Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Io darei il parere sugli emendamenti, che sarò un po' meno rapido di quello che si pensava. Intervengo a seguito anche degli interventi che sono già stati sviluppati da due Consiglieri della Maggioranza, con riferimento ai temi sollevati, invece, nelle critiche fatte all'impianto generale, che riguarda l'utilizzo dei beni ex IPAB, ma sarò molto rapido, nel senso che, io, intanto, vorrei citare, oltre la vicenda conclusiva del Buon Pastore, quella del Bilancio 2016, la deliberazione del Consiglio Comunale 2015054131, che riguardava degli immobili di proprietà comunale destinati alla logistica comunale, nuovi interventi di razionalizzazione, e conseguenti valorizzazioni, vendite a fondo gestito da CDP SGR. In questa delibera, nel giorno 11 dicembre 2015, presenti Assessori del tempo, attuali Capogruppo, viene citata la possibilità di utilizzare l'IPAB Buon Pastore per utilizzi al di là di quelli previsti dall'assistenza. È scritto in questa delibera del Consiglio, non solo la parte attuativa del Bilancio, che ci siamo trovati ad aver individuato nelle entrate non specifiche, ma generali del Bilancio, anche qui per ricorrere all'equazione economica, che dirò dopo, dell'equilibrio di quel Bilancio lì. Quindi i 4 milioni e 600.000 e rotti mila Euro, erano iscritti nelle entrate generali per consentire l'equilibrio. Quindi, nel tema dell'utilizzo, peraltro, direi che al di là del candore dei baffi, queste chiacchierate le eviterei proprio, perché i precedenti si situano nel percorso citato dalla Consigliera Ferrero, e sono emblematici, deliberazioni del Consiglio, tra i presenti, ovviamente persone presenti in Aula, oggi, e della Maggioranza di ieri. Per quanto riguarda il tema del ricatto, che è un termine veramente orrendo, al di là di tutto, il piano di rientro richiede delle riduzioni di spesa. Per ottenere le riduzioni spesa, bisogna sottolineare tutti gli importi che compongono un Bilancio, lo sa bene chi si è occupato di queste cose in altre legislature, non è una questione solo contabile, è una questione tecnica, che il breve quesito deve essere quello che abbiamo cercato di consigliare noi, di garantire i servizi minimi e indispensabili, conciliandoli con le riduzioni di spesa che dobbiamo fare, perché ricordo a tutti che, nell'arco di 4 anni, bisogna, a parte assorbire l'effetto del non utilizzo dell'avanzo vincolato, come si faceva in altri tempi, prolungando l'approvazione del Bilancio, dopo la chiusura del rendiconto, quindi, recuperare quei 50 milioni lì, degli avanzi vincolati, recuperare 80 milioni nell'arco di 4 anni. Quindi, la motivazione non è né ricatto, né nient'altro, è far mettere in equilibrio le altre poste del Bilancio. Venendo agli emendamenti, 1 e 4, che sono quelli che, come sono stati commentati, aprono una tematica che riguarda l'inclusione di un altro immobile nell'elenco, quello di via Alessandria 12, ricordo all'Aula che questi emendamenti sono tecnicamente ammissibili, così giudicati dai dirigenti e si riferiscono a questioni che riguardano il Piano di Dismissioni, e la scelta di approvazione del piano è quella appropriata per la discussione, quindi, sono impropri, rispetto a questa delibera, infatti, il riferimento degli emendamenti è il piano di dismissioni, che può essere cambiato in qualsiasi momento, a seguito di determinate procedure. Quali sono le procedure per il caso di un bene come quello di via Alessandria 13? Questo bene richiede una realizzazione di istruttoria, prima da parte degli uffici, che si chiama new diligence, per vedere in che stato è la ricognizione sommaria, la raccolta di informazioni catastali, le informazioni degli aggiornamenti patrimoniali, e quant'altro, quelle urbanistiche edilizie. In secondo piano, siccome il bene, come risulta, su questo bene è in corso da lungo tempo un'occupazione e senza titolo, noto a tutti, anche la sola approvazione di un generico intendimento della Città, a valorizzare il bene, attraverso la sua dismissione, deve essere, comportando lo sgombero del fabbricato, dovrebbe essere sottoposto all'attenzione del comitato per la sicurezza presso la Prefettura. Quindi, questi emendamenti, tutti e due sono, dal punto di vista politico, sono giudicati non accoglibili, quindi, ricevono parere contrario, perché sono posti in modo improprio, in procedura impropria. Venendo, invece, all'emendamento numero 3, se non ricordo male, numero 4, che recita, nel dispositivo, la stessa frase contenuta dalla mozione 21 del 2017, meccanografico 133, poiché non è necessario riapprovarla, in quanto è già stata approvata, questa mozione, quindi è già stata condivisa dall'Aula, il parere è non favorevole, per lo stesso motivo, perché è già stata approvata. |