Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Grazie Presidente, ma a sentire la risposta dell'Assessore su come si sia inceppato il meccanismo con cui il Comune di Torino avrebbe potuto ottenere finanziamenti per 700.000 euro per progetti destinati al contrasto della radicalizzazione violenta, quindi, progetti di prevenzione al terrorismo. Ecco, a sentire il suo intervento, sarebbe passata la voglia a chiunque, di partecipare, perché il tema è questo: continuare a minimizzare laddove, invece, si dovrebbe valorizzare. Ora, ci sono volute due settimane per ricostruire l'iter di una vicenda che pare essere ordinaria nell'attività dell'Assessorato di Giusta. Non nascondo che sono rimasta particolarmente colpita dal fatto che non soltanto ci sono volute due settimane, ma che alcune considerazioni che erano, invece, considerazioni piuttosto semplici - se era così evidente e tracciabile l'iter – perché comprendo che ricostruire nel dettaglio, ma rispetto ad un atteggiamento di attenzione alta, una dichiarazione all'articolista, evidentemente, affinché l'informazione fosse un'informazione corretta, la si poteva dare subito, invece no, l'Assessore si è trincerato dietro un no comment, che, a questo punto, considero particolarmente sospetto, e oggi ci troviamo a dover minimizzare quello che, invece, poteva essere un'opportunità. Sono rimaste in sospeso alcune domande senza risposta; la prima, quindi, non è vero che poco prima che si insediasse l'Amministrazione, il Comune di Torino partecipò, quella volta come capofila, a un analogo bando; senza vincerlo, è vero, ma piazzandosi in graduatoria ed essendo in grado con le proprie forze di accedere, di tentare di accedere ai finanziamenti. Altra domanda che attende risposte, non da oggi, è: che ne è della delibera con cui si doveva istituzionalizzare il Tavolo di lavoro su prevenzione e contrasto alla radicalizzazione violenta? Ricordo che l'Assessore Giusta e la Presidente della Commissione Legalità, che mi pare fosse al corrente della vicenda, dell'opportunità dei finanziamenti, ecco, l'Assessore e la Presidente della Commissione Legalità ci avevano messo la faccia, il problema è che c'è un momento in cui alle parole dovrebbero seguire i fatti. È quasi un anno, Presidente, è quasi un anno che sentiamo non soltanto parlare dell'opportunità di formalizzare questo Tavolo, ma anche degli altri impegni che intorno a questo tema l'Amministrazione si è presa nei confronti dei soggetti che se ne occupano direttamene. E qui, Presidente, veniamo al tema del perché è così importante, evidentemente, tentare tutte le strade perché l'accesso ai finanziamenti possa riuscire e, quindi, dare concretezza e progettualità alle intenzioni. Il perché riguarda il fatto che ogni qualvolta si affacci un'iniziativa, la scusa che ci viene proposta è: "Non ci sono soldi", l' abbiamo sentito anche prima, siamo riusciti a sentir parlare di piano di rientro anche su una discussine che riguardava meramente le politiche. Non ci sono soldi, Presidente, ma non si fa nemmeno nulla per recuperarne, e io lo trovo particolarmente curioso, in un tempo come questo. C'è un'espressione vernacolare napoletana, che non citerò per decoro in quest'Aula, Presidente, ma che, sostanzialmente evoca la doppiezza morale di chi piange miseria trovandosi in una posizione di favore. Ecco, io credo che, almeno su determinate tematiche, i torinesi si meritino di meglio. |