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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Marzo 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2017-05378
"GIOCHI OLIMPICI INVERNALI 2026, CANDIDATURA DI TORINO" PRESENTATA IN DATA 27 NOVEMBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTA. [Testo coordinato]
Interventi
CARRETTA Domenico
Posso? Allora, grazie, Presidente. In realtà tutto quello che si poteva dire sull’argomento
lo abbiamo già detto. Tutto quello che si poteva fare l’abbiamo già fatto; tutto quello
che si poteva non dire è già stato non detto dalla Sindaca nei giorni passati. Però noi
siamo convinti che una discussione sull’argomento debba passare anche non solo sui
giornali, non solo attraverso una giusta interlocuzione che deve arrivare tra i vari livelli
istituzionali, ma guarda caso anche all’interno del Consiglio e quel dibattito, che forse
era opportuno fare in tempi non sospetti, non si è fatto per vari motivi e oggi forse è
necessario potarlo qui in Sala Rossa, è necessario per la Città di Torino; è necessario per
le Valli Olimpiche, è necessario per i ceti produttivi, per i corpi intermedi, per una città,
per un territorio che ci chiedono di andare in una direzione e noi a quell’appello
abbiamo risposto presente. Le Olimpiadi rappresentano una grande occasione per
Torino, erano una grande occasione per la Torino del 2006, una Torino che era chiamata
ad una difficile fase di transizione, una fase di deindustrializzazione che dava dei
contraccolpi notevoli da un punto di vista del tessuto sociale, produttivo. Rappresentano
una grande occasione anche per la Torino di oggi, una Torino che si trova ad affrontare
dei problemi diversi: ci sono sicuramente meno soldi, c’è un’emergenza sociale
importante, una questione di Bilancio anche di cui tener conto. È una grande occasione
anche per quest’Amministrazione: ha l’occasione per rimettersi in sintonia con la città.
Una sintonia che ha smarrito sin dal primo giorno e non è mai riuscita a riprendere.
Perché vede, le occasioni, Sindaca, vanno costruite, seguite, vanno incoraggiate, i
processi - si diceva un tempo - i processi vanno governati e noi abbiamo provato a
restituire rispetto a quelle che erano le richieste della Città con un senso di
responsabilità. Noi abbiamo fatto in modo che questa discussione non fosse affrontata
durante una fase elettorale, una campagna elettorale - una delle più brutte degli ultimi
tempi - che avrebbe inevitabilmente mortificato quelle che erano le ambizioni di
un’intera Città e abbiamo pensato di farlo dopo, abbiamo pensato di farlo dopo la
presentazione del dossier da cui lei nel giro di 24 ore si è prima dissociata, poi ne ha
riconosciuto la bontà; abbiamo pensato di portare la discussione nell’unico posto dove
queste discussioni vanno affrontate, nel Consiglio. Allora, i suoi silenzi, invece,
Sindaca, eccome se si sono fatti sentire: si sono fatti sentire prima, si sono fatti sentire
durante la fase di non discussione della mozione e questi silenzi, guardi, hanno fatto
altro che indebolire quelle che sono le possibilità di questa Città di arrivare ad un
traguardo che tutti vogliono. Questi silenzi, ad un certo punto, si sono trasformati invece
in qualcosa d’altro, un qualcosa di politicamente più valido, sostenibile. Ad un certo
punto l’unica preoccupazione era quella di tener conto di equilibri di Maggioranza,
perché erano l’unica cosa che a lei serviva in quel momento: quattro, cinque dissidenti
rivoluzionari decidono di dire no alle Olimpiadi, mettono sotto scacco un’intera Città e
a quel punto nulla può la Sindaca, nulla possono le telefonate in vivavoce del capo
azienda, nulla può nulla. Ma siamo convinti che, comunque, lei ha una grande
opportunità in questo momento. Ha l’opportunità di uscire da quelli che sono i giochini
in cui si è infilata, da vecchia politica: trovare l’emendamento giusto, la frase giusta,
trovare le cinque righe giuste che per quanto mi riguarda sono un epitaffio su quelle che
sono le ambizioni, se ancora ne abbiamo. Ha una grande opportunità, diventare la
Sindaca di tutta la città, di diventare la Sindaca di quello che le sta chiedendo tutta la
Città e non la Sindaca del Movimento 5 Stelle o meglio di quattro o cinque Consiglieri
del Movimento 5 Stelle. Ha questa grande opportunità, c’è una mozione, andava
discussa prima, andavano dette sicuramente delle parole importanti. Però, guardi, adesso
noi abbiamo una grossa paura, che tutto quello che verrà fatto rischia di diventare inutile
ed io già immagino, se vuole le anticipo anche il suo intervento, se ci sarà, la colpa, la
responsabilità della scelta è del CIO, è del CONI, non è la nostra; invece è sua la
responsabilità, è sua, è sua per come non ha agito, è sua perché ha gestito in malo modo
la vicenda fino adesso. Io adesso mi auguro che almeno sia riuscita a portare a casa la
quadra all’interno della Maggioranza, così siamo più tranquilli e possiamo guardare ai
prossimi appuntamenti anche con un senso di serenità migliore, però se è questo il modo
che ha di affrontare l’unica occasione che le è concessa per rimettere la Città sulla
carreggiata giusta, allora abbiamo ragione ad essere preoccupati. Vede, Sindaca, lei è a
capo di un Movimento che si è proposto, ha fatto dei successi importanti, avete avuto
successi importanti da un punto di vista elettorale avendo come unico obiettivo quello di
distruggere chi governava prima; ecco, l’unica cosa che state facendo è distruggere ogni
volta che siete chiamati a governare.

CARRETTA Domenico
No, era solo per entrare nel merito della richiesta, quindi, io direi, noi facciamo nostro
questo subemendamento e quindi lo mettiamo, io direi di metterlo subito in votazione,
come testo integrato e quindi di procedere in questo modo. Entrando nel merito del
referendum, credo che, se noi non siamo riusciti a capire la differenza che passa tra
candidatura e manifestazione, forse i cittadini avranno anche più capacità, in una logica
di trasparenza, di illuminarci su quello che è l’iter che, evidentemente, ha fatto tanto
rumore, quando invece era solo una questione di terminologia sbagliata che abbiamo
utilizzato, una questione che ha creato tanto nervosismo all’interno un po’ di questa
Maggioranza, anche della Minoranza. Quindi, forse anche questa indicazione potrebbe
aiutare a rendere anche la questione un po’ meno ingarbugliata di quanto non lo sia già.

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