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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 4 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2018-00752
"DEGRADO IN VIA CERESOLE: BARRIERA DI MILANO ATTENDE CHE ALLE PROMESSE DELL'AMMINISTRAZIONE SEGUANO I FATTI" PRESENTATA IN DATA 27 FEBBRAIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Invitando i Consiglieri tutti a prendere posto, cominciamo con la trattazione delle
interpellanze, la prima la 752 del Consigliere Magliano:

"Degrado in via Ceresole: Barriera di Milano attende che alle promesse
dell'Amministrazione seguano i fatti"


LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Risponde per la Giunta l'Assessore Rolando. Prego, Assessore.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Buongiorno. Allora, la risposta, poi lascerò magari copia al Consigliere interpellante, è
fatta da due relazioni degli uffici, una per la parte che riguarda, diciamo così, la parte
ambiente e un'altra per quanto riguarda la vigilanza. Le leggo se non annoio, sono un
po' lunghe, ma leggo perché... "In merito all'interpellanza presentata dal Consigliere
Magliano sul capannone presente in via Ceresole 30 si comunica che dopo accertamento
effettuato dall'Area Patrimonio l'immobile non è di proprietà della Città; non risulta che
l'Amministrazione abbia recentemente contattato la proprietà per sollecitare l'intervento
di pulizia, di bonifica e di ripristino, essendo l'immobile di proprietà privata non vi può
essere da parte dell'Amministrazione un progetto di ristrutturazione e riconversione,
atteso che non si ha la piena disponibilità. L'Area Ambiente ritenendo che la presenza
di amianto sia solo supposta, immaginando che i sospetti riguardino la copertura,
comunica di presumere che questa sia in guaina catramata, quindi dovrebbe trattarsi di
rifiuto speciale. Per iniziare un iter occorrono elementi maggiormente specifici sui
manufatti che dovranno essere oggetto dei controlli dell'organo di vigilanza. I
censimenti, le mappature sono di competenza dell'ARPA, sia di ARPA che di ASO
secondo quanto stabilito dal piano regionale amianto. Gli uffici danno la massima
disponibilità ad attivarsi e apriranno la segnalazione su indicazioni più precise; AMIAT,
richiesta una nota sulla pulizia della zona limitrofa, informa che la situazione del luogo
in argomento non appare particolarmente critica dal punto di vista dell'igiene
ambientale. Effettuato un sopralluogo lo scorso 22 marzo - di cui si allegano le
fotografie - nella tarda mattinata, rileva che non si evidenziano presenze di rifiuti
ingombranti abbandonati, anche perché normalmente vengono rimossi quotidianamente.
Evidenzia la presenza di numerose deiezioni canine lungo il fabbricato, immagini 2 e 3
a cui si fa riferimento, a fronte delle quali a titolo di collaborazione si impegnerà ad
effettuare uno specifico intervento di lavaggio. Si ricorda che la pulizia dei marciapiedi
ai sensi del vigente regolamento per la gestione dei rifiuti ricade in capo ai frontisti con
il supporto della Città, tramite AMIAT, per la rimozione di rifiuti particolarmente
ingombranti, pesanti o imbrattanti. I controlli per disincentivare l'abbandono dei rifiuti
che non sono di competenza di questo Assessorato ricadono in capo alla Polizia
Municipale", si allegano le immagini e poi riferisco, invece, da parte della Polizia
Municipale: "a fronte dell'interpellanza per quanto attiene ai punti 1, 2 e 6 si comunica
che recentemente non sono pervenute alla Polizia Municipale segnalazioni o richieste
relative a disagi lamentati in via Ceresole 30, dove si trova lo stabile abbandonato un
tempo occupato da una carrozzeria. Gli accertamenti esperiti dal personale del Comando
Sezione 6, in data 29 marzo ultimo scorso, hanno evidenziato che i due cancelli di
accesso alla struttura risultano regolarmente chiusi e l'area al momento del controllo
non presentava particolari criticità rispetto alla tutela del decoro. La via Ceresole rientra
tra le località ciclicamente monitorate dal personale di zona che segnala eventuali
anomalie agli uffici competenti se riscontrate. Attualmente non si è in possesso dei
riferimento della proprietà dell'area, come già detto dal Patrimonio, poiché le verifiche
richiederanno ancora tempo per la definizione rispetto alla data di calendarizzazione
dell'interpellanza in Consiglio – questo mi scrive il Comando, cioè arriveranno
successivamente gli esiti delle verifiche – qualora si ritenessero utili ulteriori
accertamenti o controlli di diversa natura occorrerà considerare le necessarie
tempistiche di evasione della pratica, gli altri punti non rientrano tra le competenze della
Polizia".

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie, Assessore Rolando. Consigliere Magliano, prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma prima o poi io mi auguro che nei prossimi tre anni e mezzo
con AMIAT ci capiremo che cosa intendono loro per decoro e che cosa intendo io, o
meglio, la descrizione fotografica che ho fornito all'Assessorato è una definizione e una
risultanza fotografica che tutto è tranne che un bel posto tenuto bene e comunque pulito,
poi non so mai se i sopralluoghi AMIAT li va a fare il giorno dopo in cui ha mandato
prima qualcuno a pulire, detto ciò quando sono stato lì e quando mi è arrivata la
segnalazione le assicuro, Assessore, che era tutto tranne che lindo lo spazio che
abbiamo avuto modo di visitare. Detto questo, mi lascia un po' di stucco, io la ringrazio,
acquisirò la documentazione, mi lascia un po' di stucco che in 20 giorni non siamo
riusciti a capire di chi era quell'immobile, ma questo lo dico perché in teoria è una delle
cose che mi ha detto che mi sarebbe dovuta arrivare in seguito, però che
l'Amministrazione Civica non riesca a capire in 20 giorni chi è il proprietario
dell'immobile un po' mi desta una preoccupazione, nel senso che sapere, almeno, di chi
sono quei muri a catasto, di chi è la proprietà, chi è che lo deve gestire, anche perché
penso che non siamo così lenti nello scoprire altre informazioni, però, prendo atto che
mi verrà consegnato o mandato dai suoi uffici nei prossimi giorni della documentazione.
Ecco, io non so se viene un dubbio, nell'attività ispettiva sindacale di un Consigliere, io
so che scherzavamo questa mattina che la faccio lavorare su cose che non riguardano
solo l'Amministrazione, ma che sono compito di altri, però che cosa deve fare un
Consigliere nella sua attività ispettiva sindacale se non chiedere all'Amministrazione di
farsi parte diligente verso ARPA? Cioè non riesco a capire che cosa devo fare, andare lì,
scalpellare il tetto di questa struttura, cercare di capire io se lì è presente amianto e nel
caso dopo averlo ampiamente respirato dire ad ARPA: "vai a vedere se c'è"? Perché è
questo che mi lascia un po' perplesso della risposta che, evidentemente, mi viene data
da lei, ma per interposta persona. Cioè se dei cittadini segnalano ad un Consigliere che
forse su quel tetto è possibile che ci sia dell'amianto perché quella fabbriche fatte in
quegli anni regolarmente avevano dell'amianto, io non so più che cosa posso fare. Detto
questo, farò una segnalazione ad ARPA, chiederò io ad ARPA di verificare, primo dato;
secondo dato, ma questo apre però un tema che secondo me dovrà essere affrontato in
questi anni in maniera un po' più strutturata ed evidentemente non è un problema solo
dell'Assessorato al Patrimonio, cioè quando un privato lascia la sua struttura in queste
condizioni l'Amministrazione che cosa può fare oltre a ricordare al Consigliere
Magliano che sono i frontisti che devono fare la pulizia di fronte al loro immobile?
Perché noi iniziamo ad avere dei ruderi, soprattutto in alcune parti della Città,
soprattutto quelle parti della Città che dovevano interessare di più la Maggioranza che
oggi governa a Torino che oggettivamente continuano a creare degrado su degrado,
allora è fuor di polemica la domanda, che cosa possiamo fare noi rispetto ai privati?
Innanzitutto trovarli che in 20, 25 giorni forse sarebbe stato sensato pensare di dare una
risposta, trovarli ed intimargli almeno di mettere in sicurezza perché questa struttura,
Assessore, è completamente chiusa, è ermeticamente chiusa, fortunatamente dopo
interessamenti di due o tre anni fa di altri Consiglieri Comunali, ma all'interno c'è
veramente di tutto, non oso pensare l'estate che cosa può capitare all'interno; per cui
detto questo mi piacerebbe capire qual è lo strumento col quale noi intimiamo ad un
proprietario, almeno, di andare a pulire all'interno di quella struttura. Quindi, io sono
oggettivamente soddisfatto delle risposte perché mi avete risposto a tutti i punti tranne
di chi è questa proprietà. È evidente che su questa tipologia di manufatti
l'Amministrazione o prende in considerazione l'opportunità di fare degli interventi un
po' più decisi intimando con delle ordinanze, ai privati, perché questo
l'Amministrazione può farlo con delle ordinanze specifiche intimando ad un privato di
pulire all'interno e tenere pulito all'esterno perché se no, oggettivamente, cioè possiamo
essere tranquilli di dire ai cittadini: "non vi preoccupate, tanto quella cosa rimarrà così,
nessuno interverrà e il degrado aumenta". Rimarcando la differenza di percezione che si
ha rispetto ad una zona pulita tra me e AMIAT, ma penso che questo lo ricorderò spesso
in quest'Aula, io chiedo all'Assessore di poter acquisire la documentazione e quando
arriverà anche il nome e il cognome del proprietario di questo rudere ringrazierò
l'Assessore per avermelo fornito, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Bene, grazie, Consigliere Magliano.
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