Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Passiamo al punto successivo, il punto n. 5 del nostro Ordine del Giorno, il meccanografico è lo 00541, presentatore è l'Assessore Rolando: "Alienazione immobili di proprietà comunale ad asta pubblica. Approvazione" VERSACI Fabio (Presidente) Sono presenti anche quattro emendamenti, di cui tre del Capogruppo Lo Russo e uno di Giunta. Un emendamento del Capogruppo Lo Russo, che è stato presentato questa mattina, è ancora al vaglio degli Uffici. Propongo di iniziare la discussione e poi... Prego, Ricca. RICCA Fabrizio Ma arriverà per la fine della discussione il parere? No, giusto per capire, perché se no magari rimandiamo. VERSACI Fabio (Presidente) Arriverà prima della discussione. Prego, Assessore, se vuole... Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Buongiorno a tutti. Questa delibera si colloca in esecuzione del Piano straordinario di alienazioni con triennio 2018/2021 e comprende un elenco di beni che, se non ricordo male, sono relativi a 16 posizioni già peraltro identificate e già sottoposte a procedure di asta precedentemente, ovviamente ha valori di riferimento diversi. Prima di essere andati in Commissione a discutere di questa delibera, l'allegato non era aggiornato in quanto mancavano tre indicazioni di valutazione per i beni al n. 4, 6, 7 e 8 che sono stati completati dagli uffici, aggiungo che quest'asta, che dovrebbe essere di reale attuazione non appena il Consiglio avrà deliberato, dovrebbe portare un'entrata a fronte del Piano delle alienazioni, se non ricordo male, di circa 1 milione e otto, seguiranno a questa delibera, nei prossimi giorni e mesi, altre delibere che riguardano il Piano e quindi io non avrei tanti altri riferimenti da aggiungere. Il contenuto della delibera fa tutti i riferimenti del caso al DUP e all'aggiornamento del DUP precedente; specifica l'eventuale inserimento di beni che dapprima non erano previsti, mi pare nel corpo a pagina 2; cita riferimenti di legge e del TUEL che inquadrano la tematica della stessa. Io avrei terminato, poi se ci sono altre informazioni richieste sono a disposizione. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Molte considerazioni le ho svolte in Commissione, riassumo brevemente i due punti politici che abbiamo sollevato e qui in Aula a questo punto attendiamo la risposta dell'Assessore che si era riservato di valutare le proposte emendative del Partito Democratico. Il primo punto riguarda l'esigenza di inserire nel redigendo Piano da allegare al Bilancio 2018, in termini di indirizzo alla Giunta e agli Uffici, l'immobile di via Alessandria 12, immobile comunale occupato abusivamente da antagonisti da ormai troppi anni e soprattutto, a nostro modo di vedere, fonte di degrado dell'intorno, peraltro accogliendo, sotto questo profilo, una richiesta esplicita formulata dalla Circoscrizione 7 all'Assessore Rolando, richiesta a cui non è stata data risposta e allora a questo punto la poniamo in questi termini. Quindi si ricorderà, Assessore Rolando, io le avevo chiesto una sua opinione sulla possibilità di inserire nel Piano di dismissioni l'asilo occupato di via Alessandria, lei ha detto che si sarebbe riservato di esprimere e dare il parere della Giunta; attendiamo fiduciosi ovviamente il parere favorevole. La seconda questione è che l'oggetto dell'emendamento che è stato depositato, chiedo scusa del ritardo, riguarda invece la dismissione degli immobili ex IPAB e sostanzialmente del vincolo di destinazione d'uso delle risorse derivanti da alienazione di questi immobili. Io, se si ricorda, definii la sua risposta quantomeno onesta intellettualmente e certamente candida nel suo candore ancorché estremamente grave sotto il profilo dell'affermazione; lei, con grande rilassatezza è venuto in Commissione a dirci che la Città prende gli immobili delle ex IPAB, li vende e usa le risorse che incassa per stornare le risorse e sostanzialmente quelle risorse vanno al welfare perché escono dai capitoli del welfare, le risorse già stanziate, e vengono messe su altri capitoli, stravolgendo completamente lo spirito della ragione per cui esiste il patrimonio ex IPAB e questo patrimonio deve essere vincolato ai temi del welfare, nel senso che a noi ci risulterebbe peraltro sotto questo profilo, davvero è grave la posizione del Movimento 5 Stelle in quest'Aula da lei sostenuta e cioè che noi prendiamo gli immobili delle ex IPAB, li dismettiamo e sulla base dei soldi che incassiamo andiamo a saldo zero sul welfare, liberiamo risorse sul welfare e le mettiamo in altri capitoli. E' per questa ragione, ovviamente tutta politica, che noi non abbiamo mai applicato, né condividiamo, abbiamo presentato un emendamento che sostanzialmente chiede una cosa un po' pleonastica, mi rendo conto, forse eccessivamente a questo punto, stante la sua grande chiarezza ingenua e che cioè il patrimonio immobiliare delle ex IPAB, che ha un vincolo di destinazione per il welfare, quando viene alienato serve al welfare, cioè non che venga utilizzato nelle partite di giro interne al Bilancio del Comune di Torino, perché si stravolge, con quest'impostazione, Assessore Rolando, e caro Movimento 5 Stelle, la ratio per cui questo patrimonio è la disponibilità della Città. Queste sono le ragioni per cui noi attendiamo di vedere la posizione politica della Maggioranza, anzi della Giunta su via Alessandria, della Giunta sull'emendamento ex IPAB, su questo punto si è espressa con grande chiarezza la Giunta, non ho idea di cosa pensino i Consiglieri di Movimento 5 Stelle e sulla base dell'esito di questa discussione ovviamente ci riserveremo di assumere una posizione sulla deliberazione. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. È iscritto a parlare il Consigliere Carretto, prego. CARRETTO Damiano Buongiorno a tutti e a tutte. Leggo "Da Aurora, via la petizione per l'asilo occupato da 17 anni; è un'occupazione che dura da tempo immemorabile, da quasi 17 anni; è quella dell'asilo di via Alessandria, sembra proprio una storia senza fine. Di recente i residenti di Borgata Aurora sono tornati a chiedere lo sgombero degli anarchici dall'asilo e la successiva riqualificazione della stessa struttura; per far sentire la loro voce hanno deciso di portare avanti una petizione che nelle scorse settimane è stata recapitata al Sindaco di Torino, Piero Fassino" 2012. Quindi noi ci troviamo di fronte ad una proposta del Partito Democratico strumentale, inutile e a fini elettorali, ma forse le elezioni sono passate, una proposta che certifica di fatto l'incapacità, la non preparazione forse, non lo so, il fatto di chiedere ad altri qualcosa che... Signori, 1995: Castellani, Chiamparino, Chiamparino, Fassino. Okay? No, solo per chiarire in che contesto ci muoviamo. E venite a chiedere alla Giunta Appendino di fare un qualcosa che teoricamente avreste potuto fare voi quando volevate, ma forse o non avete avuto il coraggio, dal vostro punto di vista eh!, perché poi non è la nostra posizione, è la vostra posizione, quindi io prendo atto che il Partito Democratico in questa sede certifica il fallimento della propria azione politica. E' un'ammissione, ne prendiamo atto, non siete stati in grado di fare quello che avreste voluto e chiedete ad altri: complimenti. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare la Consigliera Grippo, prego. Ne ha facoltà. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Ma intanto volevo, in aiuto al collega che è appena intervenuto, rassicurarlo sì, è finita la campagna elettorale, ci sono state le elezioni. Per quanto attiene invece all'intervento del mio Capogruppo, vorrei rafforzare la parte che riguarda il patrimonio ex IPAB ricordando che avevamo già tentato l'anno scorso di mettere al riparo da questo giochino del togli da una parte per mettere dall'altra, risorse che sono evidentemente risorse vincolate a finalità che riguardano le fasce più deboli della popolazione. In quell'occasione l'avevamo fatto con un atto di indirizzo e qui, visto che c'è un richiamo alla coerenza, a questo punto il richiamo alla coerenza lo faccio anche io, un atto di indirizzo che era stato condiviso dalle forze politiche e che poi l'Assessore era venuto a dirci che era arrivato tardi; ecco, questa volta non siamo neanche in ritardo, quindi si dovrà inventare un'altra scusa eventualmente per respingere al mittente quella che è la nostra proposta, altrimenti si dovrà ammettere che questo Comune, non da quest'anno, ma ormai dall'inizio della legislatura, ha tagliato le risorse del welfare e che quindi deve fare ricorso a risorse evidentemente straordinarie per poter arrivare al cosiddetto saldo zero a cui faceva riferimento il mio Capogruppo, cosa politica che peraltro non potrà andare avanti ancora molto visto e considerato che queste sono esattamente risorse straordinarie. In quanto risorse straordinarie peraltro, ricordo che il vincolo sottolinea come debbano essere aggiuntive rispetto alla capacità della quale la Città si dota per poter mettere in campo politiche di welfare, quindi immagino, soprattutto dopo l'intervento che ho sentito, che sembra assolutamente rivolto ad un'altra questione, ma invece, ripeto, richiama un profilo di coerenza che adesso io mi aspetto granitica per quanto riguarda l'emendamento che attiene alle risorse ex IPAB, io mi aspetto che questo venga votato all'unanimità. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Ho iscritta a parlare la Consigliera Tisi, prego, ne ha facoltà. TISI Elide Sì, grazie, Presidente. Anche io volevo riprendere in particolare questo argomento, oltre che naturalmente associarmi agli interventi del mio Capogruppo e della collega Maria Grazia Grippo che mi ha preceduto. Allora, il tema delle IPAB è un tema che abbiamo già affrontato in occasione delle delibere relative al Buon Pastore. E' una tematica che peraltro è molto sensibile per la nostra Città, perché molti sono stati i benefattori che nei secoli hanno lasciato dei patrimoni a disposizione dei poveri della città. Allora, io credo che questa materia vada considerata e trattata con tutta l'attenzione e anche il rispetto che merita, perché certamente è come se noi avessimo dei lasciti, delle volontà di persone che ci hanno precedute e che si sono occupate degli ultimi della nostra città, ci hanno lasciato delle disponibilità e credo che vada tenuto in conto quella che era l'intenzione dell'utilizzo di questi patrimoni, siano essi beni immobili o siano essi beni mobili. Dicevo, questa discussione è già stata affrontata in occasione del Buon Pastore e mi pare che nel merito abbiamo trovato anche un indirizzo condiviso, tant'è che l'emendamento che ha richiamato il Capogruppo Lorusso richiama proprio quegli atti di indirizzo, quelle mozioni che sono state approvate, in realtà due, dal Consiglio Comunale, una è più specifica sul Buon Pastore, perché sono state fatte in due momenti diversi e richiamano proprio la volontà di utilizzare queste risorse con una destinazione specifica e vorrei dire, ovviamente non a scalare delle risorse esistenti perché, come dire, è evidente che i bisogni delle persone aumentano di anno in anno e non si può davvero immaginare di poter consumare, scusate se uso questo termine, questi patrimoni diciamo sostanzialmente per altri tipi di utilizzo. Io credo che tutto il Consiglio Comunale debba essere impegnato su questo. Mi rendo conto di quanto è complicato, mi rendo conto delle difficoltà, ma credo che la posta in gioco in questo caso sia molto alta e che la coerenza, rispetto anche agli impegni assunti con i cittadini, siano il faro a cui bisogna tendere e assolutamente da rispettare. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Se si può avere un po' più di silenzio, grazie. Ho iscritta a parlare la Consigliera Canalis, ne ha facoltà per cinque minuti. CANALIS Monica Grazie Presidente. Io dissento dal mio Capogruppo, e mi rivolgo, Assessore, se mi ascolta, Assessore Rolando? Non so…, io dissento dal Capogruppo, perché in lei non ho visto alcun tipo di candore in questi mesi, a parte ridere sotto i baffi, quando le vengono fatte delle osservazioni. Io, in lei ho visto tantissima sfrontatezza nel perpetrare e reiterare un comportamento distorsivo e profondamente irrispettoso di un'eredità storica, culturale e, addirittura, spirituale di questa città, perché lei sa benissimo qual è la collocazione storica di questi lasciti. La collocazione storica è la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, cioè, quel periodo d'oro della solidarietà torinese, che ci fa conoscere in tutto il mondo come la città dei Santi Sociali, cioè il periodo storico in cui, da un lato, ci furono figure come Giovanni Bosco, come Murialdo, Cafasso, Fari Bruno, Giulia Di Barolo, e l'elenco è moto lungo, Cottolengo, e, dall'altro lato, ci furono dei laici, non ecclesiastici, ricchi, benestanti, ispirati dalla solidarietà per la parte più povera della nostra comunità, la tanto citata comunità, per evitare che questa povertà si accrescesse. Questi lasciti si chiamano IPAB e la legge prevede che abbiano un vincolo. Lei, con grandissima sfrontatezza, più volte, perché non stiamo più parlando di un precedente, stiamo parlando di un comportamento reiterato, in Commissione è venuto a dirci che questo comportamento era contabilmente del tutto giustificabile e quindi lei era a posto con la coscienza. No, Assessore, lei non è a posto con la coscienza, perché lei ha di fatto adottato un comportamento sottilmente ricattatorio, cioè, lei ci ha detto "Se non mi consentite di usare queste risorse", stiamo parlando di 4 milioni e 100.000 Euro per il Buon Pastore, e di 477.000 per questa tornata di alienazioni, "se non mi consentite di usare queste risorse per appianare il disavanzo del Comune e quindi", lei dice, "tenere invariata la spesa sociale della Città, io ve la ridurrò, questa spesa sociale". Questo si chiama ricatto, quindi non ha nulla a che vedere con il candore. Non ha nulla a che vedere con il candore. Io vedo una profonda mancanza di rispetto per la storia di questa città, per le intenzioni, per lo spirito che c'erano dietro alla formazione di questi lasciti, e vedo anche una profonda mancanza di rispetto per i poveri che oggi vivono in questa città, e per lo spirito che continua ad animare gran parte della nostra popolazione, orientata alla solidarietà, ma quella vera; alla coesione sociale, ma quella vera; alla comunità e ai legami di comunità, ma quelli veri. Noi, più volte, le abbiamo detto "Okay, ha fatto l'errore col Buon Pastore, recuperiamo, cioè, applichiamo la mozione che anche la sua Maggioranza ha votato all'unanimità, andiamo a recuperare quella cifra successivamente". Non si nasconda dietro la Corte dei Conti, perché tutto ciò non ha nulla a che vedere con la Corte dei Conti, sono risorse fresche, nuove, formatesi a fine Settecento, inizio Ottocento, forse la Corte dei Conti manco esisteva, a quel tempo, sono solo i poveri che sono sempre attuali, e che, evidentemente, nel suo falso candore, non albergano nel suo cuore. Bene, noi le chiediamo di non eludere la mozione votata dalla sua Maggioranza, di smettere di adottare questo atteggiamento sottilmente ricattatorio, di non solo mantenere invariata la spesa sociale, ma di aumentarla, aggiungendovi queste risorse, che sono vincolate, per legge, alle politiche sociali e di non dilapidare, di non sperperare questo patrimonio inestimabile, che rende nota in tutto il mondo Torino come la città della solidarietà, lei, oggi, sta dilapidando questa eredità. VERSACI Fabio (Presidente) Posso chiedere ai Consiglieri di non intervenire, mentre i colleghi parlano, con commenti? Grazie a tutti. Ha chiesto di intervenire la Consigliera Buccolo, ne ha facoltà per 5 minuti. BUCCOLO Giovanna Grazie Presidente. A me viene un po' da sorridere per questi toni, anche della collega Canalis, perché abbiamo affrontato più volte, in Commissione, questo tema sulle IPAB, quando abbiamo parlato sull'IPAB, soprattutto, del Buon Pastore, tra l'altro, non per dire, ma trovo un po' scorretto, perché era una mozione che è rimasta sospesa, quindi, dovevamo, anche, forse, un attimo, consultarci tutte le forze politiche e cercare anche di capire cosa fare. Innanzitutto, vorrei specificate due cose, uno, la legge nazionale, la delibera regionale, da poco approvata sul riordino dell' IPAB, prevede, all'articolo 7, che il patrimonio viene trasferito col vincolo, giustamente, di destinazione, parla di destinazione delle risorse e servizi socio assistenziale e socio sanitario, anche nel caso di successiva trasformazione dell'ente destinatario, questo dice la legge nazionale e la delibera da poco approvata in Regione, sul riordino. Seconda cosa, vanno distinti, secondo me, i beni mobili dai beni immobili, e i 4 milioni che, tra l'altro, sorrido, perché sui 4 milioni del Buon Pastore, è una delibera del 2016, avete messo voi le entrate delle IPAB in un calderone generale forse questo il Consigliere Lo Russo non lo sa, e non lo sa, perché sono state affrontate più volte, in Commissione, queste tematiche, ma il tema tanto decantato dell'IPAB, delle risorse socio assistenziali, le avete messe in un calderone nelle entrate generali del 2016, Passoni e voi, ma va bene così, quindi. Noi abbiamo più volte detto qual è la nostra posizione politica, la parte politica, tutti concordiamo sul fatto che sono lasciti che devono essere messi nel settore sociale, c'è un problema, comunque, nel fatto che, non so se vi è chiaro, forse da un anno e mezzo, che adesso stiamo affrontando anche un piano di rientro, il 6, 8% delle spese su tutti i capitoli di spesa, gli assessorati saranno tagliati, questo non per colpa nostra, ci siamo trovati 80 milioni di disavanzo strutturale, lasciato da voi, e adesso dobbiamo tagliare il 6 e l'8%, su tutti i capitoli di spesa di tutti gli assessorati. Lasciamo il fatto che dell'IPAB, il vincolo preveda il vincolo di destinazione, su quello, abbiamo sempre detto che siamo tutti favorevoli. In Commissione, lei non c'era, forse, Consigliere Lo Russo, in Commissione, la IV Commissione, più Bilancio, abbiamo già affrontato queste tematiche, quindi, non vedo, sinceramente, tutta questa discussione sul non voler rispettare i lasciti delle persone, sulle destinazioni su risorse assistenziali, veramente la campagna elettorale è finita, è finita per tutti la campagna elettorale, su questo aspetto qui, forse, o vediamo di capire cosa fare, a livello politico, tutti insieme, sennò, si continua sempre a mettere una bandierina su. Ripeto, nel 2016 li avete messi voi nelle entrate generali, voi, è una delibera approvata da voi, con Passoni e la vostra Amministrazione, quindi, dov'è tutto questo grande interesse sul sociale che tanto oggi decantate e volete? Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, ho iscritto a parlare la Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per 10 minuti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perché, solitamente, questo vale per tutti, quando i Consiglieri... se si rivolgessero alla Presidenza, piuttosto che rivolgersi ai Consiglieri, ci si deve prenotare, Capogruppo, sennò, non le posso dare la parola. 30 secondi. LO RUSSO Stefano 30 secondi, lo lascio solo a verbale, 30 secondi. Consigliera Buccolo, c'è solo un capitolo che non è stato toccato da voi, che sono gli stipendi di Sindaca e Assessori, a differenza di chi vi era prima di voi in questa Sala. VERSACI Fabio (Presidente) Silenzio, Consiglieri, per cortesia, Giovara, Iaria, grazie. Se possiamo procedere, Consigliere Iaria, la richiamo all'ordine, prego Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per 10 minuti. ARTESIO Eleonora Allora, proviamo a riassumere la questione relativa alla destinazione del patrimonio delle IPAB, intanto, c'è un tema che questa Giunta stenta ad affrontare, vale a dire la consapevolezza di quale sia l'entità del patrimonio IPAB che potrebbe essere ascritto alla disponibilità dell'Amministrazione comunale, non da sola, attraverso un atto amministrativo, ma anche attraverso la voce delle associazioni, che, da molti anni, si occupano della tutela e della promozione di diritti, questa Giunta Comunale, nella persona di più Assessori, è stata informata del fatto che, a maggior ragione, in virtù dell'approvazione della legge regionale, occorre che le amministrazioni che intendono risolvere, esaurita l'attività istituzionale di alcuni IPAB, per chiederne lo scioglimento, ai fini dell'acquisizione del patrimonio mobiliare e immobiliare, devono farlo nei tempi previsti dalla nuova legge regionale ed esiste, nel nostro territorio comunale, almeno una situazione di tre IPAB che continuano la loro attività, peraltro, in modo vantaggioso, sul piano economico, ma anche in modo utile, non lo nego, sul piano dell'attività che promuovono, attività, però, non coerenti con lo stretto fine statutario delle IPAB, che erano state costituite, sulle quali questa Amministrazione avrebbe potuto avviare il procedimento, che non ha avviato. Questa è una colpa, se volete, trasversale, nel quadro temporale, ma, visto che altre preoccupazioni e grandi e faticose responsabilità si lamentano da parte di questa Maggioranza e di questa Giunta, almeno cercare l'acquisizione di nuove risorse, dovrebbe essere una responsabilità primaria che si è veramente aggirata, non ho visto arrivare alcuna iniziativa deliberativa, né mi è stato dato conto di alcuna relazione avviata, relativamente a questa situazione. Quindi, non state utilizzando le risorse accantonate, per il contrasto alla povertà, in una maniera insufficiente, come vi hanno rimproverato i Consiglieri del Partito Democratico, ma nemmeno state cercando di acquisire quelle che potreste acquisire, e questa è tutta responsabilità. Seconda questione, allora, io comprendo bene la vicenda per il modo con il quale l'Assessore ha argomentato in Commissione Consiliare, io rispetto…, la questione è tutta ridotta ad una mera applicazione formale delle disposizioni. Esiste il vincolo, le risorse vengono introitate con quel vincolo, le colloco laddove il vincolo me le impone, e questa collocazione andrà in diminuzione delle risorse autonome del Comune di Torino, su quelle stesse voci. È come si dice, non un saldo zero, ma una partita di giro, allora, proviamo a fare un ragionamento di merito. Il ragionamento di merito è il seguente, se noi ci trovassimo di fronte ad una dotazione delle politiche sociali, ritenuta, attualmente, allo stato delle esigenze, allora, il fatto che il ristoro di quei servizi e di quelle prestazioni venga ricercato, indifferentemente, sulla collocazione di risorse terze, derivanti dalle alienazioni, o su risorse interne, derivanti dagli stanziamenti di Bilancio, potrebbe essere una ragionevole gestione di tipo contabile. Il problema è che credo che nessuno qui, ma ancor di più, nessuno fuori di qui, ritenga che la dotazione economica relativa alle politiche sociali, sia, in questa città, adeguata, non lo ritiene la Sindaca, che in campagna elettorale si esercitava in cartelli sulle code alle mense dei poveri, non lo ritiene l'Assessore alle politiche sociali, che, ogniqualvolta vengono avanzate delle proposte in ordine all'ampliamento di servizio, in ultimo la discussione fatta in quest'Aula sull'emergenza freddo, ci ricorda come le risorse siano, su queste voci, limitate, non lo ritengono, evidentemente, gli utenti dei servizi sociali che vengono collocati in diverse liste di attesa, o che non ritengono, poi si potrà ragionare se fondatamente o meno, che non ritengono di ricevere l'accompagnamento necessario. Ora, quindi, siamo di fronte al paradosso per il quale un'amministrazione che dichiara di non avere risorse adeguate per poter fa fronte alle domande reali che intende assumere, che intende rappresentare, ragiona sulle dotazioni di queste politiche, come se fossero delle partite di giro; seconda questione, nel momento in cui i benefattori, come ricordano le colleghe precedenti, hanno destinato le proprie risorse all'attività pubblica, attraverso lo scioglimento degli enti costituiti per azioni di beneficenza, ne hanno, evidentemente, programmato l'impiego per attività, ma le attività non possono essere realizzate in maniera discontinua, hanno una continuità nel tempo, per cui, anche dal punto di vista contabile, Assessore, il ragionamento della partita di giro, è un ragionamento che non sta in piedi, perché se nell'anno X, determinate funzioni possono essere risolte con l'acquisizione di queste risorse fresche, il loro mantenimento negli anni successivi ricomporterà una dotazione di Bilancio, ecco perché la eccezionalità di questi fondi, non può che essere aggiuntiva, perché è quel tipo di volano che consente l'attivazione di iniziative fino a quel momento ritenute impraticabili, ma che poi, nel tempo, dovranno essere conservate. Quindi, non credo che noi possiamo, alternativamente, fare un discorso in cui lamentiamo la sofferenza, il momento successivo, un discorso in cui, sulla base dell'operazione meramente cintabile, rinunciamo, non solo alla dotazione economica, come volano di sviluppo, ma anche alla possibilità di proiettarci sulle intenzioni programmatiche, in una modalità più congrua e più utile, più funzionale alla domanda, di quanto non sia stato fatto fino a questo momento. Quindi, io, sicuramente, voterò l'emendamento che è stato presentato dal Partito Democratico, francamente, con il dispiacere di avere immaginato, in passato, per gli argomenti che abbiamo qui condiviso, di non dover più tornare sul tema, perché ritenevo, davvero, che questa analisi fosse condivisa da tutto il Consiglio. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. Ho iscritto a parlare il Consigliere Fornari, prego. FORNARI Antonio Grazie Presidente. Io ho visto, su una delibera che discute, che propone l'alienazione di beni immobili strumentali, alcuni emendamenti strumentali, il primo su un asilo occupato, su un immobile del Comune, che è occupato da 17 anni, chi presenta l'emendamento, che tra l'altro, ha anche amministrato questa Città, quindi, dovrebbe conoscere bene come funzionano queste cose, un immobile che è occupato da 17 anni, prima di venderlo, e comunque, di inserirlo in un piano dismissioni, deve passare dal tavolo della sicurezza, e, quindi, avere un percorso condiviso con le Forze dell'Ordine, con il Questore, con il Prefetto, quindi, presentare un emendamento del genere, denota, o malafede, oppure un'ignoranza abissale, ma io lascio, comunque, decidere a chi ha seguito, comunque, la discussione, per capire che un emendamento del genere non ha senso esistere in una situazione del genere, su un immobile che è occupato da 17 anni. Sull'altra quota IPAB, è un anno e mezzo che andiamo avanti su un qualcosa, cioè, stiamo parlando di 4 milioni e 100 di risorse del Buon Pastore, che sono state inserite nel Bilancio del 2016, da quelli che amministravano prima e che ora ci chiedono di modificare un Bilancio che è già stato approvato, i cui soldi sono anche già stati spesi, spesi come? Su servizi socio assistenziali, come prevede la legge, perché la legge prevede di spendere quelle risorse per servizi socio assistenziali, e non come qualcuno, qui dice, a incremento, perché, o studiamo le leggi, e facciamo degli interventi mirati e precisi, oppure, evitiamo. Io capisco che uno debba avere tanti incarichi in Città Metropolitana, in Regione, e quindi, magari, non ha tempo per approfondire le cose, però se dobbiamo fare degli interventi, facciamoli precisi, e diciamo le cose come stanno, e rispettiamo le leggi, quindi, quelle risorse devono essere destinate a servizi socio assistenziali, e la Città l'ha fatto e lo sta facendo. Lo ha fatto in passato, quando amministravano quelli di prima, l'Amministrazione precedente, come nel caso dell'IPAB del Buon Pastore e lo continua a fare adesso l'Amministrazione, infatti, grazie alle risorse dell'IPAB, la quota di risorse destinate ai servizi socio assistenziali nel 2017, nel 208, non è variata rispetto ad altri settori che hanno ricevuto dei tagli importanti, proprio perché queste risorse aggiuntive hanno permesso al Comune di Torino di non tagliare quei sevizi che si ritengono essenziali per la tenuta di questa comunità. Quindi, io direi che, continuare a presentare questi emendamenti, dopo un po', stancano, quindi, o continuiamo ad avere un quadro di insieme di come funziona il Comune di Torino, di quale è stato il lasciato dell'Amministrazione precedente, di un deficit strutturale, di un piano di rientro che ha portato a tutte delle azioni mirate, da questa Amministrazione e riconosciamo, però, allo stesso tempo, a questa amministrazione che, grazie anche alle risorse dell'IPAB, non ci sono stati tagli sul sociale, allora facciamo un buon servizio a questa Città, altrimenti, invece, facciamo solo campagna politica, anche quando è finita, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Chiedo, per cortesia, ai colleghi, tutti, di abbassare i toni, prima cosa, di smetterla di parlare quando i colleghi intervengono e chiedo, per cortesia, che ognuno, la pensi come vuole, rispetti gli altri, rispetti, soprattutto l'Aula, perché non so qual è il motivo di questo dibattito, così, con questo veleno negli interventi, da parte di tutti, non lo capisco, sinceramente. Quindi io vi chiedo per cortesia, se possiamo procedere nella discussine in maniera pacata, prima cosa, ognuno dica la sua, poi ci sarà un voto, ci esprimiamo tutti con un voto, quindi, per cortesia, la campagna elettorale è finita per tutti, lo abbiamo capito benissimo, abbiamo votato solamente qualche giorno fa, adesso possiamo procedere con i nostri lavori, con tutta la calma. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie Presidente. Allora, io faccio solo una breve considerazione all'intervento che mi ha preceduto, del Consigliere Fornari, mi spiace che gli emendamenti che l'Opposizione propone, stanchino, però, sa com'è, fa parte del lavoro del Consiglio proporre degli emendamenti e non essere proprio completamente allineati, come voi siete, su quanto la Giunta decide, allineati, peraltro, con anche delle situazioni che creano un minimo di imbarazzo, al vostro interno, perché, la famosa mozione in cui, a proposito dell'Istituto Buon Pastore, che si prevedeva di dare queste cifre a ristoro e in aggiunta a quello che veniva stanziato, l'avete firmata pure voi, quindi, non è la prima volta che vediamo, poi, delle necessità che vengono imposte, di controbattere a quanto avevate, in primis, valutato e, a questo punto, anche votato, schiacciando il vostro ditino sul pulsante, per cui, ci perdoni, ma continueremo a proporre degli emendamenti, perché credo che sia nella funzione democratica di questo Consiglio, poter contrapporre delle teorie. Chi le parla, peraltro, chi parla alla presidenza, non c'era prima, quindi, anche questa retorica del dire "Già prima lo facevate", ma quante cose voi contestate, che venivano fatte prima, per cui, adesso, parliamo di questo, parliamo dell'allegato alla delibera che oggi è in votazione, che prevede una somma di 476.000 Euro, derivanti da alienazioni da ex IPAB, che vengono destinate. Per carità, sulla liceità del provvedimento, nulla da dire, ce lo ha già spiegato con candore, ripeto, l'Assessore Rolando e sicuramente il vincolo di destinazione è rispettato, però, insomma, un po' di matematica la sappiamo fare tutti, e quindi, tanto ne tolgo, tanto ne aggiungo, benissimo. È una scelta politica, però, diciamolo con chiarezza, con, veramente, estrema trasparenza, è una scelta politica che ci sentiamo di fare, perché, chi c'era prima, ha lasciato dei buchi incolmabili, i 470.000 Euro su un Bilancio di 1.250.000, probabilmente sono cifre che assolutamente necessitano, e che non si possono trovare da altre soluzioni, con un po' di altra inventiva, vendendo delle proprietà, però si capisce che, forse, raccontarlo, è finita la campagna elettorale, ci mancherebbe, io peraltro, non l'ho neanche fatta, però, sicuramente, i risultati elettorali ci hanno dato delle evidenze, che, comunque, questo tema del contrasto la povertà, della difficoltà, poi, voglio dire, sono temi che stiamo affrontando anche da tempo nella Commissione, servizi sociali, e diamo ascolto anche a chi promulga che bisogna anche occupare, quando non ci sono le disponibilità di alloggio, perché, comunque, ma tutto bene io do ascolto a tutti, però, poi, se si tratta di fare degli atti concreti, e destinare i 470.000 ad incrementare quello che riteniamo essere un'esigenza oggi cocente, forse più forte che in passato, per chi ha parlato di periferie, per chi ha promosso altre soluzioni, il piano, però, voglio dire, poi diamo degli atti concreti, perché qui si tratta solamente di voler dare contezza che la povertà e il contrasto alla povertà è qualcosa che ci sta a cuore, infatti, indistintamente, all'interno di quest'Aula, ognuno per i propri posizionamenti, e che stiamo cercando di incrementare quel che sono le risorse che Torino, come è stato detto, ha sempre avuto una tradizione fortemente innovativa e di capacità di contrastaste questi fenomeni, vuole fare. Non lo volete fare? Benissimo, però non stiamo a nasconderci dietro al fatto che comunque abbiamo rispettato il vincolo d destinazione. Ma certo che è stato rispettato, nessuno dice nulla su questo, infatti, la natura dell'emendamento, che voterò convintamente, non dice null'altro che invece, di andare a dare delle somme addizionali. Non è stato fatto in passato, evidentemente questo è un segnale chiaro e forte che dite che non lo farete nel resto della legislatura che vi accompagnerà alla Maggioranza, io non credo che questo sia un segnale di speranza e, comunque di prospettiva, per una Città, come Torino, che invece si meriterebbe delle politiche un po' diverse, di maggiore attenzione, e anche di fatti concreti. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie Capogruppo Tresso. Ho iscritto a parlare la Consigliera Ferrero, ne ha facoltà per 5 minuti, prego. FERRERO Viviana Grazie Presidente. Allora, io non ripeterò le parole della nostra Consigliera di Commissione IV, che ha argomentato in modo puntuale, però, sia lei, che la Consigliera Canalis, 5 anni fa, 3 anni fa, scusate, non erano presenti alla scorsa Consiliatura, al sopralluogo che abbiamo avuto al Buon Pastore, in cui, proprio il vostro Assessore Passoni, parlava di un loro progetto in cui al Buon Pastore avreste messo la circoscrizione 1, che mi sembra che, come progetto sociale, non ci azzecchi per nulla. Quindi, quando politicamente chiedete qualcosa, che potevate fare voi, dovreste fare anche magari, un po' di retrospettiva ma forse, qui, si stanno rimarcando certe cose per riuscire a riaprire il dibattito della Città e a questo d dibattito io direi che non ci dobbiamo sottrarre, perché il dibattito è sempre utile e ci aiuta, però, quando parliamo di rispetto, il rispetto non è che una cosa che si tira fuori dal cappello, come un coniglio quando serve, e, quindi, non si può continuare a cercare lo scontro sociale sulla questione dell'asilo, che sono 23 anni che è occupato, perché questa è solo la ricerca di scontro sociale e a questo, invece, io non voglio sottrarre. La Città ha veramente bisogno di un atteggiamento diverso, che includa tutte le realtà, perché ci sono tante sfumature di povertà, lo sappiamo che il più grosso problema è la povertà grigia e su questa povertà grigia, noi, con il forte impegno che abbiamo di sostenere il welfare, forse stiamo lavorando proprio su quello e su questo non potete continuare a insistere e a…, è veramente caotico il continuare a cercare di tirare questa coperta, che sappiamo, è una coperta difficile però, sul welfare, noi ci siamo impegnati, ed è su questo che possiamo arrivare al povero, ma non è il povero, anche questo concetto di povertà, sappiamo che è un concerto di povertà sfumata, non è un'unica situazione, sono tante situazioni, tante sfaccettature del problema, che vanno analizzate e cui dobbiamo dare delle risposte positive. Quindi, siamo noi a dover dare risposte alla necessità delle 16.000 case di emergenza abitativa di fabbisogno, abbiamo avuto una Commissione in cui non c'eravamo tutti, però, di emergenza abitativa, o chiediamo delle leggi nazionali, o il Comune può veramente colmare quelle mancanze che lo Stato non sta colmando, perché l'emergenza abitativa non riusciamo noi, come Città, a colmarla e, quindi, chiedere di intervenire su certe situazioni, solo per creare polemica, mi sembra piuttosto sterile, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare il Consigliere Iaria, ne ha facoltà per 5 minuti. IARIA Antonino Sì, ma io sarò molto breve, Presidente, nel senso che ho sentito un ottimo intervento da parte dei primi Consiglieri, in cui dicevano che la Città di Torino, da questo punto di vista, ha lavorato molto ben sul settore welfare per anni, e a livelli molto alti, molto alti rispetto anche alla Regione Piemonte, alla Provincia, eccetera e noi, come Giunta, che ha ereditato un sistema, diciamo, di alto livello, lo stiamo mantenendo, nonostante un piano di rientro. Io dico solo questa semplicissima frase, perché tenere questo livello alto di welfare con un piano di rientro, diciamo, in corso, non è per niente facile e io, a nome di tutta la Giunta e i colleghi Consiglieri, sono orgoglioso di essere riuscito a fare questo tipo di attività, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Allora, non essendoci più interventi, c'è prima l'illustrazione degli emendamenti, che penso sia già stata fatta nel dibattito, darei la parola all'Assessore Rolando, se ci può dare il parere su tutti e quattro gli emendamenti, prego Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Io darei il parere sugli emendamenti, che sarò un po' meno rapido di quello che si pensava. Intervengo a seguito anche degli interventi che sono già stati sviluppati da due Consiglieri della Maggioranza, con riferimento ai temi sollevati, invece, nelle critiche fatte all'impianto generale, che riguarda l'utilizzo dei beni ex IPAB, ma sarò molto rapido, nel senso che, io, intanto, vorrei citare, oltre la vicenda conclusiva del Buon Pastore, quella del Bilancio 2016, la deliberazione del Consiglio Comunale 2015054131, che riguardava degli immobili di proprietà comunale destinati alla logistica comunale, nuovi interventi di razionalizzazione, e conseguenti valorizzazioni, vendite a fondo gestito da CDP SGR. In questa delibera, nel giorno 11 dicembre 2015, presenti Assessori del tempo, attuali Capogruppo, viene citata la possibilità di utilizzare l'IPAB Buon Pastore per utilizzi al di là di quelli previsti dall'assistenza. È scritto in questa delibera del Consiglio, non solo la parte attuativa del Bilancio, che ci siamo trovati ad aver individuato nelle entrate non specifiche, ma generali del Bilancio, anche qui per ricorrere all'equazione economica, che dirò dopo, dell'equilibrio di quel Bilancio lì. Quindi i 4 milioni e 600.000 e rotti mila Euro, erano iscritti nelle entrate generali per consentire l'equilibrio. Quindi, nel tema dell'utilizzo, peraltro, direi che al di là del candore dei baffi, queste chiacchierate le eviterei proprio, perché i precedenti si situano nel percorso citato dalla Consigliera Ferrero, e sono emblematici, deliberazioni del Consiglio, tra i presenti, ovviamente persone presenti in Aula, oggi, e della Maggioranza di ieri. Per quanto riguarda il tema del ricatto, che è un termine veramente orrendo, al di là di tutto, il piano di rientro richiede delle riduzioni di spesa. Per ottenere le riduzioni spesa, bisogna sottolineare tutti gli importi che compongono un Bilancio, lo sa bene chi si è occupato di queste cose in altre legislature, non è una questione solo contabile, è una questione tecnica, che il breve quesito deve essere quello che abbiamo cercato di consigliare noi, di garantire i servizi minimi e indispensabili, conciliandoli con le riduzioni di spesa che dobbiamo fare, perché ricordo a tutti che, nell'arco di 4 anni, bisogna, a parte assorbire l'effetto del non utilizzo dell'avanzo vincolato, come si faceva in altri tempi, prolungando l'approvazione del Bilancio, dopo la chiusura del rendiconto, quindi, recuperare quei 50 milioni lì, degli avanzi vincolati, recuperare 80 milioni nell'arco di 4 anni. Quindi, la motivazione non è né ricatto, né nient'altro, è far mettere in equilibrio le altre poste del Bilancio. Venendo agli emendamenti, 1 e 4, che sono quelli che, come sono stati commentati, aprono una tematica che riguarda l'inclusione di un altro immobile nell'elenco, quello di via Alessandria 12, ricordo all'Aula che questi emendamenti sono tecnicamente ammissibili, così giudicati dai dirigenti e si riferiscono a questioni che riguardano il Piano di Dismissioni, e la scelta di approvazione del piano è quella appropriata per la discussione, quindi, sono impropri, rispetto a questa delibera, infatti, il riferimento degli emendamenti è il piano di dismissioni, che può essere cambiato in qualsiasi momento, a seguito di determinate procedure. Quali sono le procedure per il caso di un bene come quello di via Alessandria 13? Questo bene richiede una realizzazione di istruttoria, prima da parte degli uffici, che si chiama new diligence, per vedere in che stato è la ricognizione sommaria, la raccolta di informazioni catastali, le informazioni degli aggiornamenti patrimoniali, e quant'altro, quelle urbanistiche edilizie. In secondo piano, siccome il bene, come risulta, su questo bene è in corso da lungo tempo un'occupazione e senza titolo, noto a tutti, anche la sola approvazione di un generico intendimento della Città, a valorizzare il bene, attraverso la sua dismissione, deve essere, comportando lo sgombero del fabbricato, dovrebbe essere sottoposto all'attenzione del comitato per la sicurezza presso la Prefettura. Quindi, questi emendamenti, tutti e due sono, dal punto di vista politico, sono giudicati non accoglibili, quindi, ricevono parere contrario, perché sono posti in modo improprio, in procedura impropria. Venendo, invece, all'emendamento numero 3, se non ricordo male, numero 4, che recita, nel dispositivo, la stessa frase contenuta dalla mozione 21 del 2017, meccanografico 133, poiché non è necessario riapprovarla, in quanto è già stata approvata, questa mozione, quindi è già stata condivisa dall'Aula, il parere è non favorevole, per lo stesso motivo, perché è già stata approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie Assessore. Passiamo alla votazione degli emendamenti. Pongo in votazione il primo emendamento del Capogruppo Lo Russo, con il parere negativo della Giunta. Prego Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 33, favorevoli 10, contrari 23, dichiaro l'emendamento respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei alla votazione del…, darei lo stesso esito per l'emendamento numero 2, del Capogruppo Lo Russo, o poniamo in votazione? Non c'è nessun problema. Pongo in votazione il secondo emendamento del Capogruppo Lo Russo, col parere contrario della Giunta. Se i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 35, favorevoli 11, contrari 23, astenuti 1, dichiaro l'emendamento respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'emendamento numero 3, col parere favorevole della Giunta. Prego Consiglieri, votate, è l'emendamento di Giunta. Scusate, scusate, scusate, chiedo, per cortesia, di ascoltare quando il Presidente parla, lo ascoltate, è il terzo emendamento della Giunta, con il parere favorevole della Giunta. Gli emendamenti sono 4, 3 erano del Capogruppo Lo Russo, uno era della Giunta, questo è l'emendamento di Giunta. Se tutti hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 24, favorevoli 23, dichiaro l'emendamento approvato. Se poi può comparire, per cortesia, la votazione sulla schermata…, okay, ce l'abbiamo. VERSACI Fabio (Presidente) Passerei all'ultimo emendamento del Capogruppo Lo Russo, col parere contrario della Giunta. Prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 31, favorevoli 8, contrari 23, dichiaro l'emendamento respinto. VERSACI Fabio (Presidente) Se, prima della votazione della deliberazione, ci sono delle dichiarazioni di voto..., dichiarazioni di voto? Non ho nessuno iscritto a parlare. Dichiarazione di voto, ne ha facoltà per 5 minuti, la Consigliera Canalis. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione la delibera. Prego, Consiglieri. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 27, favorevoli 23, contrari 3, astenuti 1, dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo steso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |