Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 15
MOZIONE 2016-06667
(MOZIONE N. 12/2018) "ADESIONE ALLA CARTA DI PALERMO 2015" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA ARTESIO IN DATA 21 DICEMBRE 2016.
Interventi
GIUSTA Marco (Assessore)
Mi permetto di intervenire nel dibattito, perché, da come mi hanno spiegato come
funziona l'Amministrazione, l'Amministrazione parla per atti, per delibere, per
iniziative che intraprende e la nostra Amministrazione, su questo tema si è espressa in
maniera molto chiara, con la delibera sulle politiche per l'interculturalità e la
partecipazione che è stata presentata qualche settimana fa, ha dato una linea che, in
qualche maniera, assume l'indicazione che è stata detta dalle due Consigliere del
Movimento prima, e che in qualche maniera avanza delle proposte nel solco del
ragionamento della Carta di Palermo, la considerazione dell'immigrazione come un
diritto della persona umana, la visione sul fatto che, in qualche maniera, mi permetto di
criticare Bauman, rispetto al fatto che le immigrazioni ormai sono realtà a livello locale
e che quindi le strategie, come si diceva prima, a livello globale e complessive, è vero
che devono essere attuate, ma non possono essere attuate da un'Amministrazione, da un
singolo comune. Quello che noi possiamo fare è provare a costruire un programma
interculturale della città per non far diventare, appunto, le persone trasparenti, ma che in
qualche maniera, per considerare anche i diritti che queste persone acquisiscono sul
territorio. Mi permetto di sottolineare, anche perché sono delle notizie che ci hanno
anche abbastanza fatto piacere, che Intercultural City ci ha chiesto di presentare questa
delibera ad Amsterdam, nel prossimo convegno, sono state avviare anche delle
interlocuzioni, con altri enti del territorio a livello anche nazionale, per definire come, in
qualche maniera, queste azioni possono essere messe a fattor comune. Ma, ritorno e mi
permetto di rispondere a questo ragionamento sul tema del capitalismo con una battuta,
nel senso, quando effettivamente si parla, tra le varie persone su quelle che sono le
motivazioni per cui le discriminazioni vengono attuate, le differenze a livello
economico, a livello sociale, vengono continuare in questo mondo quindi si arriva a
definire qual è il problema, il problema è il capitalismo, o il neo-liberalismo o tutte le
forme economiche che, in qualche maniera, consentono, diciamo così, un damping a
livello di diritti, a livello di possibilità, a livello di aspettativa di vita, a livello di
situazione tra le diverse parti del mondo. Verissimo quello che citava la Capogruppo
Artesio, tra la scelta tra partire o morire, la scelta rimane, comunque, quella di partire,
perché questa è una scelta di vita che, in qualche maniera, per quanto non hai delle
speranze e non hai delle consapevolezze forti, e su questo è vero che occorre creare
anche una consapevolezza, una realtà rispetto a quello che determinano le rotte
migratorie, ma andando anche a recuperare ad esempio quello che diceva il Presidente
Boeri, dell'INPS, dei canali umanitari all'interno di queste rotte migratorie, che vadano
anche a considerare il fatto che le competenze delle singole persone che partono, ormai,
acquisiscono un valore universale e che, quindi, sul tema dell'Università, delle capacità
progettuali, sulle e-skill sui migranti che acquisiscono le e-skill, ci sono ormai una serie
di evidenze molto interessanti. Ma, mi permetto di fare un'ultima battuta e con questo
chiudo, riprendendo, invece, una citazione di Bauman: quando noi vediamo fisicamente
le persone migranti presenti sul nostro territorio, in realtà, loro fomentano la cosiddetta
paura lontana, di vedere che quello che succede a loro, può essere che succeda anche a
noi, quello che viviamo è esattamente una fortuna rispetto ad altre persone, di essere
nate in altre condizioni, di essere cresciuti all'interno di altre condizioni, che però non
sono scritte sulla pietra; in qualche modo possono cambiare, noi ci siamo stati per anni
un popolo migratorio, che è andato altrove a cercare la propria fortuna e, soprattutto, a
livello di migranti ambientali, che è un tema molto caro al Movimento 5 Stelle e che
anche per me è davvero un'iniziativa fortissima, quando noi acquisiamo la
consapevolezza che la raccolta differenziata che avviene su un territorio, in qualche
maniera, aiuta un altro territorio a non essere inquinato e, quindi, a non produrre siccità,
carestie, erosione del suolo e quant'altro se ne può aggiungere, in qualche maniera, ci
rendiamo conto che siamo noi i responsabili diretti di una serie di comportamenti che
incidono a livello dell'altra parte del globo e che, quindi, in qualche modo, questo esser
completamente collegati, ci mette anche nella disponibilità di superare le paure, le
ritrosie che abbiamo nei confronti, normalmente delle persone migranti e di riuscire, ad
ottenere la consapevolezza di solidarietà e umanità che ci dovrebbe contraddistinguere.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)