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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 4 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 13
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03392
APPROVAZIONE REGOLAMENTO DELLE AREE DI SOSTA ATTREZZATE PER ROM E SINTI.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma per intervenire sul regolamento, un regolamento che
oggettivamente prova a restituire alla cittadinanza, alle promesse fatte in campagna
elettorale da questa Maggioranza, promesse che evidentemente vengono disattese, poi
c'è questa strana forma di palingenesi che il Movimento 5 Stelle applica ai suoi atti,
cioè pensa di risolvere tutto in un colpo solo cambiando il nome alle cose, che
cambiando il nome alle cose è convinto che le cose cambino. Ed io sono abbastanza
convinto avendo sentito le parole della Consigliera, che ha illustrato la posizione del
Movimento su questo regolamento, che oggettivamente manchi un approccio ad alcuni
problemi. Io, voglio dire, approfondirò il mio intervento solo su un aspetto, ma un
aspetto che oggettivamente dimostra come noi scriviamo una cosa senza tener conto di
che cosa è accaduto negli ultimi anni. Chi vi parla nei cinque anni precedenti non era di
sicuro contento della gestione dei campi, sia quelli autorizzati che quelli non autorizzati.
Che cosa accade in questo regolamento? L'articolo 7, io questo lo dico all'Assessora e
mi piacerebbe capire se anche lei si è documentata un po' sulla storicità di questo fatto,
l'articolo 7, norme di comportamento all'interno delle aree attrezzate. Punto 10, "è
vietata la realizzazione di qualsiasi manufatto che possa ospitare persone o cose
indipendentemente dalla volumetria e dai materiali utilizzati tranne qualora sia
autorizzato". Ecco, a me piacerebbe sapere dall'Assessora se l'Assessora sa quante sono
le strutture realizzate nell'area sosta Le Rose di via Lega negli ultimi cinque o sei anni,
quante sono le strutture realizzate abusivamente? Non lo so se lo sappia, una cosa che
però posso dire all'Assessora è che noi abbiamo 48 pratiche di abusi edilizi in un campo
regolare. Se noi parliamo di corso Unione Sovietica idem. Tant'è vero che la Procura ha
acquisito, io vi ho già segnalato questa cosa nei cinque anni precedenti, per cui non ho il
problema oggi in Aula di sostenere questo tema perché già allora chiedevo
all'Assessora, più che all'Assessora Tisi, a chi doveva occuparsi dell'abbattimento di
quelle strutture e nessuno ha fatto nulla, tant'è vero che la Procura ha acquisito tutto, ma
il punto 11 poi dice "c'è la custodia, pulizia e manutenzione ordinaria della piazzola e
dell'eventuale struttura annessa", perché noi invece in via dell'Aeroporto consegnammo
addirittura delle strutture, non solo delle piazzole, vediamo come sono ridotte, perché
sono oggettivamente devastate. Qual è la cosa che a me spaventa? È che l'oggetto di
questi due articoli, 10 e l'11, è stato frutto, tra l'altro oggetto di un approfondimento
fatto in Commissione Controllo di Gestione e un dirigente in modo assolutamente
pacato, limpido dice: "sì, sì, noi andiamo, facciamo la segnalazione", arriva l'ordine di
abbattimento, questi non abbattono, continuano ( mentre stavamo discutendo in
Commissione, in contemporanea stavano facendo un altro piano ad una casa in via Lega
con le foto documentate) noi andiamo, segnaliamo la cosa, chiediamo alle persone di
abbattere il manufatto abusivo, come chiediamo però a tutti i cittadini torinesi perché il
vero tema, Presidente, è che se noi diciamo che democraticamente hanno tutti gli stessi
diritti, hanno tutti gli stessi doveri, provi lei, Presidente, a costruire sul suo balcone un
manufatto abusivo, secondo me dopo due minuti si trova sotto Bezzon che dice: "scusi,
Versaci, cosa sta combinando?"Ecco, se noi avessimo lo stesso..., ma io su questo sono
molto serio perché sono 48 le pratiche di abuso edilizio solo in via Lega, altrettante in
corso Unione Sovietica, la distruzione di tutte le baracchette, le casupole che avevamo
creato in strada dell'Aeroporto, che cosa dice il dirigente? Dice: "loro non abbattono, la
procedura qual è? È il genio militare", chiamiamo il genio miliare che arriva e dice: "sì,
sì, noi tiriamo giù, poi a pulire ci pensa la Città". Se a questo regolamento, se con
questo regolamento avessimo messo da parte risorse per portare via tutte le macerie,
allora dico forse c'è un tentativo di superamento perché stiamo dicendo "guarda, quella
casa non potevi farla come non la può fare nessuno, noi la tiriamo giù o dovresti tirarla
giù tu - come di solito si fa con i cittadini che pagano le tasse - dopodiché puliamo", ma
non c'è e il vostro dirigente anche un po'..., dice: "ma noi cosa possiamo fare? Non
possiamo farci nulla, abbiamo le mani legate". Questo vuol dire che chiunque può
continuare a costruire abusivamente con il Comune che ammette candidamente: "ma
non possiamo farci nulla", e qual è il messaggio che diamo? Mettiamo i sigilli, tu apri i
sigilli, io ti faccio una segnalazione e tu continui a ricostruire tanto io non abbatto mai
nulla e tu puoi continuare a farti prima il monolocale, poi il tinello, poi la villa e
continuare ad allargarti. È per questo che mi pare che questo regolamento, partendo da
un fatto concreto, Assessora, poi io condivido parte delle cose dette dal Consigliere
Ricca perché penso che oggettivamente i dati della storia dicono che questo fenomeno
non si può gestire così e che forse una maggior partecipazione soprattutto di quei
comitati che io incontravo in Consiglio Comunale nella scorsa Consiliatura che mi
dicevano: "ma tanto adesso arrivano loro e risolveranno tutto perché ci hanno detto
così" - l'Assessore Unia allora era solo un candidato – "ci ha garantito che la
partecipazione alla condivisione rispetto a questi progetti sarà diversa, non come ha
fatto l'Amministrazione precedente". Ma il dato vero è questo, già solo in questo
articolo 7, comma 10 emerge in tutta la chiarezza l'impotenza dell'Amministrazione a
rimettere a posto o affrontare il tema delle costruzioni abusive, figurarsi se non
riusciamo a fare questo rispetto a tutto il resto. Per cui io mi sarei aspettato - e su questo
avrei oggettivamente dato un contributo alla luce della Commissione Controllo di
Gestione - perché se noi a Bilancio avessimo messo qualche centinaia di migliaia di
euro per la pulizia delle strutture che vengono abbattute, perché se no alla fine della
fiera il concetto è ma noi sulla carta scriviamo quel che possiamo scrivere, quel che
vogliamo scrivere, ma il risultato è che non siamo in grado di contrastare alcunché e
allora io se sono uno che ha iniziato a costruirsi il monolocale e adesso si è fatto la
villetta, ma dimmi perché devo fermarmi? Ci sono gli atti che sono andato a farmi...,
che mi hanno mandato dagli uffici dove ci sono gli esposti, ci sono tonnellate di carta.
Io mi auguro che la Procura concluda in fretta quest'indagine perché ci sono due
soggetti che a mio giudizio hanno delle responsabilità, il primo è chi costruisce
abusivamente, il secondo è chi non fa rispettare l'ordine di abbattimento, quando li
abbiamo fatti, in che tempi, se a seguito delle segnalazioni abbiamo chiesto subito la
demolizione, ma è evidente, e concludo perché io sto parlando di aree attrezzate
autorizzate, per cui possiamo affrontare questo tema; su quelle non autorizzate lì si
aprirebbe un altro film, ma non è oggetto della delibera, ma se non siamo in grado di
garantire il diritto almeno su una cosa enorme, cioè la costruzione di manufatti, come
facciamo a garantire il diritto su cose un po' più semplici e banali quali il pagamento
delle utenze, un minimo di cauzione e non aver trovato all'interno di questo
Regolamento, all'interno di questa delibera un fondo ad hoc, che se non è in grado di
ripristinare e di pulire chi ha commesso l'abuso edilizio ci pensiamo noi e poi ci
rivarremo, ma intanto buttiamo giù ripristinando un minimo di legalità all'interno dei
campi autorizzati. Il fatto di non averlo trovato mi pare veramente un approccio un po'
idealista, per cui cambiamo il nome alle cose pensando che le cose nella loro antologia
cambino, e così non è, e quindi il mio voto sarà contrario.

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