Interventi |
LUBATTI Claudio Grazie Presidente. Io, devo dire la verità, ho fatto una riflessione, se intervenire o meno su questa delibera, perché, ascoltando la presentazione dell'atto nelle sedute precedenti e nelle dichiarazioni dei Consiglieri, ho sempre pensato che il principio che ha spinto la Maggioranza a studiare questo atto, è un principio sano e, quindi, fa bene quel Consigliere di Maggioranza che interviene prima di me e dice: "Questo è un tentativo che noi mettiamo in campo per avvicinare la politica, l'Amministrazione, alla città". Segnalo però due elementi critici dell'iniziativa, che mi fanno poi propendere per la non partecipazione al voto, condividendone, invece, il principio di fondo. La prima: avete fatto una valutazione del bilancio complessivo dell'operazione? Ma un bilancio ragionieristico, eh? Cioè, se noi facciamo 40 cittadini, cioè, noi diamo la possibilità a 40 cittadini, 45, 43, 50, mettiamo così, all'anno, di rispondere, non essendoci nella delibera un vincolo di riposta, quanti sono i cittadini che noi rischiamo di non accontentare, lo dico guadando il Consigliere Carretto, che, giustamente, diceva, "Noi vogliamo, invece, dare un segnale di avvicinamento…", a quanti cittadini daremo la sensazione di essere un'Amministrazione, di essere un Ente lontano, ancora di più di quella che è la sua percezione quotidiana. E' una scommessa. Se avremo 39 richieste, avremo fatto l'en plein; se avremo 42 richieste, avremo fatto un buon servizio, ma se avremo 350 richieste il prossimo anno, quale sarà il bilancio complessivo dell'operazione? Segnalo che, rispetto a un principio, che ho detto essere un principio sano, è un'operazione negativa; da un punto di vista ragionieristico, è un'operazione negativa. Segnalo una seconda cosa: manca un disegno di insieme. Cosa fanno già gli Assessorati che non si possa andare a sovrapporre rispetto al lavoro che viene fatto e viene innescato con questo meccanismo, cioè, come si raccorderanno le operazioni di avvicinamento verso i cittadini dei singoli Assessorati, rispetto a questo, legittimo, del Consiglio Comunale? Vi faccio un esempio banale: se qualcuno di voi va sul sito comune.torino.it/trasporti, troverà cinque metodi di collegamento con l'Assessorato; cinque: il telefono, la mail, un appuntamento, Skype addirittura, perché era un meccanismo che si era messo in piedi e che l'Assessora La Pietra ha, intelligentemente, non voluto cancellare, ma ha lasciato in piedi, perché è un meccanismo che funziona, perché c'è un albero di segnalazioni interno all'Assessorato, perché ci sono uffici che se ne occupano, perché si danno risposte puntuali ai cittadini. Allora, la domanda che io faccio è questa e la critica che sollevo rispetto a questa iniziativa, è questa, cioè, manca un disegno complessivo per raggiungere quell'obbiettivo, perché, altrimenti, il rischio, sapete qual è? È quello di dare una declinazione e una risposta un po' banale, un po' leggera, un po' superficiale a quello che è un legittimo obiettivo di programma, che è quello della partecipazione, che è quello dell'avvicinamento dei cittadini alla politica. Ecco, facendo qualche foto in Aula, dando la possibilità a qualche cittadino che, magari un po' mosso in maniera strumentale verso un Assessorato piuttosto che un altro, come diceva prima il Consigliere Magliano, verrà lanciato sul Consiglio Comunale per dire che a Torino si fa democrazia diretta. Guardate che l'obiettivo è troppo grosso per utilizzare una risposta così debole, cioè, l'obiettivo è davvero condivisibile; io mi sento di condividerlo in pieno l'obiettivo che voi avete nel disegnare questa delibera, il problema è cosa avete scritto nella delibera, il problema è lo strumento che voi mettete nel dare una risposta a quella esigenza politica che avete segnalato. Benissimo la partecipazione, benissimo l'avvicinamento, ma davvero pensate che questa sia una risposta adeguata a quel bisogno di partecipazione che c'è? Questa è la preoccupazione, non tanto il fatto che sia un segno, perché, se è soltanto un segno, una testimonianza, va anche bene guardate, si poteva anche votare, il problema è che si fanno più danni che vantaggi con un'operazione di questo genere. Al di là di una grande operazione mediatica, il rischio è che si facciano più danni che vantaggi. Io non so quanti di voi hanno risposto alla mail, visto che parliamo di partecipazione e visto che parliamo di partecipazione e di collegamento, di vicinanza e di calore ai cittadini, oggi noi avevamo un gruppo di commercianti, di edicolanti, sotto il Palazzo Civico, che venerdì hanno scritto a tutti i Consiglieri Comunali. Lo sapete quante volte hanno chiesto l'appuntamento all'Amministrazione? Quattro. Quattro: due volte all'Assessore Rolando, e due volte dall'Assessore Sacco, nell'ultimo anno. Allora, poi va bene l'interpellanza eh! Va bene l'interpellanza, ma vi rendere conto che quello è un tema di vicinanza e di sensazione di vicinanza a una categoria economica che protesta sotto il Consiglio Comunale, di fronte al Consiglio Comunale, che non viene audita dal Consiglio Comunale, perché è sceso il portavoce della Sindaca e l'Assessore Unia, forse, per dirgli che Sacco, la prossima settimana, li riceverà su uno dei cinque punti che sono stato segnalati. Questo è un tema di partecipazione. LUBATTI Claudio Grazie, Presidente. Se volte parlare di partecipazione, parliamone a 360 gradi, cioè, proviamo a mettere in campo un disegno. A quel punto, guardate, per quanto riguarda il piccolissimo e modesto contributo che il sottoscritto potrà portare, io posso dire di esserci: ci sono, da questo punto di vita, però, attenzione, invece, a non fare dei danni, illudendo i cittadini, usando strumentalmente un messaggio mediatico, strumentalizzando anche un po' il Consiglio Comunale del fatto che i cittadini potranno partecipare, quando poi il bilancio dell'operazione complessivo con la Giunta, magari presa da altre mille cose, non dà risposte dirette, non dà quella sensazione di partecipazione che, invece, è alla base di questo atto che, se fosse stato scritto con determinate attenzioni e con strumenti un pochino più efficaci, poteva anche essere sostenuto con un voto favorevole. |