sostenibile". Ecco, andate avanti anche sulla ZTL centrale, per favore! Sempre in quest'ottica di sviluppo del sistema economico locale, non paghi di aver carrato tutta la città di centri commerciali e non paghi di aver sostanzialmente raggiunto il record assoluto, in una scala temporale, di ASPI superfici commerciali, fate anche una bella blindatura del centro a pagamento. Dritti, per favore, andate dritti che sicuramente verrete apprezzati e ricordati. "Nel portare innovazioni e tecnologie di avanguardia al servizio della comunità": Dov'è l'Assessora Pisano? C'è? Ecco, se per servizi, tecnologie di avanguardia intendiamo quelle meravigliose code che abbiamo visto uscire dalla Consolata, credo che i torinesi dicano: "Ma anche no". Cioè, ma anche no. Allora, ci va anche un po' di pudore, cioè ogni tanto mettere in evidenza che è più difficile governare che scrivere slogan a caso, può essere uno dei viatici che consente di andare nell'ottica dell'auspicio nella sua frase di Winston Churchill, perché riconosceremmo un po' più di onestà intellettuale rispetto a quello che, devo essere sincero, non tanto lei quanto persona, ma è diciamo qualche esponente della maggioranza politica che le consente di stare lì seduto, quest'oggi, e in generale al governo della città, non abbiamo riconosciuto e poi, bellissima: "Nel favorire lo sviluppo di artigianato e commercio locale" Sono i mercatini di Natale? Cioè che cosa è questo, lo sviluppo di artigianato e commercio? Quindi la rivendicazione di queste mirabolanti azioni di 20 mesi davvero sono un vero punto d'orgoglio, cioè dovete veramente andarne orgogliosi. Veniamo ai punti più squisitamente contabili, in maniera tale che così si traducano concretamente alcuni aspetti che hanno, come dire, stimolato la curiosità dal punto di vista sostanziale. In particolar modo è divertente come sostanzialmente lei cita l'incremento del Fondo crediti a dubbia esigibilità, perché leggendo queste parti sembrerà vero che, come dire, effettivamente è stata fatta un'operazione oggettivamente di grande livello, cioè mettere ad accantonamento il fondo che sostanzialmente tende a coprire la spesa in virtù del fatto che abbiamo dei crediti, tema storico, che non vengono riscossi, dopodiché però se noi andiamo a verificare come i Revisori dei Conti definiscono, chiedo scusa, la..., c'è un passaggio su questo tema che avete posto, nella loro relazione ad un certo punto, a pagina 28 di 40, fanno riferimento specifico alla questione del Fondo di FCDE, chiedo scusa se uso questo acronimo, e sostanzialmente dicono: "Si fa presente che enti che negli ultimi tre esercizi hanno formalmente attivato un processo di accelerazione proprio delle capacità di riscossione possono calcolare il Fondo crediti di dubbia esigibilità facendo riferimento ai (incomprensibile) di tali esercizi". Cosa voglio dire? Che noi abbiamo apprezzato dal punto di vista strutturale la questione dell'incremento del Fondo crediti di dubbia esigibilità; poniamo l'attenzione, lo lasciamo per il verbale, che al momento è solo formale perché se poi uno va ad analizzare l'effettiva capacità di riscossione della Città, si accorge che questa non è sostanzialmente ancora allineata con quello che dovrebbe essere. Sempre tornando alla sua relazione, Assessore, alla pagina 10, dopo aver pontificato, con grande efficacia semantica, ve lo riconosco, perché l'intervento è di un certo qual pregio in termini di lessico italiano, ad un certo punto però rivendica il welfare che sostanzialmente, poi credo che altri colleghi del Partito Democratico metteranno in evidenza questo aspetto, rivendica il welfare come elemento essenziale della struttura portante della Città. Poi giustamente dice che è prevista una contrazione, cioè giusto per stare in tema, un bilancio che è prudente dove c'è un elenco di cose che dovrebbe garantire il rispetto degli equilibri di bilancio e va bene, ma soprattutto lo dice lei, dovrebbe garantire il rispetto del programma di mandato di Appendino e soci. Io invito tutti voi a leggere che cosa avete scritto e avete presentato ai cittadini di Torino, che cosa avete fatto in questi 20 mesi e vi faccio una semplice domanda: se questo bilancio è effettivamente il veicolo per rispondere a quel tipo di programma. Dite che il welfare è essenziale e lo tagliate, sostanzialmente, diciamo così, che ci si permetta di rilevare qualche piccola, qualche microscopica contraddizione. Dal punto di vista strutturale viene rivendicata con grande enfasi la alienazione del patrimonio immobiliare della Città; su questo noi siamo sempre stati molto chiari, abbiamo sempre ritenuto che la razionalizzazione del patrimonio immobiliare della Città era una delle condizioni programmatiche di qualunque Amministrazione di qualunque colore, perché qui c'è un tema di riorganizzazione, ci saremmo aspettati, io glielo dissi all'insediamento suo, se se lo ricorda, anche qualche grado di razionalizzazione del patrimonio immobiliare in termini interassessorili, perché questa questione ovviamente è una questione strutturale che, proprio per le esigenze che credo si rappresentino nel prossimo futuro, sarà comunque utile fare, invece lei ha sostanzialmente interpretato credo male la mia sollecitazione. Quando io le dissi: guardi che forse bisogna fare una piccola ricognizione del patrimonio immobiliare nei diversi Assessorati perché occorre avere una gestione unitaria, non intendevo bisogna vendere il patrimonio delle IPAB per finanziare spesa, cioè guardi che non intendevamo quello, forse mi ha frainteso, allora glielo dico a verbale in Aula, rifare una ricognizione generale del patrimonio immobiliare non significa quello, Assessore Rolando, non significa fare un piano di dismissioni in cui si prendeva quanto era stato lasciato dai nostri avi - caro Camillo, guardaci tu - alla Città per prendere quei soldi e dirottarli a pagare spesa. Non intendevamo quello, se siamo stati fraintesi, Assessore Rolando, ha sempre tempo davvero a rettificare, anche perché sarebbe interessante capire dove vanno tutte queste ipotetiche risorse perché poi purtroppo per noi la questione dell'effettiva rispondenza tra la previsione di competenza e poi l'accertamento in cassa delle alienazioni immobiliari, ahi noi, segna la difficoltà generale della contingenza economica della Città. Dal punto di vista strutturale passerei alla questione delle Partecipate che lei non cita nella sua relazione e quindi mi ha costretto a controllare se per caso era citata nel parere dei Revisori e correttamente lo è, soprattutto per quanto riguarda due questioni che ci hanno tenuto compagnia in questi ormai quasi due anni che sono, da un lato la strategia sulle Partecipate in termini delle cosiddette privatizzazioni, questa bestia nera per alcuni del Movimento 5 Stelle, perché per altri invece, come dire, vale tutto, mi viene da ridere, sarebbe forse stato utile rimandare la discussione sul bilancio al termine della, come dire, ridicola questione posta dal candidato, auto candidato Premier Di Maio nei confronti del PD che di colpo è diventato attrattivo, sarebbe stato divertente fare questa discussione a valle di questa fase, ma purtroppo i tempi, la tempistica ci obbliga a farla oggi. Dicevo, sul tema Partecipate voi siete arrivati con un Piano di dismissione che noi abbiamo sostanzialmente condiviso nei principi generali e puntualmente rivendicato di non condividere sotto altri. Le due questioni, se se lo ricorda, erano il Centro Agroalimentare e la SAGAT che sono le due questioni su cui come Partito Democratico siamo sempre stati contrari; per quanto riguarda il CAAT alla non decisione in ordine a valutazione delle quote da dismettere, per quanto riguarda SAGAT al fatto che il 10% delle quote di proprietà della Città andavano mantenute perché riteniamo, continuiamo a ritenere l'Aeroporto di una Città un asset strategico anche solo per sedere in Consiglio di Amministrazione. Invece qui la questione, ed è questo il secondo elemento di fondo che non si coglie, è dove vogliamo andare, cioè avete fatto una battaglia fuori tempo massimo, scusatemi, sulla questione della SMAT; non so se ricorda la maggioranza Consiliare che qui siete arrivati con la mozione e la delibera che avvia la ripubblicizzazione e la società consortile mano sinistra, non a caso la chiamo mano sinistra, con la mano destra avete fatto delle robe che credetemi, lo so che dovete fare un atto di fiducia nel cattivo Lo Russo, ma mai nel Centro Sinistra sarebbe stato possibile fare con la facilità con cui siete arrivati in quest'Aula. C'era davvero una discussione politica che contrapponeva posizioni che al di là della posizione personale di chi vi parla oggi, era davvero politica relativamente alle questione di IREN. La questione di IREN la state gestendo e l'avete gestita votando convintamente, difendendo, io guardo alcuni colleghi Consiglieri che rivendicano una forte aderenza ad alcuni valori, tipo la proprietà pubblica delle società che gestiscono i servizi pubblici, cioè è davvero surreale mettere insieme ascoltandovi le posizioni politiche sulla SMAT con tutto quello che avete fatto e state facendo su IREN: la scissione delle finanziarie, la cessione delle quote, cioè lì non vale niente? Cioè è incredibile da questo punto di vista. Poi noi politicamente mica siamo in disaccordo, attenzione bene, noi abbiamo una posizione molto coerente su questa questione e riteniamo che il processo di razionalizzazione del gruppo IREN sia un processo che deve andare virtuosamente, da un punto di vista strutturale a non modificare gli asset di governo e questo, Rolando, lei lo cita nella sua relazione, ma non è merito di quest'Amministrazione, perché il passaggio sulla governance che fa a pagina 12, che sostanzialmente dice: "Non solo per effetto di tale decisione che segna l'alleanza stabile col Comune di Genova viene salvaguardato per il futuro il controllo pubblico di IREN" è figlio di una logica e la logica era la modifica che fu fatta e che trova i suoi effetti nel 2018 che consente di alienare quote senza perdere il controllo. Sarebbe stato divertente, a ruoli invertiti, ascoltare la posizione del Movimento 5 Stelle qualora avessimo fatto noi la cosa. Surreale. Mettere insieme le delibere che avete votato di scissione di FSU e di cessione delle quote di IREN con le delibere su SMAT, credo davvero che è un campionato mondiale, assolutamente vinto dall'attuale maggioranza, di contorsione politica. Però se questo, come dire, consente a voi di avere una credibilità in Città, dicevo prima sulla credibilità delle azioni che state mettendo in campo, ma anche voi, ciascuno Consigliere quando andate immagino sostanzialmente i militanti più attenti stiamo tutti lì a sostenere e ad applaudire, dal punto di vista strutturale è davvero imbarazzante. Che cosa a nostro modo di vedere non funziona ulteriormente in questo bilancio? Beh, sicuramente quanto possiamo leggere a pagina 23. Vi ricordate, Consiglieri Comunali, guardo alcuni di voi in particolare, quando ci spiegavate che non si usava il territorio per fare cassa? Non so se ve lo ricordate, quella fase storica della vostra verginità politica in cui si spiegava che il Partito Democratico era il Partito del mattone, era il Partito che faceva le speculazioni edilizie, non so se ve la ricordate perché non capisco se avete problemi di memoria o altri tipi di problemi. La cosa divertente è che la fase cosiddetta emergenziale con cui ci avete spiegato qui che dovevamo usare gli oneri di urbanizzazione per pagare la spesa corrente, non so se ve la ricordate, noi ce la ricordiamo, siamo di buona memoria, e dicendo: "sarà l'ultimo anno", io me li ricordo gli interventi di molti dei presenti, compreso l'intervento dei Vice Sindaco: "sarà l'ultimo anno che useremo oneri di urbanizzazione per pagare spesa corrente" Eh! Così. Tant'è vero che, vi do qualche piccolo elemento: al di là della previsione nostra di 45 milioni denunciata da noi, completamente farlocca, che poi completamente da 32 ne avete spesi 29 di 32, 29 di 32 nel '17, la famosa fase emergenziale, non paghi lo fate nel '18 e vi portate anche avanti, lo fate anche nel '19. Allora, abbiate pazienza, cioè anche qua capite che noi stiamo davvero in difficoltà a muovere delle critiche perché avevamo fatto un'operazione virtuosa di risanamento di questo tipo di questioni; se voi andate a prendere i bilanci, come dire, che erano stati in qualche modo approvati, poi leggeremo, come dire, Corte Conti cosa dirà sul vero bilancio 5 Stelle, che è quello del '17, ma perché quello del 16 è colpa di Fassino, invece '17 diciamo così, e che sarà divertente leggere questo passaggio quando impegnate per il corrente anno 20 milioni e mezzo di 23 per spesa corrente. Ma io mi chiedo, ma con che faccia, con che faccia politica potete davvero continuare ad andare avanti rispetto a questo tipo di politiche? Alcune chicche, alcuni dettagli, che però la dicono lunga a nostro modo di vedere, una cosa che mi è saltata all'occhio, chiedo scusa, Presidente, prendo un po' di tempo di altri colleghi del Partito Democratico, se posso. Grazie, gentilissimo. Dando per scontato, sperando che vada bene anche ai colleghi. Il divertente e in qualche modo emblematico di cosa voglio dire quando parlo che manca una strategia, cito ad esempio la questione del personale comunale. Personale comunale è un tema da sempre e correttamente è stata proseguita e viene proseguita una politica virtuosa di contrazione di costi, a pagina 27 della relazione dei Revisori, alla voce formazione, sostanzialmente si individua una riduzione imposta alla formazione. E' un errore politico, questa è una scelta politica, anche perché parliamo veramente di importi qualche centinaia di migliaia di euro, ma è evidente che quello è un segnale che viene dato che non si crede in questa cosa, cosa che invece andrebbe fatta esattamente all'opposto, cioè io, come dire, penso che sarebbe stato molto più importante come segnale politico dire è vero che abbiamo delle percentuali di taglio che ci sono obbligate, ma ci sono delle scelte che non tocchiamo perché ha ragione - non c'è Napoli - quello che diceva ieri, quando diceva che alla fine il bilancio è un atto politico, è dal bilancio che si capiscono le strategie dell'Amministrazione. Quando io taglio il welfare faccio delle scelte; quando taglio la formazione del personale, faccio delle scelte. Allora ci sono delle scelte, quando uso i supermercati per pagare la spesa corrente, tra l'altro nei prossimi giorni cercheremo di capire questi 22 milioni, caro Vice Sindaco Montanari, quali altri supermercati, come dire, porteranno nel '18 e nel '19, poi facciamo una progressione tendenziale nel quinquennio, speriamo che riduciate un po' la velocità di 106 commerciali perché di questo passo la sensazione, come dire, è che finiremo il 2021 con ZTL che blinda il centro, tutti i supermercati nell'intorno e poi glielo andate a spiegare voi sostanzialmente alle persone che verranno danneggiate da questo tipo di politiche. Da un punto di vista strutturale quindi quello che abbiamo potuto rilevare, al di là di alcune questioni davvero più specifiche, è che questo bilancio non è prudente, Assessore Rolando, questo bilancio è privo di visione, è banalmente privo di visione, è un bilancio ragionieristico che punta esclusivamente ad un controllo delle spese e delle entrate, ma che non declina alcuna strategia politica. quelle che declina sono tutte strategie politiche che, mi dispiace deluderla, ma non consentiranno di tener fede alle linee programmatiche e agli obbiettivi che la Sindaca si è posta; io non so se li ha cambiati le linee programmatiche e gli obbiettivi, di sicuro usare l'urbanizzazione per finanziare spesa corrente, dismettere le quote di IREN e complessivamente fare le politiche, anzi non fare le politiche che state non facendo, open for business ad esempio, denuncia oggettivamente una carenza strutturale di visione. Per tutte queste ragioni, Assessore Rolando, pur riconoscendole davvero uno sforzo al massimo delle sue capacità, non rileviamo gli elementi per poter sostenere questo tipo di atto. Ma guardi, non tanto perché non vi siano coerenze rispetto ad alcune questioni, le ho citato la questione Partecipate, noi non facciamo mistero di ritenere un'esigenza prioritaria della Città la revisione strutturale del quadro delle Partecipate a contenimento del debito, non a finanziamento di spesa corrente. Non ho citato la questione del dividendo e di cosa paga quel dividendo, ma da un punto di vista strutturale ribadiamo la posizione del Partito Democratico di totale apertura rispetto ad una strategia qualora questa strategia venga posta all'attenzione del Consiglio Comunale. Al momento questo documento contabile, è un documento contabile; il dibattito che si è svolto nelle Commissioni noi abbiamo cercato di essere abbastanza attenti, perlomeno da parte della maggioranza non è arrivata nessuna sollecitazione emendativa, non è arrivato nessun punto di critica, questa maggioranza vota tutto quello che gli viene presentato in quest'Aula, diciamo così non la vediamo proprio stimolante l'iniziativa di alcuni Assessori, in particolar modo sul tema dello sviluppo. Noi continuiamo a ritenere che il bilancio sia davvero l'atto fondamentale del Comune ed è dal bilancio che si evincono le traiettorie, perché da questo tipo di impostazione documentale si capisce dove sta andando la Città, il problema è che questa Città, ahi noi, non sta andando da nessuna parte. Non ha un piano ragionevole di incentivazione delle attività produttive, passa da ZTL a pagamento, fiere, mercati, baracchette nel Centro Storico, mercatini più o meno sviluppati, robe così, cioè con tutto il dovuto rispetto, non voglio veramente derubricare anche iniziative che sono lodevoli, anticipo, spero di non scontentare i miei colleghi, se facciamo San Giovanni coi droni può essere una bella esperienza, cioè non è che, di per sé può anche non essere male, ma il futuro di Torino non passa da San Giovanni coi droni, cioè voi siete davvero irresponsabili, nel senso che non avete un'idea di sviluppo. Quello che manca ad Appendino e alla sua Giunta, ho capito che dal Consiglio arrivano pochi suggerimenti, quindi guardo voi, è questo, è questo, non c'è un'idea di sviluppo, guardate che il modello organizzativo della Città può anche variare e non ho dubbi a dire, sono passati quasi due anni, posso anche dire che forse il modello di sviluppo che c'era aveva segnato il suo tempo, ma diciamocela con franchezza, il modello e la visione di sviluppo di Torino aveva segnato il suo tempo dal punto di vista urbanistico, infrastrutturale, di gestione operativa e giustamente forse era giunto il momento di cambiare il modello di sviluppo, ma andava cambiato, non azzerato, questo è il punto politico. Il punto politico è questo qui, il modello di sviluppo se era effettivamente schifoso e si era discusso a lungo se lo era o non lo era, ma al di là del tema specifico se c'è Mozart, il Jazz Festival, Monet, il modello di sviluppo andava forse cambiato, diciamola con franchezza, cogliamo questa occasione che è un'occasione anche abbastanza importante della Sala Rossa, andava cambiato, non azzerato. Noi stiamo assistendo, abbiamo assistendo e stiamo assistendo all'azzeramento critico di un modello di sviluppo e alla non sostituzione di questo modello di sviluppo con un modello di sviluppo realmente alternativo. Quest'Amministrazione va in tutte le direzioni possibili: vuole pubblicizzare la SMAT e vende IREN; è contro i supermercati e li fa, è contro l'uso del consumo di suolo e usa l'urbanizzazione per pagare la spesa corrente. Va bene, non importa, paradossalmente sono contraddizioni anche legittime in una coalizione politica come questa, ma davvero non sono rispondenti al fabbisogno della Città. Ribadiamo e concluso la nostra piena disponibilità quando ci verrà chiesto, perché in questi due anni non ci è mai stato chiesto niente, quando ci verrà chiesto noi un po' di idee le abbiamo; se volete siamo disponibili a fornirle, siamo anche disponibili a fornire idee concrete per lo sviluppo della Città, avete avuto un'intuizione delle Olimpiadi, è un'intuizione felice, guardo l'Assessore Finardi, siamo disponibili, il PD è disponibile perché almeno su una..., non è che le Olimpiadi salveranno Torino, tanto per essere chiari, né possiamo consegnare la visione di sviluppo della Città alla candidatura olimpica, ma quando avete delle buone idee noi ci siamo. Ci siamo, siamo qua, Sindaca Appendino, per dare i nostri voti, per contribuire ad un dibattito e per aiutare questa Città che sta facendo una fatica del boia. Per tutte queste ragioni io credo che difficilmente, Assessore Rolando, le potremmo dare sostegno al suo bilancio di previsione. |