Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, comincio col ringraziare il collega Chessa e la Giunta per aver accolto questo mio emendamento, è una proposta molto semplice, quella di concedere la gratuità alla Fondazione Film Commission Torino-Piemonte - di cui tra l'altro la Città è partner societario - tutte le volte che andrà a utilizzare gli impianti sportivi per produzioni cinematografiche. Mi sembra coerente con la volontà, credo condivisa, da parte di tutti, che le produzioni cinematografiche possano trovare terreno fertile e sufficientemente accogliente. Io credo che la riduzione di un ulteriore 50%, quindi, concedendo la gratuità, potrebbe consentire un'attrattività maggiore. Sarà poi compito del Consiglio Comunale, credo, discutere circa l'opportunità che le maestranze impiegate siano prevalentemente torinesi, ma non voglio aggiungere carne al fuoco a questa discussione. Mi premono, però, due precisazioni, perché, in realtà, è la prima volta, nell'ultimo triennio, in cui noi assistiamo ad un aumento del costo del contratto di servizio con AMIAT. Se è vero che, in linea con gli anni precedenti sono confermati gli sgravi e le riduzioni e gli sconti, è altresì vero che vi è stata un'inversione di tendenza, questo lo dobbiamo registrare. Costa di più AMIAT alla Città di Torino, costa di più, in particolare, e ha un riverbero, ovviamente, sulla costituzione della tariffa, soprattutto sulla parte variabile. Io lo dico, soprattutto, al collega Mensio che è sempre attento ai dati, gliene dico solo due, per testimoniare il fatto che, forse, è il caso di lasciare fuori da questa Sala Rossa la propaganda sulla buona gestione dei rifiuti. Faccio il primo esempio concreto, perché, con i numeri, credo che ci si possa capire meglio. L'estensione del metodo di raccolta porta a porta, la cosiddetta raccolta domiciliare integrata, ha interessato, nel mandato 2011/2016, 45.000 persone in più, siamo passati da 390.000 a 435. Annovero allo sforzo del mandato precedente 26.000 di San Salvario, quindi, complessivamente, stiamo parlando di 71.000 cittadini torinesi residenti che hanno beneficiato del porta a porta a Torino. Le estensioni programmate, che riguardano 24.000 Vanchiglia, gli ulteriori 18.000 saranno, complessivamente, gli ulteriori 42.000 cittadini. Quindi, dire che rispetto al passato si sta facendo uno sforzo, è uno sforzo abbastanza contenuto, se raffrontiamo i 71.000 euro del mandato precedente con i 42.000 di cui stiamo parlando, in termini di incrementi, e questo è il primo dato. Ma il dato più significativo, guardate, rispetto alla poca, dal mio punto di vista, virtuosità di questa Amministrazione sulla gestione dei rifiuti, sta proprio nelle tabelle allegate a queste deliberazioni. In particolare, c'è una tabella molto chiara, che ci dice che, purtroppo tra il 2016 e il 2017 si sono ridotte di molto le fraziono di rifiuto, alcune frazioni di rifiuto, quelle su cui si sarebbe dovuto puntare di più: l'organico è sceso di diverse centinaia di tonnellate, dal 2016 al 2017, siamo passati da 3.800 tonnellate, a 3.657, e questo vale quasi per tutte le frazioni di rifiuto, vale anche per altre frazioni sulle quali questa Amministrazione ci aveva detto, retoricamente, che ci sarebbe stato un impegno particolare. Ma, guardate, l'elemento più significativo della distorsione comunicativa, della stortura comunicativa, della democrazia recitativa, che porta a raccontare una cosa che non è vera, sta proprio nella tabella conclusiva del Piano Finanziario AMIAT, laddove, nel dettagliare la parte variabile della composizione della tariffa, noi assistiamo ad un incremento di un milione di euro, passiamo da 26. 862.000 euro, a 27.834.000 del cosiddetto CTS, che è un acronimo che sta per Costo di Trattamento e Smaltimento. Di che cosa stiamo parlando? Di quali rifiuti stiamo parlando? Stiamo parlando degli RSU, che sono i rifiuti solidi urbani. Allora, aumenta, nella nostra tariffa, un costo che riguarda il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Sapete dove vanno a finire i rifiuti solidi urbani della città di Torino? Vanno a finire in un impianto che è del Gerbido, che è il termovalorizzatore. Vuol dire che noi stiamo approvando un piano che ha tanti aspetti positivi - li ricordava la Consigliera Artesio - io li ho condivisi, perché in linea anche con il passato, però, dal punto di vista della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sta già ponendosi in una condizione di incremento, di conferimento, di trattamento e di smaltimento, trattamento non si fa più, quindi è smaltimento, un milione di euro in più di smaltimento nell'impianto di termovalorizzazione del Gerbido. Se questo è virtuoso, io lo lascio giudicare ai cittadini torinesi, ai Consiglieri del Movimento 5 Stelle. Segnalo, però, che è esattamente l'opposto di quello che ci è stato raccontato pochi minuti fa e che, genericamente, ci viene raccontato nei convegni e nei seminari. Questi sono numeri, sono dati, poi, ci si può confrontare sul ciclo integrato ottimale, sugli sforzi che deve fare dal punto di vista impiantistico questo territorio, sul ciclo integrato dei rifiuti che noi vorremmo. Ma i dati dicono che le frazioni dei rifiuti, sulle quali si sarebbe dovuto puntare in termini di miglioramento, in termini di raccolta, in termini di smaltimento, sono ridotte rispetto al passato. Rispetto, invece, ai conferimenti del termovalorizzatore, noi abbiamo previsto un milione di euro in più per lo smaltimento: pagina, perché qualcuno sorride, io non dico cose a caso, pagina 25 del Piano Finanziario anno 2018, Comune di Torino, voce, nella tariffa variabile CTS, che ricordo, il costo di trattamento e smaltimento, presso l'impianto del termovalorizzatore del Gerbido, più un milione di euro, grazie, Presidente |