Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 4 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 18
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-00840
"FSU S.R.L." - PROGETTO DI SCISSIONE PARZIALE NON PROPORZIONALE ASIMMETRICA CON BENEFICIARIA "FCT HOLDING S.P.A." - SUB PATTO COMUNI GENOVA E TORINO: APPROVAZIONE.
Interventi
MORANO Alberto
La delibera proposta della Giunta, in discussine oggi, mi trova parzialmente d'accordo,
per un duplice ordine di motivi, innanzitutto, la legge Madia, impone la semplificazione
delle partecipate, incluse quelle del Comune di Torino e, in secondo luogo, è interesse
della Città addivenire ad una struttura che consenta l'eventuale dismissione della
partecipazione delle ritenute in IREN, con un'imputazione del ricavo alla Città, in modo
più semplice. Ciò che mi impedisce, però, di votare in favore della delibera, e la bozza
di patto parasociale, allegato alla delibera. Al riguardo, rilevo, innanzitutto, che la
previsione di durata del patto parasociale fra FCT e FSU è fissata in 3 anni, a decorrere
dalla data di sottoscrizione dello stesso, e prorogabile di altri 2. Si precisa, poi, che,
qualora il atto parasociale, sottoscritto il 9 maggio 2016, da 65 soci IREN,
rappresentanti, complessivamente, il 49,16% del capitale, e sono le azioni sindacate di
IREN, non dovesse essere rinnovato alla scadenza del 9 magio, il patto parasociale fra
FSU e FCT avrà una durata di 3 anni a decorrere dalla data di scadenza dell'attuale
patto, tra soci IREN. Il patto parasociale, allegato alla bozza di delibera, prevede che in
caso di mancato rinnovo del patto para-sociale generale, che vincola i 65 soci IREN,
FSU e FCT nominino 11 su 13 consiglieri di amministrazione di IREN; quando oggi,
FSU ha diritto a nominare direttamente solo 5 Consiglieri, e tre nominati dal sindacato.
Senza entrare nel merito di una complessa disquisizione giuridica, e, da un lato, dato
atto che l'ufficio legale del Comune non aveva dato un parere sull'impatto giuridico
della delibera, e, dall'altro, non ci sono specifici precedenti in termini, nelle analisi che
ha effettuato la CONSOB, in casi similari, pongo al Sindaco e all'Assessore, al Sindaco,
peraltro, assente, come spesso accade, alcune semplici domande: è stato verificato con
CONSOB, se la stipulazione, oggi, pendente l'altro atto para-sociale, del patto
parasociale tra FCT e FSU, con una durata di 3 anni, quindi, con scadenza successiva al
patto parasociale, non con figuri una violazione del disposto, di cui al 123 del Testo
Unico, che detta un limite di durata di 3 anni, per i patto para-sociale, relativi alle
società quotate in borsa? E ancora è stato verificato con CONSOB se la forma di questo
patto parasociale configura, o meno, un'ipotesi di acquisto e di controllo congiunto, da
altre di FCT e FSU, rilevanti ai fini delle norme OPA? Perché, se è chiaro, da un lato,
che la Città di Torino e la Città di Genova continuano a detenere la stessa
partecipazione in IREN, è, altresì, di tutta evidenza, che, a partire dalla data di efficacia
della scissione, detta partecipazione non sarà più convogliata in un unico veicolo, ma
farà capo a dei soggetti distinti, che decidono di mettersi d'accordo e che, insieme, sono
in grado di nominare la Maggioranza dei Consiglieri di amministrazione, del collegio
sindacale? E ancora, è stato verificato se gli altri aderenti al patto parasociale generale,
sono d'accordo con i principi espressi nella bozza del patto para-sociale? Avete, per
caso, richiesto un parere a un esperto di normativa OPA, che vi ha tranquillizzato, se
non avete fatto la verifica con la CONSOB, sull'interpretazione delle norme in tema di
acquisto del controllo per il tramite di un patto parasociale? Io, in merito, sottolineo che,
in altre situazioni, complesse ed articolate, il Professor Piergaetano Marchetti, che oggi
è il massimo esperto italiano in tema di normativa CONSOB; aveva ritenuto opportuno,
con umiltà, nonostante abbia scritto molte delle regole che disciplinano questa materia,
porre un quesito alla CONSOB; al fine di fugare ogni dubbio. Più modestamente, anche
il sottoscritto aveva seguito un simile approccio, in un caso, in realtà sotto molti punto
di vista assimilabile a questo, di modifica di un atto parasociale, che, originariamente
vincolava 4 soci che, complessivamente, detenevano il 50% di un capitale di una società
quotata in Borsa, allorquando, a seguito della vendita di azioni, da parte di uno di essi,
erano stati modificati i criteri di nomina del Consiglio di Amministrazione. In
conclusione, Signor Sindaco ed Assessori, quello che sarebbe opportuno evitare, è che
alcuni piccoli comuni, o i fondi di investimento, si trovino serviti su un piatto d'argento
la possibilità di monetizzate la loro partecipazione, per incompetenza e superficialità, da
queste amministrazioni. Per questi motivi, non posso che votare contro la proposta di
delibera, augurandomi, forse, che qualcuno sollevi il caso alla CONSOB, prima che voi
sottoscriviate il patto parasociale, perché io temo, conoscendone molti di avvocati che
lavano in questo campo, se verranno a conoscenza di questo operato, saranno i primi a
indurre i fondi a cercare di trarre vantaggio da tutto ciò.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)