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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 7 Marzo 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 9
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-00541
ALIENAZIONE IMMOBILI DI PROPRIET? COMUNALE AD ASTA PUBBLICA. APPROVAZIONE.
Interventi
ROLANDO Sergio (Assessore)
Io darei il parere sugli emendamenti, che sarò un po' meno rapido di quello che si
pensava. Intervengo a seguito anche degli interventi che sono già stati sviluppati da due
Consiglieri della Maggioranza, con riferimento ai temi sollevati, invece, nelle critiche
fatte all'impianto generale, che riguarda l'utilizzo dei beni ex IPAB, ma sarò molto
rapido, nel senso che, io, intanto, vorrei citare, oltre la vicenda conclusiva del Buon
Pastore, quella del Bilancio 2016, la deliberazione del Consiglio Comunale
2015054131, che riguardava degli immobili di proprietà comunale destinati alla
logistica comunale, nuovi interventi di razionalizzazione, e conseguenti valorizzazioni,
vendite a fondo gestito da CDP SGR. In questa delibera, nel giorno 11 dicembre 2015,
presenti Assessori del tempo, attuali Capogruppo, viene citata la possibilità di utilizzare
l'IPAB Buon Pastore per utilizzi al di là di quelli previsti dall'assistenza. È scritto in
questa delibera del Consiglio, non solo la parte attuativa del Bilancio, che ci siamo
trovati ad aver individuato nelle entrate non specifiche, ma generali del Bilancio, anche
qui per ricorrere all'equazione economica, che dirò dopo, dell'equilibrio di quel
Bilancio lì. Quindi i 4 milioni e 600.000 e rotti mila Euro, erano iscritti nelle entrate
generali per consentire l'equilibrio. Quindi, nel tema dell'utilizzo, peraltro, direi che al
di là del candore dei baffi, queste chiacchierate le eviterei proprio, perché i precedenti si
situano nel percorso citato dalla Consigliera Ferrero, e sono emblematici, deliberazioni
del Consiglio, tra i presenti, ovviamente persone presenti in Aula, oggi, e della
Maggioranza di ieri. Per quanto riguarda il tema del ricatto, che è un termine veramente
orrendo, al di là di tutto, il piano di rientro richiede delle riduzioni di spesa. Per ottenere
le riduzioni spesa, bisogna sottolineare tutti gli importi che compongono un Bilancio, lo
sa bene chi si è occupato di queste cose in altre legislature, non è una questione solo
contabile, è una questione tecnica, che il breve quesito deve essere quello che abbiamo
cercato di consigliare noi, di garantire i servizi minimi e indispensabili, conciliandoli
con le riduzioni di spesa che dobbiamo fare, perché ricordo a tutti che, nell'arco di 4
anni, bisogna, a parte assorbire l'effetto del non utilizzo dell'avanzo vincolato, come si
faceva in altri tempi, prolungando l'approvazione del Bilancio, dopo la chiusura del
rendiconto, quindi, recuperare quei 50 milioni lì, degli avanzi vincolati, recuperare 80
milioni nell'arco di 4 anni. Quindi, la motivazione non è né ricatto, né nient'altro, è far
mettere in equilibrio le altre poste del Bilancio. Venendo agli emendamenti, 1 e 4, che
sono quelli che, come sono stati commentati, aprono una tematica che riguarda
l'inclusione di un altro immobile nell'elenco, quello di via Alessandria 12, ricordo
all'Aula che questi emendamenti sono tecnicamente ammissibili, così giudicati dai
dirigenti e si riferiscono a questioni che riguardano il Piano di Dismissioni, e la scelta di
approvazione del piano è quella appropriata per la discussione, quindi, sono impropri,
rispetto a questa delibera, infatti, il riferimento degli emendamenti è il piano di
dismissioni, che può essere cambiato in qualsiasi momento, a seguito di determinate
procedure. Quali sono le procedure per il caso di un bene come quello di via
Alessandria 13? Questo bene richiede una realizzazione di istruttoria, prima da parte
degli uffici, che si chiama new diligence, per vedere in che stato è la ricognizione
sommaria, la raccolta di informazioni catastali, le informazioni degli aggiornamenti
patrimoniali, e quant'altro, quelle urbanistiche edilizie. In secondo piano, siccome il
bene, come risulta, su questo bene è in corso da lungo tempo un'occupazione e senza
titolo, noto a tutti, anche la sola approvazione di un generico intendimento della Città, a
valorizzare il bene, attraverso la sua dismissione, deve essere, comportando lo sgombero
del fabbricato, dovrebbe essere sottoposto all'attenzione del comitato per la sicurezza
presso la Prefettura. Quindi, questi emendamenti, tutti e due sono, dal punto di vista
politico, sono giudicati non accoglibili, quindi, ricevono parere contrario, perché sono
posti in modo improprio, in procedura impropria. Venendo, invece, all'emendamento
numero 3, se non ricordo male, numero 4, che recita, nel dispositivo, la stessa frase
contenuta dalla mozione 21 del 2017, meccanografico 133, poiché non è necessario
riapprovarla, in quanto è già stata approvata, questa mozione, quindi è già stata
condivisa dall'Aula, il parere è non favorevole, per lo stesso motivo, perché è già stata
approvata.

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