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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 10 Aprile 2018 ore 10,00
Paragrafo n. 5
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-00759
NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) - PERIODO 2018-2021 (ARTICOLO 170, COMMA 1, DEL D.LGS. N. 267/2000). APPROVAZIONE.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Nella discussione relativa al Bilancio di Previsione, partirei
dall'ultima frase citata dall'Assessore Rolando, che richiama addirittura Winston
Churchill, noi vogliamo altro, chissà cosa direbbe Winston Churchill a sentire dibattiti
in quest'Aula onestamente, però prendo spunto dalla questione che lei pone relativa al
passato e al presente e da questo punto di vista le riflessioni che facciamo in ordine al
bilancio che lei ha predisposto e che viene presentato all'attenzione del Consiglio
Comunale partono proprio dall'esigenza che condividiamo di non aprire nessuna lite tra
passato e presente perché neanche noi vogliamo perdere il futuro e quindi ci limitiamo
ad analizzare, a prescindere da quelli che sono stati i pregressi che hanno portato la
predisposizione del suo documento, il presente cercando di entrare nel merito delle
questioni che sono state sollevate. Il nostro giudizio sul suo bilancio, è un giudizio
drasticamente negativo, Assessore Rolando, e lo è per una serie svariata di motivi che
proverò ad enunciare in questo intervento. Lei lo definisce, a pagina 1 della sua
relazione, un bilancio prudente, non so se l'aggettivazione prudente è corretta dal punto
di vista anche politico, è un bilancio che peraltro è assolutamente 5 Stelle ed è
assolutamente appendiniano, cioè un bilancio che di fatto non evidenzia alcuna scelta
strategica e alcuna visione di sviluppo per questa Città. Questo è questo bilancio, poi se
è prudente, non è prudente questo lo vedremo ed è divertente l'inciso che fa nel
medesimo capoverso: che questo bilancio consentirà di tener fede alle linee
programmatiche e agli obiettivi che la Sindaca si è posta. Noi non sappiamo se questo
bilancio terrà fede, quelle linee programmatiche lì nei primi 20 mesi sono state
completamente disattese su tutta la linea, forse effettivamente l'auspicio che ha la
maggioranza è che con questo bilancio finalmente arriveranno nel rispetto di queste
linee programmatiche, sempre le stesse, quelle dei supermercati, quelle di non fare
ricorso per le spese correnti, ad entrate non ripetitive, tutta una serie di questioni
abbastanza, come dire, divertenti da leggere alla luce di questa frase, vedremo se poi
effettivamente si verificheranno. Lei parla poi nella sua medesima relazione alla pagina
2 di un bilancio che dà il segnale o accompagna operazioni di rilancio del sistema
economico locale e sostanzialmente il dubbio, è la prima cosa che viene in mente, è se
con questa frase fa ad esempio riferimento al tema di open for business. Lei si ricorda
che all'inizio del mandato, Assessore Rolando, in pompa magna venne annunciato il
grande programma dell'industria 4.0, le grandi operazioni di incentivazione del
produttivo che certamente avrebbero dato, accompagnato, mettiamola così, non so se a
differenza del passato, cercherò di usare il suo monito di Churchill, cercheremo di
evitare differenze, quello che noi non rileviamo è dove sono queste misure, cioè
francamente al di là degli slogan e al di là delle conferenze stampa, delle foto, delle
grandi riunioni con questo meccanismo: "Dateci le idee; partecipiamo insieme alla
dinamica della Città" che più alcuni Assessori di altri, in particolar modo forse mi viene
da citare certamente l'Assessore Sacco che ha un po' questa delega allo sviluppo
economico, che è il mio principale, come dire, punto di riferimento e faro metodologico,
il problema è che al di là di organizzare bellissime riunioni, sempre meno peraltro, finita
sta vicenda del bilancio, faremo un po' il punto della situazione e ci consentirà
l'Amministrazione Comunale in carica di verificare un po' quali sono effettivamente "le
azioni concrete di rilancio del sistema economico locale" che avete messo in campo
perché io leggo, leggo parole sue, Assessore Rolando. Abbiamo visto il titolo di open
for business, attendiamo fiduciosi anche consci del grande entusiasmo che ha scatenato
soprattutto dei giudizi del sistema economico produttivo locale, che sono entusiasti,
davvero entusiasti, Assessore Rolando, di come si sta andando avanti sul fronte dello
sviluppo economico locale in questa Città, lo vedremo. La questione - chiedo scusa, ho
preso qualche appunto, in questo intervento rischio davvero di essere, come dire, forse
leggermente sconnesso in termini di eloquenza nell'intervento - non paghi di averlo
messo negli incipit a pagina 7 lei con forza ribadisce che fate misure che favoriscono
l'attrazione di nuovi capitali, noi nel bilancio non ne abbiamo vista una di misura che
favorisca l'attrazione di nuovi capitali, non una, però magari ribadisco siamo noi che
non abbiamo letto le cose adeguatamente, e la creazione di condizioni affinché le
imprese di produzione e le aziende terziarie siano incentivate ad investire in
innovazione. Così! Cioè, è impressionante, c'è un elenco infinito ed interminabile di
misure per l'attrazione di nuovi capitali questo bilancio, non so se intendeva prudente in
questi termini, cioè c'è un po' di dicotomia, mi consenta, rispetto a messaggi che
vengono, come dire, ad essere un pochino divergenti, cioè bilancio prudente che è
appendiniano in tutto e per tutto, cioè un bilancio, non me ne voglia la Sindaca, da
ragionieri, ecco, cioè che non ha nessuna visione vera di sviluppo di questa Città
condito qua e là con, come dire, belle frasi che sicuramente chi è fuori da quest'Aula sta
apprezzando nella concretezza e nella declinazione. Cioè, sicuramente tutti gli operatori
economici di questa Città apprezzano e stimano davvero questo interventismo costante
che state mettendo in campo per dare dinamismo allo sviluppo economico locale di
questa Città, anche perché, e l'analisi ovviamente è per noi impietosa e, lo cita lei, il
tasso di disoccupazione torinese è pari a quello del Mezzogiorno d'Italia e
sostanzialmente fa riferimento ad una condizione economica di una certa qual difficoltà.
Ma la chicca di tutto questo ragionamento è poi successivamente a pagina 8, leggo cosa
lei, ripeto, cosa lei ha detto ieri: "L'Amministrazione sta investendo nella
riqualificazione di spazi urbani come progetti come AperTo e Co-City"; menomale che
è stato fatto un Piano periferie dal Governo precedente perché se non avessimo fatto il
Piano periferie davvero mi chiedo che cosa era fattibile davvero rivendicare. Periferie:
ricorda qualcosa questa parola? sempre nelle linee di mandato, quelle cose, sapete
quelle cose che non stanno nel centro sono le periferie, quelle su cui giustamente avete
correttamente stravinto le elezioni amministrative". Nella tutela dell'ambiente, nella
lotta all'inquinamento attraverso l'adozione di misura a favore della mobilità
sostenibile". Ecco, andate avanti anche sulla ZTL centrale, per favore! Sempre in
quest'ottica di sviluppo del sistema economico locale, non paghi di aver carrato tutta la
città di centri commerciali e non paghi di aver sostanzialmente raggiunto il record
assoluto, in una scala temporale, di ASPI superfici commerciali, fate anche una bella
blindatura del centro a pagamento. Dritti, per favore, andate dritti che sicuramente
verrete apprezzati e ricordati. "Nel portare innovazioni e tecnologie di avanguardia al
servizio della comunità": Dov'è l'Assessora Pisano? C'è? Ecco, se per servizi,
tecnologie di avanguardia intendiamo quelle meravigliose code che abbiamo visto
uscire dalla Consolata, credo che i torinesi dicano: "Ma anche no". Cioè, ma anche no.
Allora, ci va anche un po' di pudore, cioè ogni tanto mettere in evidenza che è più
difficile governare che scrivere slogan a caso, può essere uno dei viatici che consente di
andare nell'ottica dell'auspicio nella sua frase di Winston Churchill, perché
riconosceremmo un po' più di onestà intellettuale rispetto a quello che, devo essere
sincero, non tanto lei quanto persona, ma è diciamo qualche esponente della
maggioranza politica che le consente di stare lì seduto, quest'oggi, e in generale al
governo della città, non abbiamo riconosciuto e poi, bellissima: "Nel favorire lo
sviluppo di artigianato e commercio locale" Sono i mercatini di Natale? Cioè che cosa è
questo, lo sviluppo di artigianato e commercio? Quindi la rivendicazione di queste
mirabolanti azioni di 20 mesi davvero sono un vero punto d'orgoglio, cioè dovete
veramente andarne orgogliosi. Veniamo ai punti più squisitamente contabili, in maniera
tale che così si traducano concretamente alcuni aspetti che hanno, come dire, stimolato
la curiosità dal punto di vista sostanziale. In particolar modo è divertente come
sostanzialmente lei cita l'incremento del Fondo crediti a dubbia esigibilità, perché
leggendo queste parti sembrerà vero che, come dire, effettivamente è stata fatta
un'operazione oggettivamente di grande livello, cioè mettere ad accantonamento il
fondo che sostanzialmente tende a coprire la spesa in virtù del fatto che abbiamo dei
crediti, tema storico, che non vengono riscossi, dopodiché però se noi andiamo a
verificare come i Revisori dei Conti definiscono, chiedo scusa, la..., c'è un passaggio su
questo tema che avete posto, nella loro relazione ad un certo punto, a pagina 28 di 40,
fanno riferimento specifico alla questione del Fondo di FCDE, chiedo scusa se uso
questo acronimo, e sostanzialmente dicono: "Si fa presente che enti che negli ultimi tre
esercizi hanno formalmente attivato un processo di accelerazione proprio delle capacità
di riscossione possono calcolare il Fondo crediti di dubbia esigibilità facendo
riferimento ai (incomprensibile) di tali esercizi". Cosa voglio dire? Che noi abbiamo
apprezzato dal punto di vista strutturale la questione dell'incremento del Fondo crediti
di dubbia esigibilità; poniamo l'attenzione, lo lasciamo per il verbale, che al momento è
solo formale perché se poi uno va ad analizzare l'effettiva capacità di riscossione della
Città, si accorge che questa non è sostanzialmente ancora allineata con quello che
dovrebbe essere. Sempre tornando alla sua relazione, Assessore, alla pagina 10, dopo
aver pontificato, con grande efficacia semantica, ve lo riconosco, perché l'intervento è
di un certo qual pregio in termini di lessico italiano, ad un certo punto però rivendica il
welfare che sostanzialmente, poi credo che altri colleghi del Partito Democratico
metteranno in evidenza questo aspetto, rivendica il welfare come elemento essenziale
della struttura portante della Città. Poi giustamente dice che è prevista una contrazione,
cioè giusto per stare in tema, un bilancio che è prudente dove c'è un elenco di cose che
dovrebbe garantire il rispetto degli equilibri di bilancio e va bene, ma soprattutto lo dice
lei, dovrebbe garantire il rispetto del programma di mandato di Appendino e soci. Io
invito tutti voi a leggere che cosa avete scritto e avete presentato ai cittadini di Torino,
che cosa avete fatto in questi 20 mesi e vi faccio una semplice domanda: se questo
bilancio è effettivamente il veicolo per rispondere a quel tipo di programma. Dite che il
welfare è essenziale e lo tagliate, sostanzialmente, diciamo così, che ci si permetta di
rilevare qualche piccola, qualche microscopica contraddizione. Dal punto di vista
strutturale viene rivendicata con grande enfasi la alienazione del patrimonio
immobiliare della Città; su questo noi siamo sempre stati molto chiari, abbiamo sempre
ritenuto che la razionalizzazione del patrimonio immobiliare della Città era una delle
condizioni programmatiche di qualunque Amministrazione di qualunque colore, perché
qui c'è un tema di riorganizzazione, ci saremmo aspettati, io glielo dissi
all'insediamento suo, se se lo ricorda, anche qualche grado di razionalizzazione del
patrimonio immobiliare in termini interassessorili, perché questa questione ovviamente
è una questione strutturale che, proprio per le esigenze che credo si rappresentino nel
prossimo futuro, sarà comunque utile fare, invece lei ha sostanzialmente interpretato
credo male la mia sollecitazione. Quando io le dissi: guardi che forse bisogna fare una
piccola ricognizione del patrimonio immobiliare nei diversi Assessorati perché occorre
avere una gestione unitaria, non intendevo bisogna vendere il patrimonio delle IPAB per
finanziare spesa, cioè guardi che non intendevamo quello, forse mi ha frainteso, allora
glielo dico a verbale in Aula, rifare una ricognizione generale del patrimonio
immobiliare non significa quello, Assessore Rolando, non significa fare un piano di
dismissioni in cui si prendeva quanto era stato lasciato dai nostri avi - caro Camillo,
guardaci tu - alla Città per prendere quei soldi e dirottarli a pagare spesa. Non
intendevamo quello, se siamo stati fraintesi, Assessore Rolando, ha sempre tempo
davvero a rettificare, anche perché sarebbe interessante capire dove vanno tutte queste
ipotetiche risorse perché poi purtroppo per noi la questione dell'effettiva rispondenza tra
la previsione di competenza e poi l'accertamento in cassa delle alienazioni immobiliari,
ahi noi, segna la difficoltà generale della contingenza economica della Città. Dal punto
di vista strutturale passerei alla questione delle Partecipate che lei non cita nella sua
relazione e quindi mi ha costretto a controllare se per caso era citata nel parere dei
Revisori e correttamente lo è, soprattutto per quanto riguarda due questioni che ci hanno
tenuto compagnia in questi ormai quasi due anni che sono, da un lato la strategia sulle
Partecipate in termini delle cosiddette privatizzazioni, questa bestia nera per alcuni del
Movimento 5 Stelle, perché per altri invece, come dire, vale tutto, mi viene da ridere,
sarebbe forse stato utile rimandare la discussione sul bilancio al termine della, come
dire, ridicola questione posta dal candidato, auto candidato Premier Di Maio nei
confronti del PD che di colpo è diventato attrattivo, sarebbe stato divertente fare questa
discussione a valle di questa fase, ma purtroppo i tempi, la tempistica ci obbliga a farla
oggi. Dicevo, sul tema Partecipate voi siete arrivati con un Piano di dismissione che noi
abbiamo sostanzialmente condiviso nei principi generali e puntualmente rivendicato di
non condividere sotto altri. Le due questioni, se se lo ricorda, erano il Centro
Agroalimentare e la SAGAT che sono le due questioni su cui come Partito Democratico
siamo sempre stati contrari; per quanto riguarda il CAAT alla non decisione in ordine a
valutazione delle quote da dismettere, per quanto riguarda SAGAT al fatto che il 10%
delle quote di proprietà della Città andavano mantenute perché riteniamo, continuiamo a
ritenere l'Aeroporto di una Città un asset strategico anche solo per sedere in Consiglio
di Amministrazione. Invece qui la questione, ed è questo il secondo elemento di fondo
che non si coglie, è dove vogliamo andare, cioè avete fatto una battaglia fuori tempo
massimo, scusatemi, sulla questione della SMAT; non so se ricorda la maggioranza
Consiliare che qui siete arrivati con la mozione e la delibera che avvia la
ripubblicizzazione e la società consortile mano sinistra, non a caso la chiamo mano
sinistra, con la mano destra avete fatto delle robe che credetemi, lo so che dovete fare un
atto di fiducia nel cattivo Lo Russo, ma mai nel Centro Sinistra sarebbe stato possibile
fare con la facilità con cui siete arrivati in quest'Aula. C'era davvero una discussione
politica che contrapponeva posizioni che al di là della posizione personale di chi vi parla
oggi, era davvero politica relativamente alle questione di IREN. La questione di IREN
la state gestendo e l'avete gestita votando convintamente, difendendo, io guardo alcuni
colleghi Consiglieri che rivendicano una forte aderenza ad alcuni valori, tipo la
proprietà pubblica delle società che gestiscono i servizi pubblici, cioè è davvero surreale
mettere insieme ascoltandovi le posizioni politiche sulla SMAT con tutto quello che
avete fatto e state facendo su IREN: la scissione delle finanziarie, la cessione delle
quote, cioè lì non vale niente? Cioè è incredibile da questo punto di vista. Poi noi
politicamente mica siamo in disaccordo, attenzione bene, noi abbiamo una posizione
molto coerente su questa questione e riteniamo che il processo di razionalizzazione del
gruppo IREN sia un processo che deve andare virtuosamente, da un punto di vista
strutturale a non modificare gli asset di governo e questo, Rolando, lei lo cita nella sua
relazione, ma non è merito di quest'Amministrazione, perché il passaggio sulla
governance che fa a pagina 12, che sostanzialmente dice: "Non solo per effetto di tale
decisione che segna l'alleanza stabile col Comune di Genova viene salvaguardato per il
futuro il controllo pubblico di IREN" è figlio di una logica e la logica era la modifica
che fu fatta e che trova i suoi effetti nel 2018 che consente di alienare quote senza
perdere il controllo. Sarebbe stato divertente, a ruoli invertiti, ascoltare la posizione del
Movimento 5 Stelle qualora avessimo fatto noi la cosa. Surreale. Mettere insieme le
delibere che avete votato di scissione di FSU e di cessione delle quote di IREN con le
delibere su SMAT, credo davvero che è un campionato mondiale, assolutamente vinto
dall'attuale maggioranza, di contorsione politica. Però se questo, come dire, consente a
voi di avere una credibilità in Città, dicevo prima sulla credibilità delle azioni che state
mettendo in campo, ma anche voi, ciascuno Consigliere quando andate immagino
sostanzialmente i militanti più attenti stiamo tutti lì a sostenere e ad applaudire, dal
punto di vista strutturale è davvero imbarazzante. Che cosa a nostro modo di vedere non
funziona ulteriormente in questo bilancio? Beh, sicuramente quanto possiamo leggere a
pagina 23. Vi ricordate, Consiglieri Comunali, guardo alcuni di voi in particolare,
quando ci spiegavate che non si usava il territorio per fare cassa? Non so se ve lo
ricordate, quella fase storica della vostra verginità politica in cui si spiegava che il
Partito Democratico era il Partito del mattone, era il Partito che faceva le speculazioni
edilizie, non so se ve la ricordate perché non capisco se avete problemi di memoria o
altri tipi di problemi. La cosa divertente è che la fase cosiddetta emergenziale con cui ci
avete spiegato qui che dovevamo usare gli oneri di urbanizzazione per pagare la spesa
corrente, non so se ve la ricordate, noi ce la ricordiamo, siamo di buona memoria, e
dicendo: "sarà l'ultimo anno", io me li ricordo gli interventi di molti dei presenti,
compreso l'intervento dei Vice Sindaco: "sarà l'ultimo anno che useremo oneri di
urbanizzazione per pagare spesa corrente" Eh! Così. Tant'è vero che, vi do qualche
piccolo elemento: al di là della previsione nostra di 45 milioni denunciata da noi,
completamente farlocca, che poi completamente da 32 ne avete spesi 29 di 32, 29 di 32
nel '17, la famosa fase emergenziale, non paghi lo fate nel '18 e vi portate anche avanti,
lo fate anche nel '19. Allora, abbiate pazienza, cioè anche qua capite che noi stiamo
davvero in difficoltà a muovere delle critiche perché avevamo fatto un'operazione
virtuosa di risanamento di questo tipo di questioni; se voi andate a prendere i bilanci,
come dire, che erano stati in qualche modo approvati, poi leggeremo, come dire, Corte
Conti cosa dirà sul vero bilancio 5 Stelle, che è quello del '17, ma perché quello del 16
è colpa di Fassino, invece '17 diciamo così, e che sarà divertente leggere questo
passaggio quando impegnate per il corrente anno 20 milioni e mezzo di 23 per spesa
corrente. Ma io mi chiedo, ma con che faccia, con che faccia politica potete davvero
continuare ad andare avanti rispetto a questo tipo di politiche? Alcune chicche, alcuni
dettagli, che però la dicono lunga a nostro modo di vedere, una cosa che mi è saltata
all'occhio, chiedo scusa, Presidente, prendo un po' di tempo di altri colleghi del Partito
Democratico, se posso. Grazie, gentilissimo. Dando per scontato, sperando che vada
bene anche ai colleghi. Il divertente e in qualche modo emblematico di cosa voglio dire
quando parlo che manca una strategia, cito ad esempio la questione del personale
comunale. Personale comunale è un tema da sempre e correttamente è stata proseguita e
viene proseguita una politica virtuosa di contrazione di costi, a pagina 27 della relazione
dei Revisori, alla voce formazione, sostanzialmente si individua una riduzione imposta
alla formazione. E' un errore politico, questa è una scelta politica, anche perché
parliamo veramente di importi qualche centinaia di migliaia di euro, ma è evidente che
quello è un segnale che viene dato che non si crede in questa cosa, cosa che invece
andrebbe fatta esattamente all'opposto, cioè io, come dire, penso che sarebbe stato
molto più importante come segnale politico dire è vero che abbiamo delle percentuali di
taglio che ci sono obbligate, ma ci sono delle scelte che non tocchiamo perché ha
ragione - non c'è Napoli - quello che diceva ieri, quando diceva che alla fine il bilancio
è un atto politico, è dal bilancio che si capiscono le strategie dell'Amministrazione.
Quando io taglio il welfare faccio delle scelte; quando taglio la formazione del
personale, faccio delle scelte. Allora ci sono delle scelte, quando uso i supermercati per
pagare la spesa corrente, tra l'altro nei prossimi giorni cercheremo di capire questi 22
milioni, caro Vice Sindaco Montanari, quali altri supermercati, come dire, porteranno
nel '18 e nel '19, poi facciamo una progressione tendenziale nel quinquennio, speriamo
che riduciate un po' la velocità di 106 commerciali perché di questo passo la
sensazione, come dire, è che finiremo il 2021 con ZTL che blinda il centro, tutti i
supermercati nell'intorno e poi glielo andate a spiegare voi sostanzialmente alle persone
che verranno danneggiate da questo tipo di politiche. Da un punto di vista strutturale
quindi quello che abbiamo potuto rilevare, al di là di alcune questioni davvero più
specifiche, è che questo bilancio non è prudente, Assessore Rolando, questo bilancio è
privo di visione, è banalmente privo di visione, è un bilancio ragionieristico che punta
esclusivamente ad un controllo delle spese e delle entrate, ma che non declina alcuna
strategia politica. quelle che declina sono tutte strategie politiche che, mi dispiace
deluderla, ma non consentiranno di tener fede alle linee programmatiche e agli
obbiettivi che la Sindaca si è posta; io non so se li ha cambiati le linee programmatiche
e gli obbiettivi, di sicuro usare l'urbanizzazione per finanziare spesa corrente,
dismettere le quote di IREN e complessivamente fare le politiche, anzi non fare le
politiche che state non facendo, open for business ad esempio, denuncia oggettivamente
una carenza strutturale di visione. Per tutte queste ragioni, Assessore Rolando, pur
riconoscendole davvero uno sforzo al massimo delle sue capacità, non rileviamo gli
elementi per poter sostenere questo tipo di atto. Ma guardi, non tanto perché non vi
siano coerenze rispetto ad alcune questioni, le ho citato la questione Partecipate, noi non
facciamo mistero di ritenere un'esigenza prioritaria della Città la revisione strutturale
del quadro delle Partecipate a contenimento del debito, non a finanziamento di spesa
corrente. Non ho citato la questione del dividendo e di cosa paga quel dividendo, ma da
un punto di vista strutturale ribadiamo la posizione del Partito Democratico di totale
apertura rispetto ad una strategia qualora questa strategia venga posta all'attenzione del
Consiglio Comunale. Al momento questo documento contabile, è un documento
contabile; il dibattito che si è svolto nelle Commissioni noi abbiamo cercato di essere
abbastanza attenti, perlomeno da parte della maggioranza non è arrivata nessuna
sollecitazione emendativa, non è arrivato nessun punto di critica, questa maggioranza
vota tutto quello che gli viene presentato in quest'Aula, diciamo così non la vediamo
proprio stimolante l'iniziativa di alcuni Assessori, in particolar modo sul tema dello
sviluppo. Noi continuiamo a ritenere che il bilancio sia davvero l'atto fondamentale del
Comune ed è dal bilancio che si evincono le traiettorie, perché da questo tipo di
impostazione documentale si capisce dove sta andando la Città, il problema è che questa
Città, ahi noi, non sta andando da nessuna parte. Non ha un piano ragionevole di
incentivazione delle attività produttive, passa da ZTL a pagamento, fiere, mercati,
baracchette nel Centro Storico, mercatini più o meno sviluppati, robe così, cioè con
tutto il dovuto rispetto, non voglio veramente derubricare anche iniziative che sono
lodevoli, anticipo, spero di non scontentare i miei colleghi, se facciamo San Giovanni
coi droni può essere una bella esperienza, cioè non è che, di per sé può anche non essere
male, ma il futuro di Torino non passa da San Giovanni coi droni, cioè voi siete davvero
irresponsabili, nel senso che non avete un'idea di sviluppo. Quello che manca ad
Appendino e alla sua Giunta, ho capito che dal Consiglio arrivano pochi suggerimenti,
quindi guardo voi, è questo, è questo, non c'è un'idea di sviluppo, guardate che il
modello organizzativo della Città può anche variare e non ho dubbi a dire, sono passati
quasi due anni, posso anche dire che forse il modello di sviluppo che c'era aveva
segnato il suo tempo, ma diciamocela con franchezza, il modello e la visione di
sviluppo di Torino aveva segnato il suo tempo dal punto di vista urbanistico,
infrastrutturale, di gestione operativa e giustamente forse era giunto il momento di
cambiare il modello di sviluppo, ma andava cambiato, non azzerato, questo è il punto
politico. Il punto politico è questo qui, il modello di sviluppo se era effettivamente
schifoso e si era discusso a lungo se lo era o non lo era, ma al di là del tema specifico se
c'è Mozart, il Jazz Festival, Monet, il modello di sviluppo andava forse cambiato,
diciamola con franchezza, cogliamo questa occasione che è un'occasione anche
abbastanza importante della Sala Rossa, andava cambiato, non azzerato. Noi stiamo
assistendo, abbiamo assistendo e stiamo assistendo all'azzeramento critico di un
modello di sviluppo e alla non sostituzione di questo modello di sviluppo con un
modello di sviluppo realmente alternativo. Quest'Amministrazione va in tutte le
direzioni possibili: vuole pubblicizzare la SMAT e vende IREN; è contro i supermercati
e li fa, è contro l'uso del consumo di suolo e usa l'urbanizzazione per pagare la spesa
corrente. Va bene, non importa, paradossalmente sono contraddizioni anche legittime in
una coalizione politica come questa, ma davvero non sono rispondenti al fabbisogno
della Città. Ribadiamo e concluso la nostra piena disponibilità quando ci verrà chiesto,
perché in questi due anni non ci è mai stato chiesto niente, quando ci verrà chiesto noi
un po' di idee le abbiamo; se volete siamo disponibili a fornirle, siamo anche disponibili
a fornire idee concrete per lo sviluppo della Città, avete avuto un'intuizione delle
Olimpiadi, è un'intuizione felice, guardo l'Assessore Finardi, siamo disponibili, il PD è
disponibile perché almeno su una..., non è che le Olimpiadi salveranno Torino, tanto per
essere chiari, né possiamo consegnare la visione di sviluppo della Città alla candidatura
olimpica, ma quando avete delle buone idee noi ci siamo. Ci siamo, siamo qua, Sindaca
Appendino, per dare i nostri voti, per contribuire ad un dibattito e per aiutare questa
Città che sta facendo una fatica del boia. Per tutte queste ragioni io credo che
difficilmente, Assessore Rolando, le potremmo dare sostegno al suo bilancio di
previsione.

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