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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Marzo 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 17
ORDINE DEL GIORNO 2018-01031
(ODG N. 3/2018) "ADESIONE ALLA CAMPAGNA: 'SOCCORRERE NON ? UN CRIMINE'" PRESENTATA IN DATA 21 MARZO 2018 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Con numerosi altri colleghi del Consiglio Comunale abbiamo
ritenuto di proporre alla discussione e alla votazione della nostra Assemblea consiliare
una valutazione e un posizionamento in ordine a gravi episodi che stanno accadendo
relativamente a tentativi di passaggio della frontiera tra l'Italia e la Francia attraverso i
valichi montani. Il fatto descritto nella mozione è di lampante evidenza. Si tratta di una
famiglia, marito, moglie e due piccoli bambini che tentavano di oltrepassare, in Valle
Stretta, il confine ed essendo la signora in avanzato stato di gravidanza e quindi patendo
clamorosamente l'approssimarsi del parto è stata soccorsa durante questo percorso
molto accidentato e molto faticoso ed è stata accompagnata al vicino ospedale in cui ha
partorito. La persona che ha prestato il soccorso è stata dalla gendarmeria francese
identificata ai fini di un procedimento per favoreggiamento dell'immigrazione
clandestina. Purtroppo, mentre noi sottoscrivevamo questo documento, un altro grave
episodio di cronaca che ha impegnato i giornali nei giorni scorsi ci ha riferito di un
analogo viaggio con purtroppo una conclusione disperata. Vale a dire: la donna in
avanzato stato di gravidanza, ma già molto malata, non è stata soccorsa nell'immediato,
ma quando ha raggiunto un ospedale torinese ha soltanto potuto concludere dando alla
luce il proprio bambino, ma morendo contestualmente. Quindi i fatti parlano da soli
senza bisogno di aggiungere altre parole. La questione che si vuole porre con questa
mozione è la necessità che un consesso politico si esprima in ordine ad una clamorosa
contraddizione, che è nelle norme e forse anche nei sentimenti delle persone, qualche
volta nei sentimenti di coloro che le persone vogliono rappresentare e cioè le istituzioni
e gli Stati e la contraddizione su cui mi soffermo è quella tra il dovere di soccorrere le
persone, ogni persona in difficoltà, indipendentemente dallo status giuridico della
persona, ma per la gravità della sofferenza nella quale si trova, gravità di sofferenza che
richiama la coscienza umana, semplicemente, e che peraltro proprio perché trattasi di un
dovere primario è stato definito, nelle norme di tutti i Paesi, come un obbligo delle
persone perché l'omissione di soccorso è penalmente perseguibile e quindi c'è una
clamorosa contraddizione tra l'essere indagati per aver prestato un soccorso quando
l'omissione di soccorso in sé è reato e l'altra grande contraddizione è tra le legislazioni,
quelle che si richiamano, appunto, al rispetto dei principi morali e primari, l'obbligo di
soccorso, e quelle che invece definiscono, ad esempio, questo è il caso, tutte le politiche
dei flussi migratori e dei loro controlli, che evidentemente nei casi come questi non
sanno riconoscere, non sanno distinguere, non sanno valutare quali sono le modalità con
le quali si corrisponde ad un generale obbligo di programmazione e quali invece sono i
comportamenti che devono essere messi in atto quando coloro che abbiamo di fronte
sono essere umani, sono persone e ancora di più persone in difficoltà. Questa nella
semplicità assoluta è la richiesta che coi Colleghi rivolgiamo al Consiglio Comunale:
soccorrere non è un reato, anzi, soccorrere è quanto fanno moltissimi volontari che
hanno trovato modo di organizzare dei presidi di pronto intervento proprio lungo la
frontiera proprio per prestare soccorso a queste persone che anche in casi non estremi,
comunque, patiscono, arrivano assiderate e in condizioni precarissime e quindi con loro,
con questa comunità di volontari che senza particolare clamore, ma con la competenza
quotidiana - per la gran parte sono medici e sono infermieri, sono operatori sociosanitari
- ogni giorno si prodigano per testimoniare con il loro modo di agire che appunto
esistono dei doveri primari, prima delle legislazioni internazionali sul controllo dei
flussi migratori.

ARTESIO Eleonora
No.

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