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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Febbraio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2017-03735
TESTO UNICO DELLE NORME REGOLAMENTARI SULLA PARTECIPAZIONE, IL REFERENDUM, L'ACCESSO, IL PROCEDIMENTO, LA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E IL DIFENSORE CIVICO. MODIFICHE.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Io penso questo, di questa proposta, che l'artificio della distinzione tra democrazia
diretta e democrazia indiretta o rappresentativa, sia un artificio del tutto politico, che
viene utilizzato nelle diverse situazioni a seconda dei vantaggi che coloro che lo
utilizzano vogliono produrre, perché gli istituti di democrazia diretta, non sono da
inventare nella situazione contemporanea. Nella costituzione del nostro Stato, fondato
sulla democrazia, gli istituti di democrazia diretta ci sono già e sono gli istituti di
iniziativa legislativa, l'istituto della petizione, l'istituto del referendum. Quindi, la
contrapposizione di cui stiamo parlando è una sovrastruttura della fase politico-
contemporanea, non essendoci, nell'impianto giuridico e formale di uno Stato che
consegna la sovranità al popolo, come il nostro, alcuna contrapposizione tra democrazia
diretta e democrazia indiretta. Perciò, le iniziative che spingono su questo presunto
contrasto, e ritengono necessario ampliare gli istituti per costruire una maggiore
complementarietà tra democrazia diretta e democrazia indiretta, sono delle iniziative
che rispondono a una logica politica e ricevono, come reazione, altrettanta logica
politica, i pareri contrari dei Consigli di Circoscrizione, che vorrei richiamare, non sono
sempre da ascrivere ad un'ostilità pregiudiziale, dovuta al fatto di corrispondere a
diverse coalizioni di governo, intanto, perché non è la prima volta che nella nostra città
si verifica una condizione in cui il governo municipale ha un segno e il governo
circoscrizionale ne ha un altro. 1997-2001, governo municipale Centro-Sinistra,
governo delle Circoscrizioni, nove, di Centro-Destra, quindi, è del tutto evidente che la
dialettica politica richieda anche quello di misurarsi sulle ragioni obiettive delle risposte
ricevute dai Consigli di Circoscrizione, più che su una presunta contrapposizione a
prescindere. Quindi, valutando questa proposta, che mi risulta, come dire, intenta di un
valore e di un'enfasi che non merita, esistendo già gli istituti di democrazia diretta nel
nostro ordinamento, vorrei sommessamente sottolineare che, quando si vuole
enfatizzare, a fini politici, il tema della democrazia diretta, bisognerebbe appesantirlo un
po' di più, cioè, parlare di come la democrazia diretta concorre a costruire processi
decisionali, non come aumenta la platea di coloro che chiedono, attraverso le
interpellanze, non a caso, gli istituti di democrazia diretta del nostro ordinamento
prevedono l'intervento sulla produzione legislativa, o attraverso l'iniziativa, o attraverso
il referendum. Ma so già, perché ho cominciato tardivamente a imparare un po' il clima
di quest'Aula, dopo quasi due anni, so già che mi sentirò rispondere che non si può
sempre chiedere alla perfezione, e che, insomma, quelli che chiedono di aggiungere, o
sono portatori del benaltrismo della vecchia politica, o sono quelli che parlano di un di
più, perché non vogliono parlare del merito e, quindi, parlerò del merito. Il merito è
esattamente questo, che se si vuole lavorare, dal municipio, a costruite, articolando
quello che già il nostro ordinamento prevede, delle vere e proprie esperienze di
democrazia diretta, non si procede a pizzichi e bocconi, cioè, non si fa una volta un
intervento su un aspetto e un'altra volta un intervento su un altro; si fa, come hanno
fatto alcune amministrazioni che hanno costruito una propria cultura sul tema della
partecipazione dei cittadini alla vita del Comune, una vera e propria riforma dello
Statuto, sul tema della partecipazione. Vi ricordo lo Statuto del Comune di Vignola,
piccolo il Comune, significativa l'esperienza, poi ripresa dal Comune di Piacenza e dato
che sono stimolata da questa sfida ad aumentare gli istituti dei democrazia diretta, vi
annuncio il prossimo arrivo, nelle Commissioni Consiliari, di un atto complessivo sugli
strumenti partecipativi, proprio a partire da quelle esperienze statutarie e così vedremo
se il desiderio di ampliare la partecipazione è così onestamente fondato sulla voglia di
rivedere l'insieme delle caratteristiche di funzionamento delle nostre istituzioni, poiché,
appunto, mi pare parziale, un po' ingenua, non posso dimenticare l'Assessore Unia, che
mi dice: "Mica possiamo rispondere a più di un'interpellanza al giorno che ci arriva
dalle Circoscrizioni". Sicuramente, verificherò, nel rapporto dall'entrata in vigore di
questa procedura, quante interpellanze riscontreranno risposta, a seconda degli enti di
provenienze e accetto l'impegno a muoverci progressivamente su una democrazia
diretta che sia partecipazione alla costruzione della decisione, non a quello di presentare
domande. Anch'io non parteciperò al voto.

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