Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Lascerei la parola all'Assessore Rolando che illustrerà tutte le delibere in maniera congiunta e poi si potrà intervenire a Gruppo, a Consiglieri sul totale delle delibere. Poi ovviamente prima delle votazioni sugli emendamenti si potrà intervenire per la presentazione degli emendamenti. Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Buongiorno a tutti. Allora, come già approfittando anche della disponibilità dei Consiglieri e dei Commissari come è stato fatto in Commissione, siccome le delibere all'Ordine del Giorno se non ricordo male sono circa sette e raccogliendo anche la seconda delibera che sarà illustrata che è quella che riguarda le strutture ricettive extra alberghiere che aveva un iter suo, io incomincerei dalla delibera degli indirizzi per l'anno 2018 e in estrema sintesi la ripercorro per quanto riguarda i maggiori tributi, lasciando poi evidentemente agli Assessori presenti in aula dove è il caso di illustrare magari eventuali tariffe che sono mutate. Per quanto riguarda gli indirizzi dei tributi e quindi rivolgo e vado con l'agenda e i numeri che sono citati nelle prime pagine della delibera degli indirizzi l'addizionale IRPEF contiene esclusivamente una modifica che riguarda la base di riferimento ai sensi del regolamento che passa per determinazioni dello Stato nel 2018 il minimo quello che viene soggetto a detrazioni da 11670 a 11790 con un incremento che probabilmente è frutto delle valutazioni dell'indice di inflazione. L'imposta di soggiorno invece che avrà poi per oggetto la seconda delibera prevede l'inserimento tra le imposte che riguardano il soggiorno e le strutture ricettive extra alberghiere che avranno come si è già detto un'aliquota in linea con gli alberghi a due stelle, cioè la tariffa 2,30, anche qui è stata fatta un'operazione di 2,30 al giorno, è stata fatta un'illustrazione anche alle associazioni, ci sarà in futuro anche un accordo per quanto riguarda le rendicontazioni e la formalizzazione degli aspetti con Airbnb che viene rinviata poi alle determinazioni successive. Per quanto riguarda l'imposta unica comunale che ha sostituito, che dovrebbe sostituire tre tributi, TARI IMU e TASI, il Comune non aumenta nessuna aliquota di quelle previste nel 2017 ad eccezione della TARI in forza della previsione dell'articolo 1 della Legge di Bilancio 2018. IMU e TASI si confermano le stesse aliquote deliberate per il 2017, recuperando integralmente e con il termine integralmente cito anche la variazione di bilancio che ha ripristinato l'ammontare ai livelli dell'anno precedente, le agevolazioni introdotte dalla legge finanziaria 2016. Anche qui poi parlando della specifica delibera vedremo le tre soglie che riguardano... Ma si conferma l'aliquota 2017 per la TASI, TARI tributo sui rifiuti, il tributo sui rifiuti è stato calcolato sulla base del piano finanziario che è oggetto di una specifica delibera e che è stato mostrato in Commissione. Sono introdotte e mantenute le agevolazioni per i cantieri di opere pubbliche, le categorie le individuazioni sono le stesse dell'anno precedente, l'aliquota di sgravio con determinazione della Giunta è stata compresa fra un minimo di 30% e 100%. Le agevolazioni ISEE sono quelle come ho detto prima erroneamente a proposito dell'IMU quelle già previste per la TARI del 2017, prima fascia fino a 13.000 euro 40%, seconda fascia tra 13 e 17.000 25%, terza fascia 17.000-24.000, ho dimenticato l'euro iniziale per le ultime due fasce, 15%. Si prevedono le agevolazioni per i nuclei familiari come gli anni precedenti di quattro componenti con abitazione di metratura inferiore a 80 metri quadri, le agevolazioni previste per i locali dedicati al culto, le riduzioni a favore delle ONLUS che dico subito sono esattamente quelle che erano previste nell'anno precedente e che ammontavano già allora al 30% dell'aliquota, poi per quanto riguarda permane il meccanismo di agevolazione per lo spreco alimentare, per la diminuzione dello spreco alimentare. C'è la perequazione delle aliquote per i banchi di vendita non alimentari concentrando un incremento, questo è un po' il succo della manovra finanziaria che tiene conto del piano finanziario che dirò subito che prevede all'incirca lo stesso valore dell'anno precedente leggermente in diminuzione che però si connota per un aumento da parte di AMIAT per una riduzione per il recupero delle spese come vengono dette CARC per la struttura, gli interventi sulla TARI sono..., inizierei dall'aumento in percentuale più rilevante che è il 5% per gli ambulanti non alimentari che non erano stati contemplati l'anno precedente, questo viene compensato da un piccolo aumento dell'1% per i supermercati con superficie maggiore di 250 metri quadri e poi infine invece sulle utenze domestiche viene applicata una riduzione dell'0.8%. L'IMU ho già detto sulle aliquote. Come aliquota rilevante per i tributi rimane quella della TASI che si ricorda rimane soltanto in vigore 1 per mille per i famosi beni invenduti. Ecco, per quanto riguarda invece le tariffe che sono debitamente commentate dalle pagine 4 fino alle pagine finali io mi limiterei ad invitare laddove ci siano stati degli aumenti significativi e laddove ci sia la presenza di qualche Assessore ad illustrarlo magari perché io non le ricordo tutte le varie azioni significative. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Prego. Poi io riprendo magari dalle altre delibere per finire di illustrarle, va bene? VERSACI Fabio (Presidente) Sì, va bene. Assessora Lapietra, vuole intervenire? Prego, schiacci il tasto. Prego, Assessora Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, buonasera. Io volevo parlare di un emendamento che abbiamo fatto per regolarizzare la situazione tariffe studenti perché è una situazione diciamo più complicata per le tariffe riguardanti il trasporto pubblico urbano e suburbano proprio perché da una parte le agevolazioni studenti negli anni non sono state più riconosciute a GTT, quindi erano state imposte da Regione, ma mai riconosciute, quindi negli anni non veniva pagate, quindi abbiamo dovuto regolarizzare la situazione perché gli studenti universitari oggi pagavano meno degli studenti liceali e degli studenti delle medie, quindi questo non era più possibile e soprattutto Città insieme a GTT ha dovuto prendere essa stessa le agevolazioni. Inoltre c'era tutta una situazione di irregolarità, tipo gli studenti residenti in Torino che studiavano nelle università di Grugliasco o gli studenti delle residenze di Villa Claretta, quindi abitanti a Grugliasco che studiavano a Torino non erano state regolarizzate queste situazioni o meglio erano state regolate in maniera verbale, ma non per iscritto, quindi abbiamo dovuto regolarizzare tutte queste situazioni assurde create negli anni all'interno della delibera. Questo emendamento in particolare riguarda tutti gli studenti fuori sede e i giovani fuori sede perché da domani ricordo le agevolazioni non saranno più solo per gli studenti fino a 26 anni, ma per tutti i giovani fino ai 26 anni, quindi abbiamo scritto in delibera non solo per i giovani residenti in Torino, ma anche tutti i giovani intestatari di un regolare contratto di locazione in Torino, questo per regolarizzare gli studenti fuori sede e insieme agli studenti per portare avanti un discorso anche di contratti di affitto non più in nero, ma regolari, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Chi voleva ancora intervenire, l'Assessora Patti o no o lascio la parola...? Assessore Rolando, se vuole continuare. ROLANDO Sergio (Assessore) Allora, passando invece molto rapidamente ho già detto in cosa consiste la delibera che riguarda la variazione dell'aliquota... No, l'applicazione dell'imposta di soggiorno con le modifiche sul regolamento, mi limiterei a dire con ulteriori informazioni che gli uffici hanno fatto una valutazione sull'applicazione di questa tariffa che dovrebbe portare un incremento di entrata intorno a 600.000 euro l'anno. Per quanto riguarda la variazione dell'aliquota di compartecipazione dell'addizionale all'imposta del reddito della persona fisica che la soglia di esenzione ho già detto che questo passa da 11670 a 11790, la cosa è significativa, questo è un mero recepimento della norma nazionale. Imposta municipale propria e anche qui l'ho commentata prima, la tabella delle aliquote non ha nessuna variazione dell'IMU 2018, è esattamente come quella dell'anno precedente, la TASI anche questa che prevede solo come aliquota quella dei beni destinati alla vendita fintanto che essi permangano con questa destinazione e non siano in ogni caso allocati ho ricordato che l'aliquota è dell'1 per mille. Venendo alla TARI anche qui è stata data una breve illustrazione del recepimento del comportamento adottato nel 2017 che come si ricorderà all'inizio prevedeva un finanziamento parziale, poi successivamente è stata riportata con la novità che si tiene conto per concedere l'agevolazione ovviamente della non morosità dei beneficiari, comunque questa vicenda è stata a lungo monitorata anche con l'aiuto dei Sindacati e si ripropone tale e quale come è stata utilizzata nel 2017, quindi prevediamo anche qui una spesa intorno ai 5 milioni di euro. Approvazione del piano finanziario ho già detto in breve sintesi quello che è stato detto in Commissione. Adesso non ricordo più, le altre due erano? E poi non avrei niente da aggiungere, attendo richieste o elementi aggiuntivi da portare all'attenzione. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. È iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, prego. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente, grazie, Assessore, per l'illustrazione. Le osservazioni di merito sulle delibere tariffarie il Partito Democratico le ha già fatte in Commissione, alcune sono state anche recepite, faccio particolare riferimento al tema relativo alle tariffe cimiteriali, l'esigenza di differenziare le tariffe sia per quanto riguarda la durata delle concessioni, introducendo la possibilità di portarle a 20 anni dai 40 minimi attuali, sia per quanto riguarda la questione relativa alla differenziazione dei costi delle tumulazioni in loculo. Ci sembra di poter dire che l'emendamento presentato dai Commissari insomma vada nell'ottica richiesta, anche se avremmo preferito che già nella delibera di indirizzi 2018 di veder scritto nero su bianco questi elementi. Abbiamo già detto invece su questo ci è parso di cogliere a nostro modo di vedere un'incomprensibile chiusura da parte sua e dell'Assessore Sacco relativamente al tema delle riscossioni delle tasse di soggiorno da parte degli esercenti attività turistico alberghiera. Continuiamo a ritenere iniquo il fatto che si carichino i nostri albergatori, e a maggior ragione anche adesso che introduciamo anche i titolari di Bed and Breakfast tra quelli che dovranno escutere la tassa di soggiorno in nome e per conto della Città, degli oneri derivanti dalle transazioni. Ci sembra di poter dire che c'è un elemento che qualifica molto più di altri l'attenzione che la Città ha e deve avere rispetto a coloro che poi, in ultima istanza, sono la prima immagine che il turista incontra quando arriva a Torino, che conseguentemente, come dire, se hanno anche un clima positivo nella relazione con la città credo che male non faccia all'immagine complessiva della città medesima. In sé è un po' suggestivo il fatto che l'esercente dell'albergo, del Bed and Breakfast debba non solo tenere una contabilità separata e quindi complessivamente tenersi a carico della propria azienda dei costi di gestione del personale dedicato a questo tipo di contabilità, ma anche pagarsi gli operatori della carta di credito e del bancomat a nostro modo di vedere penso che una modalità di rimborso, anche perché parliamo di cifre veramente limitate, era un primo segnale di attenzione politica che altro, tendenzialmente poteva essere dato e ci è spiaciuto che si ci trinceri dietro il tema giuridico, sentenze, non sentenze, tema di impostazione politica di queste questioni e ci sono mille modi con cui la Città può in qualche modo trovare una soluzione a questo problema. Ci è sembrato di poter dire che questo atteggiamento di chiusura sia un atteggiamento davvero incomprensibile per una Città che da un lato continua a promuovere diciamo non benissimo, ma ci prova, ecco, l'immagine nazionale ed internazionale come meta turistica, dall'altro invece non va incontro a queste esigenze. Apprendiamo con favore il fatto che siano state mantenute le esenzioni per quanto riguarda le Onlus e le scuole aderenti alla convenzione FISM nella forma e nei modi del 2017. Ci sarebbe piaciuto uno sforzo superiore soprattutto per quanto riguarda le Onlus in quanto proprio in momento di crisi strutturale della Città un segnale ulteriore non avrebbe certamente impattato in maniera significativa, soprattutto per quanto riguarda la TARI e forse dal punto di vista politico invece che rincorrere gli sgravi TARI agli ambulanti era meglio rincorrere gli sgravi TARI alle organizzazioni di volontariato di questa città. Forse, come dire, si faceva un maggior servizio e la copertura economica della questione sarebbe stata assolutamente garantita da, evidentemente, un'azione che sotto questo profilo non sta nelle corde di questa Maggioranza e non sta nelle corde certamente dell'Assessore che guida la delega al Bilancio e ai tributi. Invece, una puntualizzazione mi si consenta, me lo consentirà il Consigliere Russi, riguarda la sua mozione di accompagnamento per quanto riguarda gli sgravi di corso Grosseto. Vede, Consigliere Russi, lei ha firmato una mozione di accompagnamento che chiede alla Città di contribuire con il maggior sgravio possibile per gli esercenti di esercizi commerciali sulle aree di cantieri, in particolar modo, in corso Grosseto. Mi verrebbe da dire: ma guardi che lei, Consigliere Russi, è in Maggioranza e sta per votare una delibera di indirizzi e quindi capisce che avere una mozione di indirizzo ad una delibera di indirizzo è un pochino suggestiva come teoria. lei aveva tutta la titolarità, invece, di fare questa mozione di, banalmente, svolgere il suo ruolo di Consigliere di Maggioranza e recepita, in qualche modo, l'azione a tutela dei commercianti di corso Grosseto, banalmente, emendare la delibera di indirizzi, che proprio per questo si chiama delibera di indirizzi. Quindi, diciamo che siamo un po' in un'assurdità in cui abbiamo una sua mozione di indirizzo ad una delibera di indirizzo. Basta dare una volta l'indirizzo perché diventa davvero complicato, come dire, indirizzare due volte, a meno che - e poi abbiamo capito leggendo l'impegnativa successiva - il vero bersaglio sia la Regione Piemonte, nel senso che la cosa suggestiva è questa: noi assistiamo ad una battaglia fatta dal Movimento 5 Stelle che va incontro al tema degli ambulanti nei mercati. Pagate cambiali elettorali ed è giusto, vi hanno sostenuto ed io capisco anche benissimo che in qualche modo, come dire, restituiate in termini monetari quanto avete, in qualche modo, incassato in termini politici ed elettorali. Tuttavia, credo davvero che pari dignità la debbano avere i commercianti che non hanno il banco al mercato e che hanno invece i negozi e, correttamente, avete posto l'attenzione sui negozianti che hanno davanti a loro cantieri che vanno avanti da tanto tempo e mi viene da sorridere, non c'è distinzione di qual è il cantiere, c'è il cantiere di via Nizza della Metro e il cantiere del Passante di corso Grosseto. È vero che uno può condividere la Linea 1 della Metro e non condividere corso Grosseto, ma dal punto di vista del negoziante pari sono e invece vediamo che ci, come dire, mettiamo di buon grado a difendere corso Grosseto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Chiedo scusa, Carretto, hai ragione, ma leggo tante cose, oggi sono un po' stralunato. Quindi da questo punto di vista, Consigliere Russi, poteva veramente entrare nel merito dell'indirizzo di agevolazione rispetto a quanto le abbiamo detto. Dopodiché speriamo, come dire, che questa sua mozione venga, come dire, a trovare compimento. Non avremmo una seconda occasione di fare una delibera di indirizzi, quindi in realtà non so quando verrà recepita la delibera degli indirizzi, se non oggi. Per tutte queste ragioni, in estrema sintesi, pur capendo la situazione di difficoltà diciamo che riteniamo la deliberazione proposta dall'Assessore Rolando non soddisfacente rispetto, riassumo, al tema della tassa di soggiorno, rispetto al tema delle Onlus che si vedono sgravate di TARI in maniera inferiore di quanto lo facciano gli ambulanti e ci pare, come dire, un segnale politico che vogliamo segnare con la nostra non partecipazione al voto. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Magliano, prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io intervengo alla luce anche di un emendamento che ho proposto anche perché l'emendamento l'ho proposto alla deliberazione: "Tassa comunale sui rifiuti - TARI - Approvazione tariffe per l'anno 2018", perché si inizia ad affrontare, in questa delibera, la questione legata alla riforma del terzo settore. Riforma del terzo settore col decreto legislativo 117 che inizia a mettere un po' d'ordine in tutto questo mondo del terzo settore che vedeva nel nostro Paese tutta una serie di leggi che a volte andavano in conflitto tra di loro rispetto alle funzioni e a ciò che doveva essere fatto dalle associazioni. Ad oggi, il 117 fissa delle categorie ben precise: sono sette, ed è evidente che l'Amministrazione, su questo devo dire che parlando con gli uffici concordo, non si poteva in questa fase inserire tutto l'argomento delle sette categorie del 117 perché spesso, ed è uno dei motivi, forse, anche per cui è stata riformata la materia, si utilizzavano delle agevolazioni nazionali per fare delle attività a livello locale che poco avevano a che fare con la finalità sociale, penso in alcuni casi la promozione sociale. Per cui io - da questo punto di vista non ho richiesto anche la discussione coi colleghi che tutte e sette le categorie che vengono codificate enti di terzo settore e che andranno a comporre l'albo nazionale del terzo settore venissero prese in considerazione - ho fatto un emendamento solo per quello che riguarda l'articolo 61 della legge perché si collega al tema dei Centri di Servizio, nella nostra provincia ve ne è uno solo, questo è il primo dato. Il secondo dato, invece, mi auguro, questo sì, che quello che ha a che fare che riguarda la Legge 166/2016, che è quella della lotta contro lo spreco alimentare; mi dicevano che ad oggi una Legge che prevede, contro lo spreco alimentare, che le aziende che donano tonnellate di cibo possano una volta certificata la quantità di quanto è stata questa donazione, richiedere degli sgravi sulla TARI. Ad oggi non è ancora stato utilizzato da nessuno, quindi sarebbe importante - lo dico anche in vista del lavoro che faremo in futuro - però magari convocare o trovare una soluzione o convocare una Commissione Consiliare o convocare un tavolo tecnico affinché le aziende sappiano che hanno questa opportunità perché secondo me questo è un aspetto fondamentale, 1) perché permette alle aziende di utilizzare una Legge nazionale, che tra l'altro premia e premierebbe - visto che è previsto anche in delibera - chi dona delle eccedenze alimentari affinché la gente possa mangiare; 2) sarebbe importante capire come certificare il quantitativo di cibo che viene donato - e su questo si potrebbe ragionare con chi magari le tre o quattro realtà più grandi che ricevono questo cibo che poi viene stoccato e indirizzato verso le mense che poi danno il cibo alle persone che sono in difficoltà, su questo mi pare che dovremmo provare a lavorare. Per cui io, invece, prendo atto che questa riduzione del 30% sulle Onlus è un mantenimento di quello che c'era già ed è evidente che le Onlus si sono fatte carico di una responsabilità, in questi anni, non banale della gestione delle fatiche dei nostri cittadini. Nello stesso tempo, mi auguro che anche la Maggioranza possa sostenere l'emendamento da me presentato perché sostiene chi sostiene le Onlus e in ultimo, e ho concluso veramente, mi auguro che si apra quanto prima questo tavolo per dire alle aziende di poter comunicare quanto stanno donando perché possano utilizzare la Legge 166/2016, peraltro ha una copertura di 20.000 euro, come scritto in delibera. Quindi l'Amministrazione si è già messa nelle condizioni di poter riconoscere questo gesto di solidarietà che, oggettivamente, ha un senso perché spesso e volentieri queste aziende rischiano di spendere di più nello smaltimento che nel dono. Per cui questo era il mio intervento, che volevo fare alla luce del mio emendamento e alla luce di un'indicazione un po' più politica sull'usare gli strumenti che la Legge nazionale ci mette a disposizione per premiare. Forse c'è una mancanza di conoscenza di questa misura, quindi dovremmo trovare le modalità, o come Giunta o come Consiglio, per raccontare quest'opportunità alle aziende affinché la possano utilizzare, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. È iscritta a parlare la Capogruppo Artesio, prego. ARTESIO Eleonora Grazie. Interverrò in modo particolare sulla delibera di indirizzi, con questo tipo di giudizio complessivo: oggettivamente rispetto al precedente anno finanziario quando moltissime delle misure che qui sono contemplate non erano previste, ma rinviate ad atti successivi, rintraccio - e di queste evidentemente mi sembra si debba dare atto - che sono state introdotte fin dal primo atto le misure di esenzione di agevolazione che avevamo non da soli, ma anche con le iniziative esterne delle organizzazioni sindacali richiamato come necessarie. Quindi, questo è un elemento positivo di questo atto deliberativo, il quale atto però nel suo insieme sconta ancora moltissime timidezze e ancora alcune omissioni. In modo particolare mi soffermo su tre aspetti che riguardano: il primo relativamente alla tariffazione dei Servizi Educativi non viene prevista alcuna rivisitazione, con questo atto deliberativo, della ristorazione scolastica e della compartecipazione richiesta agli utenti e ai costi della ristorazione, che sappiamo essere una delle motivazioni, forse non unica, ma certamente una e forse anche la più estesa della disaffezione rispetto alla frequenza della ristorazione scolastica. È vero che la deliberazione fa riferimento solo all'anno scolastico in corso, ma è altrettanto vero che per altre misure, come quella del trasporto, invece, si introducono già le previsioni sul terzo trimestre e quindi il fatto che questo non accada - relativamente alla refezione - lascia intendere che non siano state prese, ancora, in considerazione delle scelte rispetto ad una diversa articolazione delle tariffe. L'emendamento che è stato presentato dal Gruppo consiliare di Maggioranza lascia intravedere questa necessità come condivisa anche dalla Maggioranza, di questo prendo atto, ma ad oggi non rileviamo una determinazione in merito. La seconda questione, sulla quale risulta difficile convenire in modo positivo sulla deliberazione, è tutta l'articolazione della politica tariffaria riguardante la mobilità urbana ed extraurbana perché se è vero che vengono individuate delle soluzioni future di cambiamento è anche vero che viene rinviato a specifici atti deliberativi della Giunta il dettaglio delle stesse, quindi dal punto di vista del Consiglio Comunale è difficile esprimersi sull'affidabilità di queste opzioni se non siamo ancora di fronte ad un atto deliberativo puntuale. In modo particolare, io però volevo segnalare su questo aspetto dell'articolazione tariffaria trasportistica un elemento che non è stato particolarmente considerato nella discussione in Commissione Trasporti e riguarda, in modo particolare, le modifiche che sono intercorse dal 2012 - quindi non evidentemente riconducibili a quest'Amministrazione - sulle agevolazioni relative agli ultrasessantacinquenni, modifiche che nel 2012 avevano introdotto per potersene avvalere la necessità di dimostrare una condizione reddituale debole. L'aspetto reddituale è lo stesso che viene introdotto per altre categorie, per altre fasce, anche nella previsione della Giunta, ma che vorrei sottolineare ha introdotto, ha comportato alcune modifiche negli stili di vita delle persone, nelle scelte di mobilità delle persone. In relazione a questo aspetto, il Coordinamento dei Comitati di quartiere spontanei su dati richiesti, come accesso agli atti e alla GTT, ha rilevato che in virtù di questo cambiamento ci sono state 4.609 rinunce, relativamente all'uso del mezzo pubblico, nel senso di persone che prima beneficiavano dell'abbonamento agevolato che non rientrando nei canoni non hanno optato per l'abbonamento con prezzi ridotti in base alle tariffe ISEE. Questo è un elemento di dettaglio - io mi rendo conto nell'insieme della politica tariffaria e delle fasce che si vorrebbero conquistare con una rimodulazione verso l'uso del trasporto pubblico - però penso che sempre ogni qualvolta si introducono delle modificazioni sia bene, a distanza di tempo, verificarne le conseguenze. Questo è un dato, può non significare che tutte le persone sono scomparse dalla fotografia di coloro che beneficiavano di una modalità, adesso in automatico stiano facendo ricorso all'auto privata e quindi in qualche modo non stiamo percorrendo l'obiettivo, può non significarlo, però può essere utile conoscere questo dato e verificare se altrove abbiano costruito dei sistemi misti fondati sul reddito e fondati sull'età che favoriscano la frequenza del mezzo pubblico. È il caso del sistema milanese che accoglie l'aspetto della politica tariffaria legata al limite di reddito, ma introduce anche delle agevolazioni, senza limiti di reddito, collegate alla fascia di età della popolazione. Sicuramente l'Assessore conosce meglio di me l'organizzazione del sistema tariffario senior della Città di Milano e parrebbe, rispetto all'obiezione che ho sollevato, utile un approfondimento magari in vista della deliberazione di Giunta futura. La seconda, scusate, la terza e ultima osservazione, che produco alla delibera generale degli indirizzi, riguarda la questione della raccolta rifiuti, e in modo particolare l'obiettivo che non dubito sia condiviso non solo dalla Maggioranza, non solo dalla Giunta, ma da tutto il Consiglio Comunale anche perché appartiene ad indirizzi di scala sovranazionale, che è quello di procedere nella politica di riduzione dei rifiuti e di favorire alla conversione dei rifiuti attraverso modelli di raccolta differenziata porta a porta e su strada, che ovviamente passano attraverso la convenzione con il soggetto attuatore, quindi con una delle delibere collegate, ma che per essere promosse dovrebbero introdurre - prima ancora della tariffa puntuale alla quale non siamo ancora pervenuti - dei sistemi premianti. È già stato oggetto di una discussione in Commissione esattamente questo aspetto, vale a dire: vengono introdotte le premialità per le zone interessate dalla raccolta porta a porta - e fin qui nulla da obiettare- anzi assolutamente da sottolineare in linea. Il tema però è questo, che normalmente si introduce una premialità relativamente ai miglioramenti degli anni precedenti, dell'anno precedente, mentre noi rileviamo - e questo dovrebbe essere un elemento di interesse per gli amministratori - che non abbiamo una crescita esponenziale, ma abbiamo una fluttuazione, per cui ci sono degli anni, anche nelle zone virtuose, in cui si scende rispetto all'obiettivo per poi risalire successivamente, quindi peraltro ottenere un riconoscimento da parte dell'Amministrazione. Il modello, che molte organizzazioni esterne all'ente propugnano, è quello di non, esclusivamente, limitare la premialità alle zone interessate dall'allargamento della raccolta differenziata porta a porta, ma piuttosto di verificare - pur essendo ancora a macchie di leopardo la situazione della città, quindi alcuni porta a porta altri su strada - quali siano i comportamenti più virtuosi in questo contesto misto e andare a premiare, sia pur con percentuali che potrebbe essere discusse, quegli isolati piuttosto che quelle zone che negli anni successivi migliorano il loro apporto differenziato al conferimento dei rifiuti in modo da rappresentare un incentivo nella direzione dell'applicazione della tariffa puntuale. Questi esempi, che danno un'idea di prospettiva di una delibera che avrebbe potuto essere non una fotografia a tinte più chiare rispetto all'anno scorso di una condizione esistente, ma appunto nel tentativo di sperimentazione e di innovazione rendono questo atto non ancora sufficiente, dal mio punto di vista, pur rilevando che gli strumenti di agevolazione sono garantiti. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. È iscritto a parlare il Consigliere Fornari, prego. FORNARI Antonio Grazie, Presidente. La delibera sulle tariffe è stata una piacevole sorpresa perché nonostante il piano di rientro e il debito non vede il Comune di Torino la scelta dell'Amministrazione di non aumentare, sottolineo, non aumentare alcun tributo, anzi di abbassarne alcuni come ad esempio la TARI sugli ambulanti non alimentari del 5% è stata una scelta che condividiamo pienamente. Una scelta, ovviamente, politica che non significa restituire una sorta di consenso elettorale o qualcosa È una scelta politica perché come Movimento 5 Stelle crediamo fermamente nel piccolo commercio, quello degli ambulanti, dei mercati cittadini che sono una fonte di ricchezza, un valore aggiunto per questa città e quindi l'aiuto, che più che un aiuto è una piccola riduzione della TARI, va proprio in quel senso, nel garantire, nel continuare a sostenere questi mercati cittadini che sono in difficoltà ,come dobbiamo riconoscere la maggior parte dei commercianti, ma che hanno un valore sociale importante. Bisogna sottolineare anche la questione dei privati, le utenze domestiche. Anche in questo caso pagheranno uno 0,8% in meno quest'anno e mentre nel resto d'Italia ne leggiamo di tutti colori, da aumenti di bollette, luce, acqua, gas, c'è stato un aumento dappertutto, qui a Torino quegli incompetenti riescono addirittura ad abbassare i tributi. Quindi, io direi che è stato un grande risultato quello di questa delibera che è stata portata dall'Amministrazione, senza dimenticare, su questo ovviamente... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Un po' di silenzio perché capisco che questo possa dare fastidio, però effettivamente i numeri sono questi e parlano chiaramente, basta leggere i giornali, fare il confronto con le delibere portate precedentemente negli anni scorsi e con la delibera di cui discutiamo oggi e possiamo fare i confronti fra chi ha abbassato i tributi e chi negli anni passati, invece, li ha aumentati. Le agevolazioni TARI, anche qui l'agevolazione TARI del 40% per le fasce di reddito più basse ISEE, anche questa è una conferma importante a cui teniamo; gli sgravi ai commercianti, io su questo lascerei la parola al collega Russi, so che parlerà di questo tema e quindi non voglio, ovviamente, sottrargli altro tempo. Sugli sgravi qualcuno parlava degli sgravi Onlus alle associazioni di volontariato, la riduzione del 10% c'è, quindi c'era gli altri anni ed è confermata, quindi non vedo su cosa ci si debba lamentare o altro. Si può fare di più, sicuramente. Mi auguro che in futuro si possa ulteriormente diminuire le imposte, i tributi come avviene già quest'anno. In conclusione, quindi non possiamo che essere soddisfatti di questa strada intrapresa dall'Assessore Rolando, dalla Giunta e grazie al contributo importante degli uffici perché da una parte abbiamo rigore dei conti in ordine, come confermato recentemente dalla Corte dei Conti, dall'altra invece non abbiamo nessun tributo sui torinesi, anzi abbiamo delle agevolazioni, delle riduzioni per le fasce di reddito più basse e per i commercianti in difficoltà, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Ho iscritto a parlare il Consigliere Russi. Prego. RUSSI Andrea Sì, grazie, Presidente. Allora, intanto di questa delibera apprezzo soprattutto le misure legate al commercio - come già ribadito dal Presidente della I Commissione Fornari - lo sgravio del 5% per gli ambulanti extra alimentari a cui corrisponde un carico sulle piattaforme commerciali superiori ai 250 metri quadrati va nella direzione che avevamo già intrapreso l'anno scorso e per favorire il piccolo commercio. Inoltre, abbiamo mantenuto il 30% di sgravio sul suolo pubblico per le aree ridotte, aree di copertura commerciali, quelle che non sono più mercati cittadini. La sperimentazione sembra che partirà sui mercati di Cincinnato e Santa Giulia; è un'ulteriore misura che va incontro ai piccoli commercianti e in più ci sono delle agevolazioni per chi eccede le eccedenze. Per quanto riguarda la delibera TARI io inviterei, ovviamente, la Giunta nei prossimi mesi, nei prossimi anni, a rivedere il contratto di servizio, soprattutto per quanto riguarda i mercati, anche alla luce del fatto che rispetto al 2015 ci sono una serie di aree di mercato in meno, magari vale la pena di rivedere quella voce; ho chiesto anche in Commissione lo storico, spero che nelle prossime settimane mi arrivi la documentazione che ho richiesto. Per quanto riguarda la mozione di accompagnamento, beh, intanto volevo precisare anche al Capogruppo del Partito Democratico che avevamo pensato anche a via Nizza. Infatti assieme al Presidente della II Commissione, Carretto, avevamo presentato un emendamento che, insomma, va ad indirizzare le azioni e le richieste anche sull'area di via Nizza, ex Fiat Avio. Per quanto riguarda quel cantiere, insomma, è ovvio che nei prossimi anni ci saranno dei grossi disagi: i negozi, le attività commerciali che insistono sull'area di corso Grosseto sono più di 200, appunto, aggiungiamo anche il cantiere della tratta Metropolitana Lingotto-Bengasi che nonostante la parziale riapertura di via Nizza c'è ancora e continua ad esistere il cantiere della sede della Regione Piemonte e anche in questo caso qui ci sono tutti i presupposti per pensare che quel cantiere non finisca mai visto che, appunto, è di pochi giorni fa anche la notizia che c'è un'inchiesta su piastrelle diverse da quelle previste da Fuksas, e non sappiamo quanto questa inchiesta e questa situazione possano influire sul prosieguo dei lavori. Quindi, ci sono una serie di disagi che i residenti, i commercianti, soprattutto che insistono su questi cantieri, subiranno nei prossimi anni. Per quanto riguarda il cantiere di corso Grosseto noi siamo e continuiamo ad essere convinti che c'erano delle alternative trasportistiche che non sono mai state prese in considerazioni e purtroppo si è deciso di andare avanti su quella strada. A questo punto chiediamo oltre alla nostra Giunta e in questo caso è una mozione di indirizzo a una delibera di indirizzo; è una delibera che prevede degli sgravi dal 30 al 100% che non sono ancora definiti e che verranno definiti nei prossimi mesi con la delibera. Quindi, chiediamo che prima di tutto per valutare l'importo di questi sgravi si vada ovviamente a scegliere il criterio dello sgravio più alto possibile per quanto riguarda il canone pubblicitario, la TARI e il suolo pubblico, quindi sono le tre imposte comunali che gravano su chi ha un'attività commerciale. Qualora non fosse possibile prevedere uno sgravio totale, chiediamo di modulare gli sgravi in base all'effettivo disagio subìto e alla distanza dall'area di cantiere, questi sono i due impegni che facciamo alla nostra Giunta. Chiediamo alla nostra Giunta di farsi carico verso la Regione di alcune richieste, nel senso che la Regione Piemonte, il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato il 20 giugno 2017 un Ordine del Giorno, precisamente il 1.129 che per oggetto ha: "Sostegno gli esercizi commerciali che subiscono cantieri di lunga durata"; quindi la Regione ha dimostrato evidentemente di essere molto sensibile ai disagi che subiscono le attività commerciali lungo i cantieri e speriamo che sia sensibile soprattutto quando i cantieri sono di responsabilità sua, quindi il cantiere di corso Grosseto e il cantiere della Regione Piemonte. Tra le richieste di quest'Ordine del Giorno, insomma, la Regione si impegnava a predisporre nuove misure di sostegno per gli esercizi commerciali urbani dei quartieri che subiscono la presenza di cantieri. Quindi era un impegno che la Regione si era preso, quindi noi vogliamo invitarvi a mantenere questo impegno. Richiediamo, ovviamente, di predisporre delle misure di sostegno per gli esercizi commerciali che subiscono la presenza di cantieri regionali, appunto, e compreso lo specifico, visto che ci è stato sottolineato prima che non ci avevamo pensato, compreso il cantiere del grattacielo della Regione in via Nizza. Quindi chiediamo sotto forma, ovviamente, di contributi agli sgravi che noi faremo su quei cantieri che sono di responsabilità appunto della Regione, ribadisco ulteriormente. Poi vogliamo chiedere che, per quanto riguarda il cantiere di corso Grosseto - perché per quello di via Nizza il tavolo di cantiere è già aperto ai commercianti- anche il cantiere di corso Grosseto venga aperto alle attività, ai rappresentanti dei commercianti in modo che si possano segnalare tempestivamente i disagi e si possano risolvere anche in tempo. Chiediamo alla Giunta a provvedere in accordo con SORIS di comunicare le modalità di richiesta sgravio contestualmente alle notifiche di pagamento delle imposte comunali. So che l'anno scorso c'erano stati dei problemi, non credo che sia un ostacolo insormontabile, chiediamo che venga attuata anche questa misura di impegno. In ultimo, volevo fare delle considerazioni sul Regolamento per le imposte di soggiorno, visto che la discussione è unica su tutte le delibere. È un regolamento che recepisce delle indicazioni sia nazionali che regionali, precisamente il Decreto Legge 50/2017 che è stato recepito e diventa la Legge 96 del 21 giugno del 2017, la Legge regionale 13 del 2017 che inseriscono tra i responsabili del pagamento delle imposte di soggiorno i soggetti che incassano i canoni che intervengono nel pagamento degli stessi. È molto importante, è una misura di equità e di riequilibrio della concorrenza, è fondamentale dirlo perché insomma adesso tutti quanti, le strutture ricettive saranno soggette a chiedere l'imposta di soggiorno. È una misura che invita soprattutto a fare delle riflessioni: l'anno scorso nel 2017 per fortuna c'è stato un ulteriore incremento del turismo nella Città di Torino, abbiamo un +0,4% per quanto riguarda le camere affittate e un tasso di occupazione che passa da 64,6 del 2016 al 65,3 del 2017. È una crescita che rispetto agli anni precedenti è effettivamente un po' ridotta, ma a cui si accompagna una crescita del 29% delle persone che hanno utilizzato la piattaforma Airbnb, si passa da 109.300 a 140.800 persone che ne hanno usufruito. Invito la Giunta a fare delle considerazioni perché questo qui è un evidente cambio, come dire, del target, magari dei turisti che vengono (incomprensibile) la Città di Torino magari a rimodulare l'offerta turistica sulla base anche di questi dati. Io ringrazio. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Ho iscritto a parlare il Consigliere Carretto, prego. CARRETTO Damiano Grazie. Buongiorno a tutti e tutte. Tocca a me perché altri Consiglieri stavano giocando su chi parla per ultimo, quindi è arrivato il mio turno. Considerazioni sulle delibere: allora, io credo che vista la situazione del Comune di Torino, visto il piano di rientro, visti tutti i problemi finanziari che, diciamo, esistono ed è inutile nascondere, ci sono, io credo che... Scusi un attimo, non stavo sentendo niente. Dicevo, sono problemi che ci sono, bisogna dare atto che queste delibere, queste tariffe sono un miracolo per la Città, sono un miracolo, è stato un lavoro miracoloso della Giunta perché in questa fase mantenere le tariffe attuali, mantenere gli sgravi, mantenere, anzi diminuirle in alcuni casi e forse aumentarle a soggetti che possano permettersi un piccolo aumento perché poi non è che si parli di aumenti enormi, io credo che vada dato atto a quest'Amministrazione di aver veramente fatto un grande lavoro. Poi è palese che quelli che..., il Vice Sindaco, quelli che il Vice Sindaco chiama i "più meglisti", ovvero coloro che di fronte a qualsiasi proposta, per quanto valida, chiedono sempre il passo in più, chiedono sempre un qualcosa in più; legittimo, ci può stare, però credo che in questa fase andare a chiedere di più di quanto è già stato fatto credo sia veramente difficile. Sui trasporti sappiamo benissimo che la questione delle agevolazioni, le agevolazioni sono da adesso, da quest'anno sulle spalle della Città. Ma ovviamente, magari, se la Regione avesse pagato le agevolazioni che concedeva prima avremmo meno problemi, ma sta di fatto che comunque le agevolazioni sono sulle spalle della Città e quindi è problematico andare a cercare la tariffazione perfetta, purtroppo è una coperta corta, essendo una coperta corta non si può fare diversamente. Io credo che, comunque, anche la revisione tariffaria sia veramente il miglior risultato che si potesse chiedere a questa Giunta. Detto questo la Città sta facendo la sua parte, quest'Amministrazione sta facendo la sua parte - e adesso mi ricollego a quanto detto dal Consigliere Russi - forse c'è qualche altra istituzione che non sta facendo la sua parte, sta danneggiando i cittadini torinesi, li sta danneggiando e non fa nulla, non fa nulla. Io non voglio stare a rimarcare i problemi che ha avuto il grattacielo della Regione perché onestamente sono talmente tanti, alcuni talmente ridicoli che è difficile anche arrabbiarsi: piastrelle sbagliate, finestre sbagliate, varianti fatte senza le dovute pratiche e via dicendo. E questo ritardo di questo grattacielo, se vogliamo, è più importante di quanto sembri, è molto più importante di quanto sembri e dal mio punto di vista è molto più problematico per i commercianti del ritardo della Metro. Per me è molto più problematico perché significa che operatori commerciali che avevano fatto affidamento su un bacino potenziale dovuto ai lavoratori della Regione, su chi doveva recarsi in quel palazzo, per mille motivi, di fatto hanno un vuoto, hanno un vuoto e da questo punto di vista la Regione non si è mai minimamente preoccupata di questa cosa. La Città - e do atto all'Amministrazione precedente - si è sempre presa in carico i disagi legati al cantiere della Metro 1, agli sgravi; noi li abbiamo confermati, cercheremo di confermarli anche quest'anno pur nella difficoltà ed è la richiesta che facciamo nella mozione, ma è vero che la Regione non ha mai, e dico mai, provveduto in nessun modo a indennizzare i cittadini di Torino per ritardi e disagi dovuti a suoi cantieri: corso Grosseto idem., io non sto a ricordare che Regione avrebbe dovuto garantire una viabilità alternativa che non è mai stata garantita e non è stata tuttora garantita, che Regione ha voluto fortissimamente quest'opera la cui utilità è ancora tutta da dimostrare, ma i costi sono dimostrabilissimi e non si è mai neanche preoccupata dei disagi che quell'opera avrebbe causato ai cittadini torinesi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora è la richiesta della mozione. È la richiesta della mozione. VERSACI Fabio (Presidente) C'è la mozione. Prego. CARRETTO Damiano È il punto 5 dell'impegna della mozione. Quindi io credo che come Città, ma è già stata chiesta dal Consiglio Regionale, lo ha ricordato il Consigliere Russi, c'è una mozione che chiede alla Giunta Regionale di adoperarsi per provvedere a forme di sostengo al piccolo commercio di quell'area; noi l'abbiamo estesa, come richiesta, poi a via Nizza e anche al grattacielo della Regione, ma già il Consiglio Regionale ha approvato questa mozione, quest'Ordine del Giorno. Quindi a noi sembra più che naturale chiedere a Regione che faccia la sua parte; sta danneggiando i torinesi? Sì, è un dato di fatto. Vuole contribuire? Deve, deve contribuire ad aiutare il commercio della Città di Torino. E questa è la prima cosa. Seconda cosa il tavolo di cantiere: noi sulla Metro 1, il cantiere si riunisce periodicamente da quando siamo insediati, lo stiamo convocando, l'Assessorato lo sta convocando, si sta svolgendo, noi abbiamo chiesto la stessa cosa su corso Grosseto, silenzio, silenzio. Sono passati mesi e questo tavolo di cantiere non esiste, io credo che a questo punto il tavolo di cantiere debba essere convocato e non parlo del tavolo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Però, scusate, io faccio intervenire tutti e tutti stanno dicendo tutto, lasciategli finire l'intervento e facciamo prima così. CARRETTO Damiano È il penultimo punto dell'impegnativa, è giusto per dire che c'entra nell'atto, non sto andando fuori tema, ma la mozione è quello che chiede. Poi, e questo diciamo che la dice un po' lunga sull'atteggiamento che Regione sta avendo su questo cantiere. Quindi, ripeto, la Città la sua parte la sta facendo, pur con tutte le difficoltà finanziarie che abbiamo, pur col piano di rientro, pur con i problemi che sappiamo tutti, però stiamo facendo la nostra parte, ci aspetteremmo che anche gli altri enti coinvolti in queste problematiche facessero la loro, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare il Consigliere Russi, una piccola integrazione. Prego. RUSSI Andrea Sì, grazie. No, ma volevo soltanto dire, mi sono dimenticato prima, che accettiamo favorevolmente l'emendamento del Consigliere Magliano, quindi voteremo favorevolmente l'emendamento, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Ricca. RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Primo auspicio che faccio, ho sentito parlate della Corte dei Conti, del fatto che abbia approvato il piano di rientro, e tutto quanto, che, adesso che viene sventolato come una grande opera di risanamento del Bilancio comunale, che non diventi in piccolo, ce lo chiede l'Europa, ce lo chiede la Corte dei Conti, con la quale si potrà, ci si potrà nascondere dietro tutto, nel corso dell'anno, ma questo è un auspicio che faccio alla Città, e, diciamo, mi auguro che l'Assessore Rolando - poi ne parleremo durante il Bilancio - sappia, nel corso del tempo, governare quello che è, appunto, il piano che viene proposto, e vi siete fatti approvare. Detto questo, io non commento sul passato, perché, tanto, il passato è già stato punito dai torinesi, e vedremo, alla fine di quest'anno, perché, se tutto quello che è stato messo in campo tiene, perché, poi, ripeto, ci sarà da stare all'interno di alcuni parametri, ma, soprattutto, lo vedremo negli assestamenti di Bilancio, perché sappiamo che, una cosa è mettere nero su bianco, delle cifre, una cosa è poi vederle incassate, queste cifre. Registro con favore, l'abbassamento della TARI, così come chiesto nella mia mozione, poi sottoscritta dai Presidenti Russi e Mensio, approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale, l'intervento a favore del piccolo commercio. Io credo che ce ne sia fortemente bisogno, in una Città commercialmente molto in difficoltà, spaventata dalla nuova ZTL, che rischierebbe di mettere ancora più in ginocchio tutta un'area centrale che ha patito l'abbassamento del turismo in quest'ultimo anno e mezzo. Detto questo, auspichiamo, appunto, che tutto quello messo in campo possa essere, Assessore, riscosso, perché poi la partita è difficile, come ha già avuto modo di constatare l'anno scorso, con l'ultimo assestamento, quello di fine anno, bisogna, poi, che i numeri scritti sulle delibere diventino moneta all'interno delle casse comunali, io credo che solo lì sapremmo giudicare, poi, come è stata la struttura, quali sono state le basi per questo Bilancio, e vedere se, come qualcuno dice che è stata una vittoria, oppure, vedremo cosa succederà. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, ho iscritto a parlare il Consigliere Chessa, prego. CHESSA Marco Grazie, Presidente, solo per preannunciare il voto favorevole all'emendamento del Collega Lavolta, che prevede la gratuità della concessione degli spazi sportivi alla Film Commission, per segnalare, grazie alla discussione avuta anche con il collega Carretta, in Commissione, che allarghiamo l'ingresso gratuito agli impianti sportivi agli agenti che hanno la qualifica di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Polizia, così è possibile che possano accedervi anche degli agenti della Polizia Municipale, e restringimento agli operatori sanitari che abbiano qualifica di Pronto Soccorso. Per il resto, volevo sottolineare l'importanza di aver mantenuto invariate le tariffe dopo la revisione dell'anno scorso, e l'importanza delle agevolazioni concesse agli under 15, agli over 60, agli under 26, che sono ancora studenti; le agevolazioni dell'ingresso per due adulti con un bambino all'impianto del ghiaccio Tazzoli; le agevolazioni per gli impianti negli sport, per gli impianti che dedicano spazio allo sport a bassa diffusione; la gratuità dei servizi PasSportTo e Pass 60; il 50% di sconto ai disabili che accedono agli impianti sportivi, la gratuità per un solo accompagnatore e la gratuità a quelle scuole che forniscono dei servizi gratuiti agli studenti, mi sembrano delle politiche tariffarie abbastanza interessanti, per cui ringrazio l'Assessore e anche i Colleghi della Minoranza, che hanno dato spunto a delle interessanti discussioni, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, ho iscritto a parlare il Consigliere Mensio, prego. MENSIO Federico Grazie, Presidente, anch'io mi accodo a quanto hanno già detto i Colleghi in merito all'abbassamento di alcune tariffe, nello specifico, della TARI. Credo che, dopo l'aumento dell'anno scorso, che è una aumento legato all'ISTAT, quest'anno, abbassare, specialmente per i mononuclei, di più del 2% la tariffa è, come dire, un bel segnale, rispetto a chi, magari, veramente, di rifiuti ne produce relativamente pochi. A questo abbiamo già ampiamente discusso in Commissione. Ricordo che questo abbassamento si accompagna anche con un aumento dell'estensione della raccolta differenziata porta a porta che, ci è sempre stato detto, negli anni, avrebbe avuto un costo esorbitante, evidentemente, questo costo esorbitante non è così, perché il complessivo aumento è soltanto di un milione su 160, quindi, evidentemente, le cose si possono fare, se si vogliono. Quindi, da quest'anno, avendo un quartiere intero San Salvario, e due a metà, perché partiranno a regime da metà anno, Santa Rita, parte di Santa Rita e Vanchiglietta, finalmente, devo dire che dopo qualche anno aumenterà, probabilmente, anche la quota di raccolta differenziata in città. E questo, ripeto, in un'ottica, in un clima e in una situazione di Bilancio certamente non favorevole a fare operazioni di questo tipo. Accogliamo favorevolmente, ovviamente, come è già stato detto, l'emendamento presentato dal Consigliere Magliano, ci sembra un emendamento di buon senso e, come dire, che onestamente non sposta gli equilibri finanziari della Città, da quale punto di vista. È stato interessante anche, appunto, colloquiare con il Consigliere Ricca, con il Presidente Russi, in merito a un'ulteriore riduzione per quelle realtà che, oggettivamente, soffrono più di altre, la crisi del commercio, però mi permetto di fare inviti, d'ora in poi, alla Giunta, che, a partire da oggi sono: 1, quello di spingere affinché le riduzioni previste dal Regolamento che sono, ad oggi, prerogativa di pochissimi, come i dati che ho ottenuto, relativamente alla riduzione del 30% della tariffa variabile per il commercio, siano in qualche modo, estesi a un numero più elevato di persone. Mi accodo a quanto detto dalla Consigliere Artesio, di immaginare, come previsto anche dal DUP, un sistema di premialità e incentivazione, disincentivazione di chi si sta adoperando per fare meglio la raccolta differenziata perché sappiamo che nei quartieri dove c'è già il porta a porta, che erano in quota molto elevata, stanno calando, perché, ovviamente, c'è, come dire, una sensibilità che sta calando. Infine, abbiamo discusso su quello che dovrebbe essere un recupero di fondi, ma questo è tutto da verificare, in merito all'esecutività della Legge Regionale 10 del 2018, che va ad abrogare la 24, in merito alla raccolta rifiuti, che abroga, sostanzialmente, il contributo aggiuntivo, sia per Città Metropolitana, che per i comuni sede di impianto, per una cifra che, quest'anno, si aggirerebbe intorno ai 900.000 euro, e aumenta, dall'anno prossimo, intorno a 1.200.000. Francamente, non è chiaro, al momento, quindi, non abbiamo voluto presentare un emendamento in tal senso ma chiedo veramente alla Giunta, agli uffici, di tenere, come dire, sott'occhio questo aspetto, affinché queste risorse, se, effettivamente, come dire, non versate dal concessionario del servizio alla Società che smaltisce presso l'inceneritore del Gerbido, i rifiuti urbani non differenziati, sia effettivamente dovuto e, se non dovuto, come recuperare questa cifra e come utilizzarla nel corso dell'anno, e degli anni prossimi. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, ho iscritto a parlare il Vicepresidente Lavolta, prego. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, comincio col ringraziare il collega Chessa e la Giunta per aver accolto questo mio emendamento, è una proposta molto semplice, quella di concedere la gratuità alla Fondazione Film Commission Torino-Piemonte - di cui tra l'altro la Città è partner societario - tutte le volte che andrà a utilizzare gli impianti sportivi per produzioni cinematografiche. Mi sembra coerente con la volontà, credo condivisa, da parte di tutti, che le produzioni cinematografiche possano trovare terreno fertile e sufficientemente accogliente. Io credo che la riduzione di un ulteriore 50%, quindi, concedendo la gratuità, potrebbe consentire un'attrattività maggiore. Sarà poi compito del Consiglio Comunale, credo, discutere circa l'opportunità che le maestranze impiegate siano prevalentemente torinesi, ma non voglio aggiungere carne al fuoco a questa discussione. Mi premono, però, due precisazioni, perché, in realtà, è la prima volta, nell'ultimo triennio, in cui noi assistiamo ad un aumento del costo del contratto di servizio con AMIAT. Se è vero che, in linea con gli anni precedenti sono confermati gli sgravi e le riduzioni e gli sconti, è altresì vero che vi è stata un'inversione di tendenza, questo lo dobbiamo registrare. Costa di più AMIAT alla Città di Torino, costa di più, in particolare, e ha un riverbero, ovviamente, sulla costituzione della tariffa, soprattutto sulla parte variabile. Io lo dico, soprattutto, al collega Mensio che è sempre attento ai dati, gliene dico solo due, per testimoniare il fatto che, forse, è il caso di lasciare fuori da questa Sala Rossa la propaganda sulla buona gestione dei rifiuti. Faccio il primo esempio concreto, perché, con i numeri, credo che ci si possa capire meglio. L'estensione del metodo di raccolta porta a porta, la cosiddetta raccolta domiciliare integrata, ha interessato, nel mandato 2011/2016, 45.000 persone in più, siamo passati da 390.000 a 435. Annovero allo sforzo del mandato precedente 26.000 di San Salvario, quindi, complessivamente, stiamo parlando di 71.000 cittadini torinesi residenti che hanno beneficiato del porta a porta a Torino. Le estensioni programmate, che riguardano 24.000 Vanchiglia, gli ulteriori 18.000 saranno, complessivamente, gli ulteriori 42.000 cittadini. Quindi, dire che rispetto al passato si sta facendo uno sforzo, è uno sforzo abbastanza contenuto, se raffrontiamo i 71.000 euro del mandato precedente con i 42.000 di cui stiamo parlando, in termini di incrementi, e questo è il primo dato. Ma il dato più significativo, guardate, rispetto alla poca, dal mio punto di vista, virtuosità di questa Amministrazione sulla gestione dei rifiuti, sta proprio nelle tabelle allegate a queste deliberazioni. In particolare, c'è una tabella molto chiara, che ci dice che, purtroppo tra il 2016 e il 2017 si sono ridotte di molto le fraziono di rifiuto, alcune frazioni di rifiuto, quelle su cui si sarebbe dovuto puntare di più: l'organico è sceso di diverse centinaia di tonnellate, dal 2016 al 2017, siamo passati da 3.800 tonnellate, a 3.657, e questo vale quasi per tutte le frazioni di rifiuto, vale anche per altre frazioni sulle quali questa Amministrazione ci aveva detto, retoricamente, che ci sarebbe stato un impegno particolare. Ma, guardate, l'elemento più significativo della distorsione comunicativa, della stortura comunicativa, della democrazia recitativa, che porta a raccontare una cosa che non è vera, sta proprio nella tabella conclusiva del Piano Finanziario AMIAT, laddove, nel dettagliare la parte variabile della composizione della tariffa, noi assistiamo ad un incremento di un milione di euro, passiamo da 26. 862.000 euro, a 27.834.000 del cosiddetto CTS, che è un acronimo che sta per Costo di Trattamento e Smaltimento. Di che cosa stiamo parlando? Di quali rifiuti stiamo parlando? Stiamo parlando degli RSU, che sono i rifiuti solidi urbani. Allora, aumenta, nella nostra tariffa, un costo che riguarda il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Sapete dove vanno a finire i rifiuti solidi urbani della città di Torino? Vanno a finire in un impianto che è del Gerbido, che è il termovalorizzatore. Vuol dire che noi stiamo approvando un piano che ha tanti aspetti positivi - li ricordava la Consigliera Artesio - io li ho condivisi, perché in linea anche con il passato, però, dal punto di vista della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sta già ponendosi in una condizione di incremento, di conferimento, di trattamento e di smaltimento, trattamento non si fa più, quindi è smaltimento, un milione di euro in più di smaltimento nell'impianto di termovalorizzazione del Gerbido. Se questo è virtuoso, io lo lascio giudicare ai cittadini torinesi, ai Consiglieri del Movimento 5 Stelle. Segnalo, però, che è esattamente l'opposto di quello che ci è stato raccontato pochi minuti fa e che, genericamente, ci viene raccontato nei convegni e nei seminari. Questi sono numeri, sono dati, poi, ci si può confrontare sul ciclo integrato ottimale, sugli sforzi che deve fare dal punto di vista impiantistico questo territorio, sul ciclo integrato dei rifiuti che noi vorremmo. Ma i dati dicono che le frazioni dei rifiuti, sulle quali si sarebbe dovuto puntare in termini di miglioramento, in termini di raccolta, in termini di smaltimento, sono ridotte rispetto al passato. Rispetto, invece, ai conferimenti del termovalorizzatore, noi abbiamo previsto un milione di euro in più per lo smaltimento: pagina, perché qualcuno sorride, io non dico cose a caso, pagina 25 del Piano Finanziario anno 2018, Comune di Torino, voce, nella tariffa variabile CTS, che ricordo, il costo di trattamento e smaltimento, presso l'impianto del termovalorizzatore del Gerbido, più un milione di euro, grazie, Presidente. |