Interventi |
IARIA Antonino Sarò brevissimo, perché volevo precisare alcune cose riguardo ai due atti da me protocollati, che sono due cose leggermente diverse, anche se collegate. Il primo atto che abbiamo protocollato riguarda l'apertura a tutti i Comitati, per la partecipazione alle Consulte e questo atto deriva proprio da uno studio della funzione del Decentramento e dei Comitati di quartiere, perché abbiamo, come dire, insomma, visto che la posizione, la nascita dei Comitati di quartiere ha portato, in un certo senso, un po' più di partecipazione, abbiamo solo incanalato una possibilità di partecipare alle Consulte dei Comitati spontanei. I Comitati di quartiere hanno, sullo stesso concetto, di essere dei Comitati spontanei, quindi non vedo proprio una visione diversa rispetto ai Comitati di quartiere, rispetto alle nostre proposte. L'altro, invece, l'altro atto che è stato protocollato, è stato una proposta per una Consulta, giusto per specificare. Il concetto che sta alla base, però, dell'interpellanza, è che nasce anche da un'esigenza, innanzitutto, di ampliare ulteriormente la possibilità di interloquire per delega, con Decidi Torino, le abbiamo già dette tutte; ci sono tantissimi modelli per interloquire con la parte politica, se ne aggiunge uno in più. Però, il fatto è che, avere l'interpellanza, diciamo, dei cittadini interpellanti in Consiglio Comunale, porta queste interpellanze ad avere un livello, magari, di qualità più alto, nel senso di una preparazione più ampia, perché il discorso che, penso, tutti i Consiglieri conoscono, quando preparano un'interpellanza, si preparano per poterla fare, quindi, aumenterebbe anche l'interlocuzione, poi, è una scelta, uno più chiamare direttamente il Consigliere preferito del Consiglio Comunale, può fare con l'interpellanza diretta, però porta una certa qualità. Non penso che il Consigliere Magliano, con le sue numerose interpellanze, avrà un calo di richieste di fare le interpellanze; con questa situazione, magari, se ne aggiungeranno altre. |