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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 4 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 16
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03392
APPROVAZIONE REGOLAMENTO DELLE AREE DI SOSTA ATTREZZATE PER ROM E SINTI.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Invito i colleghi a riprendere posto, grazie. Possiamo riaprire i lavori del Consiglio.

VERSACI Fabio (Presidente)
Siamo all'emendamento n. 10 della Consigliera Sganga e Iaria, prego.

SGANGA Valentina
Sì, allora, interveniamo all'articolo 5, comma 5, aggiungendo: "e comunque da parte di
tutte per quel che riguarda patrimoni detenuti all'estero". Siamo all'articolo, appunto,
che riguarda i requisiti per il nullaosta, diciamo, con questo emendamento si è cercato di
intervenire su quelle situazioni che vedono persone che risultavano nullatenenti qui, ma
avevano, poi, dei patrimoni cospicui all'estero e, una breve frase per intervenire su
questa situazione.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Dalle prime verifiche effettuate, si sono presentati questi casi, quindi, è opportuno
questo inserimento, parere favorevole.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 10, con il parere favorevole della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 21, astenuti 1, dichiaro l'emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 11 del Capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
Chiedo, Presidente, di eliminare, nell'articolo 5, al punto 6, nella parte, questo articolo
è: "Impegno al pagamento da parte dell'autorizzato di una tariffa pari a 600 Euro annui
per piazzola assegnata", chiedo di eliminare: "valutata anche in base alle condizioni
socioeconomiche del nucleo, rilevate con le modalità e i criteri di cui al comma
precedente". Mi permetto di dire che, se il pagamento di un'area di sosta attrezzata è
quello, se qualcuno ha problemi diversi, si rivolga all'Emergenza Abitativa o a chi si
deve rivolgere, se ne ha titolo. Mi permetto di dire che... anche perché, con questo tipo
di situazione, nessuno pagherà niente, perché, ripeto, tolte alcune e sporadiche
eccezioni, sono tutti a ISEE zero, in quanto tutti non lavoratori o, comunque, lavorano
in nero, automaticamente noi, con questa frase, andiamo a certificare il fatto che il 95%
di queste persone non andrà a pagare un centesimo, perché potrà dimostrare, avendo
l'ISEE zero, di non pagare. A questo punto, o togliamo i 600 euro, e li togliamo per
tutti, perché, poi, bisogna rendersi conto che non si può fare - anche all'Assessore lo
dico - non è che possiamo dire: " ….600 euro, ma tutti quelli che sono a reddito zero,
non pagano", perché sono tutti a reddito zero, o almeno, lei conosce meglio di me qual è
la situazione economica delle persone che vivono all'interno del campo, quindi, o
pagano o non pagano. Quindi, mi permetto di dire che, o decidete di cancellare
completamente il punto 6, oppure cancelliamo la parte dove si va a dire: "Pagate solo
se".

SCHELLINO Sonia (Assessora)
È un criterio per graduare le tariffe, quindi, 600 euro, ma ci potrebbe essere una persona
che in base all'ISEE ne paga solo 300, perché è più povero; non possiamo precludere
alle persone delle possibilità di avere una tariffa ridotta, così come accade con altri
parametri. Ovviamente, nelle case popolari, chi ha di più, paga di più, fino a 600 euro,
chi ha di meno, magari paga di meno, quindi, è un'opportunità che non possiamo dare
per scontato l'osservazione che fa. Quindi, no, parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 11, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, favorevoli 1, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 12 della Consigliera Sganga e Iaria, prego.

SGANGA Valentina
Grazie. Siamo sempre all'articolo 5, sui requisiti, comma 9, lettera b). Nell'elenco delle
varie devianze che escludono dalla titolarità sul nullaosta, andiamo ad aggiungere:
"invasione di terreni o edifici", dato che ci sono stati, appunto, dei casi accertati su
questo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 12, con il parere favorevole della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 21, favorevoli 21, dichiaro l'emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 13 del Capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
Chiedo, al punto 10 b), di aggiungere: "una verifica trimestrale dell'effettiva frequenza
delle lezioni da parte dei minori". A che qualcuno, a che ne dica, magari, l'Assessore
che non si può verificare trimestralmente la presenza dei minori a scuola, sappiamo, ma
questa è una cosa che sappiamo tutti quanti, che determinate persone utilizzano, ma li
vediamo, chi prende i mezzi pubblici o chi ha al fortuna, barra sfortuna, di passare a
piedi a Porta Palazzo la mattina o di passeggiare per il centro, di fermarsi davanti ai
supermercati e, normalmente, i minori vengono utilizzati per impietosire le persone per
fare l'elemosina. Ed è per questo che, motivo in più, dato che sono molto sensibili, sono
persone molto sensibili a non far mandare i bambini minori a scuola, io chiedo che ci sia
un'effettiva, venga verificata l'effettiva frequenza. Poi, come, se per trasmissione da
parte del Dirigente scolastico di riferimento, questo lo deciderà, poi, in autonomia la
Giunta, come poter controllare, però io ritengo che sia fondamentale fare in modo che,
soprattutto, già che vivono in una condizione disagiata rispetto a quella di tutti gli altri
bambini, e che se una mamma si permettesse di far vivere il proprio figlio in quelle
condizioni, anche solo per un giorno, gli verrebbe revocato immediatamente
l'affidamento, a meno che ci sia una verifica, che queste persone, ogni tre mesi, una
verifica ogni tre mesi venga fatta, che vadano a scuola.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
La verifica della presenza a scuola viene fatta, naturalmente, dagli insegnanti. Per
quanto riguarda le verifiche fatte come regolamento e, quindi, all'interno
dell'organizzazione degli uffici, in particolare degli Uffici dei Servizi Educativi,
preferiamo lasciare le tempistiche e l'organizzazione agli Uffici stessi, fermo restando
che è previsto un controllo anche dall'autorità scolastica, delle presenze. Quindi, non
aggiungiamo un vincolo, parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 13, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, favorevoli 1, contrari 21, dichiaro l'emendamento 13 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 14 del Capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
Chiedo di eliminare, all'articolo 6, il punto 2 e 3, che sono "Il nullaosta temporaneo
straordinario, di una durata massima di sei mesi, può essere concesso dalla
Commissione sia per la gestione di eventuali emergenze, sia per affrontare situazioni
eccezionali di natura sociale dei nuclei richiedenti, sia per ragioni legate alla gestione e
convivenza dell'area. Soste per l'ospitalità e per riti funebri, sono autorizzate dal
Presidente della Commissione con le modalità, di cui all'articolo 2, quarto comma, per
la durata massima di 40 giorni, non più di due volte l'anno. Sono autorizzate solo su
richiesta da parte del titolare di un nullaosta alla sosta, nel caso di visite di parenti e
conoscenti". Se noi diamo un permesso di sei mesi, massimo due volte l'anno, in un
progetto che dovrebbe durare tre anni, mi permetto di dire che il 33% del tempo noi lo
andiamo a dare in deroga; all'anno, quindi, noi, per assurdo, con questo tipo di
Regolamento, porremmo derogare la presenza di altre persone per tutti e tre gli anni,
quindi, potremmo trovarci un sovraffollamento autorizzato, da parte del Regolamento,
di questo tipo di…, e, quindi, queste persone potrebbero tranquillamente decidere di
ospitare per tre anni, la durata di quello che è il progetto, che… eh si, se sono due volte
l'anno, per massimo sei mesi, mi permetto di dire, quello dice: "Una durata massima di
sei mesi può essere concesso dalla Commissione sia per la gestione di eventuali
emergenze…. non più di due volte l'anno", uno è l'articolo 2, l'altro è l'articolo 3.
Quindi, conoscendo, poi, com'è la questione che, mi permetto di dire, essendo famiglie
molto numerose, è anche fattibile che, ed è possibile, posso immaginare che succederà
sicuramente, che una volta la deroga la chieda uno, una volta la deroga la chiede l'altro,
e noi, per tre anni, ci troviamo il campo sovraffollato, grazie a questo pezzo del
Regolamento. Poi, se l'Assessore volesse riscriverlo, andando ad eliminare la deroga e
quindi massimo una volta l'anno, in un periodo minore, perché sei mesi lo ritengo un
periodo eccessivo. Voglio sfidare chiunque di voi, per qualsiasi tipo di esigenze, di
ospitare due volte l'anno, per massimo sei mesi, una persona in casa propria.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
No, ma si parla di permessi temporanei, assegnati, autorizzati per esigenze, cioè nessuno
autorizzerà un sovraffollamento. Intanto, c'è una Commissione che autorizza e poi si
pensa a quei casi in cui, l'assistenza a un malato, la partecipazione a un matrimonio. Ci
sono dei casi e delle autorizzazioni specifiche, non possiamo limitare l'autorizzazione a
permessi temporanei, che, peraltro, saranno vagliati e autorizzati da una Commissione,
in caso di bisogno, in caso di necessità di queste persone, quindi, no, sarebbe troppo
limitativo. Oltretutto, le due volte all'anno è riferito soltanto al terzo punto dell'articolo,
quindi, parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 14, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, favorevoli 1, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 15, prego Ricca.

RICCA Fabrizio
Chiedo che all'articolo 7, punto 3, dove dice: "È vietato ospitare persone non
preventivamente autorizzate, ai sensi del precedente articolo 6, comma 3", chiedo che
venga eliminato: "non preventivamente autorizzate, ai sensi del precedente articolo 6,
comma 3", quindi diventerebbe: "È vietato ospitare persone", anche perché non è un
centro di accoglienza. L'ultima volta che la Giunta che vi ha preceduto ha fatto
un'operazione di questo tipo, è venuto fuori l'ex MOI; quindi, giusto per dare una
suggestione. Sì, lei ride, ma è successo così. Stessa questione posta quando avevamo
dato la residenza in via Casa Comunale numero 3 alle persone all'interno dell'ex MOI
c'era una postilla al Regolamento identica, e, a questo punto, ci troviamo in quella
situazione lì. Poi, saprete voi come gestire, sicuramente molto bene, anche questo tipo
di intervento.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Valgono le stesse considerazioni del punto precedente: si impedisce di ospitare delle
persone, è una restrizione anche di libertà, quindi, no, contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 15, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, favorevoli 1, contrari 21, dichiaro l'emendamento 15 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 16, prego Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Chiedo che all'articolo 7 venga aggiunto, al punto 7: "dei controlli giornalieri da parte
della Polizia Municipale". Ritengo che: "Il richiedente, al momento dell'istanza di
nullaosta nelle aree di sosta, è tenuto ad indicare gli elementi identificativi dei veicoli a
sua disposizione, che dovranno essere visibili per i controlli" e chiedo di inserire
"giornalieri", "della Polizia Municipale". Questo, per quale motivo lo facciamo? Perché
è abitudine, al momento in cui all'interno dei campi si sa dell'arrivo di un controllo,
diciamo, il fuggi fuggi di auto che, magari, hanno dubbia provenienza o che non
dovrebbero trovarsi all'interno di quel campo, questo sicuramente, potrebbe essere un
ottimo deterrente per fare in modo che determinate vetture non stiano all'interno delle
aree di sosta autorizzate.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Qui c'è un parere tecnico sfavorevole, in quanto ci viene indicato che la cadenza e la
modalità dei controlli di Polizia è un aspetto esclusivamente gestionale, oltre che
condizionato da molte e spesso imprevedibili variabili operative, che fanno riferimento
alle scelte e alle responsabilità del Comando. Quindi, i tecnici ci indicano come non
ammissibile questo emendamento e il parere è contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 16 con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 17, prego Ricca.

RICCA Fabrizio
Sempre al Punto 7, chiedo di aggiungere al fondo di: "Polizia Municipale" "che saranno
inviate al nucleo preposto del controllo dell'area" ovvero, avere, diciamo, il controllo
del targhe, che venga inviato al nucleo della Polizia Municipale preposto al controllo
dell'area.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Ci viene indicato tecnicamente come superfluo e ridondante, perché questi dati sono
necessariamente già a conoscenza della Polizia Municipale, quindi, non per perversione
all'emendamento, ma per la sua ridondanza, il parere è contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione, con il parere contrario della Giunta, l'emendamento n. 17.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Favorevoli 1, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 18, sempre del Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Al punto 10, sempre articolo 7, dice: "È vietata la realizzazione di qualsiasi manufatto
che possa ospitare persone o cose, indipendentemente dalla volumetria e dai materiali
utilizzati, tranne qualora sia autorizzato". Io mi chiedo, chi può autorizzare un
manufatto in un'area che da lì a tre anni sarà superata? Ma, soprattutto, a cosa può
servire la realizzazione di un manufatto all'interno di un'area che deve essere superata?
Soprattutto, conoscendo qual è il tipo di area. Non è che stiamo dicendo: "Abbiamo
fatto un nuovo camping da dove domani arriveranno tutti i camper, decidiamo di
costruire un bagno". Chi è che può autorizzare una roba di questo tipo? E, quindi, io
chiedo di eliminare: "tranne qualora sia autorizzato", perché, tanto, all'interno non ci
deve essere niente, anzi, i tre anni io ipotizzo che si cerchi di lavorare perché siamo
meno di tre, piuttosto che più di tre e, quindi, non vedo nessun motivo per tenere una
possibilità di questo tipo.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Ci viene dato un parere tecnico sfavorevole, perché limita la discrezionalità delle
valutazioni da parte dei tecnici del provvedimento. Per assurdo, se chiedessero di fare la
casetta del cane, perché impedirglielo, insomma? Quindi, contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 18, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 2, contrari 21, astenuti 1, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 19, prego Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Allora, chiediamo che all'articolo 7, al punto 16, di eliminare… il capoverso è questo:
"Nel caso in cui la Città verifichi avvenute manomissioni aventi ad esito situazione di
pericolo per le persone, adotterà in relazione alla gravità della situazione, apposito
provvedimento inibitorio dell'utilizzo parziale o totale dell'area di sosta, ovvero la
disattivazione degli impianti o altra cautela ritenuta necessaria". Chiedo di eliminare:
"in relazione alla gravità della situazione", "ovvero, la disattivazione degli impianti o
altra cautela ritenuta necessaria", perché? Perché se ci sono delle manomissioni, dato
che non è roba loro, è roba nostra, che paghiamo noi, che pagano i torinesi con i loro
soldi, e ancora grazie che li facciamo stare lì, non è che in base alla gravità della
situazione, se è poco o abbiamo uno strumento che misura la gravità della
manomissione o di quello che è stato fatto, cioè, chi rompe, se ne va; questo deve essere
il principio, non ci deve essere, ripeto, una scala per cui, allora se l'hai rotto solo poco, o
quello che hai rotto non era così importante, allora, puoi restare, se quello che hai rotto,
invece era importante allora te ne devi andare. Così, appunto, diamo la discrezione a
una persona che diventa poi un giudizio personale sul fatto che sì o che no. Quindi,
andando ad eliminare: "in relazione alla gravità della situazione", a questo punto, chi
rompe sa che se ne deve andare, diventa anche questo un deterrente per fare in modo
che tutti si comportino bene.

SCHELLINO Sonia
Qui c'è di nuovo un parere tecnico sfavorevole, perché limiterebbe, anche in questo
caso, la discrezionalità di valutazione dei tecnici della Città. Con un parere tecnico
sfavorevole, non posso dare che un'indicazione contraria.

RICCA Fabrizio
Sì, vorrei vedere chi ha scritto questo parere, poter parlarci due minuti, perché io sto
chiedendo di eliminare la discrezionalità, chi rompe, se ne va, è questo il principio, non
ci deve essere…, l'emendamento chiede di togliere la discrezionalità, quindi, se uno
scheggia un muro, o se uno tira giù un palo, se ne deve andare, non ci deve essere
discrezionalità, quindi, mi permetto di dire che questo è, chiaramente, un parere voluto
per bocciare l'emendamento, da parte del tecnico, perché io chiedo l'eliminazione della
discrezionalità, non ci deve essere discrezionalità sul chi rompe. Poi, capisco che lei
voglia accettare queste fantasie che le scrivono come pareri, mi permetto di dire che non
c'entra niente il parere con l'emendamento, anzi, inviterei il tecnico che l'ha scritto a
poterlo rileggere, perché ha scritto una castroneria.

VERSACI Fabio (Presidente)
Assessora.

SCHELLINO Sonia
No, si tratta di emendamenti che non danno margine di discrezionalità ai tecnici della
Città, che ritengono, invece, di volerla avere. Io non mi sento che di approvare chi,
nell'ambito di una commissione tecnica, patrimonio…, di poter scegliere, di poter
valutare la gravità della situazione. Bè, però, se c'è una commissione tecnica che fa una
valutazione…(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Però, la scelta di accettare i pareri del tecnico, è una scelta politica, accettiamo il parere
di un tecnico, con il quale lavoriamo, no?

VERSACI Fabio (Presidente)
Non è un dibattito, prego. Pongo in votazione l'emendamento numero 19, con il parere
contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 20, prego Ricca.

RICCA Fabrizio
Chiedo, con questo emendamento, di eliminare la disattivazione di impianti o la cautela
ritenuta necessaria perché, diciamo, questo diventerebbe, così, nel caso in cui la Città
verifica avvenute manomissioni aventi ad esito situazioni di pericolo per le persone,
adotterà, nell'area di sosta, un apposito provvedimento inibitorio dell'utilizzo dell'area
di sosta, non la disattivazione di impianti o altra cautela ritenuta necessaria, perché, se la
persona viene allontanata, deve venire allontanata, non è che ti allontano, ma ti stacco la
luce, cioè, se rimani, rimani, sennò, te ne vai. Io non posso immaginare un bambino che
rimane, che non viene allontanato dalla Città, ma rimane senza l'elettricità, questo
sarebbe molto grave, credo che sarebbe anche denunciabile penalmente, perché,
immaginiamoci un minore di pochi anni, a cui staccano la corrente nella casupola, una
famiglia si trova senza corrente e non riesce, magari, a garantire la salute del bambino.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego.

SCHELLINO Sonia
Sia per questo emendamento, e anche per quello successivo, cioè, per il 20 e il 21,
valgono le considerazioni tecniche fatte per il precedente per cui sono entrambi pareri
tecnici negativi, per le stesse motivazioni. Inizio a dirlo su questo, anticipo che sarà
anche sul prossimo, contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Va bene, prego.

RICCA Fabrizio
Il tecnico che ha formulato questo emendamento, si assumerò la responsabilità, qualora
dovesse succedere qualcosa, di quelle che sono le conseguenze, perché, ripeto, in questo
caso, rischiamo di lasciare dei minori, ripeto, dei minori, magari senza luce, perché
qualcuno ha dato un parere tecnico che non si può fare. Il tecnico si assumerà la
responsabilità di aver scritto questa roba, chiaramente, voi vi assumerete la
responsabilità di averla votata. Io mi auguro che non succeda mai niente, anzi, mi
auguro che, magari, qualche assistente sociale si svegli una mattina, e possa andare a
portare via i bambini che vivono in mezzo al fango e ai topi, all'interno dei campi.
Finché questo non succederà, però, qualcuno si dovrà assumere la responsabilità
politica. Però, mi pare di capire che la responsabilità politica di far vivere la gente anche
senza elettricità, l'abbiate scelta per voce del suo Assessore, quindi, contenti voi,
contenti tutti.

SCHELLINO Sonia
Quindi, se capisco bene, 20 e 21 votati insieme, con parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 20, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, favorevoli 1, contrari 21, dichiaro l'emendamento 20 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'emendamento numero 21.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 22, prego Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Chiedo, all'articolo 8, comma 1, chiedo di aggiungere immediatamente, dal nulla osta
temporaneo, alla sosta, poi, quindi, di aggiungere l'immediatezza della revoca, senza far
passare ulteriore tempo.

SCHELLINO Sonia
Sì, non si vede perché ci deve essere questa immediatezza, sarà, ovviamente, in tempo,
il più veloce possibile, ma il tempo tecnico di fare le comunicazioni, quindi, no, parere
contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'Emendamento numero 22, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'Emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'Emendamento numero 23, Ricca.

RICCA Fabrizio
L'Assessore, bocciando l'emendamento precedente, si è assunta la responsabilità di
poter mantenere, all'interno del campo, persone che si rendono responsabili di atti di
violenza e intimidazione nei confronti di altri dimoranti dell'area, di operatori o di
volontari, di persone che omettono di vigilare sui minori, non garantendo l'assolvimento
dell'obbligo scolastico, persone che non hanno più requisiti i dell'assegnazione, ovvero,
le quasi non è stato possibile di accertare tale possesso, li perdono, se ne accerti, in un
momento successivo, il mancato possesso. Tutto questo, lascia a noi, potremmo
permettere, permetterete, perché avete già votato contro, a persone, che, magari,
picchiano o minacciano, o danno intimidazione alle altre persone, di poter rimanere
all'interno. Poi, questo era giusto per fare un richiamo all'emendamento successivo, e
ricordarvi cosa avete appena votato. Chiedo, poi, con l'altro emendamento, di non poter
ottenere il rinnovo. Quindi, chiediamo che queste persone che vengono allontanate, non
possono, poi, successivamente, ottenere il rinnovo.

SCHELLINO Sonia
Sì, di nuovo, non limitiamo la discrezionalità, parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 23, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 24, prego Ricca.

RICCA Fabrizio
Articolo 8, Punto 1.4 "Avvio minori di anni 14 all'attività di accattonaggio, di cui
all'Articolo 600 del Codice Penale", io chiedo di eliminare di anni 14, perché non
capisco per quale motivo un minore che ha 14 anni, 364 giorni non può essere avviato
all'accattonaggio, e un minore che ha 15 anni e zero giorni, può essere avviato
all'accattonaggio. I minori sono minori, quindi, non esiste una distinzione tra un minore
che può essere mandato all'accattonaggio o meno, se c'è una tutela, soprattutto,
dell'obbligo scolastico, così come abbiamo discusso prima, le persone, i bambini, poi,
magari, devono esseri mandati a giocare a calcio, suonare la chitarra, o in piscina, non
fare accattonaggio, i minori sono minori.

SCHELLINO Sonia
Sì, l'articolo 608 del Codice Penale parla di minori di 14 anni, per quello viene
richiamato quelli maggiori di 14 anni, sono già imputabili, poi, deve essere, comunque,
accertato il reato. Non possiamo, con un regolamento comunale, modificare il Codice
Penale, il 600…(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Di cui all'Articolo 608 del Codice Penale…(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Però, non l'abbiamo eliminato, questo è il riferimento, quindi…, si ma non adesso, cioè,
non possiamo modificare adesso, in sede di discussione, facciamo prima a lasciarlo così,
tanto quelli oltre i 14 anni sono già imputabili, e quelli del 608, sono quelli
inferiori…(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Sono imputabili…, contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 24, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento 24 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 25, prego Ricca.

RICCA Fabrizio
Sarà divertente, poi, Presidente, sbobinare e unire tutte le risposte della Giunta, con i
voti della Maggioranza e farne un bel video da diffondere a tutti gli abitanti di Torino.
L'emendamento 26, 25, chiedo scusa, chiede di, articolo 8, capoverso 1.5,
"(incomprensibile) nei confronti della Città, in condizione di morosità, relative alla
sosta dell'area in assenza di un piano di restituzione, a sua monitorata ottemperanza,
salvo fatta l'intervenuta dichiarazione di inesigibilità". Detto questo domani avremo,
domani, sì, oggi votiamo il regolamento, domani, alla SORIS, probabilmente, ci sarà,
inizierà ad esserci la fila per i piano di rientro, i quali non verranno poi, una volta che
portano l'ISEE a zero, con l'ISEE a zero, avranno la dichiarazione di inesigibilità, in
tempo 2 mesi, così prevede la SORIS, e a questo punto avremo, diciamo, di nuovo,
torneremo, esattamente, al punto di partenza e, quindi, mi permetto di dire che, di
nuovo, per lo stesso motivo di prima, questo regolamento diventa sempre più inutile.

SCHELLINO Sonia
Visto che le motivazioni sono, più o meno, sempre le stesse, mi chiedono di darmi una
sveltita, parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
L'emendamento numero 25, pongo in votazione con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento 25 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 26, prego.

RICCA Fabrizio
"La Città di Torino, da oltre trent'anni promuove e sostiene, nel quadro della normativa
regionale, approvata con Legge Regionale 26 del 1993, e nel rispetto dell'identità
culturale, i processi di inclusione sociale delle comunità rom, sinti e camminanti, che
dimorano sul suo territorio. A partire dalla fine degli anni '70, la presenza di tale
popolazione, come parte della vita e della storia della nostra Città, è diventata tangibile
e gli insediamenti spontanei creatisi nelle varie zone della Città, sono stati regolati
attraverso la progressiva realizzazione all'interno del tessuto urbano di 4 aree di sosta
autorizzate: area sosta in strada dell'Aeroporto, numero 235/25, autorizzata dal 1988,
16.000 metri quadri, 77 piazzole. Secondo l'ultimo censimento del nuclei nomadi, 322
persone, rom, bosniaci, croati, e serbo-croati. Area di sosta di via Germagnano 10,
autorizzata nel 2004, in sostituzione del campo provvisorio di strada dell'Arrivore,
9.600 metri quadrati, 30 unità in muratura, secondo l'ultimo censimento del nucleo
nomadi; censimento, 175 persone, rom e bosniaci. Area sosta Le Rose, di via Lega 50,
autorizzata nel 1991, ma esistente dal 1978, 5.000 metri quadri, 10 piazzole, secondo
l'ultimo censimento del nucleo nomadi, 106 persone sinti piemontesi. Area sosta
Sangone, corso Unione Sovietica 655, autorizzata nel 1991, ma esistente dal 1978,
6.900 metri quadrati, 11 piazzole, secondo l'ultimo censimento del nucleo nomadi, 166
persone sinti piemontesi. Per assicurare la gestione e il monitoraggio di tali insediamenti
e definire le condizioni di accesso, e le regole di comportamento, la Città ha approvato,
nel tempo, regolamenti specifici. In data 18 giugno '91, con deliberazione, il Consiglio
Comunale approvò il primo regolamento il 28 luglio '92, con deliberazione della Giunta
Comunale. Viene istituita la Commissione per le autorizzazioni e la gestione delle aree.
Infine, con deliberazione del Consiglio Comunale, del settembre del 2004, veniva
approvato il regolamento numero 290, "Aree soste attrezzate per rom e sinti", che
proponeva alla Commissione nomadi, con competenze specifiche, riguardanti
l'adozione delle decisioni di carattere gestionale e delle autorizzazioni, revoche e
dinieghi alla sosta dei sinti autorizzati. Con decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri, 28 maggio 2019, viene disposta l'astensione in stato di emergenza, riguardanti
gli insediamenti nomadi alle Regioni Piemonte e Veneto". Nell'emendamento, chiedo
di eliminare "fatta salva l'intervenuta dichiarazione di inesigibilità", esattamente come
prima, non mi aspetto niente di nuovo, magari non ci siamo dati una sveltata, però,
ecco, almeno, qualcuno ha sentito la delibera.

SCHELLINO Sonia
Io ho tutto io tempo, lo dicevo…, è la stessa motivazione dell'emendamento numero 9,
se il credito è inesigibile, perdono il diritto, è di nuovo una questione di restrizione dei
poteri dell'Amministrazione, quindi, si ritiene di inserirlo in modo formale, nel
regolamento, e si dà parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 26, con il parere contrario della Giunta.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l' emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 27 del capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
"Revoca diniego di rinnovo del nulla osta temporaneo alle persone che depositano o
favoriscano l'ammassamento abusivo di rifiuti all'interno o nelle immediate vicinanze
dell'area". Chiediamo di togliere "all'interno" e "nelle immediate vicinanze dell'area".
Non è che se scarichi a 50 o a 200 metri dal campo non va bene, allora ti posso
diniegare o togliere il permesso di poter stare e, se, invece, li porti a 2 chilometri e
mezzo, o li lasci chissà dove, in una statale, o li vai ad ammassare da un'altra parte,
allora, va bene. Questo, il principio è che, chi favorisce l'ammassamento abusivo di
rifiuti, va cacciato, e poi diventa un mestiere, per alcuni di questi, è già un mestiere, chi
ha avuto la sfortuna di passare vicino strada dell'Aeroporto, via Germagnano, sa
perfettamente di cosa sto parlando, ovvero, le guaine da dove tirano via il rame, le
lavatrici e tutti quegli elettrodomestici che vengono sviscerati per poter, appunto,
portare via il rame, o tutti quegli ammassi di rifiuti che, in questo momento, diciamo,
nessuno ha mai preso una posizione. In questo modo, andando ad eliminare all'interno e
nelle immediate vicinanze dell'area, andiamo a punire tutti quelli che fanno di questo
mestiere, o, comunque, che scaricano il loro camioncino lo portano da un'altra parte, a
quel punto, vanno, cioè, diventano totalmente impuniti. Se la gestione dei rifiuti deve
essere questa, deve essere fatta per tutte le persone che scaricano rifiuti. Io, poi, segnalo
la strada per andare a Rivarolo, quella che a Torino è strada per Cuorgnè, che subito
dopo il cavalcavia diventa la strada provinciale di Ceresole, intorno, nelle piazzole di
sosta, è pieno di rifiuti, che sono, chiaramente, visto la tipologia di rifiuto, sono,
chiaramente riconducibili alle persone che vivono in quel campo, in quanto, come detto,
guaine, elettrodomestici e quant'altro, io non vorrei che poi, diventassero l'appendice
della discarica fuori dal Comune di Torino.

SCHELLINO Sonia
Ho, in questo caso, un parere tecnico negativo, con questa motivazione "In caso
dell'approvazione dell'emendamento proposto, verrebbero meno i presupposti di
adeguatezza, di proporzionalità, che i principi generali dell'ordinamento giuridico
attribuiscono alla previsione di una sanzione rispetto alla violazione, cui la sanzione
stessa è incongruente." Quindi, in mancanza, proprio, di questa proporzionalità, il parere
tecnico è negativo, e non posso dare che parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 27, con il parere contrario della Giunta.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 28 dei Consiglieri Sganga e Iaria, prego.

SGANGA Valentina
Allora, sì, all'articolo 8, comma 1, abbiamo, chiediamo di aggiungere due punti, il
primo è che perdano, appunto, i requisiti per il nulla osta, coloro che abbiano
volontariamente abbandonato l'area di sosta per un periodo superiore a tre mesi, senza
adeguata motivazione e relativa, preventiva, comunicazione, e poi un altro punto, che
perdono il diritto coloro che abbiano ottenuto l'iscrizione anagrafica in un luogo diverso
dall'area di sosta. Questo, per evitare i casi di doppie residenze.

SCHELLINO Sonia
Parere favorevole.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 28, con il parere favorevole della Giunta.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, favorevoli 20, contrari 1, astenuti 1, dichiaro l'emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 29 del Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Chiedo che la Polizia Municipale abbia il compito di verificare l'effettivo
allontanamento dei contravventori, con cadenza settimanale, così da poter essere sicuri
che le persone che sono dichiarate allontanate, siano effettivamente allontanate.

SCHELLINO Sonia
Ho un parere tecnico negativo della Polizia Municipale, in quanto trattasi di aspetto
gestionale di squisita competenza del Comando di Polizia Municipale, inoltre, secondo
buona pratica operativa di sgombero coatto, il controllo sull'effettivo allontanamento
dovrà avvenire in coincidenza con il termine stabilito dal comma 2, stesso articolo, poi,
periodicamente, verificata l'assenza di presenza, o di reintroduzioni.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 29, con il parere contrario della Giunta.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 30 del Capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
Chiedo di elevare le sanzioni al massimo consentito, per ciascuna violazione accertata e
pregiudicata all'applicazione delle altre sanzioni previste da altre leggi e regolamenti.
Con questo, appunto, chiedo che, è vero che si parla dei 100 e 500 euro, in particolare,
per l'articolo 7, però, per tutti gli altri, chiedo che venga utilizzato sempre il massimo
consentito.

SCHELLINO Sonia
Questo è solo ridondante, in quanto è già al massimo consentito, è ridondante rispetto al
dettato normativo del TUEL, che va da 25 minimo, a 500 massimo, e 500 è già il
massimo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Potrebbe cambiare l'aumento…, il massimo consentito. Qui è 500 euro, massimo
consentito, non è 500 euro o, al massimo, consentito. È 500 euro massimo consentito,
che è già il massimo consentito, quindi, ridondante, solo quello.

RICCA Fabrizio
Oggi è 500 euro, domani potrebbe cambiare, magari, tra X tempo potrebbe cambiare,
500 euro non sarà più il massimo consentito, perché, magari, il massimo della sanzione
potrò diventare 600, ma nel caso in cui dovesse diventare 600, 500, non essendo più il
massimo consentito, con il massimo consentito, diventa quello che sarà.

SCHELLINO Sonia
Bisognerebbe modificarlo, dicendo, 500 euro o il massimo consentito, qualora
aumentasse, ci fosse una modifica del TUEL, però…(INTERVENTO FUORI
MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
Sì, se deve fare un emendamento, io…, sì, lo posso presentare pure io, se lo dice
oralmente, lo modifichiamo, e può presentarlo.

SCHELLINO Sonia
Ci aggiungiamo una "o", 500 euro o, comunque, il massimo consentito?

VERSACI Fabio (Presidente)
No, basta scriverlo, basta che qualcuno…(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
500 è il massimo consentito.

SCHELLINO Sonia
Fate voi, insomma.(INTERVENTO FUORI MICROFONO)

VERSACI Fabio (Presidente)
No, scusate, scusate, basta fare una piccola modifica, lo portate a me, io lo firmo e si
può votare, giusto? Basta fare una modifica all'emendamento, Capogruppo Ricca.

PENASSO Mauro (Segretario Generale)
Se c'è l'accordo, il la Presidente accoglie l'eventuale modifica.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ricca, non ho capito, sei d'accordo? Vuoi fare l'eventuale modifica? Falla e…, se vuoi,
la faccio io.

PENASSO Mauro (Segretario Generale)
No, è da fare, bisogna formarla, diventa una modifica all'emendamento, deve siglarla
lui.

SCHELLINO Sonia
Consultatevi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
…la cosa, e non facciamo che dare parere contrario, perché, altrimenti, bisogna fermate
tutto, chiedere un nuovo parere, quindi, visto che non modifica la sostanza, diamo
parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 30, con il parere contrario della Giunta.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, chiedo un po' di silenzio in Aula, dichiaro chiusa la
votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento 30 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 31, prego Ricca.

RICCA Fabrizio
Ritengo questo articolo, con le persone rom e sinti presenti negli insediamenti e luoghi
della Città, diversi dalle aree di sosta attrezzate, con l'identificazione di rom e sinti,
altamente discriminatorio, per questo chiedo di eliminare rom e sinti. Non vedo per
quale motivo solo rom e sinti e non altre persone, magari di altre nazionalità, di altre
etnie, di altra provenienza, di altro qualsiasi cosa, che presenti in insediamenti, in luoghi
diversi dalle aree di sosta attrezzate, di cui il presente regolamento, non hanno in alcun
modo accesso a percorsi di inclusione sociale ed accoglienza in strutture collettive, o,
comunque, comunali, qualora non in possesso dei requisiti, ex articolo 5, del presente
regolamento, fatte salve le vigenti norme speciali di accesso a determinate prestazioni in
quanto appianabili. Cioè, mettere solo rom e sinti, credo che sia forse, anche abbastanza.
È stata una leggerezza, però che si può andare a rimediare andando ad eliminare le
parole rom e sinti, quindi, secondo me, è importante che non è che solo loro… perché
non è che loro sono il male, e allora se lo fanno loro, no, e se lo fa qualcuno altro, sì,
deve essere una cosa uguale per tutti.

SCHELLINO Sonia
Abbiamo, però, un parere tecnico negativo, perché questo regolamento è per il
superamento dei campi nomadi dedicati, appunto, ai rom e sinti, campi autorizzati, sono
dedicati a questa categoria e, quindi, per forza di cose, quel comma è dedicato a quelle
persone, perché è il regolamento delle aree di sosta attrezzate per rom e sinti, quindi, a
loro deve esser dedicato tutto, quindi, contrario.

RICCA Fabrizio
Però, a questo punto, sarei anche curioso di capire se una persona che non è rom, non è
sinti, ma decide di andare in un'area di sosta attrezzata, a questo punto, non può
partecipare, se sì, come lei mi identifica l'etnia , come va a indentificare l'etnia rom, o
l'etnia sinti, rispetto, adesso, immagino, a un piemontese, che vive nell'alto canavese,
che parla, esattamente, lo stesso piemontese, che ha gli stessi modi di fare, e, come va a
identificare la differenza tra l'uno e l'altro, noi, giusto per capire.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 31, con il parere contrario della Giunta.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, chiedo un po' di silenzio in aula, dichiaro chiusa la
votazione.
Presenti 23, favorevoli 4, contrari 19, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 32, prego Ricca.

RICCA Fabrizio
Sì, credo che, secondo me, c'è anche della discriminazione per l'altro emendamento,
difatti, approfondiremo per quale motivo rom e sinti vengano considerati in modo
diverso, rispetto a tutte le altre persone, ma questo lo faranno, poi, degli avvocati.
Chiedo poi di aggiungere al punto 11, ovvero una cauzione, articolo 11 "Cauzione";
punto 1, "Ogni nucleo familiare dovrò versare una cauzione di ingresso pari a 3
annualità, a copertura di eventuali insoluti verso la Città, per l'eventuale mancato
pagamento delle utenze comuni, e per il danneggiamento di beni assegnati". Al punto 2
"All'esaurimento anticipati della caparra, i nuclei familiari verranno allontanati, con un
annullamento immediato del permesso di sosta". Punto tre "Le cauzioni vengono
trattenute dalla Città, come deposito infruttifero e restituite al momento dell'abbandono
del campo". Io, appunto, ripeto che la cauzione è una cosa, essendo l'area attrezzata.
Nelle aree attrezzate, comunque, si devono rispettare determinati regolamenti, e questo
ci darebbe la possibilità di poter, almeno, recuperare i soldi che già ci devono, e, quindi,
metterci nelle condizioni, almeno, di andare a prenderci dei soldi, come Città, dato che
già gli regaliamo tutto una serie di cose.

VERSACI Fabio (Presidente)
C'è il Capogruppo Rosso prego, ne ha facoltà per 3 minuti.

ROSSO Roberto
Tre anni, magari, è troppo, sembra, magari, esagerato, si può fare un anno, però, dare
una cauzione, in questo caso, a gente che, fino adesso, ha dimostrato di non voler
rispettate nessuna regola, cresce una buona indicazione per avere un passo diverso per il
futuro.

SCHELLINO Sonia
Però, non è tanto compatibile con lo spirito del regolamento, che è più di inclusione, che
non di penalizzazione, ci sono le tariffe che verranno applicate, ci sono i piani di rientro,
per chi non ha disponibilità, quindi, il parere è contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento numero 32, con il parere contrario della Giunta.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Se prima della votazione della delibera, scusate, per cortesia, si può avere un po' di
silenzio, grazie. Se prima votazione della delibera, ci sono dichiarazioni di voto sulla
delibera? Ricca, prego, ne ha facoltà per 5 minuti.

RICCA Fabrizio
Abbiamo assistito, abbiamo sviscerato un regolamento che non sta in piedi, noi sta in
piedi perché mette di fianco, ma fisicamente, campi autorizzati, che avranno un
determinato regolamento, e campi non autorizzati, dove potrà continuare a regnare
l'anarchia. Si andranno ad allontanare persone che non possono pagare, ma vengono
inserite delle clausole di salvaguardia per quelle persone che, se non possono o, magri,
non vogliono pagare. È un regolamento molto, cioè, capisco il buon senso
dell'Assessora, a cui io rinnovo i miei complimenti per tutta una serie di lavori che sta
facendo nel suo assessorato, ma questo, davvero, io credo che è un insulto, poi,
soprattutto, credere a determinati pareri, un insulto alla sua intelligenza e un insulto a
tutto il gran lavoro che sta facendo al welfare, con il welfare di questa Città, ed è per
questo che non posso credere, davvero, che nemmeno lo abbia scritto lei, questo
regolamento, e voglio sperare che anche nessuno della Giunta abbia partecipato a
scrivere un regolamento che è inapplicabile, che non ha nessun tipo di sanzione per chi
lo viola, che allontana, ma non allontana, che permette di arrivare, e, forse, di andar via.
È un regolamento che non cambierà niente. Io, quello che mi permettevo di dire nella
scorsa Consiliatura, alla Maggioranza, che, poi, rideva sotto i baffi, prendendo per matti
chi muoveva determinate critiche e faceva determinate proposte, da chi il territorio lo
viveva costantemente, era quello di portare quelli che…, erano quelli che portavamo
quelle che erano le richieste. Oggi, di nuovo, avete perso un'altra occasione per cercare
di migliorare realmente alcune aree di questa Città, poi, cosa ne penseranno i torinesi, lo
verranno a dire direttamente a voi, ma credo che, diciamo, in determinate zone della
Città, sappiate perfettamente qual è il pensiero della vostra amministrazione. Mi
dispiace perché si poteva fare un lavoro simile a quello del "Barattolo" fare un
regolamento più condiviso possibile, che potesse davvero raccogliere tutte quelle che
sono le esigenze, e, invece, è stato fatto in maniera arbitraria, è stato portato avanti, non
so con quale tipo di discussione, a livello consiliare, ne è venuto fuori un abominio.
Questo regolamento, ripeto, ci troveremo tra tre anni a doverlo riscrivere
completamente, perché dubito anche che campo nomadi, nel giro di 3 anni, così come lo
avete messo in delibera, verranno superati. Il mio augurio, il mio in bocca al lupo
all'Assessore, che dovrà venire, dalla prossima settimana, a rispondere a tutte le nostre
interpellanze, come oggi accade Giusta, per la mancata applicazione di questo
ragionamento, e, se vuole, le protocollo già tutta una serie di risposte, prende quelle di
Giusta, del "Barattolo", tolgo "Barattolo", e metto "Campi nomadi", così si trova già le
risposte pronte, perché, ripeto, questo regolamento, non servirà assolutamente a nulla.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie Presidente. Ma, la montagna ha partorito il topolino, abbiamo avuto modo in
Commissione, e oggi, in Aula, abbiamo avuto conferma di verificare che questo non è
altro che un'attualizzazione del precedente regolamento, dove gli elementi di novità,
sono elementi di novità solamente presunti, non siamo stati in grado di farci dire da
nessuno, nemmeno ieri, dal Comandante della Polizia Municipale, Bezzon, che è stato
in audizione, in IV Commissione, come, effettivamente, si potrà dare corso a quelle che
sono state le aspettative che la Giunta e anche la Maggioranza hanno legato
all'intervento su questo regolamento. Non parteciperemo al voto perché non intendiamo
partecipare a quelle che crediamo false aspettative, che sono state create nella
cittadinanza, laddove non ci è stato detto come queste soluzioni verranno attuate.
Abbiamo espresso dei dubbi sulla scelta di ricorrere a un project manager esterno, che
ancora non capiamo bene che cosa debba fare, laddove, per stessa ammissione
dell'Assessora, si tratta solamente di andare a formalizzare una governance. Di certo,
non rinunceremo, in futuro, ad un puntuale lavoro di verifica, rispetto ai risultati attesi e
ampiamente sbandierati sul territorio, con il quale poco si è dialogato, ma molto si è
pontificato, non rinunceremo, dicevo, alla verifica dei risultati attesi, e verremo a
portare le eventuali criticità, in quest'aula, fin dalla prossima occasione, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 5 minuti.

ROSSO Roberto
Nella campagna elettorale di 2 anni fa, ricordo che c'erano persone, della Barriera di
Milano, vicino Milano, che mi citavano Unia, il vostri attuale assessore, ed altri di voi,
come ente che, sicuramente, avrebbe risolto il problema dei rom, dicendo che noi altre
persone, parlo per il sottoscritto, che non avremmo avuto ala forza per battere Fassino,
che Fassino non aveva fatto niente, e c'era, finalmente, un movimento che avrebbe
cambiato le cose. Oggi sono qui a constatare che il Movimento partorito all'acqua a
imperiale, come qualcosa assolutamente privo di efficacia, che non sa intervenire e che
non sa, soprattutto, sanzionare la mancata osservanza delle cose che voi prescrivete.
Abbiamo cercato di segnalarlo, Ricca ha fatto anche un intelligente lavoro di
emendamenti, che non è stato mai accolto in nessuno dei suoi punti, e, pertanto, mi
viene soltanto da constatare che la sorpresa che ho scoperto stasera, perché, veramente,
ci sarebbe (incomprensibile), spesso, sui vetri. La Consigliera Sganga ha spiegato, cioè,
che il regolamento non prevede lo sgombero entro tre anni, ma prevede il superamento,
e per spiegare, il superamento è un fatto culturale, è un fatto culturale. Allora, è molto
bello questo tentativo dei Grillini, dei 5 Stelle, di cercare, con le parole ciò che non
fanno sui fatti, mi viene, però, da constatare una cosa, che in tutte la altre Città d'Italia,
questo Movimento ha superato, rispetto alle elezioni del 2014, 2013, di 8 punti la
percentuale precedente. Qui, invece, è stato di 8 punti sotto la percentuale che aveva già
raccolto. Questo perché, forse, quando vi vedono governare, vi scacciano come la peste.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego Consigliera Sganga.

SGANGA Valentina
Grazie Presidente, per annunciare il voto favorevole della Maggioranza, e anche per
chiarire al consigliere Rosso quanto detto. L'indirizzo di questa Maggioranza è il
superamento dei campi, che non vuol dire sgombero. Il superamento non è un fatto
culturale, superamento vuol dire mettere in atto delle azioni, di cui l'approvazione del
regolamento è solo il primissimo passo, mettere in atto delle azioni che portino a
superare la situazione di avere delle baraccopoli in Città, da qui a, speriamo, 3 anni.
Sgomberare, invece, significa andare lì, prendere le persone, e buttarle per la strada, e
far sì che quelle persone, ovviamente, essendo per la strada, rioccupino abusivamente
un altro campo. Per quello riteniamo che le politiche di sgombero e di ruspa siano
assolutamente fallimentari, e per quello, sin dalla campagna elettorale, abbiamo sempre
sostenuto che siamo per il superamento dei campi, voteremo sì alla delibera, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione la delibera, prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 27, favorevoli 21, contrari 3, astenuti 2, dichiaro la delibera approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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