Interventi |
RUSSI Andrea Grazie, Presidente. Prima di tutto io entro nel merito tecnico della delibera, nel senso che da Consigliere che non si occupa di urbanistica nella vita non posso che prendere atto delle tre motivazioni tecniche, per cui non si può accettare, insomma questo progetto. La prima, ovvero è che il progetto è diverso rispetto a quello presentato nel 2015, quindi ai tempi quel progetto aveva ricevuto un parere di massima favorevole e adesso non è lo stesso progetto. La seconda è che non c'è stata un'interlocuzione con gli ambulanti, ma la terza è la più importante, è il parere della Commissione edilizia, ovvero è proprio quello che dovrebbe aiutare un Consigliere a votare scientemente nell'ambito di competenze che non ha. La Commissione edilizia esprime un parere favorevole, ma è condizionato a delle prescrizioni che devono essere effettuate; quando verranno effettuate riesaminerò il progetto, ma fino ad allora non posso votare favorevolmente. La questione politica invece è diversa, nel senso che io in Commissione, come dire, ho accusato le vostre forze politiche di voler strumentalizzare questa vicenda. Sono convinto che siate in buona fede che non vogliate strumentalizzare nulla, ne sono proprio convinto, cioè dopo tutto non capita assolutamente mai, quindi sono convinto. Ho sentito dire una serie di frasi che sembravano strumentali sulla revoca del pubblico interesse, ma le riporto perché le ho trascritte. Il Consigliere Lo Russo dice: "che siano i Consiglieri Comunali ad esprimersi non sul riconoscimento dell'interesse pubblico, ma sulla bontà tecnica di un progetto mi pare pelosetta come situazione. Cosa compete al Consiglio Comunale? Il riconoscimento del pubblico interesse. Votate la revoca, andate fino in fondo". Poi c'è il Consigliere Rosso, che mi dispiace che oggi non c'è, che diceva: "mi auguro che ci possa essere da parte vostra il coraggio di opporvi pur col rischio di danno erariale, che si supera tranquillamente" - menomale che qualcuno può superarlo tranquillamente – "ad una condizione, che è contro i vostri ideali. Mi auguro che almeno queste cose, che il danno erariale non è già scontato perché ogni volta la causa è sempre persa per voi, non si può mai vincere, non si può mai andare a contestare, alcune posizioni sono corrette, nessuno si è permesso di chiedere all'Amministrazione di fare un danno erariale, ma di affrontare un giudizio, è una cosa diversa, più realisti del re". Il Consigliere Lo Russo rispondeva: "motivazioni di buon senso, proviamo a spiegarlo ad un bambino di 3 anni. Ma secondo voi è credibile il ragionamento secondo cui io, Consigliere Comunale, non sono d'accordo ma, se voto no, rischio di rimetterci dei soldi e rischio di tirarli fuori io, Consigliere Comunale, che non sono d'accordo eh, cari ragazzi, quando vi siete candidati alle elezioni dovevate saperlo che governare vuol dire prendersi delle responsabilità nel bene e negli oneri, (incomprensibile) l'assunzione di responsabilità e ogni tanto ci piacerebbe che vi assumeste la responsabilità. Lo capisco che è difficile, infatti a chi è in Maggioranza gli viene suggerito di stipulare un'assicurazione" - che non capisco a cosa serva se non c'è un danno erariale, però ci viene consigliato - "e il tema è l'assunzione di responsabilità che non potete fare. Invece il tema è che siete terrorizzati da rimetterci un euro. Io non ho capito come facciate voi a non esserlo, ma non ce lo rimettete. Ha ragione Rosso, la giurisprudenza italiana è chiarissima, siete sovrani nel revocare qualunque provvedimento, ivi compreso il riconoscimento dell'interesse pubblico deliberato dal Consiglio Comunale. Siete sovrani, ve lo dice la Legge dello Stato, ve lo dice il Testo Unico, se voi non condividete la delocalizzazione, siccome non si è ancora verificata, questo è il punto chiave, potete tranquillamente votare che non la condividete, ma non ditelo, dite votate, prendetevi la responsabilità una volta, perché si continua a girare in tondo. Non lo ritenete di interesse pubblico, votate, pigiate il bottone e state tranquilli". Grippo, mi spiace che anche lei non ci sia,: "ci costringete a fare una discussione su un progetto che diventerà un supermercato, nonostante abbiate la possibilità di fare qualcosa di differente". "Oggi si è presentata un'altra possibilità - che immagino fosse quella presentata dal Consigliere Lo Russo – "ma siete vittime di una delibera di Lo Russo che alla fine porterà allo stesso risultato. Siete un passacarte rispetto ad una serie di altri soggetti che (incomprensibile) l'Amministrazione della Città. Lo capite che non è più credibile nel momento in cui vi si dice che l'alternativa esiste. Voi non intendete nemmeno scandagliarla e viene meno un elemento che è quello della buona fede. Siccome non possiamo andare via di qua facendo veramente credere che non ci siano altre scelte, quello che continueremo a dire, e che anche la sottoscritta continuerà a dire, è quello che voi fate schiacciando il pulsante una scelta, non siete spalle al muro. Né la deliberazione del 2015, né gli altri elementi citati vi precludono il percorrere altre strade, ma non le avete nemmeno considerate". Io ho preso atto di questa cosa, continuo a temere il danno erariale sulla revoca, però vi aiuto, sto scrivendo una delibera di revoca, io non la firmo, ve la faccio firmare, vi teniamo su i numeri, votate e li teniamo per questa cosa...e poi ci divertiamo. |