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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 4 Aprile 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 13
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03392
APPROVAZIONE REGOLAMENTO DELLE AREE DI SOSTA ATTREZZATE PER ROM E SINTI.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Invito i colleghi a riprendere posto, grazie. Chiedo ai colleghi di riprendere posto,
grazie. Possiamo riprendere i lavori del Consiglio, grazie. Siamo al punto n. 3:

"Approvazione Regolamento delle aree di sosta attrezzate per rom e sinti"

VERSACI Fabio (Presidente)
Lascio la parola all'Assessora Schellino per l'illustrazione.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Allora, intanto volevo dire che molti di questi emendamenti sarebbero una restrizione
diciamo di alcune libertà e porrebbero dei vincoli dal punto di vista organizzativo. Ne
abbiamo discusso con il Consigliere Ricca, cioè ho cercato di spiegare che in molte di
queste scelte non è tanto una questione del merito, faccio un esempio: la richiesta di fare
dei controlli sull'attività scolastica dei bambini, molto frequenti, comporta delle scelte
organizzative, cioè di disponibilità di personale da parte di un Assessorato, che tra
l'altro non è neanche il mio, che i colleghi dell'Assessorato ci hanno detto di non avere
e anche alcune verifiche in capo alla Polizia Municipale comporterebbero una frequenza
che richiederebbe l'uso di un numero alto di personale che non è a disposizione o che
andrebbe distolto da altre attività, quindi molti no sono dovuti a questo, non dovuti ad
una valutazione negativa e poi ci sono, comunque li vediamo uno alla volta, dei no che
sono invece negazione..., c'è un parere tecnico negativo e quindi non possono essere
ammessi per questo. Però ci tenevo come premessa a dire questo, alcune scelte
organizzative non ce la sentiamo di metterle all'interno di un regolamento, ovviamente,
sono suggerimenti dei quali si terrà conto nell'organizzazione delle attività del progetto
speciale, però non con un vincolo regolamentare che sarebbe molto più rigido. Devo
iniziare ad illustrare oppure...? Allora, l'illustrazione della delibera; questa delibera
comporta un regolamento per l'autorizzazione alla sosta nei campi della Città, nei campi
regolamentati della Città, che sono i quattro campi che conosciamo, e ha come obiettivo
di fondo quello del superamento dei campi; il superamento dei campi comporta però dei
passi graduali che hanno come primissimo punto quello di regolamentare l'accesso e
consentire anche alle persone di pagare delle quote, o di contribuire, diciamo, per essere
autorizzate ad occupare questi spazi. Nell'ambito del regolamento viene affermato
quindi il carattere temporaneo delle aree sosta, in vista del superamento vengono
rivisitate la composizione, le modalità di funzionamento e i compiti della Commissione
per il rilascio del nullaosta alla sosta nelle aree attrezzate, mentre ogni aspetto gestionale
e di progettazione tecnica viene demandato all'attivazione del progetto speciale.
Ricordo che nella discussione, in sede di Commissione Consiliare, di questo
regolamento venne richiesto, sia dai Consiglieri Comunali di Maggioranza, sia di
Opposizione, sia dai Presidenti delle Circoscrizioni, di presentare il progetto speciale
prima di procedere alla votazione definitiva di questo regolamento. La presentazione del
progetto speciale e della sua governance è stata fatta nell'ambito di un'apposita
Commissione Consiliare durante la quale, e anche in un alcuni momenti successivi, è
stato chiarito che questo regolamento è una rivisitazione del regolamento che è in atto
attualmente, è una rivisitazione fatta alla luce dell'esperienza, anche dei tecnici che ci
hanno lavorato durante questi anni, e quindi oltre all'aspetto che riguarda il
superamento che non veniva esplicitato nel regolamento precedente, viene tenuto conto,
in questa nuova edizione, anche di tutte le criticità che sono state rilevate in passato
nell'applicazione del precedente regolamento, alle quali si è cercato di dare un
superamento, di rimediare alle criticità che sono state riscontrate dal punto di vista
pratico. Oltre ai punti che dicevo, questo nuovo regolamento ha punti di innovazione nei
requisiti per l'accesso in quanto vengono introdotte verifiche sul reddito e sul
patrimonio dei nuclei familiari, diventa vincolante il pagamento di una tariffa annuale.
Le morosità pregresse nel pagamento delle utenze dovute alla Città costituiscono
motivo ostativo al rilascio o al rinnovo dei nullaosta alla sosta e fatta salva però la
sottoscrizione di un piano di rateizzazione. Alcuni degli emendamenti che verranno
discussi prevedevano delle restrizioni da questo punto di vista, quindi si prevedeva una
possibilità più rigida: nel momento in cui non paghi è finita per sempre. Questo diciamo
che non sarebbe, a nostro avviso, particolarmente democratico, anche perché la
possibilità di rateizzare e di far fronte alle proprie morosità con un piano di rientro viene
date in molte altre occasioni di debito da parte di cittadini e quindi ci sembrava
opportuno lasciare perlomeno questa possibilità, anche in questo caso. Sempre come
elemento di innovazione la definizione dei reati che costituiscono ostacolo al nullaosta
alla sosta diventa puntuale e definita, mentre nel regolamento precedente era un pochino
più generica, lasciata alla discrezionalità, alla valutazione della Commissione. I requisiti
per l'accesso vengono estesi all'attivazione di tutti i percorsi di inclusione sociale e di
accoglienza in strutture comunali collettive, quindi qui vengono dati dei requisiti,
vengono delineate delle caratteristiche che verranno, non solo per questi quattro spazi,
ma anche per le strutture di accoglienza collettive dedicate a questo scopo e di
accoglienza di nomadi e scopi similari. Le norme di comportamento sono
particolarmente dettagliate in questo regolamento e riguardano, tra le altre cose, il
mantenimento della validità dei documenti di tutto il nucleo familiare, la custodia, la
pulizia, la manutenzione ordinaria della piazzola, eccetera. Quindi, direi che questi sono
i punti di differenza e di innovazione, naturalmente ribadisco perché è stato chiesto in
varie Commissioni, è un regolamento che innova e modifica il regolamento precedente,
non è completamente nuovo, ma è un aggiornamento, appunto, tenuto conto delle
criticità; naturalmente il successo o meno di questo regolamento dipenderà dalla sua
effettività, dall'effettività dell'applicazione di queste regole che dipenderanno,
ovviamente, da quanto saremo capaci di farle applicare e rispettare.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per dieci minuti.

ROSSO Roberto
La Sindaca Appendino e il suo Assessore Unia, circa 6 mesi, in una presentazione di
questo regolamento alle Circoscrizioni e alla popolazione, dissero che si trattava di una
rivoluzione copernicana. L'altro giorno in Commissione l'Assessora Schellino in modo
molto più realista, a mio giudizio, ha parlato di un semplice rinfrescamento di norme
precedenti, perché il dramma è proprio questo, che molta gente a Torino si aspettava
dalla venuta dei 5 Stelle lo sgombero dei campi rom, poteva anche essere dilazionato
nel tempo, ma ci dovevano essere dei modi e dei tempi prefissati per sgomberare i
campi rom. L'Assessora Schellino ha parlato in questo caso di superamento entro l'arco
che qui viene definito di tre anni, però non c'è niente che porti a questa soluzione. È un
semplice regolamento aggiornato rispetto a quello precedente, tra l'altro con variazioni
minime. Voglio ricordarle, il fatto che i soggetti titolari di nullaosta hanno il dovere di
assicurare e garantire l'assolvimento dell'obbligo scolastico e devono mandare i figli a
scuola era già previsto prima, non lo facevano prima, non lo faranno neanche adesso. È
vietato ospitare persone non preventivamente autorizzate, non succedeva prima, non
succederà neppure adesso. In tutta l'area devono mantenere in corso di validità il
proprio documento e quelli della loro famiglia, idem come sopra. È vietato introdurre
all'interno dell'area veicoli sprovvisti di documenti validi alla circolazione; se voi
andaste già subito, andaste già oggi, mandaste i Vigili oggi, verifichereste che la
maggior parte dei veicoli entro quelle aree sono sprovvisti dei documenti validi alla
circolazione. È vietato, questo addirittura è comico, è vietato l'accensione di roghi, la
combustione dei rifiuti, era previsto prima, non veniva fatto prima, è previsto oggi e non
sarà fatto neppure oggi visto che voi siete democratici, ha detto l'Assessora Schellino, e
quindi non vorrete prendere posizioni nei confronti di questa persone. È vietata la
realizzazione di qualsiasi manufatto che possa ospitare persone o cose
indipendentemente dalla volumetria e dai materiali utilizzati, la metà almeno delle
costruzioni erette sui campi rom sono tutte abusive nelle condizioni di cui si dice. Ora il
problema qual è? O erano stupidi quelli di prima o siete illusori voi altri, perché
mettendo le stesse cose e pretendendo che invece questo cambi il comportamento delle
persone che sono ospitate nei campi, delle due l'una o chi c'era prima e non lo credo,
l'Assessora Tisi nel caso è persona assolutamente in buona fede, chi operava prima con
queste regole non riusciva ad operare, non era idonea ad operare e tant'è che le cose
sono andate sempre più peggiorando oppure voi avete qualche bacchetta magica che
vorrei chiedere all'Assessora Schellino che ci informasse, qual è la bacchetta magica
che farà sì che le stesse norme riprese dal vecchio regolamento consentono oggi con lei
come Assessora di fare ciò che con l'Assessora Tisi non era possibile, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
A lei. Ho iscritto a parlare la Consigliera Sganga, ne ha facoltà per dieci minuti.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Intervengo brevemente per esprimere la soddisfazione della
Maggioranza per questa modifica regolamentare. Della questione dell'integrazione dei
rom e del superamento delle baraccopoli cittadine ne abbiamo a lungo parlato sia in
quest'Aula che nelle Commissioni competenti. Sappiamo, e l'abbiamo più volte
ribadito, che la comunità rom è una realtà particolarmente variegata in termini di gruppi
per le diverse provenienze nazionali, per i diversi status giuridici, per le diverse
affiliazioni religiose, nonché, appunto, per le differenti consuetudini abitative. Questa
varietà ha sempre reso l'obiettivo dell'integrazione e del superamento dei campi, tra
l'altro superamento e non sgombero; noi non abbiamo mai parlato di sgombero neanche
in campagna elettorale, ma di superamento che è una cosa diversa e il superamento dei
campi è una sfida culturale e sociale difficile da affrontare. Sappiamo che l'Italia è stata
oggetto di specifici rilievi da parte di numerosi organismi internazionali con
osservazioni che hanno bene evidenziato come un capitale umano esposto al degrado
nei campi, appunto, dia luogo a relazioni altamente conflittuali con un impatto negativo
in termini di costi economici e di ordine pubblico. Per sottolineare l'urgenza di
un'azione amministrativa in materia, lo scorso maggio, questo Consiglio Comunale ha
approvato una mozione che prevede una serie di azioni, appunto, per il ripristino della
legalità e per il sostegno sociale da realizzarsi negli insediamenti. A quell'indirizzo del
Consiglio Comunale e nello specifico della sua Maggioranza è seguita, da parte della
Giunta, la costituzione di un gruppo di lavoro che, come leggiamo appunto nella
delibera, è un gruppo di lavoro interassessorile, interdivisionale per definire le modalità
operative e il cronoprogramma del progetto speciale campi nomadi. Il primo passo è
stato appunto l'elaborazione di questo nuovo regolamento, un regolamento che ricalca
le linee di indirizzo della nostra mozione e che appare come uno strumento più adeguato
ad affrontare una serie di cambiamenti che sono intercorsi negli anni, appunto l'ultimo
regolamento era ormai del 2004, quindi aveva 14 anni. Nello specifico, degli elementi
innovativi di questo regolamento rispetto a quello preesistente sono due a lasciarci
particolarmente soddisfatti: in primis l'affermazione già nell'articolo 1, comma 1 del
carattere temporaneo delle aree di sosta. Giova ripeterlo, lo ha già fatto l'Assessora, la
vocazione di quest'Amministrazione, in accordo con l'impegno assunto dall'Italia in
Europea, è il superamento delle baraccopoli cittadine. Come sappiamo il sistema campi
è una peculiarità tutta italiana che ha dimostrato negli anni tutti i suoi limiti. Riteniamo
appunto che sia profondamente sbagliato far corrispondere alla cultura rom condizioni
di vita intollerabili a partire da soluzioni abitative indecorose per arrivare alla negazione
dei servizi e dei beni primari come l'acqua, come i servizi sanitari e come le opportunità
di istruzione ristretta a cui è soggetto chi vive nei campi. Riteniamo altresì che il
superamento dei campi sia l'unico modo per arrestare in modo definitivo il fenomeno
dei roghi che ha effetti, come sappiamo, altamente nocivi per la salute di tutti. Il
secondo elemento qualificante, che ci lascia particolarmente soddisfatti, riguarda i
requisiti per il nullaosta, in particolare quelli all'articolo 5 e per ciò che concerne le
verifiche sul reddito e sul patrimonio dei nuclei familiari. Proprio ieri in Commissione
abbiamo avuto rassicurazione a riguardo dal nuovo comandante della Polizia
Municipale, Bezzon, e ci auguriamo che possa svolgersi una vera indagine conoscitiva
di quelle che sono le risorse economiche delle famiglie rom per capire chi può
autonomamente uscire dai campi e chi invece realmente necessita del sostegno e del
supporto dell'Amministrazione Comunale. Concludo con due raccomandazioni: questo
regolamento prevede dei requisiti più stringenti per l'ottenimento e il rinnovo del
nullaosta e spero appunto un contestuale impegno per verificarli. Questo potrebbe
comportare l'esclusione di alcuni nuclei familiari dai campi regolari; è assolutamente
necessario vigilare affinché non si ripeta un fenomeno che questa Città ha già vissuto in
passato, ovvero lo spostamento da un campo all'altro. Vorrei poi che fosse massimo
l'impegno anche per le azioni da mettere in atto nei campi irregolari a cui questo
regolamento per forza di cose non può estendersi, in particolare per due cose che sono
fondamentali per il processo di integrazione, ovvero appunto la scuola e il lavoro.
Siamo fermamente convinti che sia giusto richiedere a tutti coloro che vivono nel nostro
Paese il rispetto delle leggi, delle norme e dei regolamenti, ma contestualmente bisogna
mettere tutti i cittadini, Maggioranza e Minoranze nelle condizioni di rispettarle, vorrei
che a questo andasse il nostro impegno, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per dieci minuti.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Ho letto e riletto in questi otto mesi, forse anche qualcuno di più, in
cui questa delibera è stata ferma dopo la sua presentazione all'interno della
Circoscrizione e in cui mai si è discusso se non in una singola occasione dove, appunto,
la discussione per un argomento così importante è stata relegata a due ore dove
chiaramente quando si vuole lavorare seriamente su un tema non si lavora, cioè non è
questo il tipo di procedura. Detto questo, questo nuovo regolamento può diventare per
gli abitanti di questi campi, Presidente, due cose: o della morbidissima carta igienica
con cui loro potranno espletare tutte le loro funzioni oppure dipende se è stampato su
una carta un pochino più robusta potrà consentire loro di appiccare tutti i roghi che
intendono fare nell'assoluta spensieratezza, perché? Perché questo regolamento,
Presidente, è assolutamente inutile; questo regolamento, Presidente, è un aborto
regolamentare e iniziamo a spiegare il perché, Presidente. Perché all'interno di ogni
campo c'è un campo che non è autorizzato e che non prevede l'utilizzo di questo
regolamento così come ci è stato anche detto dall'intervento della Maggioranza poco fa.
Io mi chiedo, Presidente, ma come in strada dell'Aeroporto potrà essere rispettato
questo regolamento che vale per una sola fila sulle tre presenti quando si potrà spostarsi
di 50 metri, ma forse anche meno, 20, 15 e andare dalla prima alla seconda fila per poter
continuare ad appiccare i roghi in maniera totalmente indisturbata perché non è vietato
appiccare i roghi in un posto che è abusivo e non è regolamentato. Le persone che
costruiscono abusivamente nelle parti di via Germagnano abusive, come andiamo a
sanzionarle o come andiamo ad identificarle? Oppure, Presidente, noi come possiamo
controllare qualcosa che già è stato dichiarato abusivo e quindi che non si può
regolamentare con un regolamento che non lo prevede? Ma soprattutto dov'è questo
progetto di superamento degli altri campi nomadi o campi rom perché sono lì da 20
anni, smettiamo di chiamarli nomadi, i nomadi sono quelli che camminano, si spostano,
i camminanti siciliani sono nomadi, questo sono rom. Camminanti siciliani, chieda a
Giusta. Dobbiamo metterci, Presidente, nella condizione di avere una visione totale.
Questo regolamento che oggi ci proponete è uno specchietto per fare un titolo sul
giornale, domani mattina, che non potrà in nessun modo essere utilizzato perché non
sono previste sanzioni, perché non è previsto il modo in cui verranno allontanate
determinate persone, perché non lo sanno, perché magari uno dice non lo metto nel
regolamento, ma se io chiedessi adesso all'Assessora Schellino come pensate di
allontanare le persone che non rispettano il regolamento? Probabilmente non me lo sa
dire perché non ce l'ha saputo dire ieri il comandante della Polizia Municipale che
sbandierava il fatto che ci sono addirittura sette nuove persone, nuovi agenti all'interno
del Nucleo Nomadi a fronte di 15 che se ne sono andati nell'ultimo anno e mezzo.
Come pensiamo di poter avere risorse per poter intervenire lì dentro quando le risorse ci
sono, ma sono destinate a tutt'altra mansione? Il Consiglio Comunale di Torino nel
2015 ha previsto il pagamento della TARI, come quota area campeggio, per tutti gli
abitanti di questi campi. Bene, sapete quanto è stato incassato dalla Città in questi tre
anni? 73 euro, due famiglie soltanto, dico anche dove, residenti in via Lega - perché
bisogna dare merito a chi ha provato almeno una volta - hanno fatto un pagamento due
famiglie per 73 euro. Torino ha un insoluto di fronte a queste persone di quasi 300.000
euro e noi possiamo pensare che chi non ha mai pagato in questi anni, nonostante ci
siano anche le testimonianze di persone che hanno delle attività vere e proprie con delle
partite IVA, non hanno volontariamente pagato la TARI, non le utenze, la TARI,
facendo una parentesi, basta passarci davanti per capire quant'è la cubatura
dell'immondizia prodotta da queste persone, ma voi pensate che vi possano dare anche
solo un euro? Ma soprattutto se non ve lo danno come glielo chiedete? E torniamo al
discorso di prima, come allontanate chi non vi paga? Perché queste sono tutte cose che,
al momento in cui si scrive un regolamento, sono belle, lo infiocchettiamo, lo
riempiamo di belle parole, gli diciamo tutto quello che vogliamo e poi? E poi scriviamo
un regolamento che è totalmente inapplicabile. Ma dato che io mi ritengo una persona
responsabile e anche molto buona ho proposto degli emendamenti che vanno a mettere
dei paletti, come diceva bene l'Assessore prima, perché le regole ci sono se c'è una
sanzione, se non c'è una sanzione le regole non vengono rispettate. Bene, io una tra
tutte, è uno degli ultimi emendamenti, chiedo una cauzione, che venga data una
cauzione di tre anni che possa permettere a queste persone di dire "se rompo ho già
pagato, se creo dei problemi ho già pagato, se non pago ho già pagato", perché se una
persona non ha da darci tre anni, non ci può dare neanche un mese. Lo stesso principio
degli affitti, Assessore, quando una persona va ad affittare una cosa gli viene chiesta una
cauzione di uno, di due o di tre mesi, ma questo succede nel mondo normale, non
lontano. Qua a Torino se uno decide stasera di andare ad affittare una casa versa tre
mesi di caparra, perché? Perché chi affitta deve essere garantito e lo stesso principio
deve valere per queste persone, perché non possiamo pensare di chiedere soldi a chi non
ha soldi, se no a quel punto se sapete già che queste persone non hanno soldi toglietegli
la richiesta di pagamento perché se non hanno soldi non possono pagare e
automaticamente diventeranno morosi e automaticamente partiranno tutti quei processi
che vedranno coinvolti gli assistenti sociali per andare a verificare se persone che poi
hanno un'attività, ma quell'attività perché poi essendo svolta in nero non potrà essere
certificata e quindi avranno reddito zero e sarà sempre un cane che si morde la coda. Io
quello che vi chiedo è un pochino più di concretezza perché questo regolamento si può
affiancare quando mi dite le file 2 e 3 di strada dell'Aeroporto possono essere superate
così come vi piace dirlo, come corso Tazzoli perché anche corso Tazzoli dovrà essere
superato oppure via Germagnano o dall'altra parte di strada dell'Aeroporto vi segnalo
che è nato un nuovo insediamento di fianco al fiume o come tante altre realtà che
vengono fuori, che chiaramente bisogna mettere in conto che queste persone che non
potranno stare all'interno di questo regolamento come si sono spostate da Lungo Stura
Lazio in via Germagnano non hanno vincoli per spostarsi dalla fila 1 di strada
dell'Aeroporto alla fila 2 o dalla fila 2 alla fila 3 o cambiare semplicemente il loro
appoggio del camper in un'altra zona di via Germagnano o spostarsi tutti in corso
Tazzoli dove sono tutelati perché oggi, anzi, da domani quando approverete - col mio
voto contrario - questo regolamento sarà più tutelato chi vive nel campo abusivo di chi
vive nel campo regolare, perché? Perché essendo abusivo gli vale tutto e quindi non c'è
un sistema di regole; non essendoci un sistema di regole chiunque la mattina si sveglia,
fa qualcosa e se ci devono essere degli interventi anche dell'Amministrazione con
assistenti sociali o quant'altro non saranno regolamentati, quindi ci sarà più libertà di
poter intervenire. Questi sono i problemi, i problemi di chi non ha una visione. Allora,
dateci una visione e poi torniamo a parlare di questo regolamento, perché di per sé
potrebbe anche funzionare, Assessore, di per sé come poteva funzionare il regolamento
di quando Elide Tisi era Assessore e aveva le sue stesse identiche deleghe, ma se non si
va a risolvere tutto quello che è il problema collaterale a quegli insediamenti autorizzati
non si può pensare di intervenire lì dentro. Quindi, io ho presentato, mi sembra, 23
emendamenti che vogliono andare a migliorare, alcuni dei quali io mi auguro che con il
buon senso si devono approvare. Io faccio, per esempio, l'esempio dei minori, qua viene
data una tutela dei minori fino a 14 anni. Per me i minori devono essere tutti tutelati,
tutti tutelati, non c'è minore, non c'è differenza tra un minore di 14 anni o uno di 16 o
uno di 17, i minori sono minori e in quanto tali vanno tutelati e tutto quanto. Io ho tolto
la distinzione tra insediamenti di rom e sinti perché se domani una comunità francese
arriva a Torino e decide di insediarsi in riva al Sangone è solamente perché non si
dichiarano rom e sinti e allora a quel punto si possono insediare. Ci sono degli
emendamenti di merito che poi, Presidente, illustrerò, così come questo regolamento è
assolutamente invotabile ma non per il principio, perché, ripeto, in linea di principio ci
sta e ha un senso, ma affinché quel piano, che tanto ci avete raccontato di superamento
di tutte le aree non autorizzate, non c'è, ma non c'è perché non c'è, ma non ci avete
neanche iniziato a lavorare, perché avete iniziato a discuterne al tavolo provinciale, ma
si è fermata lì la discussione, non c'è neanche una bozza; fino a quando non ci sarà una
bozza di superamento di tutte le aree non autorizzate, a quel punto questo regolamento è
assolutamente inutile e varrà per quello che vale, ovvero cartaceo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritta a parlare la Capogruppo Montalbano, ne ha facoltà per dieci minuti.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Presidente. Senta, ho una richiesta, posso unire al mio intervento anche la
dichiarazione di voto?

VERSACI Fabio (Presidente)
Può fare tutto quello che vuole.

MONTALBANO Deborah
Posso col suo permesso? Mi sembrava giusto chiederlo. Allora, questa delibera è stata
sospesa in IV Commissione a lungo, per molto tempo, io allora ero ancora Presidente e
il tema era proprio quello di evitare di portarla in Aula se non avesse raggiunto, diciamo
così, una certa dimensione di concretezza, proprio per evitare poi di deliberare degli atti
che potessero non essere incisivi, e credo che il problema ancora oggi, purtroppo, però
persiste, anche se la delibera è arrivata in Aula, nel senso che io non ho trovato nulla
sugli strumenti di applicabilità del regolamento, cioè laddove questo regolamento verrà
violato da una famiglia nomade all'interno di un campo rom, come si interviene? Con
quali strumenti? Gli strumenti per poter rendere un regolamento incisivo si muovono su
alcuni elementi: uno sono le risorse, perché non prendiamoci in giro, le cose si fanno
laddove ci sono e si possono investire delle risorse e le risorse assegnate a cui fanno
riferimento al progetto speciale sono 250.000 euro di cui 140.000 saranno spesi in 2
anni per la progettazione, cioè li si dà al gruppo di lavoro per costruire il progetto e poi
abbiamo 110.000 euro che invece saranno investiti per le manutenzioni ordinarie e
straordinarie. Cioè capite che sono completamente insufficienti per poter produrre un
lavoro come quello che, invece, sulla carta si vuole raggiungere. Un altro aspetto molto
critico è il personale dedicato sia per quanto riguarda il personale addetto dei Vigili
Urbani, sia per quanto riguarda il personale addetto all'interno del settore del Nucleo
Nomadi, cioè le risorse umane sono limitate, se non si investe in quello come si può
pensare poi anche qui di andare a costruire concretezza rispetto alla progettazione? E
poi c'è ancora un fatto che io avevo segnalato in Commissione, e mi ritrovo a segnalarlo
di nuovo, che è proprio anche rispetto alla scrittura della delibera stessa, cioè
nell'impegna se voi andate a vedere, al punto 1, adesso ci arrivo anche io, al punto 1,
dove si chiede di approvare le motivazioni esplicitate in narrativa e quindi il nuovo
regolamento, questo punto 1, viene richiamato al punto 3 e il punto 3 però dice
testualmente:"di rinviare a successivi provvedimenti deliberativi e dirigenziali
l'attuazione del regolamento", non solo il progetto speciale. Quindi noi quello che
chiediamo al punto 1, cioè di provvedere ad attuare e rendere effettivo il regolamento lo
andiamo a rinnegare al punto 3, perché lo rimandiamo a successivi atti deliberativi,
perciò cosa produce questa delibera? Produce una cosa certa, l'abolizione del vecchio
regolamento, ma non l'attuazione del nuovo e quindi io quello che pongo come
questione è che ho paura che ci si ritrovi in una situazione di sospensione tra quello che
non c'è più e quello che ancora non è attuabile. In funzione di questo, io credo che forse
sarebbe stato continuare a tenere questa delibera sospesa in Commissione perché
purtroppo ha delle buone intenzioni, anche la rivisitazione del nuovo regolamento ha
degli aspetti positivi rispetto a quello della vecchia Amministrazione, ma manca il
carburante, mancano le risorse economiche. Non c'è nulla, non c'è nulla sulle risorse
assegnate per la riqualificazione e le nuove condizioni abitative da offrire a coloro che
sono all'interno dei campi rom o progetti sociali di lavoro e di accompagnamento, cioè
andiamo a muoverci in un terreno dove non abbiamo..., poi siamo come una macchina
che vuole partire, ma che non ha la benzina. In funzione di questo, Uscita di Sicurezza -
Gruppo Misto, non parteciperà al voto di questa delibera, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritta a parlare la Consigliera Tisi, ne ha facoltà per dieci minuti.

TISI Elide
Sì, grazie, Presidente. Io ho avuto già occasione nella Commissione che è stata fatta nel
merito di questo regolamento, rivisitazione di regolamento come lo definisce
l'Assessora Schellino, di rappresentare alcune preoccupazioni e anche alcune
sottolineature. Intanto io credo che sia importante ricordare a questo Consiglio che
questo dei regolamenti per le aree autorizzate è un tema antico in questa Città. Il primo
regolamento risale al 1991 nato proprio con la necessità di dare un quadro organizzato a
quelle che erano le aree autorizzate, l'ultimo come è stato già ricordato è del 2004,
perché sottolineo questo aspetto dell'autorizzazione? Perché le aree autorizzate della
Città e quindi oggetto di questo regolamento sono sostanzialmente quattro: strada
Aeroporto, che è anche credo la prima autorizzata in ordine di tempo; due campi:
Sangone e Le Rose di sinti piemontesi che sono cittadini italiani a pieno titolo e una
piccolissima parte di Germagnano. Questa sottolineatura la voglio fare perché io credo
che il messaggio che, almeno in alcune occasioni, è stato trasmesso è che attraverso un
regolamento si possa risolvere il problema dei campi rom, non è così e credo che
occorra anche, diciamo, per trasparenza ribadirlo; si tratta semplicemente di rivedere
alcune modalità regolamentari, che peraltro in gran parte erano già preesistenti nel
regolamento del 2004, in piccolissime parti, che interessano solo una piccola parte del
più ampio problema dei campi rom. Allora, è chiaro che l'aspettativa, io credo, della
Città, anche con il rimando che è stato fatto ad un progetto speciale che viene..., che
diventa parte integrante di questo regolamento. Io però su questo vorrei far notare che ci
sono due aspetti di questo regolamento che cambiano sostanzialmente rispetto a quello
precedente, che ci sono alcuni rimandi, uno è questo alla stesura di un piano, di un
progetto speciale rom, l'altro è alla definizione della Commissione che sarà deputata
alla designazione e all'individuazione dei beneficiari che viene demandata ad atti di
Giunta, quindi in qualche modo il Consiglio Comunale fa un po' un passo indietro da
questo punto di vista. È chiaro che l'individuazione di nomi e cognomi di Commissioni
è un atto di Giunta, ma credo che sarebbe stato opportuno che, quantomeno, come
figure interne all'Amministrazione come ruoli ci potesse essere anche, come dire, un
atto che veniva dal Consiglio Comunale perché è molto diverso avere una Commissione
presieduta, faccio un esempio, da una persona che in qualche modo rappresenta dei
percorsi più di inclusione sociale da, invece, delle figure che rappresentano
un'applicazione di elementi di ordine pubblico. Io credo che questa sia una scelta
politica che con questo regolamento demandiamo a degli atti di Giunta. La stessa cosa
vale per il progetto speciale. Noi abbiamo atteso a portare in Consiglio la modifica di
regolamento, nuovo regolamento se vogliamo così definirlo, perché si attendeva di
avere il progetto speciale. Ora è altrettanto evidente che, dal mio punto di vista, un
progetto speciale deve avere delle caratteristiche che devono durare nel tempo ed è
altrettanto evidente che oggi c'è potenzialmente la possibilità che la Giunta decida di
rivederlo anche in tempi molti ristretti e molto rapidi. Perché è importante un progetto
speciale? Perché deve avere un ampio respiro e soprattutto a mio parere deve guardare
non soltanto a quello che è la verifica regolamentare dei campi autorizzati, ma anche a
quello che invece è stato definito anche da componenti di Maggioranza, il più
complessivo generale tema del superamento dei campi rom. Ci sono alcuni altri aspetti
che io vorrei sottolineare e che non ho ritrovato né nel regolamento, né nel progetto
speciale. Ne cito due in modo particolare, io credo che non ci sono degli elementi, e ce
l'ha confermato anche ieri in Commissione il comandante della Polizia Municipale, che
ci dicano esattamente come le regole potranno essere applicate perché naturalmente
questo è un punto di criticità che è sempre stato presente, ma che credo vada
risottolineato perché le regole, se non ci sono gli strumenti per farle rispettare,
ovviamente, diventano delle non regole e l'altro elemento è come e se si pensa
nell'affrontare questo tema di trattare, come dire, l'eventuale decadenza di requisiti
delle famiglie che abitano all'interno del campo e quale può essere il loro destino e la
loro sorte, su questo non ci sono elementi. Come pure io credo che sia stata un po' persa
un'occasione perché tra il regolamento del 2004 ad oggi sono successe molte cose nella
nostra Città da questo punto di vista, tra queste c'è stata una delibera di iniziativa
popolare, che io credo anche la Sindaca Appendino ricordi bene, perché aveva visto la
sottoscrizione se non sbaglio di 3.000 cittadini che l'avevano presentata, che aveva
richiamato anche non solo la necessità su queste tematiche di agire sotto due direttrici:
solidarietà e regole, ma anche sottolineando l'importanza della partecipazione, non
soltanto interassessorile, ma anche della partecipazione di cittadini organizzati o di
quelle formazioni che da molti anni si occupano di questi temi. Ecco, io credo che forse
si sarebbe dovuto coinvolgerle di più nella scrittura di un regolamento che vuole
rivisitare delle condizioni, perché certamente c'è tanta storia in questa Città pur nelle
fatiche e nelle difficoltà di affrontare un tema così complesso e difficile, ma c'è anche
tanta competenza non solo dentro l'Amministrazione, ma anche al di fuori. È stato,
anche in passato, costituito un osservatorio permanente che non è mai stato revocato e
che, quindi, credo possa costituire ancora oggi una risorsa, ma che non ha visto un
coinvolgimento, come pure a mio parere, è stato scarso, il coinvolgimento delle
Circoscrizioni, soprattutto quelle Circoscrizioni nelle quali sono presenti i campi rom.
Quindi, io credo che, senza voler sminuire o negare la complessità di questo problema,
io penso che si sarebbe potuto in una fase di questo tipo, di riscrittura di un regolamento
allargare il livello di coinvolgimento, tener maggiormente in conto le problematiche che
in parte si sono già presentate in passato e soprattutto all'interno di un progetto speciale
provare a tracciare o a ribadire la necessità di trovare degli strumenti anche economici -
in questo ha ragione la Capogruppo Montalbano - anche economici, da ricercare per
coniugare appunto solidarietà e rigore come era già stato tracciato proprio dalla delibera
di iniziativa popolare.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Magliano, ne ha facoltà per dieci minuti.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma per intervenire sul regolamento, un regolamento che
oggettivamente prova a restituire alla cittadinanza, alle promesse fatte in campagna
elettorale da questa Maggioranza, promesse che evidentemente vengono disattese, poi
c'è questa strana forma di palingenesi che il Movimento 5 Stelle applica ai suoi atti,
cioè pensa di risolvere tutto in un colpo solo cambiando il nome alle cose, che
cambiando il nome alle cose è convinto che le cose cambino. Ed io sono abbastanza
convinto avendo sentito le parole della Consigliera, che ha illustrato la posizione del
Movimento su questo regolamento, che oggettivamente manchi un approccio ad alcuni
problemi. Io, voglio dire, approfondirò il mio intervento solo su un aspetto, ma un
aspetto che oggettivamente dimostra come noi scriviamo una cosa senza tener conto di
che cosa è accaduto negli ultimi anni. Chi vi parla nei cinque anni precedenti non era di
sicuro contento della gestione dei campi, sia quelli autorizzati che quelli non autorizzati.
Che cosa accade in questo regolamento? L'articolo 7, io questo lo dico all'Assessora e
mi piacerebbe capire se anche lei si è documentata un po' sulla storicità di questo fatto,
l'articolo 7, norme di comportamento all'interno delle aree attrezzate. Punto 10, "è
vietata la realizzazione di qualsiasi manufatto che possa ospitare persone o cose
indipendentemente dalla volumetria e dai materiali utilizzati tranne qualora sia
autorizzato". Ecco, a me piacerebbe sapere dall'Assessora se l'Assessora sa quante sono
le strutture realizzate nell'area sosta Le Rose di via Lega negli ultimi cinque o sei anni,
quante sono le strutture realizzate abusivamente? Non lo so se lo sappia, una cosa che
però posso dire all'Assessora è che noi abbiamo 48 pratiche di abusi edilizi in un campo
regolare. Se noi parliamo di corso Unione Sovietica idem. Tant'è vero che la Procura ha
acquisito, io vi ho già segnalato questa cosa nei cinque anni precedenti, per cui non ho il
problema oggi in Aula di sostenere questo tema perché già allora chiedevo
all'Assessora, più che all'Assessora Tisi, a chi doveva occuparsi dell'abbattimento di
quelle strutture e nessuno ha fatto nulla, tant'è vero che la Procura ha acquisito tutto, ma
il punto 11 poi dice "c'è la custodia, pulizia e manutenzione ordinaria della piazzola e
dell'eventuale struttura annessa", perché noi invece in via dell'Aeroporto consegnammo
addirittura delle strutture, non solo delle piazzole, vediamo come sono ridotte, perché
sono oggettivamente devastate. Qual è la cosa che a me spaventa? È che l'oggetto di
questi due articoli, 10 e l'11, è stato frutto, tra l'altro oggetto di un approfondimento
fatto in Commissione Controllo di Gestione e un dirigente in modo assolutamente
pacato, limpido dice: "sì, sì, noi andiamo, facciamo la segnalazione", arriva l'ordine di
abbattimento, questi non abbattono, continuano ( mentre stavamo discutendo in
Commissione, in contemporanea stavano facendo un altro piano ad una casa in via Lega
con le foto documentate) noi andiamo, segnaliamo la cosa, chiediamo alle persone di
abbattere il manufatto abusivo, come chiediamo però a tutti i cittadini torinesi perché il
vero tema, Presidente, è che se noi diciamo che democraticamente hanno tutti gli stessi
diritti, hanno tutti gli stessi doveri, provi lei, Presidente, a costruire sul suo balcone un
manufatto abusivo, secondo me dopo due minuti si trova sotto Bezzon che dice: "scusi,
Versaci, cosa sta combinando?"Ecco, se noi avessimo lo stesso..., ma io su questo sono
molto serio perché sono 48 le pratiche di abuso edilizio solo in via Lega, altrettante in
corso Unione Sovietica, la distruzione di tutte le baracchette, le casupole che avevamo
creato in strada dell'Aeroporto, che cosa dice il dirigente? Dice: "loro non abbattono, la
procedura qual è? È il genio militare", chiamiamo il genio miliare che arriva e dice: "sì,
sì, noi tiriamo giù, poi a pulire ci pensa la Città". Se a questo regolamento, se con
questo regolamento avessimo messo da parte risorse per portare via tutte le macerie,
allora dico forse c'è un tentativo di superamento perché stiamo dicendo "guarda, quella
casa non potevi farla come non la può fare nessuno, noi la tiriamo giù o dovresti tirarla
giù tu - come di solito si fa con i cittadini che pagano le tasse - dopodiché puliamo", ma
non c'è e il vostro dirigente anche un po'..., dice: "ma noi cosa possiamo fare? Non
possiamo farci nulla, abbiamo le mani legate". Questo vuol dire che chiunque può
continuare a costruire abusivamente con il Comune che ammette candidamente: "ma
non possiamo farci nulla", e qual è il messaggio che diamo? Mettiamo i sigilli, tu apri i
sigilli, io ti faccio una segnalazione e tu continui a ricostruire tanto io non abbatto mai
nulla e tu puoi continuare a farti prima il monolocale, poi il tinello, poi la villa e
continuare ad allargarti. È per questo che mi pare che questo regolamento, partendo da
un fatto concreto, Assessora, poi io condivido parte delle cose dette dal Consigliere
Ricca perché penso che oggettivamente i dati della storia dicono che questo fenomeno
non si può gestire così e che forse una maggior partecipazione soprattutto di quei
comitati che io incontravo in Consiglio Comunale nella scorsa Consiliatura che mi
dicevano: "ma tanto adesso arrivano loro e risolveranno tutto perché ci hanno detto
così" - l'Assessore Unia allora era solo un candidato – "ci ha garantito che la
partecipazione alla condivisione rispetto a questi progetti sarà diversa, non come ha
fatto l'Amministrazione precedente". Ma il dato vero è questo, già solo in questo
articolo 7, comma 10 emerge in tutta la chiarezza l'impotenza dell'Amministrazione a
rimettere a posto o affrontare il tema delle costruzioni abusive, figurarsi se non
riusciamo a fare questo rispetto a tutto il resto. Per cui io mi sarei aspettato - e su questo
avrei oggettivamente dato un contributo alla luce della Commissione Controllo di
Gestione - perché se noi a Bilancio avessimo messo qualche centinaia di migliaia di
euro per la pulizia delle strutture che vengono abbattute, perché se no alla fine della
fiera il concetto è ma noi sulla carta scriviamo quel che possiamo scrivere, quel che
vogliamo scrivere, ma il risultato è che non siamo in grado di contrastare alcunché e
allora io se sono uno che ha iniziato a costruirsi il monolocale e adesso si è fatto la
villetta, ma dimmi perché devo fermarmi? Ci sono gli atti che sono andato a farmi...,
che mi hanno mandato dagli uffici dove ci sono gli esposti, ci sono tonnellate di carta.
Io mi auguro che la Procura concluda in fretta quest'indagine perché ci sono due
soggetti che a mio giudizio hanno delle responsabilità, il primo è chi costruisce
abusivamente, il secondo è chi non fa rispettare l'ordine di abbattimento, quando li
abbiamo fatti, in che tempi, se a seguito delle segnalazioni abbiamo chiesto subito la
demolizione, ma è evidente, e concludo perché io sto parlando di aree attrezzate
autorizzate, per cui possiamo affrontare questo tema; su quelle non autorizzate lì si
aprirebbe un altro film, ma non è oggetto della delibera, ma se non siamo in grado di
garantire il diritto almeno su una cosa enorme, cioè la costruzione di manufatti, come
facciamo a garantire il diritto su cose un po' più semplici e banali quali il pagamento
delle utenze, un minimo di cauzione e non aver trovato all'interno di questo
Regolamento, all'interno di questa delibera un fondo ad hoc, che se non è in grado di
ripristinare e di pulire chi ha commesso l'abuso edilizio ci pensiamo noi e poi ci
rivarremo, ma intanto buttiamo giù ripristinando un minimo di legalità all'interno dei
campi autorizzati. Il fatto di non averlo trovato mi pare veramente un approccio un po'
idealista, per cui cambiamo il nome alle cose pensando che le cose nella loro antologia
cambino, e così non è, e quindi il mio voto sarà contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritta a parlare la Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per 10 minuti.

ARTESIO Eleonora
Il quadro, nel quale stiamo discutendo questo Regolamento, è sicuramente condizionato
dal fatto che interveniamo su una procedura, su una serie di articoli senza avere ancora
il senso complessivo dell'intervento che l'Amministrazione vuole realizzare attraverso
il Progetto Speciale Campi Nomadi, perché un conto è giudicare irrilevante o
impraticabile un elenco di azioni previste da un regolamento non conoscendo il quadro
nel quale queste azioni si stanno collocando nel tempo e nei modi, altro conto sarebbe
stato giudicare una sequenza di articoli, magari non particolarmente innovativi, ma
conoscendo dei processi che nel frattempo sono stati avviati rispetto ai quali gli articoli
possono essere credibili o meno. Questa mi pare la critica più sostanziale al
Regolamento che noi stiamo discutendo e oltre ad essere una critica incomincia, o
dovrebbe cominciare, ad essere una preoccupazione soprattutto per il governo della
Città e la maggioranza, perché il 15 di febbraio del 2018 l'Ufficio Stampa del nostro
Comune riportava l'adozione da parte della Giunta del Progetto Speciale Campo
Nomadi e ne delineava due sostanziali fasi, una fase, quella del 2018, legata al
perseguimento della legalità, una seconda fase, quella del 2019, legata all'inclusione
sociale. Francamente non riesco a disgiungere né concettualmente, né operativamente le
due fasi, ma poiché il vostro comunicato stampa le disgiunge, vi segnalo che siamo ad
aprile del 2018 e che anche per quello che riguarda la questione di attuazione della
prima fase, quello che abbiamo conosciuto soprattutto a mezzo stampa sono alcune
successive iniziative relativamente alla rimozione di rifiuti accumulati lungo le aree
perimetrali e qualche accenno a mezza voce da parte del Comandante della Polizia
Municipale ieri nelle due Commissioni congiunte sul fatto che sarebbero in corso delle
procedure di valutazione nella condizione economica degli attuali residenti negli attuali
campi. Quindi, in questo quadro, in cui la valutazione è per forza di cose ricondotta a
quanto è scritto nel Regolamento, cioè alle sterili norme e previsioni di un
Regolamento, non possiamo che trovarci in una condizione di insufficienza rispetto alle
aspettative che erano state sollevate, anche perché siamo passati dall'annuncio di un
progetto speciale e di una figura interna all'Amministrazione come prevedono i
Regolamenti dei Progetti speciali col ruolo di direzione e di coordinamento delle
strutture tecniche, nonché con una figura di accompagnamento, il cosiddetto project
manager, all'annuncio, nell'ultima Commissione che si è tenuta sul tema, di un bando di
evidenza pubblica che avrebbe cercato un'agenzia che avrebbe dovuto operare su più
leve del programma del Progetto Speciale e anche individuare chi se ne sarebbe
occupato. Quindi, come dire, la situazione non conforta nel dare un giudizio rispetto a
questo Regolamento, ma poiché l'unico atto su cui siamo per ora chiamati ad esprimerci
io su questo svolgerò tre osservazioni; la prima: lo stile; è vero, lo diceva già il
Consigliere Magliano, anche io, nei momenti in cui abbiamo ragionato all'avvio di
quest'Amministrazione sulle parti del programma di mandato che riguardavano questa
tematica, avevo sentito affermare, con una certa baldanza da parte dei Consiglieri 5
Stelle nella specie del Consigliere Unia, che probabilmente i fallimenti, così venivano
giudicati, delle Amministrazioni precedenti erano da ricondursi al mancato
coinvolgimento dei soggetti protagonisti e quindi alla possibilità di responsabilizzare le
diverse organizzazioni familiari che abitano nei campi, tant'è che lo stesso comunicato
stampa di cui parlo dice: "Partendo dall'analisi dei risultati ottenuti con i precedenti
progetti di inclusione, che negli ultimi anni hanno coinvolto circa 250 nuclei e un
migliaio di persone, si avvierà, tenendo conto delle esperienze passate, la fase della
coprogettazione partecipata; è previsto che portino contributi ed idee anche le comunità
rom, sinti, camminanti e i cittadini delle Circoscrizioni interessate per individuare e
sperimentare nuove modalità di insediamento, naturalmente diversi dai campi sosta e
trovare fondi per renderli concretamente realizzabili". Ora se di tutto l'impianto l'unico
momento pubblico noto è il Regolamento, la domanda, alla luce della progettazione
partecipata è: quali coinvolgimenti e progettazioni partecipate sono avvenute sul
Regolamento? Non mi pare ne siano avvenute moltissime, tant'è che si riconduce il
tema del Regolamento al fatto che esso sia una rivisitazione per renderlo coerente con le
misure trasversali del progetto speciale del Regolamento in vigore dal 2004. E quindi,
vengo al Regolamento in vigore dal 2004, sul quale io mi ero espressa criticamente
come Presidente di una Circoscrizione, come portavoce dei Presidenti di Circoscrizioni
e mi soffermo, nel mio giudizio, su due articoli: l'articolo 4 e l'articolo 5. L'articolo 4,
le forme di rappresentanza non sono diverse da quelle che erano previste
precedentemente, in questo modo direi un po' di basso profilo rispetto a chi voleva la
progettazione partecipata; oltre a questo va riconosciuto che i tempi sono cambiati
anche nelle relazioni interne al campo e che i delicati profili di eventuale impossibilità
di prendere parola da parte di condizioni particolarmente fragili, quali ad esempio quelle
femminili, dovrebbe essere una preoccupazione di coloro che vogliono agire sulla
mediazione nei rapporti con chi abita il campo e vogliono farlo per innalzare il livello di
qualità della convivenza interna, ma gli elementi di contraddizione che io ritrovo
maggiormente, riguardano l'articolo 5, al punto 7 e al punto 9, l'ho già detto nella
Commissione Consiliare che ha istruito la discussione. Allora, in casi come questi, cioè
ogni qualvolta si agisce verso una logica di inclusione, in tempi passati si adottavano
principi di discriminazione positiva, cioè si era consapevoli di fare di più di quanto nella
media venisse fatto per ottenere un vantaggio che alla fine avrebbe arrecato benessere
collettivo proprio dal miglioramento delle condizioni di quelle persone. Ora, parlare di
cosiddetta discriminazione positiva, specie se applicata a questo argomento, è diventato
blasfemo e non lo farò, però almeno evitiamo le discriminazioni punto e basta senza
attributi e ci sono le discriminazioni in questo articolato, perché se io posso concordare
sul punto 7, che riguarda l'accertamento patrimoniale ai sensi dell'ISEE delle famiglie,
del capofamiglia richiedente che abitano negli attuali campi, perché mi rendo conto che
ad esempio quando formuliamo le graduatorie di accesso all'Edilizia Residenziale
Pubblica o la condizione di emergenza abitativa non viene considerato come persona
alla quale possa essere attribuita la possibilità di accedere chi ha altri patrimoni
immobiliari e quindi stiamo trattando le persone dei campi come trattiamo le persone
che abitano ad esempio nell'Edilizia Pubblica, o che si affacciano ad una domanda di
Edilizia Pubblica, io questo lo vedo come un elemento comprensibile, ma se al comma
9 dell'articolo 5 dichiarate che non possono risiedere nei campi le persone che hanno
sentenze penali e che dalla conclusione del percorso giudiziario per poter rifare
domanda di residenza devono essere trascorsi cinque anni, questa è una discriminazione
esplicita, perché immaginatevi se ad esempio un ufficio pubblico, come quello di
Locare, di fronte alla domanda di una persona che ha concluso un procedimento penale
e ha scontato la sua pena dicesse: "No, io non costruisco l'incontro tra un eventuale
proprietario interessato a concedere un contratto di locazione e questo nucleo perché in
quel nucleo c'è una persona che ha scontato una sentenza penale", ma provate a
chiedere al Garante delle persone private della libertà se ritiene che sia condivisibile una
posizione che sottrae l'abitazione, la possibilità di abitare a chi si trova in quelle
condizioni, quando il Garante e tutti i Garanti del mondo ci intrattengono una volta
l'anno con le loro relazioni annuali per dirci quanto è interessante e utile, per evitare le
recidive, avere almeno garanzie minime come quella della casa e dell'avviamento al
lavoro. Allora, io ve lo dico questo, anche se dicendolo in Commissione ovviamente,
come dire, mi sono sentita riprendere e riprendere a un eufemismo dai comitati presenti
che erano stati invitati a partecipare, ve lo dico anche pubblicamente, perché questa è
un'illusione che vi auto somministrate e che somministrate alle varie organizzazioni a
cui andrete a raccontare il Regolamento, perché un avvocato, interpellato da uno dei
soggetti potenzialmente esclusi o espulsi, vi avvia un procedimento, lo vince e quindi
voi fate esattamente una promessa/proposta che non saprete mantenere e questo è
pericolosissimo su un tema come questo. Questo come contributo di merito, dopodiché
devo dire che non è vero che non c'è una novità, una novità c'è...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

ARTESIO Eleonora
Ho finito, che questa Giunta ha l'obbligo, ai sensi delle indicazioni e delle Commissioni
Europee, di realizzare questi obbiettivi entro il 2020 ed è questo che vorremmo vedere.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritta a parlare la Consigliera Foglietta, ne ha facoltà per cinque minuti.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie, Presidente. Io non entrerò nel merito della proposta di deliberazione, perché
l'ha già fatto in maniera più che puntuale la Consigliera Tisi. Mi rammarico di non
averlo fatto prima nelle Commissioni Consiliari che hanno analizzato la proposta, me ne
sono accorta, ahimè, solo adesso, faccio notare sia alla maggioranza, con la quale ho già
avuto modo di parlare, che all'Assessora Schellino che l'articolo 5 del nuovo
Regolamento: "Requisiti per il nullaosta temporaneo di permanenza nelle aree di sosta"
al comma 10, che cita: "Ciascun richiedente, al fine dell'ottenimento del nullaosta
temporaneo alla sosta all'interno dell'area attrezzata del rinnovo a cui consegue
l'assolvimento degli obblighi previsti dalla normativa anagrafica, è tenuto ai seguenti
adempimenti", al punto c) recita: "Al rapporto di parentela o affinità delle persone che
entreranno nell'area attrezzata, alla dichiarazione deve essere allegata richiesta
documentazione specifica". Dunque, sia tra coniugi, quindi insomma tra persone che
hanno contratto vincolo di matrimonio, che tra uniti civilmente, quindi persone che
hanno contratto unione civile dello stesso genere, non c'è né rapporto di parentela, né
rapporto di affinità, quindi questo è un gap che secondo me noi potremmo colmare, se
chiaramente ce n'è la volontà politica, tramite un emendamento.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliere Iaria, ne ha facoltà per cinque minuti.

IARIA Antonino
Grazie, sarò molto più breve. Io ho sentito cose che noi umani non vorremmo mai più
sentire, ma io ho sentito proprio dire delle frasi che si contraddicono, appena dette, cioè
che c'è bisogno di legalità, però la legalità che deve essere su due diversi fronti per una
situazione che riguarda la popolazione Rom ci deve essere un tipo di legalità più forte,
più decisa, per altre situazioni non ci deve essere questo tipo di legalità, per quello ci
sono tutta una serie di emendamenti, che per fortuna stiamo bocciando, che vanno ad
identificare dei paletti che sono, come dire, fuori anche da alcuni termini di legge. Il
discorso è molto più ampio, il discorso che è stato fatto qui è sempre il solito, un po'
ipocrita: ci vogliono soldi per fare queste cose. Ma va? È stata una cosa geniale dire che
ci vogliono soldi e fondi, però ci vuole anche uno strumento che, quando e se
arriveranno i soldi sufficienti, sia già funzionante, ed è per quello che noi oggi
approviamo il Regolamento nuovo che porta delle novità interessanti. Una delle novità
interessanti, che è stata detta più volte, è quella di andare anche a verificare lo stato
patrimoniale con un lavoro interforze tra anche la Guardia di Finanza, Polizia
Municipale e Polizia, eccetera. Questa è una cosa molto interessante, non so se prima è
stato fatto, anzi non è stato fatto, questo va a dirimere una questione molto importante
che va a toccare sul vivo eventuali illeciti o eventuali dichiarazioni false di persone che
sostano appunto all'interno di questi campi. È facile fare questo tipo di lavoro? No,
nessuno l'ha mai detto. È ipocrita dire che noi abbiamo fatto promesse di superare i
campi rom in due mesi, eccetera; è proprio anche falso, perché noi non abbiamo fatto
questo tipo di promesse, noi stiamo affrontando un problema come tutti gli altri
problemi, lo stiamo affrontando in maniera seria. Quindi, tutte quelle persone che
dicono appunto che bisogna anche combattere l'illegalità nell'abbattere diciamo le
costruzioni abusive, va bene, però questo va fatto solo per i rom, per i sinti oppure per i
miliardi di verande abusive? Quando un Consigliere ha detto: "se tu costruisci qualcosa
nel tuo balconcino", io non so quante verande effettivamente autorizzate ci sono nella
Città di Torino rispetto a tutte quelle che noi vediamo passeggiando per la Città. Quindi,
il problema della legalità non si può usare a convenienza politica. In Italia abbiamo un
problema di rispetto della legalità in termini generali, perché l'Italia è un Paese che è
stato costruito dal punto di vista legislativo per favorire chi delinque; sono state fatte
leggi per non far andare in galera nessuno, ma non si tratta di rom, sinti, rumeni,
calabresi, italiani, eccetera, è proprio il sistema della giustizia italiana che è fatto in
modo che tutti possono dire tutto e il contrario di tutto e fare l'opposizione, fare la bella
figura di dire: "Non riuscite a risolvere un problema di sicurezza", e poi chiaramente
quando appunto si ha la responsabilità di farle queste cose, si sa benissimo che tu puoi
approvare tutti gli strumenti possibili, ma se in Italia in galera non ci va nessuno, e
queste leggi le hanno fatte i Governi per non far andare in galera nessuno, chiaramente è
difficile fare qualsiasi tipo di intervento che presupponga una punizione di chi non
segue la legge. Quindi smettiamola per favore di continuare a dire che ci sarebbe
qualcuno che è in grado di, diciamo, far rispettare la legge completamente e riuscire a
far liberare i campi rom in due mesi, eccetera, perché non è vero. Non è vero. Se ci
fossero risorse, ma risorse tante, per superare questo problema, i percorsi di
partecipazione, i percorsi anche di indagine, sarebbero più facili da fare, i percorsi anche
che riguardano la demolizione dei manufatti abusivi; però non facciamo sempre quelli
che dicono che la legalità va affrontata, come dire, con piglio duro quando si sa
benissimo che in Italia per questo tipo di reati e la maggior parte dei reati che si
commettono in questi casi non è previsto, né diciamo, sono previste pene risibili e
quindi il problema rimane sempre lo stesso.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 10 minuti.

TRESSO Francesco
Grazie. Ma, in realtà sono molto rapido io, anche perché sono state dette molte cose
negli interventi che mi hanno preceduto. Volevo solo approfittare dell'intervento per
dichiarare un mio, appunto, dichiarazione di voto e dire che mi asterrò dalla votazione
di questo Regolamento, non tanto entrando nel merito di un Regolamento che di per sé
considero anche valido in alcune sue accezioni, ma molto velleitarie, ma proprio per il
percorso che è stato già più volte rimarcato che è stato seguito, questa dicotomia tra
l'approvazione del Regolamento e lo sviluppo di un Progetto speciale, secondo me non
è stata ben architettata; io mi aspettavo che addirittura il Regolamento potesse essere
uno delle declinazioni in cui il Progetto speciale poi arrivasse a configurare dei risultati
secondo anche un percorso partecipativo che avesse coinvolto tutto il Consiglio su un
argomento che di per sé, qualora prometta e indichi delle aspettative che poi vengono
disattese, non può avere altra conseguenza che quelle di acuire delle tensioni sociali e in
questo può portare delle (incomprensibile) che io vedo oggettivamente tali. Anche
quando il Consigliere Iaria ci dice che ci vogliono risorse, ma questo è ben chiaro a tutti
che ci vogliono risorse e che sicuramente non si possono risolvere problemi di questa
portata senza la possibilità di mettere risorse ingenti che in questo momento la Città non
ha; non per nulla anche nell'ultimo Progetto speciale o comunque nell'ultimo progetto
sui campi nomadi fu fatto ricorso ad un forte finanziamento del governo centrale che era
appunto il Progetto Speciale Nomadi sotto l'allora Ministro Maroni mi sembra, però
l'importante è che, quando ci saranno le risorse, speriamo che qualche governo amico
possa trovarne di maggiori anche per la maggioranza, non si arrivi però, come è stato
detto, ad avere un Regolamento già perfettamente funzionante, perché non sarà così, si
arrivi con la progettualità, ma qui manca una progettualità, questo è un altro percorso.
Quindi io, al di là poi di alcune incongruenze puntuali che sono state fatte notare e forse
di fondo il fatto che non mi sembra si riscontri poi una sostanziale difformità da quelli
che erano gli intendimenti contenuti nel precedente Regolamento, mi sembra che sia
carente proprio nella sua parte fondamentale, cioè capire quali siano le effettive
oggettive poi possibilità di applicazione e di attuazione. In questo senso viene meno
quel tema, che invece condivido, che era quello di pensare non ad una liberazione, a
sgombro, ma a superamento, però proprio mancano i requisiti per definire
l'approvazione di questo Regolamento, un approccio di tipo, appunto, che vada verso
l'ottica del superamento. Quindi questo, brevemente, solo per dire che mi asterrò dal
voto in quanto ritengo non ci siano le condizioni sufficientemente chiarite per come
raggiungere questi obbiettivi e forse è proprio stato sbagliato, a mio modo di vedere, il
percorso stesso con cui tutto questo atto è stato costruito.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo Tresso.

VERSACI Fabio (Presidente)
Possiamo passare alla discussione degli emendamenti. Il primo è un subemendamento
di Giunta. Vuoi rispondere? Prego.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Volevo soltanto rispondere in modo puntuale alla dottoressa Foglietta... Scusi, ingegner
Foglietta, Consigliera Foglietta, il punto di cui parlava riguarda l'ospitalità temporanea,
quindi effettivamente potrebbe non coprire il caso di una coppia nella quale una persona
risiede stabilmente qua e l'altra persona risiede..., però a quel punto si può dare un
nullaosta temporaneo in base al secondo comma e si risolve.

FOGLIETTA Chiara
Articolo 6.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Secondo comma articolo 6 si, scusa. Quindi è coperto, con un incrocio in effetti, perché
nei campi nomadi onestamente non ci risulta tanto che uno della coppia risieda qua e
l'altro risieda là, ma lo venga a trovare ogni tanto, però in quel caso si può risolvere in
quel modo. Dico solo velocemente un paio di altre cose. I reati, nel Regolamento
precedente si parlava genericamente di gravi reati senza cercare di puntualizzare quali
erano questi reati, ora si è cercato di dare, diminuire la discrezionalità creando un elenco
di casistiche. E' importante la collaborazione con le altre Forze dell'Ordine; è già stato
detto in alcune Commissioni, attualmente c'è un'operazione interforze che è stata
illustrata, non vedo più l'Assessore Finardi, ma in un'altra Commissione Consiliare o
forse rispondendo a un'interpellanza di Consiglio, c'è attualmente un'operazione
interforze di presidio dei campi; la collaborazione con le altre Forze dell'Ordine
comprenderà anche il lavoro con la Guardia di Finanza per la verifica dei patrimoni e
cose di questo genere. A proposito di controllo e di legalità, nella Commissione di ieri il
comandante Bezzon ci ha descritto il tentativo di rogo dei giorni scorsi che è stato
presidiato, limitato e al quale è conseguito anche un arresto, alcune segnalazioni da
parte della Polizia Municipale. Il tema dell'abbattimento e della pulizia è presente
all'interno della delibera del Progetto Speciale e ci sono a questo scopo finanziamenti
straordinari all'interno dei finanziamenti straordinari di AMIAT che potranno, questo è
anche chiaramente scritto in delibera, non sto rivelando nulla, che verranno liberati dopo
l'approvazione del Bilancio e quindi sono una previsione da questo punto di vista, cioè
anche perché il superamento comporta che ciò che è stato vandalizzato venga abbattuto
e non ripristinato. Questo è previsto dal Progetto. Un sistema di sanzioni c'è nel
Regolamento. Dico ancora qualcosa sul personale coinvolto: abbiamo al momento 28
unità di personale del reparto nomadi, otto persone dei servizi sociali tra dipendenti e
convenzionati e sei dei servizi educativi, sempre tra dipendenti e convenzionati. Nella
delibera si parla di coinvolgimento all'interno di tavoli e anche nel punto 4, dell'articolo
4 del Regolamento, dove si parla di rappresentanze e partecipazione, viene indicato che
possono essere convocate presso ogni area assemblee di partecipazione attiva di
informazione e di condivisione. Il sistema di coinvolgimento all'interno di tavoli
tematici è scritto in modo un pochino più articolato e previsto dalla delibera che
formalizza il Progetto Speciale. Infine, nell'articolo 10 che, insomma è l'ultimo e quindi
forse non ha suscitato... Il 10, l'ultimo, ecco, che non ha forse suscitato particolare
attenzione, si parla anche degli insediamenti nelle aree diverse dove si dice che le
persone rom e sinti presenti negli insediamenti in luoghi della Città diversi dalle aree di
sosta attrezzata non hanno accesso ai percorsi di inclusione sociale, quindi non è vero
che non se ne parla. È chiaro che devono avere gli stessi requisiti per avere accesso a
questi provvedimenti, quindi non hanno accesso a percorsi di inclusione sociale e
accoglienza in altre strutture collettive comunali qualora non siano in possesso dei
requisiti dell'articolo 5 del presente Regolamento, fatte salve le evidenti norme speciali
di accesso a determinate prestazioni in quanto applicabili, quindi un qualche riferimento
a chi non è all'interno delle aree di sosta viene fatto. Naturalmente per costruire dei
progetti, è già stato detto, servono stanziamenti, servono soldi insomma.

VERSACI Fabio (Presidente)
Il subemendamento è suo, vuole...? All'emendamento 1.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Il primo subemendamento è quello che riguarda i pareri delle Circoscrizioni. Le
Circoscrizioni avevano sospeso il parere, non è attualmente arrivato il parere, quindi in
seguito alla presentazione nella riunione della Commissione del 13 marzo della
deliberazione della Giunta del 15 febbraio 2018 che approva l'articolazione interna e le
macro fasi di azione del Progetto Speciale Campi Nomadi, la presente proposta di
deliberazione è rimasta sospesa in attesa di eventuali pareri delle Circoscrizioni fino al
23 marzo. Non è stato sollecitato alle Circoscrizioni un parere, però è rimasta sospesa
nel caso potessero ancora esprimerlo; entro tale data non risulta però pervenuto nessun
parere, quindi questo per dire che siamo in assenza del parere delle Circoscrizioni.

VERSACI Fabio (Presidente)
Se non ci sono interventi, pongo in votazione il subemendamento col parere favorevole
della Giunta. Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 21, contrari 1, astenuti 1, dichiaro il subemendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l'emendamento 1.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 2 del Capogruppo Ricca. Prego, Capogruppo, se vuole
illustrarlo ne ha facoltà per tre minuti, prego.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Chiedo di inserire una relazione semestrale nel punto dove
chiediamo, nell'articolo 1, con deliberazione della Giunta Comunale un piano di
efficacia triennale, di aggiungere "con relazione semestrale", quindi che ogni 6 mesi si
faccia il punto, esattamente come avviene oggi per lo sgombero delle palazzine
occupate dell'ex MOI, per il progressivo superamento delle aree di sosta così da poter
avere diciamo in maniera semestrale un ragguaglio di quello che è diciamo lo stato di
avanzamento dei lavori e quindi avere una visione un pochino più completa di quello
che sta avvenendo all'interno.

VERSACI Fabio (Presidente)
Assessora, prego.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Nella mozione 52 veniva richiesto un parere trimestrale e abbiamo valutato di attenerci
alla mozione 52 in quanto sufficiente allo scopo di questa...(INTERVENTO FUORI
MICROFONO) Sì, quindi parere contrario a questo emendamento in quanto abbiamo
ritenuto di...

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego.

RICCA Fabrizio
No, così evito... dov'è inserito, all'interno del Regolamento, la relazione trimestrale? Se
può indicarmelo, a che punto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO) Allora, era
all'interno della mozione e va bene, quindi la mozione dava l'indicazione di una
relazione trimestrale che non c'è all'interno del Regolamento ed io sono perfettamente
consapevole tanto che ho chiesto di mettere, all'interno del Regolamento, anziché
"trimestrale" di metterla "semestrale" così da dare più tempo per poter capire, cioè sono
perfettamente consapevole che c'era trimestrale, ma era una mozione. Io inserisco, nel
Regolamento, "semestrale" così da vincolare comunque ogni sei mesi a farla questa
relazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Assessora.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
...Regolamento che modifica la mozione, poi, come dicevo in esordio, riterremmo di
non dare dei vincoli di tipo organizzativo, lasciare, cioè verrà suggerito agli uffici,
ovviamente in rispetto della mozione 52, ma all'interno dei regolamenti preferiamo
non... Quindi parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Passerei alla votazione dell'emendamento... Voleva intervenire? Scusate.

SGANGA Valentina
Sì, in realtà era per chiarire il fatto che in mozione veniva richiesto questo
aggiornamento ogni 90 giorni; l'aggiornamento ci sembrava utile per essere aggiornati
sull'intero progetto e non solo sul Regolamento, per questo credo non trovi spazio
all'interno del Regolamento, però è chiaro che essendo già previsto da una mozione ci
incontreremo ogni 90 giorni in Commissione e l'Assessora ci aggiornerà sullo stato dei
lavori.

VERSACI Fabio (Presidente)
Però sull'emendamento siete già intervenuti otto volte, non è che si può intervenire
dieci... (INTERVENTI FUORI MICROFONO) Sì, ho capito, la lascio intervenire, però
sugli emendamenti...

RICCA Fabrizio
Dato che rimane tutto agli atti, sembra che sono pazzo, la relazione semestrale era sul
piano triennale per il progressivo sgomberamento delle aree di sosta, non sul
Regolamento, giusto per sgomberare il campo, diciamo magari ipotesi di pazzia, quindi,
Presidente, ci tengo a dirlo, che volevo metterlo nero su bianco, perché poi una
mozione, come sapete, la applicano quando vogliono.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Pongo in votazione l'emendamento numero 2 con il parere contrario della
Giunta, prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 3, contrari 21, dichiaro l'Emendamento numero 2 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'Emendamento numero 3, sempre del Capogruppo Ricca, prego, ne ha
facoltà per tre minuti.

RICCA Fabrizio
In questo emendamento chiedo di inserire il campo di corso Tazzoli, perché,
implicitamente, all'interno dell'elenco fatto dalla Giunta all'interno di questo
Regolamento, si potrebbe cadere nell'errore, e a questo punto però, se si cade
nell'errore, si cada con tutti e due i piedi, che strada dell'Aeroporto 235/25 è lo stesso
indirizzo che hanno le persone che vivono nella fila due e nella fila tre. Lo stesso
indirizzo di via Germagnano n. 10, è quello che viene applicato per elevare sanzioni o
indicare le persone che vivono all'interno di via Germagnano. In questo momento voi,
si ricade nell'errore, poi mi spiegherà l'Assessore, in fase di sviluppo di questo
Regolamento, di applicazione, come verrà, diciamo, controllato, del fatto che ci sono
persone che vivono all'interno di un campo non autorizzato, quindi che non devono
rispettare questo Regolamento, ma che questo Regolamento, dall'indirizzo fornito,
teoricamente, dovrebbero rispettarlo. Quindi, cadiamo, cioè, si cade in una
contraddizione, da parte della Giunta, io dico, anche abbastanza grave, perché mette in
crisi il Regolamento stesso, sapendo che due dei quattro campi inseriti sono i più grossi
presenti all'interno della città. Inserendo corso Tazzoli, per quanto venga dato un parere
tecnico non favorevole, io mi permetto di dire che è tecnicamente errata anche
l'individuazione dei due indirizzi. Quindi, io consiglio alla Giunta, per evitare problemi
successivi, perché poi, andate a spiegare a chi vive in strada dell'Aeroporto 235/25 ma
in seconda fila, che non rispetta il Regolamento, ma che per il Regolamento quel campo
è autorizzato, o comunque che vi è, a questo punto, questo Regolamento potrebbe
certificare, nero su bianco, con la votazione di questa delibera, che quelli diventino
campi autorizzati. Quindi, mi permetto di dire, riflettete anche sugli indirizzi, perché,
ripeto, l'indirizzo va a regolarizzare la posizione di tante persone che oggi vivono in un
insediamento non autorizzato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Assessora.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
L'Emendamento però ha entrambi i pareri, sia quello tecnico, sia quello contabile,
contrari, perché non sono campi attrezzati; non sono mai stati attrezzati, questo ci
dicono i tecnici e in più non ci sarebbe la copertura finanziaria, quindi non è applicabile
per ragioni tecniche, non tanto per questione di merito; cioè, anche di merito, perché
ovviamente c'è, laddove si prevede il superamento dei campi, aggiungere un campo non
sarebbe neanche, politicamente, il massimo, però anche volendolo accettare da quel
punto di vista, ci sono i pareri tecnici e contabili contrari, quindi, è contrario per questo
il parere.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Consigliere Mensio, ne ha facoltà.

MENSIO Federico
Sì, rapidamente, ricordo al Consigliere Ricca che intanto via Germagnano 10 non è via
Germagnano 50, dove c'è l'AMIAT, che poi al limite potrebbe essere via Germagnano
46, 48, non lo so, quello, diciamo, non regolare, strada Aeroporto, ne abbiamo già
discusso prima, però legittimare qua i campi sul Regolamento, sulle aree di sosta
regolari, legittimare che esistono dei campi irregolari, non voluti, né da questa Giunta,
né da questo Consiglio, mi sembra, mi permetta, una follia, lo dico chiaramente. Sul
Regolamento. Sul Regolamento, dopodiché, a parte i pareri negativi, non andiamo a dire
che corso Tazzoli deve rispettare un Regolamento.

VERSACI Fabio (Presidente)
Io invito i Consiglieri, io la faccio intervenire, però non si può intervenire due o tre
volte... no, io non sto dicendo a lei, Capogruppo, non può intervenire tre volte sullo
stesso emendamento. Ti faccio intervenire.

RICCA Fabrizio
No, Presidente, lei ha perfettamente ragione, se noi avessimo avuto modo di discutere
questa delibera in una Commissione con gli emendamenti, ma io le ricordo che la
delibera portata in Circoscrizione il 20 di agosto, discussa in Consiglio Comunale il 23
di marzo. No no, era solo per…, Presidente, mi permetta, che non abbiamo avuto
fisicamente il modo di poter discutere gli emendamenti, anche perché il Presidente Iaria,
in fase di Commissione, mi sembra che fosse lei a presiedere quella Commissione, ha
tagliato molto corto sulla discussione, perché i tempi erano stretti. Detto questo,
vedremo, io farei un appunto strada dell'Aeroporto 235/25 area autorizzata; comunque
inserire corso Tazzoli vorrebbe dire metterlo nel piano e poterlo superare, così non lo
supereremo mai, come ricordavate prima, perché non ci sono i soldi.

VERSACI Fabio (Presidente)
Sull'emendamento, se vuole, può intervenire.

IARIA Antonino
Ma, io intervengo solo per precisare, come tutti sanno, tutte le persone che hanno
partecipato alla Commissione, che non è andata per niente così. Il Consigliere Ricca ha
presentato tutti gli emendamenti, con tutto il tempo che desiderava usare e, tra l'altro, io
ho avuto lamentele da tutti gli altri Commissari, perché avevamo monopolizzato le
discussioni della Commissione, però, è stata fatta una Commissione di circa due ore su
questo tema, quindi, questa cosa non la accetto; poi, tra l'altro, la sfido a smentirmi, ci
sono le registrazioni. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 3, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, favorevoli 2, contrari 20, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 4. Prego, Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Chiedo di poter inserire, nella scelta delle persone che compongono
la Commissione, appunto, la scelta tramite bando, ovvero, fare un bando per trovare le
competenze, che potrebbe essere anche un bando interno al Consiglio,
all'Amministrazione, cosa su cui si potrebbe discutere, non tanto per adesso, ma per
dopo, nel senso, oggi governate voi, domani governerà qualcun altro, e per fare in modo
che venga tutelata, diciamo, l'imparzialità di scelta, anche nel futuro, visto quello che è
successo in lungo Stura Lazio negli anni passati ed una determinata gestione di chi
operava all'interno di lungo Stura Lazio negli anni passati, mi permetto di dire che
l'individuazione, scegliere le persone tramite un bando, che ne evidenzi le competenze,
può sicuramente fare del bene al progetto, una delle quali io chiederei di riservarlo alla
Polizia Municipale, con la persona indicata dal Comandante, quindi una figura della
Polizia Municipale, che sia un componente permanente, sicuramente potrebbe dare,
valorizzare quello che è il lavoro di questa Commissione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Assessora.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Non siano d'accordo su quattro figure esterne, vorremmo, piuttosto un mix di figure
esterne e interne, senza la formalizzazione di un bando, ma con la possibilità, per i
Direttori dei vari Assessorati e, eventualmente anche degli Assessori, se lo riterranno, di
individuare le figure in modo anche diretto. Naturalmente ci sarà una collaborazione
con la Polizia Municipale, che esprimerà una delle figure, come già anche previsto in
sede di governance, però, non inseriremmo questo vincolo all'interno del progetto,
insomma, del Regolamento e, quindi, il parere è contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Assessora.
Pongo in votazione l'emendamento n. 4, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 5, del Capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
L'articolo 2 al comma 2 prevede che la Commissione è definita con deliberazione della
Giunta, che approva il Progetto Speciale Campi Nomadi e che prevede l'adozione di
eventuali protocolli di intesa o convenzioni con le istituzioni preposte all'ordine e alla
sicurezza pubblica o a specifiche materie urbanistiche/ambientali, o di sostenibilità e
vivibilità territoriali. Chiedo di togliere "eventuali", perché "eventuali" lascia ipotizzare
che questi tipi di protocolli non vengano fatti. Dato che parliamo, comunque, di un tema
molto importante e che deve essere gestito in un certo modo, i protocolli non devono
essere "eventuali", i protocolli ci devono essere, punto, per poter garantire che quelle
cose vadano fatte, così come deciso. Quindi, è per questo che chiedo di eliminare la
parola "eventuali".

SCHELLINO Sonia (Assessora)
L'impegno per i protocolli, naturalmente, sarà massimo, perché è nel nostro interesse,
però, c'è un parere tecnico negativo, perché gli enti esterni non possono essere obbligati
a firmare un protocollo, quindi, l'obbligo di firmare un protocollo, può essere dato
all'Amministrazione, ma non ad un ente esterno. Noi faremo tutto il possibile per
averne il massimo, da questi protocolli, perché è tutto a nostro vantaggio, ma non
possiamo obbligare nessuno, quindi, la parola "eventuale", dal punto di vista tecnico, ci
dicono che non può essere eliminata e pertanto il parere è contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Pongo in votazione l'emendamento n. 5, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento 5 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 6, prego Ricca.

RICCA Fabrizio
Chiedo che all'articolo 3, al comma 3: "Le Circoscrizioni interessate partecipano, su
loro richiesta o su convocazione della Commissione, alle periodiche verifiche sulle aree
di sosta". Chiedo di eliminare la parte: "Su loro richiesta" e "o su convocazione della
Commissione", perché ritengo che le Circoscrizioni ci debbano essere, punto. Così,
numero 1, non diamo adito a chi non ha voglia di lavorare, poi di inventare scuse nel
dire: "No, non c'eravamo, non ci hanno convocato e, quindi, non siamo parte della
gestione" e con questo se ne possono lavare le mani; due, per poterle responsabilizzare,
per fare in modo che loro siano sempre presenti e possano dare anche il loro contributo,
affinché queste verifiche vengano fatte nel miglior modo possibile.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
A differenza del Regolamento precedente, in questo Regolamento, la Commissione non
ha obiettivi gestionali, non ha compiti gestionali, ma è un luogo dove si decide il
nullaosta alla sosta, quindi non è tanto un tema da Regolamento questo, ma è un tema a
cui è dedicata la governance del Progetto speciale. All'interno dei tavoli tematici
saranno indicate le Circoscrizioni, ma, in questa sede verranno invece coinvolte, su loro
richiesta o su convocazione della Commissione, proprio perché l'obiettivo e il compito
di questa Commissione è diverso rispetto a quello che era nel precedente Regolamento
e, quindi, il parere è contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l'emendamento n. 6, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 2, contrari 21, dichiaro l'emendamento 6 respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 7 del Capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
Chiedo, a pagina 2, all'articolo 5: "Requisiti per il nullaosta temporaneo di permanenza
nelle aree di sosta", ho solo un problema con la pagina degli emendamenti, di eliminare
la parte: "della Città, relative alla permanenza nelle aree di sosta", quindi, andare....
aspettate un secondo. Chiedo di eliminare tutto l'articolo 4.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Eliminerebbe tutta la rappresentanza e la partecipazione, oltre ad essere incompatibile
con il DUP, dal punto di vista tecnico. È tutto il pomeriggio che ci sentiamo dire che è
stata poco valorizzata la partecipazione, quindi sicuramente il parare è contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Sganga, prego, ne ha facoltà per tre minuti.

SGANGA Valentina
Sì, giova ricordare che, comunque, la partecipazione era anche prevista dalla mozione.
Tra l'altro, prima, nel corso della discussione, ne approfitto, è stato detto che l'articolo
4, quello sulla partecipazione, non aggiunge niente rispetto al precedente Regolamento,
ma non è esattamente così, c'è un comma in più che dice esattamente che possono
essere convocate, presso ogni area, assemblee di partecipazione attiva e di informazione
e di condivisione. Questo non era previsto, quindi, è una novità che ritengo utile
sottolineare.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Pongo in votazione l'emendamento n. 7, con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, contrari 21, astenuti 1, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 8 del Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Chiedo, all'articolo 4, di eliminare... l'articolo è: "Assenza di morosità pregresse nei
confronti della città, relative alla permanenza nelle aree di sosta. A tal fine, non saranno
considerate morosità le situazioni per cui è stato sottoscritto un piano di rateizzazione,
fatta salva l'intervenuta dichiarazione di inesigibilità".

VERSACI Fabio (Presidente)
Forse, Capogruppo, è sbagliato. L'articolo 8, io vedo, ce l'ho qui davanti, pagina 2,
articolo 5: "Requisiti per il nullaosta".

RICCA Fabrizio
Ringrazio gli uffici per il supporto. All'articolo 5: "Requisiti per il nullaosta temporaneo
di permanenza nelle aree", dopo "della Città" e prima "relative alla permanenza delle
aree di sosta", chiedo di eliminare questa parte.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
Con questo emendamento qualsiasi debito impedirebbe la sosta, anche una semplice
multa, quindi si ritiene troppo restrittivo, parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, Consiglieri, votate, emendamento n. 8 con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 1, contrari 21, astenuti 1, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento n. 9 del Capogruppo Ricca, prego.

RICCA Fabrizio
Questo è l'emendamento che stavo illustrando prima, chiedo di eliminare: "Fatta salva
l'intervenuta dichiarazione di inesigibilità", in quanto ritengo, se una persona non può
pagare, non può neanche accedere all'area, quindi, visto che la dichiarazione,
probabilmente, arriverà già quest'anno, tramite SORIS, in quanto tutte le famiglie
residenti all'interno dei campi sono morose sulla TARI, o noi prendiamo atto che
nessuno di questi pagherà e allora andiamo ad eliminare tutta la parte sulle morosità,
oppure andiamo ad eliminare la parte: "fatta salva l'intervenuta dichiarazione di
inesigibilità". Questo, chiaramente, Presidente, è un tema molto importante, perché noi
chiediamo dei soldi a delle persone che già non ce li danno, che hanno già uno storico di
non pagato, in cui SORIS è già intervenuta con delle ingiunzioni di pagamento. E
soprattutto, così, incentiviamo le persone che vivono all'interno di queste aree, a
spostarsi da quella regolare a quella irregolare. Quindi, se vogliamo farci, tra virgolette,
prendere in giro facendoci fare da tutti quanti già ora delle dichiarazioni di inesigibilità,
a quel punto, facciamo entrare tutti, ma eliminiamo la parte delle morosità.

SCHELLINO Sonia (Assessora)
La dichiarazione di inesigibilità viene fatta dopo aver escusso il credito e, quindi,
bisogna aspettare che venga fatta la dichiarazione, non semplicemente il fatto di non
averlo pagato, non è sufficiente. Comunque, se un credito è inesigibile, quindi
dichiarato tale, le persone perderebbero il diritto, senza dare la possibilità a chi
effettivamente non ha la possibilità di pagare, perché è povero, perché nullatenente, di
avere dei diritti e quindi, anche in questo caso vale, come nel caso precedente, un
eccesso di restrizione, un eccesso di limitazione, e quindi è un parere contrario.

VERSACI Fabio (Presidente)
Emendamento n. 9, lo metto in votazione con il parere contrario della Giunta.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 22, favorevoli 2, contrari 20, dichiaro l'emendamento n. 9 respinto.
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