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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 7 Marzo 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 9
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2018-00541
ALIENAZIONE IMMOBILI DI PROPRIET? COMUNALE AD ASTA PUBBLICA. APPROVAZIONE.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passiamo al punto successivo, il punto n. 5 del nostro Ordine del Giorno, il
meccanografico è lo 00541, presentatore è l'Assessore Rolando:

"Alienazione immobili di proprietà comunale ad asta pubblica. Approvazione"

VERSACI Fabio (Presidente)
Sono presenti anche quattro emendamenti, di cui tre del Capogruppo Lo Russo e uno di
Giunta. Un emendamento del Capogruppo Lo Russo, che è stato presentato questa
mattina, è ancora al vaglio degli Uffici. Propongo di iniziare la discussione e poi...
Prego, Ricca.

RICCA Fabrizio
Ma arriverà per la fine della discussione il parere? No, giusto per capire, perché se no
magari rimandiamo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Arriverà prima della discussione. Prego, Assessore, se vuole... Prego, Assessore
Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Buongiorno a tutti. Questa delibera si colloca in esecuzione del Piano straordinario di
alienazioni con triennio 2018/2021 e comprende un elenco di beni che, se non ricordo
male, sono relativi a 16 posizioni già peraltro identificate e già sottoposte a procedure di
asta precedentemente, ovviamente ha valori di riferimento diversi. Prima di essere
andati in Commissione a discutere di questa delibera, l'allegato non era aggiornato in
quanto mancavano tre indicazioni di valutazione per i beni al n. 4, 6, 7 e 8 che sono stati
completati dagli uffici, aggiungo che quest'asta, che dovrebbe essere di reale attuazione
non appena il Consiglio avrà deliberato, dovrebbe portare un'entrata a fronte del Piano
delle alienazioni, se non ricordo male, di circa 1 milione e otto, seguiranno a questa
delibera, nei prossimi giorni e mesi, altre delibere che riguardano il Piano e quindi io
non avrei tanti altri riferimenti da aggiungere. Il contenuto della delibera fa tutti i
riferimenti del caso al DUP e all'aggiornamento del DUP precedente; specifica
l'eventuale inserimento di beni che dapprima non erano previsti, mi pare nel corpo a
pagina 2; cita riferimenti di legge e del TUEL che inquadrano la tematica della stessa. Io
avrei terminato, poi se ci sono altre informazioni richieste sono a disposizione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Molte considerazioni le ho svolte in Commissione, riassumo
brevemente i due punti politici che abbiamo sollevato e qui in Aula a questo punto
attendiamo la risposta dell'Assessore che si era riservato di valutare le proposte
emendative del Partito Democratico. Il primo punto riguarda l'esigenza di inserire nel
redigendo Piano da allegare al Bilancio 2018, in termini di indirizzo alla Giunta e agli
Uffici, l'immobile di via Alessandria 12, immobile comunale occupato abusivamente da
antagonisti da ormai troppi anni e soprattutto, a nostro modo di vedere, fonte di degrado
dell'intorno, peraltro accogliendo, sotto questo profilo, una richiesta esplicita formulata
dalla Circoscrizione 7 all'Assessore Rolando, richiesta a cui non è stata data risposta e
allora a questo punto la poniamo in questi termini. Quindi si ricorderà, Assessore
Rolando, io le avevo chiesto una sua opinione sulla possibilità di inserire nel Piano di
dismissioni l'asilo occupato di via Alessandria, lei ha detto che si sarebbe riservato di
esprimere e dare il parere della Giunta; attendiamo fiduciosi ovviamente il parere
favorevole. La seconda questione è che l'oggetto dell'emendamento che è stato
depositato, chiedo scusa del ritardo, riguarda invece la dismissione degli immobili ex
IPAB e sostanzialmente del vincolo di destinazione d'uso delle risorse derivanti da
alienazione di questi immobili. Io, se si ricorda, definii la sua risposta quantomeno
onesta intellettualmente e certamente candida nel suo candore ancorché estremamente
grave sotto il profilo dell'affermazione; lei, con grande rilassatezza è venuto in
Commissione a dirci che la Città prende gli immobili delle ex IPAB, li vende e usa le
risorse che incassa per stornare le risorse e sostanzialmente quelle risorse vanno al
welfare perché escono dai capitoli del welfare, le risorse già stanziate, e vengono messe
su altri capitoli, stravolgendo completamente lo spirito della ragione per cui esiste il
patrimonio ex IPAB e questo patrimonio deve essere vincolato ai temi del welfare, nel
senso che a noi ci risulterebbe peraltro sotto questo profilo, davvero è grave la posizione
del Movimento 5 Stelle in quest'Aula da lei sostenuta e cioè che noi prendiamo gli
immobili delle ex IPAB, li dismettiamo e sulla base dei soldi che incassiamo andiamo a
saldo zero sul welfare, liberiamo risorse sul welfare e le mettiamo in altri capitoli. E' per
questa ragione, ovviamente tutta politica, che noi non abbiamo mai applicato, né
condividiamo, abbiamo presentato un emendamento che sostanzialmente chiede una
cosa un po' pleonastica, mi rendo conto, forse eccessivamente a questo punto, stante la
sua grande chiarezza ingenua e che cioè il patrimonio immobiliare delle ex IPAB, che
ha un vincolo di destinazione per il welfare, quando viene alienato serve al welfare, cioè
non che venga utilizzato nelle partite di giro interne al Bilancio del Comune di Torino,
perché si stravolge, con quest'impostazione, Assessore Rolando, e caro Movimento 5
Stelle, la ratio per cui questo patrimonio è la disponibilità della Città. Queste sono le
ragioni per cui noi attendiamo di vedere la posizione politica della Maggioranza, anzi
della Giunta su via Alessandria, della Giunta sull'emendamento ex IPAB, su questo
punto si è espressa con grande chiarezza la Giunta, non ho idea di cosa pensino i
Consiglieri di Movimento 5 Stelle e sulla base dell'esito di questa discussione
ovviamente ci riserveremo di assumere una posizione sulla deliberazione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo Lo Russo. È iscritto a parlare il Consigliere Carretto, prego.

CARRETTO Damiano
Buongiorno a tutti e a tutte. Leggo "Da Aurora, via la petizione per l'asilo occupato da
17 anni; è un'occupazione che dura da tempo immemorabile, da quasi 17 anni; è quella
dell'asilo di via Alessandria, sembra proprio una storia senza fine. Di recente i residenti
di Borgata Aurora sono tornati a chiedere lo sgombero degli anarchici dall'asilo e la
successiva riqualificazione della stessa struttura; per far sentire la loro voce hanno
deciso di portare avanti una petizione che nelle scorse settimane è stata recapitata al
Sindaco di Torino, Piero Fassino" 2012. Quindi noi ci troviamo di fronte ad una
proposta del Partito Democratico strumentale, inutile e a fini elettorali, ma forse le
elezioni sono passate, una proposta che certifica di fatto l'incapacità, la non
preparazione forse, non lo so, il fatto di chiedere ad altri qualcosa che... Signori, 1995:
Castellani, Chiamparino, Chiamparino, Fassino. Okay? No, solo per chiarire in che
contesto ci muoviamo. E venite a chiedere alla Giunta Appendino di fare un qualcosa
che teoricamente avreste potuto fare voi quando volevate, ma forse o non avete avuto il
coraggio, dal vostro punto di vista eh!, perché poi non è la nostra posizione, è la vostra
posizione, quindi io prendo atto che il Partito Democratico in questa sede certifica il
fallimento della propria azione politica. E' un'ammissione, ne prendiamo atto, non siete
stati in grado di fare quello che avreste voluto e chiedete ad altri: complimenti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare la Consigliera Grippo, prego. Ne ha facoltà.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Ma intanto volevo, in aiuto al collega che è appena intervenuto,
rassicurarlo sì, è finita la campagna elettorale, ci sono state le elezioni. Per quanto
attiene invece all'intervento del mio Capogruppo, vorrei rafforzare la parte che riguarda
il patrimonio ex IPAB ricordando che avevamo già tentato l'anno scorso di mettere al
riparo da questo giochino del togli da una parte per mettere dall'altra, risorse che sono
evidentemente risorse vincolate a finalità che riguardano le fasce più deboli della
popolazione. In quell'occasione l'avevamo fatto con un atto di indirizzo e qui, visto che
c'è un richiamo alla coerenza, a questo punto il richiamo alla coerenza lo faccio anche
io, un atto di indirizzo che era stato condiviso dalle forze politiche e che poi l'Assessore
era venuto a dirci che era arrivato tardi; ecco, questa volta non siamo neanche in ritardo,
quindi si dovrà inventare un'altra scusa eventualmente per respingere al mittente quella
che è la nostra proposta, altrimenti si dovrà ammettere che questo Comune, non da
quest'anno, ma ormai dall'inizio della legislatura, ha tagliato le risorse del welfare e che
quindi deve fare ricorso a risorse evidentemente straordinarie per poter arrivare al
cosiddetto saldo zero a cui faceva riferimento il mio Capogruppo, cosa politica che
peraltro non potrà andare avanti ancora molto visto e considerato che queste sono
esattamente risorse straordinarie. In quanto risorse straordinarie peraltro, ricordo che il
vincolo sottolinea come debbano essere aggiuntive rispetto alla capacità della quale la
Città si dota per poter mettere in campo politiche di welfare, quindi immagino,
soprattutto dopo l'intervento che ho sentito, che sembra assolutamente rivolto ad
un'altra questione, ma invece, ripeto, richiama un profilo di coerenza che adesso io mi
aspetto granitica per quanto riguarda l'emendamento che attiene alle risorse ex IPAB, io
mi aspetto che questo venga votato all'unanimità. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Ho iscritta a parlare la Consigliera Tisi, prego, ne ha facoltà.

TISI Elide
Sì, grazie, Presidente. Anche io volevo riprendere in particolare questo argomento, oltre
che naturalmente associarmi agli interventi del mio Capogruppo e della collega Maria
Grazia Grippo che mi ha preceduto. Allora, il tema delle IPAB è un tema che abbiamo
già affrontato in occasione delle delibere relative al Buon Pastore. E' una tematica che
peraltro è molto sensibile per la nostra Città, perché molti sono stati i benefattori che nei
secoli hanno lasciato dei patrimoni a disposizione dei poveri della città. Allora, io credo
che questa materia vada considerata e trattata con tutta l'attenzione e anche il rispetto
che merita, perché certamente è come se noi avessimo dei lasciti, delle volontà di
persone che ci hanno precedute e che si sono occupate degli ultimi della nostra città, ci
hanno lasciato delle disponibilità e credo che vada tenuto in conto quella che era
l'intenzione dell'utilizzo di questi patrimoni, siano essi beni immobili o siano essi beni
mobili. Dicevo, questa discussione è già stata affrontata in occasione del Buon Pastore e
mi pare che nel merito abbiamo trovato anche un indirizzo condiviso, tant'è che
l'emendamento che ha richiamato il Capogruppo Lorusso richiama proprio quegli atti di
indirizzo, quelle mozioni che sono state approvate, in realtà due, dal Consiglio
Comunale, una è più specifica sul Buon Pastore, perché sono state fatte in due momenti
diversi e richiamano proprio la volontà di utilizzare queste risorse con una destinazione
specifica e vorrei dire, ovviamente non a scalare delle risorse esistenti perché, come
dire, è evidente che i bisogni delle persone aumentano di anno in anno e non si può
davvero immaginare di poter consumare, scusate se uso questo termine, questi
patrimoni diciamo sostanzialmente per altri tipi di utilizzo. Io credo che tutto il
Consiglio Comunale debba essere impegnato su questo. Mi rendo conto di quanto è
complicato, mi rendo conto delle difficoltà, ma credo che la posta in gioco in questo
caso sia molto alta e che la coerenza, rispetto anche agli impegni assunti con i cittadini,
siano il faro a cui bisogna tendere e assolutamente da rispettare. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Se si può avere un po' più di silenzio, grazie. Ho iscritta a parlare la
Consigliera Canalis, ne ha facoltà per cinque minuti.

CANALIS Monica
Grazie Presidente. Io dissento dal mio Capogruppo, e mi rivolgo, Assessore, se mi
ascolta, Assessore Rolando? Non so…, io dissento dal Capogruppo, perché in lei non ho
visto alcun tipo di candore in questi mesi, a parte ridere sotto i baffi, quando le vengono
fatte delle osservazioni. Io, in lei ho visto tantissima sfrontatezza nel perpetrare e
reiterare un comportamento distorsivo e profondamente irrispettoso di un'eredità
storica, culturale e, addirittura, spirituale di questa città, perché lei sa benissimo qual è
la collocazione storica di questi lasciti. La collocazione storica è la fine del Settecento e
l'inizio dell'Ottocento, cioè, quel periodo d'oro della solidarietà torinese, che ci fa
conoscere in tutto il mondo come la città dei Santi Sociali, cioè il periodo storico in cui,
da un lato, ci furono figure come Giovanni Bosco, come Murialdo, Cafasso, Fari Bruno,
Giulia Di Barolo, e l'elenco è moto lungo, Cottolengo, e, dall'altro lato, ci furono dei
laici, non ecclesiastici, ricchi, benestanti, ispirati dalla solidarietà per la parte più povera
della nostra comunità, la tanto citata comunità, per evitare che questa povertà si
accrescesse. Questi lasciti si chiamano IPAB e la legge prevede che abbiano un vincolo.
Lei, con grandissima sfrontatezza, più volte, perché non stiamo più parlando di un
precedente, stiamo parlando di un comportamento reiterato, in Commissione è venuto a
dirci che questo comportamento era contabilmente del tutto giustificabile e quindi lei
era a posto con la coscienza. No, Assessore, lei non è a posto con la coscienza, perché
lei ha di fatto adottato un comportamento sottilmente ricattatorio, cioè, lei ci ha detto
"Se non mi consentite di usare queste risorse", stiamo parlando di 4 milioni e 100.000
Euro per il Buon Pastore, e di 477.000 per questa tornata di alienazioni, "se non mi
consentite di usare queste risorse per appianare il disavanzo del Comune e quindi", lei
dice, "tenere invariata la spesa sociale della Città, io ve la ridurrò, questa spesa sociale".
Questo si chiama ricatto, quindi non ha nulla a che vedere con il candore. Non ha nulla
a che vedere con il candore. Io vedo una profonda mancanza di rispetto per la storia di
questa città, per le intenzioni, per lo spirito che c'erano dietro alla formazione di questi
lasciti, e vedo anche una profonda mancanza di rispetto per i poveri che oggi vivono in
questa città, e per lo spirito che continua ad animare gran parte della nostra popolazione,
orientata alla solidarietà, ma quella vera; alla coesione sociale, ma quella vera; alla
comunità e ai legami di comunità, ma quelli veri. Noi, più volte, le abbiamo detto
"Okay, ha fatto l'errore col Buon Pastore, recuperiamo, cioè, applichiamo la mozione
che anche la sua Maggioranza ha votato all'unanimità, andiamo a recuperare quella
cifra successivamente". Non si nasconda dietro la Corte dei Conti, perché tutto ciò non
ha nulla a che vedere con la Corte dei Conti, sono risorse fresche, nuove, formatesi a
fine Settecento, inizio Ottocento, forse la Corte dei Conti manco esisteva, a quel tempo,
sono solo i poveri che sono sempre attuali, e che, evidentemente, nel suo falso candore,
non albergano nel suo cuore. Bene, noi le chiediamo di non eludere la mozione votata
dalla sua Maggioranza, di smettere di adottare questo atteggiamento sottilmente
ricattatorio, di non solo mantenere invariata la spesa sociale, ma di aumentarla,
aggiungendovi queste risorse, che sono vincolate, per legge, alle politiche sociali e di
non dilapidare, di non sperperare questo patrimonio inestimabile, che rende nota in
tutto il mondo Torino come la città della solidarietà, lei, oggi, sta dilapidando questa
eredità.

VERSACI Fabio (Presidente)
Posso chiedere ai Consiglieri di non intervenire, mentre i colleghi parlano, con
commenti? Grazie a tutti.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Buccolo, ne ha facoltà per 5 minuti.

BUCCOLO Giovanna
Grazie Presidente. A me viene un po' da sorridere per questi toni, anche della collega
Canalis, perché abbiamo affrontato più volte, in Commissione, questo tema sulle IPAB,
quando abbiamo parlato sull'IPAB, soprattutto, del Buon Pastore, tra l'altro, non per
dire, ma trovo un po' scorretto, perché era una mozione che è rimasta sospesa, quindi,
dovevamo, anche, forse, un attimo, consultarci tutte le forze politiche e cercare anche di
capire cosa fare. Innanzitutto, vorrei specificate due cose, uno, la legge nazionale, la
delibera regionale, da poco approvata sul riordino dell' IPAB, prevede, all'articolo 7,
che il patrimonio viene trasferito col vincolo, giustamente, di destinazione, parla di
destinazione delle risorse e servizi socio assistenziale e socio sanitario, anche nel caso di
successiva trasformazione dell'ente destinatario, questo dice la legge nazionale e la
delibera da poco approvata in Regione, sul riordino. Seconda cosa, vanno distinti,
secondo me, i beni mobili dai beni immobili, e i 4 milioni che, tra l'altro, sorrido,
perché sui 4 milioni del Buon Pastore, è una delibera del 2016, avete messo voi le
entrate delle IPAB in un calderone generale forse questo il Consigliere Lo Russo non lo
sa, e non lo sa, perché sono state affrontate più volte, in Commissione, queste tematiche,
ma il tema tanto decantato dell'IPAB, delle risorse socio assistenziali, le avete messe in
un calderone nelle entrate generali del 2016, Passoni e voi, ma va bene così, quindi.
Noi abbiamo più volte detto qual è la nostra posizione politica, la parte politica, tutti
concordiamo sul fatto che sono lasciti che devono essere messi nel settore sociale, c'è
un problema, comunque, nel fatto che, non so se vi è chiaro, forse da un anno e mezzo,
che adesso stiamo affrontando anche un piano di rientro, il 6, 8% delle spese su tutti i
capitoli di spesa, gli assessorati saranno tagliati, questo non per colpa nostra, ci siamo
trovati 80 milioni di disavanzo strutturale, lasciato da voi, e adesso dobbiamo tagliare il
6 e l'8%, su tutti i capitoli di spesa di tutti gli assessorati. Lasciamo il fatto che
dell'IPAB, il vincolo preveda il vincolo di destinazione, su quello, abbiamo sempre
detto che siamo tutti favorevoli. In Commissione, lei non c'era, forse, Consigliere Lo
Russo, in Commissione, la IV Commissione, più Bilancio, abbiamo già affrontato
queste tematiche, quindi, non vedo, sinceramente, tutta questa discussione sul non voler
rispettare i lasciti delle persone, sulle destinazioni su risorse assistenziali, veramente la
campagna elettorale è finita, è finita per tutti la campagna elettorale, su questo aspetto
qui, forse, o vediamo di capire cosa fare, a livello politico, tutti insieme, sennò, si
continua sempre a mettere una bandierina su. Ripeto, nel 2016 li avete messi voi nelle
entrate generali, voi, è una delibera approvata da voi, con Passoni e la vostra
Amministrazione, quindi, dov'è tutto questo grande interesse sul sociale che tanto oggi
decantate e volete? Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, ho iscritto a parlare la Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per 10 minuti.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perché, solitamente, questo vale per tutti,
quando i Consiglieri... se si rivolgessero alla Presidenza, piuttosto che rivolgersi ai
Consiglieri, ci si deve prenotare, Capogruppo, sennò, non le posso dare la parola. 30
secondi.

LO RUSSO Stefano
30 secondi, lo lascio solo a verbale, 30 secondi. Consigliera Buccolo, c'è solo un
capitolo che non è stato toccato da voi, che sono gli stipendi di Sindaca e Assessori, a
differenza di chi vi era prima di voi in questa Sala.

VERSACI Fabio (Presidente)
Silenzio, Consiglieri, per cortesia, Giovara, Iaria, grazie. Se possiamo procedere,
Consigliere Iaria, la richiamo all'ordine, prego Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per 10
minuti.

ARTESIO Eleonora
Allora, proviamo a riassumere la questione relativa alla destinazione del patrimonio
delle IPAB, intanto, c'è un tema che questa Giunta stenta ad affrontare, vale a dire la
consapevolezza di quale sia l'entità del patrimonio IPAB che potrebbe essere ascritto
alla disponibilità dell'Amministrazione comunale, non da sola, attraverso un atto
amministrativo, ma anche attraverso la voce delle associazioni, che, da molti anni, si
occupano della tutela e della promozione di diritti, questa Giunta Comunale, nella
persona di più Assessori, è stata informata del fatto che, a maggior ragione, in virtù
dell'approvazione della legge regionale, occorre che le amministrazioni che intendono
risolvere, esaurita l'attività istituzionale di alcuni IPAB, per chiederne lo scioglimento,
ai fini dell'acquisizione del patrimonio mobiliare e immobiliare, devono farlo nei tempi
previsti dalla nuova legge regionale ed esiste, nel nostro territorio comunale, almeno
una situazione di tre IPAB che continuano la loro attività, peraltro, in modo
vantaggioso, sul piano economico, ma anche in modo utile, non lo nego, sul piano
dell'attività che promuovono, attività, però, non coerenti con lo stretto fine statutario
delle IPAB, che erano state costituite, sulle quali questa Amministrazione avrebbe
potuto avviare il procedimento, che non ha avviato. Questa è una colpa, se volete,
trasversale, nel quadro temporale, ma, visto che altre preoccupazioni e grandi e faticose
responsabilità si lamentano da parte di questa Maggioranza e di questa Giunta, almeno
cercare l'acquisizione di nuove risorse, dovrebbe essere una responsabilità primaria che
si è veramente aggirata, non ho visto arrivare alcuna iniziativa deliberativa, né mi è stato
dato conto di alcuna relazione avviata, relativamente a questa situazione. Quindi, non
state utilizzando le risorse accantonate, per il contrasto alla povertà, in una maniera
insufficiente, come vi hanno rimproverato i Consiglieri del Partito Democratico, ma
nemmeno state cercando di acquisire quelle che potreste acquisire, e questa è tutta
responsabilità. Seconda questione, allora, io comprendo bene la vicenda per il modo con
il quale l'Assessore ha argomentato in Commissione Consiliare, io rispetto…, la
questione è tutta ridotta ad una mera applicazione formale delle disposizioni. Esiste il
vincolo, le risorse vengono introitate con quel vincolo, le colloco laddove il vincolo me
le impone, e questa collocazione andrà in diminuzione delle risorse autonome del
Comune di Torino, su quelle stesse voci. È come si dice, non un saldo zero, ma una
partita di giro, allora, proviamo a fare un ragionamento di merito. Il ragionamento di
merito è il seguente, se noi ci trovassimo di fronte ad una dotazione delle politiche
sociali, ritenuta, attualmente, allo stato delle esigenze, allora, il fatto che il ristoro di
quei servizi e di quelle prestazioni venga ricercato, indifferentemente, sulla collocazione
di risorse terze, derivanti dalle alienazioni, o su risorse interne, derivanti dagli
stanziamenti di Bilancio, potrebbe essere una ragionevole gestione di tipo contabile. Il
problema è che credo che nessuno qui, ma ancor di più, nessuno fuori di qui, ritenga che
la dotazione economica relativa alle politiche sociali, sia, in questa città, adeguata, non
lo ritiene la Sindaca, che in campagna elettorale si esercitava in cartelli sulle code alle
mense dei poveri, non lo ritiene l'Assessore alle politiche sociali, che, ogniqualvolta
vengono avanzate delle proposte in ordine all'ampliamento di servizio, in ultimo la
discussione fatta in quest'Aula sull'emergenza freddo, ci ricorda come le risorse siano,
su queste voci, limitate, non lo ritengono, evidentemente, gli utenti dei servizi sociali
che vengono collocati in diverse liste di attesa, o che non ritengono, poi si potrà
ragionare se fondatamente o meno, che non ritengono di ricevere l'accompagnamento
necessario. Ora, quindi, siamo di fronte al paradosso per il quale un'amministrazione
che dichiara di non avere risorse adeguate per poter fa fronte alle domande reali che
intende assumere, che intende rappresentare, ragiona sulle dotazioni di queste politiche,
come se fossero delle partite di giro; seconda questione, nel momento in cui i
benefattori, come ricordano le colleghe precedenti, hanno destinato le proprie risorse
all'attività pubblica, attraverso lo scioglimento degli enti costituiti per azioni di
beneficenza, ne hanno, evidentemente, programmato l'impiego per attività, ma le
attività non possono essere realizzate in maniera discontinua, hanno una continuità nel
tempo, per cui, anche dal punto di vista contabile, Assessore, il ragionamento della
partita di giro, è un ragionamento che non sta in piedi, perché se nell'anno X,
determinate funzioni possono essere risolte con l'acquisizione di queste risorse fresche,
il loro mantenimento negli anni successivi ricomporterà una dotazione di Bilancio, ecco
perché la eccezionalità di questi fondi, non può che essere aggiuntiva, perché è quel tipo
di volano che consente l'attivazione di iniziative fino a quel momento ritenute
impraticabili, ma che poi, nel tempo, dovranno essere conservate. Quindi, non credo che
noi possiamo, alternativamente, fare un discorso in cui lamentiamo la sofferenza, il
momento successivo, un discorso in cui, sulla base dell'operazione meramente cintabile,
rinunciamo, non solo alla dotazione economica, come volano di sviluppo, ma anche
alla possibilità di proiettarci sulle intenzioni programmatiche, in una modalità più
congrua e più utile, più funzionale alla domanda, di quanto non sia stato fatto fino a
questo momento. Quindi, io, sicuramente, voterò l'emendamento che è stato presentato
dal Partito Democratico, francamente, con il dispiacere di avere immaginato, in passato,
per gli argomenti che abbiamo qui condiviso, di non dover più tornare sul tema, perché
ritenevo, davvero, che questa analisi fosse condivisa da tutto il Consiglio.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo Artesio. Ho iscritto a parlare il Consigliere Fornari, prego.

FORNARI Antonio
Grazie Presidente. Io ho visto, su una delibera che discute, che propone l'alienazione di
beni immobili strumentali, alcuni emendamenti strumentali, il primo su un asilo
occupato, su un immobile del Comune, che è occupato da 17 anni, chi presenta
l'emendamento, che tra l'altro, ha anche amministrato questa Città, quindi, dovrebbe
conoscere bene come funzionano queste cose, un immobile che è occupato da 17 anni,
prima di venderlo, e comunque, di inserirlo in un piano dismissioni, deve passare dal
tavolo della sicurezza, e, quindi, avere un percorso condiviso con le Forze dell'Ordine,
con il Questore, con il Prefetto, quindi, presentare un emendamento del genere, denota,
o malafede, oppure un'ignoranza abissale, ma io lascio, comunque, decidere a chi ha
seguito, comunque, la discussione, per capire che un emendamento del genere non ha
senso esistere in una situazione del genere, su un immobile che è occupato da 17 anni.
Sull'altra quota IPAB, è un anno e mezzo che andiamo avanti su un qualcosa, cioè,
stiamo parlando di 4 milioni e 100 di risorse del Buon Pastore, che sono state inserite
nel Bilancio del 2016, da quelli che amministravano prima e che ora ci chiedono di
modificare un Bilancio che è già stato approvato, i cui soldi sono anche già stati spesi,
spesi come? Su servizi socio assistenziali, come prevede la legge, perché la legge
prevede di spendere quelle risorse per servizi socio assistenziali, e non come qualcuno,
qui dice, a incremento, perché, o studiamo le leggi, e facciamo degli interventi mirati e
precisi, oppure, evitiamo. Io capisco che uno debba avere tanti incarichi in Città
Metropolitana, in Regione, e quindi, magari, non ha tempo per approfondire le cose,
però se dobbiamo fare degli interventi, facciamoli precisi, e diciamo le cose come
stanno, e rispettiamo le leggi, quindi, quelle risorse devono essere destinate a servizi
socio assistenziali, e la Città l'ha fatto e lo sta facendo. Lo ha fatto in passato, quando
amministravano quelli di prima, l'Amministrazione precedente, come nel caso
dell'IPAB del Buon Pastore e lo continua a fare adesso l'Amministrazione, infatti,
grazie alle risorse dell'IPAB, la quota di risorse destinate ai servizi socio assistenziali
nel 2017, nel 208, non è variata rispetto ad altri settori che hanno ricevuto dei tagli
importanti, proprio perché queste risorse aggiuntive hanno permesso al Comune di
Torino di non tagliare quei sevizi che si ritengono essenziali per la tenuta di questa
comunità. Quindi, io direi che, continuare a presentare questi emendamenti, dopo un
po', stancano, quindi, o continuiamo ad avere un quadro di insieme di come funziona il
Comune di Torino, di quale è stato il lasciato dell'Amministrazione precedente, di un
deficit strutturale, di un piano di rientro che ha portato a tutte delle azioni mirate, da
questa Amministrazione e riconosciamo, però, allo stesso tempo, a questa
amministrazione che, grazie anche alle risorse dell'IPAB, non ci sono stati tagli sul
sociale, allora facciamo un buon servizio a questa Città, altrimenti, invece, facciamo
solo campagna politica, anche quando è finita, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Chiedo, per cortesia, ai colleghi, tutti, di abbassare i toni, prima cosa, di smetterla di
parlare quando i colleghi intervengono e chiedo, per cortesia, che ognuno, la pensi come
vuole, rispetti gli altri, rispetti, soprattutto l'Aula, perché non so qual è il motivo di
questo dibattito, così, con questo veleno negli interventi, da parte di tutti, non lo
capisco, sinceramente. Quindi io vi chiedo per cortesia, se possiamo procedere nella
discussine in maniera pacata, prima cosa, ognuno dica la sua, poi ci sarà un voto, ci
esprimiamo tutti con un voto, quindi, per cortesia, la campagna elettorale è finita per
tutti, lo abbiamo capito benissimo, abbiamo votato solamente qualche giorno fa, adesso
possiamo procedere con i nostri lavori, con tutta la calma.
Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie Presidente. Allora, io faccio solo una breve considerazione all'intervento che mi
ha preceduto, del Consigliere Fornari, mi spiace che gli emendamenti che l'Opposizione
propone, stanchino, però, sa com'è, fa parte del lavoro del Consiglio proporre degli
emendamenti e non essere proprio completamente allineati, come voi siete, su quanto la
Giunta decide, allineati, peraltro, con anche delle situazioni che creano un minimo di
imbarazzo, al vostro interno, perché, la famosa mozione in cui, a proposito dell'Istituto
Buon Pastore, che si prevedeva di dare queste cifre a ristoro e in aggiunta a quello che
veniva stanziato, l'avete firmata pure voi, quindi, non è la prima volta che vediamo, poi,
delle necessità che vengono imposte, di controbattere a quanto avevate, in primis,
valutato e, a questo punto, anche votato, schiacciando il vostro ditino sul pulsante, per
cui, ci perdoni, ma continueremo a proporre degli emendamenti, perché credo che sia
nella funzione democratica di questo Consiglio, poter contrapporre delle teorie. Chi le
parla, peraltro, chi parla alla presidenza, non c'era prima, quindi, anche questa retorica
del dire "Già prima lo facevate", ma quante cose voi contestate, che venivano fatte
prima, per cui, adesso, parliamo di questo, parliamo dell'allegato alla delibera che oggi
è in votazione, che prevede una somma di 476.000 Euro, derivanti da alienazioni da ex
IPAB, che vengono destinate. Per carità, sulla liceità del provvedimento, nulla da dire,
ce lo ha già spiegato con candore, ripeto, l'Assessore Rolando e sicuramente il vincolo
di destinazione è rispettato, però, insomma, un po' di matematica la sappiamo fare tutti,
e quindi, tanto ne tolgo, tanto ne aggiungo, benissimo. È una scelta politica, però,
diciamolo con chiarezza, con, veramente, estrema trasparenza, è una scelta politica che
ci sentiamo di fare, perché, chi c'era prima, ha lasciato dei buchi incolmabili, i 470.000
Euro su un Bilancio di 1.250.000, probabilmente sono cifre che assolutamente
necessitano, e che non si possono trovare da altre soluzioni, con un po' di altra
inventiva, vendendo delle proprietà, però si capisce che, forse, raccontarlo, è finita la
campagna elettorale, ci mancherebbe, io peraltro, non l'ho neanche fatta, però,
sicuramente, i risultati elettorali ci hanno dato delle evidenze, che, comunque, questo
tema del contrasto la povertà, della difficoltà, poi, voglio dire, sono temi che stiamo
affrontando anche da tempo nella Commissione, servizi sociali, e diamo ascolto anche a
chi promulga che bisogna anche occupare, quando non ci sono le disponibilità di
alloggio, perché, comunque, ma tutto bene io do ascolto a tutti, però, poi, se si tratta di
fare degli atti concreti, e destinare i 470.000 ad incrementare quello che riteniamo
essere un'esigenza oggi cocente, forse più forte che in passato, per chi ha parlato di
periferie, per chi ha promosso altre soluzioni, il piano, però, voglio dire, poi diamo degli
atti concreti, perché qui si tratta solamente di voler dare contezza che la povertà e il
contrasto alla povertà è qualcosa che ci sta a cuore, infatti, indistintamente, all'interno di
quest'Aula, ognuno per i propri posizionamenti, e che stiamo cercando di incrementare
quel che sono le risorse che Torino, come è stato detto, ha sempre avuto una tradizione
fortemente innovativa e di capacità di contrastaste questi fenomeni, vuole fare. Non lo
volete fare? Benissimo, però non stiamo a nasconderci dietro al fatto che comunque
abbiamo rispettato il vincolo d destinazione. Ma certo che è stato rispettato, nessuno
dice nulla su questo, infatti, la natura dell'emendamento, che voterò convintamente, non
dice null'altro che invece, di andare a dare delle somme addizionali. Non è stato fatto in
passato, evidentemente questo è un segnale chiaro e forte che dite che non lo farete nel
resto della legislatura che vi accompagnerà alla Maggioranza, io non credo che questo
sia un segnale di speranza e, comunque di prospettiva, per una Città, come Torino, che
invece si meriterebbe delle politiche un po' diverse, di maggiore attenzione, e anche di
fatti concreti.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie Capogruppo Tresso. Ho iscritto a parlare la Consigliera Ferrero, ne ha facoltà per
5 minuti, prego.

FERRERO Viviana
Grazie Presidente. Allora, io non ripeterò le parole della nostra Consigliera di
Commissione IV, che ha argomentato in modo puntuale, però, sia lei, che la Consigliera
Canalis, 5 anni fa, 3 anni fa, scusate, non erano presenti alla scorsa Consiliatura, al
sopralluogo che abbiamo avuto al Buon Pastore, in cui, proprio il vostro Assessore
Passoni, parlava di un loro progetto in cui al Buon Pastore avreste messo la
circoscrizione 1, che mi sembra che, come progetto sociale, non ci azzecchi per nulla.
Quindi, quando politicamente chiedete qualcosa, che potevate fare voi, dovreste fare
anche magari, un po' di retrospettiva ma forse, qui, si stanno rimarcando certe cose per
riuscire a riaprire il dibattito della Città e a questo d dibattito io direi che non ci
dobbiamo sottrarre, perché il dibattito è sempre utile e ci aiuta, però, quando parliamo
di rispetto, il rispetto non è che una cosa che si tira fuori dal cappello, come un coniglio
quando serve, e, quindi, non si può continuare a cercare lo scontro sociale sulla
questione dell'asilo, che sono 23 anni che è occupato, perché questa è solo la ricerca di
scontro sociale e a questo, invece, io non voglio sottrarre. La Città ha veramente
bisogno di un atteggiamento diverso, che includa tutte le realtà, perché ci sono tante
sfumature di povertà, lo sappiamo che il più grosso problema è la povertà grigia e su
questa povertà grigia, noi, con il forte impegno che abbiamo di sostenere il welfare,
forse stiamo lavorando proprio su quello e su questo non potete continuare a insistere e
a…, è veramente caotico il continuare a cercare di tirare questa coperta, che sappiamo,
è una coperta difficile però, sul welfare, noi ci siamo impegnati, ed è su questo che
possiamo arrivare al povero, ma non è il povero, anche questo concetto di povertà,
sappiamo che è un concerto di povertà sfumata, non è un'unica situazione, sono tante
situazioni, tante sfaccettature del problema, che vanno analizzate e cui dobbiamo dare
delle risposte positive. Quindi, siamo noi a dover dare risposte alla necessità delle
16.000 case di emergenza abitativa di fabbisogno, abbiamo avuto una Commissione in
cui non c'eravamo tutti, però, di emergenza abitativa, o chiediamo delle leggi nazionali,
o il Comune può veramente colmare quelle mancanze che lo Stato non sta colmando,
perché l'emergenza abitativa non riusciamo noi, come Città, a colmarla e, quindi,
chiedere di intervenire su certe situazioni, solo per creare polemica, mi sembra piuttosto
sterile, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Consigliere Iaria, ne ha facoltà per 5 minuti.

IARIA Antonino
Sì, ma io sarò molto breve, Presidente, nel senso che ho sentito un ottimo intervento da
parte dei primi Consiglieri, in cui dicevano che la Città di Torino, da questo punto di
vista, ha lavorato molto ben sul settore welfare per anni, e a livelli molto alti, molto alti
rispetto anche alla Regione Piemonte, alla Provincia, eccetera e noi, come Giunta, che
ha ereditato un sistema, diciamo, di alto livello, lo stiamo mantenendo, nonostante un
piano di rientro. Io dico solo questa semplicissima frase, perché tenere questo livello
alto di welfare con un piano di rientro, diciamo, in corso, non è per niente facile e io, a
nome di tutta la Giunta e i colleghi Consiglieri, sono orgoglioso di essere riuscito a fare
questo tipo di attività, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Allora, non essendoci più interventi, c'è prima l'illustrazione degli
emendamenti, che penso sia già stata fatta nel dibattito, darei la parola all'Assessore
Rolando, se ci può dare il parere su tutti e quattro gli emendamenti, prego Assessore
Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Io darei il parere sugli emendamenti, che sarò un po' meno rapido di quello che si
pensava. Intervengo a seguito anche degli interventi che sono già stati sviluppati da due
Consiglieri della Maggioranza, con riferimento ai temi sollevati, invece, nelle critiche
fatte all'impianto generale, che riguarda l'utilizzo dei beni ex IPAB, ma sarò molto
rapido, nel senso che, io, intanto, vorrei citare, oltre la vicenda conclusiva del Buon
Pastore, quella del Bilancio 2016, la deliberazione del Consiglio Comunale
2015054131, che riguardava degli immobili di proprietà comunale destinati alla
logistica comunale, nuovi interventi di razionalizzazione, e conseguenti valorizzazioni,
vendite a fondo gestito da CDP SGR. In questa delibera, nel giorno 11 dicembre 2015,
presenti Assessori del tempo, attuali Capogruppo, viene citata la possibilità di utilizzare
l'IPAB Buon Pastore per utilizzi al di là di quelli previsti dall'assistenza. È scritto in
questa delibera del Consiglio, non solo la parte attuativa del Bilancio, che ci siamo
trovati ad aver individuato nelle entrate non specifiche, ma generali del Bilancio, anche
qui per ricorrere all'equazione economica, che dirò dopo, dell'equilibrio di quel
Bilancio lì. Quindi i 4 milioni e 600.000 e rotti mila Euro, erano iscritti nelle entrate
generali per consentire l'equilibrio. Quindi, nel tema dell'utilizzo, peraltro, direi che al
di là del candore dei baffi, queste chiacchierate le eviterei proprio, perché i precedenti si
situano nel percorso citato dalla Consigliera Ferrero, e sono emblematici, deliberazioni
del Consiglio, tra i presenti, ovviamente persone presenti in Aula, oggi, e della
Maggioranza di ieri. Per quanto riguarda il tema del ricatto, che è un termine veramente
orrendo, al di là di tutto, il piano di rientro richiede delle riduzioni di spesa. Per ottenere
le riduzioni spesa, bisogna sottolineare tutti gli importi che compongono un Bilancio, lo
sa bene chi si è occupato di queste cose in altre legislature, non è una questione solo
contabile, è una questione tecnica, che il breve quesito deve essere quello che abbiamo
cercato di consigliare noi, di garantire i servizi minimi e indispensabili, conciliandoli
con le riduzioni di spesa che dobbiamo fare, perché ricordo a tutti che, nell'arco di 4
anni, bisogna, a parte assorbire l'effetto del non utilizzo dell'avanzo vincolato, come si
faceva in altri tempi, prolungando l'approvazione del Bilancio, dopo la chiusura del
rendiconto, quindi, recuperare quei 50 milioni lì, degli avanzi vincolati, recuperare 80
milioni nell'arco di 4 anni. Quindi, la motivazione non è né ricatto, né nient'altro, è far
mettere in equilibrio le altre poste del Bilancio. Venendo agli emendamenti, 1 e 4, che
sono quelli che, come sono stati commentati, aprono una tematica che riguarda
l'inclusione di un altro immobile nell'elenco, quello di via Alessandria 12, ricordo
all'Aula che questi emendamenti sono tecnicamente ammissibili, così giudicati dai
dirigenti e si riferiscono a questioni che riguardano il Piano di Dismissioni, e la scelta di
approvazione del piano è quella appropriata per la discussione, quindi, sono impropri,
rispetto a questa delibera, infatti, il riferimento degli emendamenti è il piano di
dismissioni, che può essere cambiato in qualsiasi momento, a seguito di determinate
procedure. Quali sono le procedure per il caso di un bene come quello di via
Alessandria 13? Questo bene richiede una realizzazione di istruttoria, prima da parte
degli uffici, che si chiama new diligence, per vedere in che stato è la ricognizione
sommaria, la raccolta di informazioni catastali, le informazioni degli aggiornamenti
patrimoniali, e quant'altro, quelle urbanistiche edilizie. In secondo piano, siccome il
bene, come risulta, su questo bene è in corso da lungo tempo un'occupazione e senza
titolo, noto a tutti, anche la sola approvazione di un generico intendimento della Città, a
valorizzare il bene, attraverso la sua dismissione, deve essere, comportando lo sgombero
del fabbricato, dovrebbe essere sottoposto all'attenzione del comitato per la sicurezza
presso la Prefettura. Quindi, questi emendamenti, tutti e due sono, dal punto di vista
politico, sono giudicati non accoglibili, quindi, ricevono parere contrario, perché sono
posti in modo improprio, in procedura impropria. Venendo, invece, all'emendamento
numero 3, se non ricordo male, numero 4, che recita, nel dispositivo, la stessa frase
contenuta dalla mozione 21 del 2017, meccanografico 133, poiché non è necessario
riapprovarla, in quanto è già stata approvata, questa mozione, quindi è già stata
condivisa dall'Aula, il parere è non favorevole, per lo stesso motivo, perché è già stata
approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie Assessore. Passiamo alla votazione degli emendamenti.
Pongo in votazione il primo emendamento del Capogruppo Lo Russo, con il parere
negativo della Giunta. Prego Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 33, favorevoli 10, contrari 23, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei alla votazione del…, darei lo stesso esito per l'emendamento numero 2, del
Capogruppo Lo Russo, o poniamo in votazione? Non c'è nessun problema.
Pongo in votazione il secondo emendamento del Capogruppo Lo Russo, col parere
contrario della Giunta. Se i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 35, favorevoli 11, contrari 23, astenuti 1, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'emendamento numero 3, col parere favorevole della Giunta.
Prego Consiglieri, votate, è l'emendamento di Giunta. Scusate, scusate, scusate, chiedo,
per cortesia, di ascoltare quando il Presidente parla, lo ascoltate, è il terzo emendamento
della Giunta, con il parere favorevole della Giunta. Gli emendamenti sono 4, 3 erano del
Capogruppo Lo Russo, uno era della Giunta, questo è l'emendamento di Giunta.
Se tutti hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 23, dichiaro l'emendamento approvato.
Se poi può comparire, per cortesia, la votazione sulla schermata…, okay, ce l'abbiamo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei all'ultimo emendamento del Capogruppo Lo Russo, col parere contrario della
Giunta. Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 31, favorevoli 8, contrari 23, dichiaro l'emendamento respinto.

VERSACI Fabio (Presidente)
Se, prima della votazione della deliberazione, ci sono delle dichiarazioni di voto...,
dichiarazioni di voto? Non ho nessuno iscritto a parlare. Dichiarazione di voto, ne ha
facoltà per 5 minuti, la Consigliera Canalis. Se non ci sono altri interventi, pongo in
votazione la delibera. Prego, Consiglieri.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 27, favorevoli 23, contrari 3, astenuti 1, dichiaro la delibera approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo steso esito per l'immediata esecutività dell'atto.
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