Interventi |
SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Intervengo brevemente per esprimere la soddisfazione della Maggioranza per questa modifica regolamentare. Della questione dell'integrazione dei rom e del superamento delle baraccopoli cittadine ne abbiamo a lungo parlato sia in quest'Aula che nelle Commissioni competenti. Sappiamo, e l'abbiamo più volte ribadito, che la comunità rom è una realtà particolarmente variegata in termini di gruppi per le diverse provenienze nazionali, per i diversi status giuridici, per le diverse affiliazioni religiose, nonché, appunto, per le differenti consuetudini abitative. Questa varietà ha sempre reso l'obiettivo dell'integrazione e del superamento dei campi, tra l'altro superamento e non sgombero; noi non abbiamo mai parlato di sgombero neanche in campagna elettorale, ma di superamento che è una cosa diversa e il superamento dei campi è una sfida culturale e sociale difficile da affrontare. Sappiamo che l'Italia è stata oggetto di specifici rilievi da parte di numerosi organismi internazionali con osservazioni che hanno bene evidenziato come un capitale umano esposto al degrado nei campi, appunto, dia luogo a relazioni altamente conflittuali con un impatto negativo in termini di costi economici e di ordine pubblico. Per sottolineare l'urgenza di un'azione amministrativa in materia, lo scorso maggio, questo Consiglio Comunale ha approvato una mozione che prevede una serie di azioni, appunto, per il ripristino della legalità e per il sostegno sociale da realizzarsi negli insediamenti. A quell'indirizzo del Consiglio Comunale e nello specifico della sua Maggioranza è seguita, da parte della Giunta, la costituzione di un gruppo di lavoro che, come leggiamo appunto nella delibera, è un gruppo di lavoro interassessorile, interdivisionale per definire le modalità operative e il cronoprogramma del progetto speciale campi nomadi. Il primo passo è stato appunto l'elaborazione di questo nuovo regolamento, un regolamento che ricalca le linee di indirizzo della nostra mozione e che appare come uno strumento più adeguato ad affrontare una serie di cambiamenti che sono intercorsi negli anni, appunto l'ultimo regolamento era ormai del 2004, quindi aveva 14 anni. Nello specifico, degli elementi innovativi di questo regolamento rispetto a quello preesistente sono due a lasciarci particolarmente soddisfatti: in primis l'affermazione già nell'articolo 1, comma 1 del carattere temporaneo delle aree di sosta. Giova ripeterlo, lo ha già fatto l'Assessora, la vocazione di quest'Amministrazione, in accordo con l'impegno assunto dall'Italia in Europea, è il superamento delle baraccopoli cittadine. Come sappiamo il sistema campi è una peculiarità tutta italiana che ha dimostrato negli anni tutti i suoi limiti. Riteniamo appunto che sia profondamente sbagliato far corrispondere alla cultura rom condizioni di vita intollerabili a partire da soluzioni abitative indecorose per arrivare alla negazione dei servizi e dei beni primari come l'acqua, come i servizi sanitari e come le opportunità di istruzione ristretta a cui è soggetto chi vive nei campi. Riteniamo altresì che il superamento dei campi sia l'unico modo per arrestare in modo definitivo il fenomeno dei roghi che ha effetti, come sappiamo, altamente nocivi per la salute di tutti. Il secondo elemento qualificante, che ci lascia particolarmente soddisfatti, riguarda i requisiti per il nullaosta, in particolare quelli all'articolo 5 e per ciò che concerne le verifiche sul reddito e sul patrimonio dei nuclei familiari. Proprio ieri in Commissione abbiamo avuto rassicurazione a riguardo dal nuovo comandante della Polizia Municipale, Bezzon, e ci auguriamo che possa svolgersi una vera indagine conoscitiva di quelle che sono le risorse economiche delle famiglie rom per capire chi può autonomamente uscire dai campi e chi invece realmente necessita del sostegno e del supporto dell'Amministrazione Comunale. Concludo con due raccomandazioni: questo regolamento prevede dei requisiti più stringenti per l'ottenimento e il rinnovo del nullaosta e spero appunto un contestuale impegno per verificarli. Questo potrebbe comportare l'esclusione di alcuni nuclei familiari dai campi regolari; è assolutamente necessario vigilare affinché non si ripeta un fenomeno che questa Città ha già vissuto in passato, ovvero lo spostamento da un campo all'altro. Vorrei poi che fosse massimo l'impegno anche per le azioni da mettere in atto nei campi irregolari a cui questo regolamento per forza di cose non può estendersi, in particolare per due cose che sono fondamentali per il processo di integrazione, ovvero appunto la scuola e il lavoro. Siamo fermamente convinti che sia giusto richiedere a tutti coloro che vivono nel nostro Paese il rispetto delle leggi, delle norme e dei regolamenti, ma contestualmente bisogna mettere tutti i cittadini, Maggioranza e Minoranze nelle condizioni di rispettarle, vorrei che a questo andasse il nostro impegno, grazie. |