Interventi |
TEVERE Carlotta Grazie Presidente. Nel concordare con la corretta ricostruzione degli eventi esposta dall'Assessore e con le sue considerazioni, debbo esprimere il mio personale rammarico per il trattamento che viene riservato da alcuni organi di informazione al medesimo tema e cioè la partecipazione ai bandi europei, peraltro aventi ad oggetto lo steso tema. Non si può negare la mancata presentazione della domanda di partecipazione al progetto de quo, cosa che, naturalmente dispiace, ma che, oggettivamente, è stata impedita da diversi e concomitanti fattori e problematiche tecniche, che sono stati ben spiegati dall'Assessore e sui quali, ovviamente, non mi risoffermo nuovamente. Il mio rammarico è riferito, invece, al fatto che lo stesso trattamento non viene riservato alla partecipazione, ma, soprattutto, alla vittoria del Comune nell'ambito di altri bandi europei, peraltro aventi ad oggetto lo steso tema di quello che abbiamo letto su alcuni quotidiani. Non ricordo, infatti, alcun titolo di giornali, quando, il 13 Giugno del 2017, il Comune di Torino ha aderito al Programma Europeo Horizon 2020, con il progetto Trivalent, Terrorism Prevention Via Radicalisation Counter-Narrative. L'obiettivo di Trivalent, che durerà tre anni, progetto quindi che il Comune di Torino ha vinto e partecipa, è analizzare, non a fini investigativi, ma sotto un profilo culturale, e con l'utilizzo di tecnologie innovative, i linguaggi che la radicalizzazione e l'estremismo violento utilizzano in rete, attraverso un'analisi multi disciplinare volta a fornire una visione globale del fenomeno, nonché indagare le cause alla radice al fine di sviluppare le opportune contromisure di natura culturale e di comunicazione. In concreto, il Comune, attraverso l'Unità tecnico-scientifica della P.M., recentemente rinominata R.I.T., il Reparto Investigazioni Tecnologiche della Polizia Municipale di Torino e l'Assessorato all'innovazione Smart City, svilupperà azioni di monitoraggio del web con i propri analisti; ci tengo a sottolineare i "propri analisti", quindi, del Comune e con tecnologie di social analysis e text mining. Il progetto è un progetto che, ovviamente, è un progetto in partnership, coordinato dall'Università degli Studi Roma 3, con il partenariato del Ministero Interni e Giustizia, oltre alle Agenzie di Polizia di Spagna, Belgio, Polonia, Lettonia e Albania; conta su un budget di 55.000 euro e sarà finanziato interamente dall'Unione Europea. Tale progetto, vinto il 13 Giugno 2017, lo dico con un pizzico di orgoglio, mi permetterete, è stato interamente eseguito e realizzato appunto dal R.I.T., quindi dal personale degli Uffici Comunali. Quindi, detto questo e quindi, una partecipazione e una vittoria effettiva c'è e non è l'unica, diciamo, prendiamo atto che fisiologicamente può succedere di non riuscire ad inoltrare la domanda di partecipazione ad un bando europeo, per tutti i motivi tecnici meglio esposti dall'Assessore, o di partecipare e di non essere dichiarati vincitori del bando stesso, perché questo anche può succedere. Altre volte succede di aderirvi e di risultare vincitori del bando. A mio modesto parere, l'adesione e il successivo ottenimento dei fondi europei, avrebbe dovuto avere il medesimo risalto, o meglio, la medesima attenzione da parte di un'informazione equa. Così non è stato. Detto questo, sinceramente, faccio solo, prima di chiudere, specifico solo una cosa alla Consigliera Grippo, che il tavolo sulla radicalizzazione non c'entra assolutamente nulla con la partecipazione al bando europeo. Chiudo dicendo che quello che mi inorgoglisce oggi, è importante che il Comune di Torino possa giovarsi di avere, tra le proprie risorse umane, personale specializzato che segue quotidianamente questi bandi europei, nei più diversi settori di competenza comunale e, quindi, in chiusura, volevo solo ringraziare tutte queste persone che quotidianamente operano in questo difficile settore, che richiede alte professionalità. Grazie. |