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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Febbraio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2017-03735
TESTO UNICO DELLE NORME REGOLAMENTARI SULLA PARTECIPAZIONE, IL REFERENDUM, L'ACCESSO, IL PROCEDIMENTO, LA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E IL DIFENSORE CIVICO. MODIFICHE.
Interventi
FOGLIETTA Chiara
Se non disturbo, Capogruppo Giacosa, intervengo anch'io, okay, benissimo, anche noi,
se ce la faccio. Allora, dunque, io ho letto attentamente, sia la proposta deliberativa, a
firma della Capogruppo della maggioranza consiliare, sia gli 8 pareri che le
Circoscrizioni ci hanno inviato, che tutti i pareri hanno avuto parere negativo. Mi preme
fare, Presidente, delle premesse e alcune osservazioni, e poi una breve riflessione sul
concetto di partecipazione che ha già ripreso la Capogruppo Giacosa. In realtà, la
trasparenza e l'imparzialità dell'Amministrazione, sono già contenuti all'interno
dell'Articolo 3 dello Statuto della Città di Torino, quindi, non ci inventiamo, Presidente,
nulla di nuovo. Le Circoscrizioni, da sempre, anche dopo il decentramento, hanno al
loro interno, promuovono degli strumenti per …, quali le Commissioni di Lavoro
Permanenti, le Commissioni di Quartiere, che sono state, recentemente, nel 2016, se non
vado errato, se non mi sbaglio, istituite, per creare questo collante tra l'Amministrazione
centrale e l'Amministrazione decentrata e il cittadino. Sono già innumerevoli gli
strumenti che sono a disposizione di tutti i cittadini, mi viene in mente l'Ufficio
Relazione con il Pubblico, dove il cittadino può, autonomamente, recarsi per reclamare
dove l'Amministrazione centrale è obbligata a rispondere entro 30 giorni. Le
Circoscrizioni hanno, poi, lo strumento delle interpellanze, ex articolo 35 del
Regolamento del Decentramento. Mi sono fatta mandare un po' di dati, Presidente, dalle
nostre Circoscrizioni, ve ne leggerò alcuni. Dalla Circoscrizione 1 ad esempio,
rimangono inevase 15 interpellanze; dalla 4, 6 interpellanze; dalla 5, 7 interpellanze;
dalla circoscrizione 7, 7 interpellanze. Queste, non dall'inizio della Giunta Appendino,
ma dal 2017. Passiamo, adesso …, passo, adesso all'analisi della Proposta di Delibera di
Iniziativa Consiliare, che poi va ad emendare tutto il Regolamento 297, introducendo il
grosso Articolo 11bis. Ho tre osservazioni, in particolare, da fare, la prima è sulla
modalità di risposta, perché, io non l'ho letto nell'allegato, mi corregga la Capogruppo,
prima firmataria, se dico cose sbagliate. Non è prevista l'obbligatorietà della risposta, i
tempi di calendarizzazione in cui fornire la risposta non sono tempi certi, Capogruppo
Giacosa, mentre, adesso, chi si rivolge all'URP, riceve una risposta entro 30 giorni e poi
l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, nella sua imparzialità, può scegliere
quali interpellanze verranno discusse, e quali non verranno discusse. Come seconda
osservazione, ci sono le modalità previste per la discussione della, o delle, interpellanze,
perché, all'interno dell'Articolo 11bis, alcune interpellanze col medesimo oggetto,
possono essere raggruppate. Il numero limitato di interpellanze, per anno, che saranno
oggetto di discussione in Aula, rischia di configurare l'introduzione dello strumento
dell'interpellanza da parte del singolo cittadino, come un'operazione che io definisco:
"più di immagine, che di sostanza". La terza, immagino, l'abbiate potuta evincere da
alcuni dei pareri della Circoscrizione, in realtà, riguarda più un aspetto procedurale, di
metodo, che di forma, cioè, l'iter scelto per l'introduzione del nuovo strumento di
partecipazione. Faccio un breve passaggio, perché, chiaramente, il diaframma non mi
accompagna più, sugli strumenti nuovi o riadattati della partecipazione … Cosa
Presidente? La partecipazione 5 Stelle. Dunque, noi, adesso, abbiamo il tavolo di
progettazione civica, in cui non c'è l'Assessore al Decentramento coinvolto. Abbiamo
una nuova gestione delle risorse del personale, recentemente, abbiamo deciso …, cioè
avete deciso si proporre la centralizzazione dello stralcio dell'erba, di cui, immagino, a
breve parleremo. Abbiamo istituito delle Consulte, tra cui la Consulta della Mobilità,
che è stata istituita con una delibera di Consiglio, praticamente, un anno fa, era a metà
marzo 2017, di cui vado a leggere, adesso, un piccolo stralcio di una riunione del 12
febbraio 2018, che cita: "Il Vicepresidente chiede che venga messo a verbale che il
Comune continua a non rispondere alle proposte fatte dalla Consulta, e non rispetta la
delibera, secondo cui il Comune debba presentare a inizio anno il piano degli
investimenti sulla ciclabilità", questo lo dice la Consulta alla Mobilità, non è che lo dico
io. Poi abbiamo la nuova proposta di mozione del Consigliere Iaria, sugli indirizzi in
materia di valorizzazione e partecipazione dei comitati nell'attività della Consulta della
Città di Torino, abbiamo il portale di DecidiTorino, non me ne voglia Assessora Pisano,
in cui, in questo momento, i risultati sono un po', a mio parere, chiaramente, un po'
così, e poi ne abbiamo altri, ve ne siete inventati, devo dire molti. Il problema è questo,
l'emergenza casa l'ho detto io, Consigliere Iaria, sei disattento. Il problema, per quanto
mi riguarda, come Vice Capogruppo del Partito Democratico, che si è partiti dicendo:
"Bisogna dare tantissima attenzione alle periferie", rischiamo un attimo, di centralizzare
quello che, in realtà, è in mano, e dovrebbe essere in mano alle periferie stesse. Poi,
vede, Capogruppo Giacosa, lei ha parlato di democrazia rappresentativa, ma noi siamo
qui dentro perché siamo eletti attraverso lo strumento della democrazia rappresentativa,
ne conviene con me, ecco. 20 mesi fa noi andavamo in giro, chiedendo agli elettori di
scrivere Foglietta, cioè, almeno io lo facevo, lei non credo, andavo in giro a chiedere
"Scrivete Foglietta accanto al simbolo del Partito Democratico", questo perché? Perché,
così, i miei elettori avrebbero avuto la possibilità di avere, all'interno della Sala Rossa,
un rappresentante che potesse chiedere conto sull'operato della Giunta, questo è stato il
filo, questa è la democrazia rappresentativa, nessuno sta dicendo che voi non volete che
i Consiglieri eletti abbiano più potere, il problema è che il concetto di democrazia
rappresentativa è quello, da lì non si sfugge. Quindi, Presidente, dati questi elementi,
date le considerazioni che, in questi primi 20 mesi di Giunta Appendino, noi abbiamo,
non possiamo che non partecipare alla votazione della proposta di deliberazione della
Capogruppo Giacosa.

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