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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 13 Marzo 2018 ore 19,00
Paragrafo n. 4
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-00599
RICHIESTA DI DEROGA AL P.R.G. (ART. 14 D.P.R. 380/2001 E ART. 5, COMMI 9-14, LEGGE 106/2011) PER REALIZZAZIONE MEDIA STRUTTURA DI VENDITA IN CORSO BRUNELLESCHI TRAMITE DELOCALIZZAZIONE DI S.L.P. RESIDUALE PROVENIENTE DA INTERVENTO IN DEROGA DI VIA SANT'AMBROGIO 21. VALUTAZIONE PROGETTO. PARERE NEGATIVO.
Interventi
RUSSI Andrea
Grazie, Presidente. Prima di tutto io entro nel merito tecnico della delibera, nel senso
che da Consigliere che non si occupa di urbanistica nella vita non posso che prendere
atto delle tre motivazioni tecniche, per cui non si può accettare, insomma questo
progetto. La prima, ovvero è che il progetto è diverso rispetto a quello presentato nel
2015, quindi ai tempi quel progetto aveva ricevuto un parere di massima favorevole e
adesso non è lo stesso progetto. La seconda è che non c'è stata un'interlocuzione con gli
ambulanti, ma la terza è la più importante, è il parere della Commissione edilizia,
ovvero è proprio quello che dovrebbe aiutare un Consigliere a votare scientemente
nell'ambito di competenze che non ha. La Commissione edilizia esprime un parere
favorevole, ma è condizionato a delle prescrizioni che devono essere effettuate; quando
verranno effettuate riesaminerò il progetto, ma fino ad allora non posso votare
favorevolmente. La questione politica invece è diversa, nel senso che io in
Commissione, come dire, ho accusato le vostre forze politiche di voler strumentalizzare
questa vicenda. Sono convinto che siate in buona fede che non vogliate strumentalizzare
nulla, ne sono proprio convinto, cioè dopo tutto non capita assolutamente mai, quindi
sono convinto. Ho sentito dire una serie di frasi che sembravano strumentali sulla
revoca del pubblico interesse, ma le riporto perché le ho trascritte. Il Consigliere Lo
Russo dice: "che siano i Consiglieri Comunali ad esprimersi non sul riconoscimento
dell'interesse pubblico, ma sulla bontà tecnica di un progetto mi pare pelosetta come
situazione. Cosa compete al Consiglio Comunale? Il riconoscimento del pubblico
interesse. Votate la revoca, andate fino in fondo". Poi c'è il Consigliere Rosso, che mi
dispiace che oggi non c'è, che diceva: "mi auguro che ci possa essere da parte vostra il
coraggio di opporvi pur col rischio di danno erariale, che si supera tranquillamente" -
menomale che qualcuno può superarlo tranquillamente – "ad una condizione, che è
contro i vostri ideali. Mi auguro che almeno queste cose, che il danno erariale non è già
scontato perché ogni volta la causa è sempre persa per voi, non si può mai vincere, non
si può mai andare a contestare, alcune posizioni sono corrette, nessuno si è permesso di
chiedere all'Amministrazione di fare un danno erariale, ma di affrontare un giudizio, è
una cosa diversa, più realisti del re". Il Consigliere Lo Russo rispondeva: "motivazioni
di buon senso, proviamo a spiegarlo ad un bambino di 3 anni. Ma secondo voi è
credibile il ragionamento secondo cui io, Consigliere Comunale, non sono d'accordo
ma, se voto no, rischio di rimetterci dei soldi e rischio di tirarli fuori io, Consigliere
Comunale, che non sono d'accordo eh, cari ragazzi, quando vi siete candidati alle
elezioni dovevate saperlo che governare vuol dire prendersi delle responsabilità nel
bene e negli oneri, (incomprensibile) l'assunzione di responsabilità e ogni tanto ci
piacerebbe che vi assumeste la responsabilità. Lo capisco che è difficile, infatti a chi è
in Maggioranza gli viene suggerito di stipulare un'assicurazione" - che non capisco a
cosa serva se non c'è un danno erariale, però ci viene consigliato - "e il tema è
l'assunzione di responsabilità che non potete fare. Invece il tema è che siete terrorizzati
da rimetterci un euro. Io non ho capito come facciate voi a non esserlo, ma non ce lo
rimettete. Ha ragione Rosso, la giurisprudenza italiana è chiarissima, siete sovrani nel
revocare qualunque provvedimento, ivi compreso il riconoscimento dell'interesse
pubblico deliberato dal Consiglio Comunale. Siete sovrani, ve lo dice la Legge dello
Stato, ve lo dice il Testo Unico, se voi non condividete la delocalizzazione, siccome non
si è ancora verificata, questo è il punto chiave, potete tranquillamente votare che non la
condividete, ma non ditelo, dite votate, prendetevi la responsabilità una volta, perché si
continua a girare in tondo. Non lo ritenete di interesse pubblico, votate, pigiate il
bottone e state tranquilli". Grippo, mi spiace che anche lei non ci sia,: "ci costringete a
fare una discussione su un progetto che diventerà un supermercato, nonostante abbiate
la possibilità di fare qualcosa di differente". "Oggi si è presentata un'altra possibilità -
che immagino fosse quella presentata dal Consigliere Lo Russo – "ma siete vittime di
una delibera di Lo Russo che alla fine porterà allo stesso risultato. Siete un passacarte
rispetto ad una serie di altri soggetti che (incomprensibile) l'Amministrazione della
Città. Lo capite che non è più credibile nel momento in cui vi si dice che l'alternativa
esiste. Voi non intendete nemmeno scandagliarla e viene meno un elemento che è quello
della buona fede. Siccome non possiamo andare via di qua facendo veramente credere
che non ci siano altre scelte, quello che continueremo a dire, e che anche la sottoscritta
continuerà a dire, è quello che voi fate schiacciando il pulsante una scelta, non siete
spalle al muro. Né la deliberazione del 2015, né gli altri elementi citati vi precludono il
percorrere altre strade, ma non le avete nemmeno considerate". Io ho preso atto di
questa cosa, continuo a temere il danno erariale sulla revoca, però vi aiuto, sto scrivendo
una delibera di revoca, io non la firmo, ve la faccio firmare, vi teniamo su i numeri,
votate e li teniamo per questa cosa...e poi ci divertiamo.

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