Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Febbraio 2018 ore 14,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2018-00187
"LA CHIUSURA DEL DISTRIBUTORE DI METANO DI VIA GORINI" PRESENTATA IN DATA 19 GENNAIO 2018 - PRIMO FIRMATARIO NAPOLI.
Interventi
SACCO Alberto (Assessore)
Buongiorno a tutti. Devo rispondere a due interpellanze, una è del Capogruppo Napoli,
la Sindaca e l'Assessore competente per sapere le ragioni perché è stato chiuso il
distributore di metano ubicato in via Gorini e la seconda è del Capogruppo Artesio che
chiede invece, le eventuali manifestazioni di interesse per il sito in oggetto pervenute da
altri operatori, che agendo in ambito commerciale abbiano titolo ai sensi della Legge
Regionale, ad erogare il servizio; seconda, la valutazione in ordine a misure da adottare
per garantire un'agevole possibilità agli utenti che avevano scelto in gran parte
l'acquisto di autovetture a metano con l'ammirevole sensibilità nei confronti delle
tematiche ambientali. Allora, vi leggo la risposta degli uffici della dottoressa Vitrotti:
"La Società Torino Metano S.r.l., quale gestore dell'impianto di distribuzione carburanti
ad uso privato di gas naturale, metano, posizionato all'interno dello stabilimento
Gerbido sito in Torino via Gorini n. 30/B destinato al rifornimento dei mezzi aziendali
di proprietà della Società Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. in data 9/08/2007,
presentava allo Sportello Unico per le attività produttive di Torino, istanza intesa ad
ottenere gli assensi necessari per l'utilizzo temporaneo promiscuo, uso pubblico e
privato dell'impianto. Quindi stiamo parlando di un impianto di metano posizionato
all'interno dello stabilimento di proprietà della Torino Metano S.r.l. che chiamiamola
… che è una società del Gruppo GTT e chiede nel 2007 la possibilità di mettere
all'interno di questo stabilimento per serviva per rifornire i propri mezzi, anche la
possibilità di rifornire a mezzi di terzi, quindi la suddetta istanza veniva motivata dalla
necessità di rilocalizzare in tempi ristretti un distributore ad uso pubblico di proprietà
sempre della stessa società collocata in via Gorini di fronte allo Stabilimento Gerbido,
in quanto la superficie che lo stesso occupava ricadeva nell'area destinata ad ospitare le
opere previste per la costruzione dell'impianto del termovalorizzatore. Detta
ricollocazione avrebbe dovuto essere posta in essere sulla base di quanto concordato, è
stato fatto un protocollo di intesa tra la Città di Torino, AMIAT, GTT e TRM stipulato
in data 24 luglio 2006, nel quale veniva individuata un'area idonea alla ricollocazione
sita appunto in strada del Portone angolo via Gorini. Con deliberazione del Consiglio
Comunale del 16 novembre 2009 si dava atto della sussistenza di motivate esigenze di
interesse pubblico circa il trasferimento dell'impianto di distribuzione di gas naturale
per autotrazione aperto al pubblico, quindi si dava atto che c'era un interesse pubblico e
si poteva trasportare …. si permetteva di vendere anche ai privati; si dava altresì atto del
fatto che l'area individuata per la ricollocazione rispettava i requisiti di compatibilità e
va bene. Nelle more di attuazione del protocollo d'intesa sopra richiamato al fine di
garantire la continuità di erogazione del servizio la Città di Torino con deliberazione
della Giunta del 2007, 27/11/2007 consentiva l'utilizzo temporaneo misto, quindi con
una deliberazione di Giunta del 2007 era consentito l'utilizzo temporaneo misto
pubblico e privato per mesi 24, dell'impianto di distribuzione di gas naturale di
quell'oggetto, quindi nel 2007 la Giunta ha autorizzato 24 mesi di utilizzo misto,
promiscuo anzi, misto. Con la successiva determinazione tecnica rilasciata dalla
divisione Suolo Pubblico e Arredo Urbano in data 10/12/2007 con il provvedimento
75/16 emesso dal Servizio Attività Economiche e di Servizio SUAP, in data 13/12/2007
si autorizzava, sia sotto il profilo edilizio, sia sotto quello petrolifero la Società Torino
Metano all'utilizzo promiscuo dell'impianto per la durata di 24 mesi, a partire
dall'1/01/2008 eventualmente prorogabile previa ulteriore richiesta, a partire
dall'1/01/2008 per 2 anni prorogabili. A partire dall'anno 2010 tale autorizzazione in
attesa della conclusione dell'iter di ricollocazione dell'impianto ad uso pubblico nella
nuova sede, veniva prorogata con cadenza annuale dal Servizio Attività Economiche di
servizio SUAP e poi arriviamo al 2017. In data 10/01/2017 protocollo 759 veniva
effettuata l'ultima proroga dell'autorizzazione per l'utilizzo promiscuo sino al 1°
gennaio 2018. Considerato che il protocollo di intesa non risultava ancora attuato, nel
mese di marzo 2017 si svolgeva un incontro, al quale erano presenti tramite loro
rappresentanti la GTT, l'Area Patrimonio, il Servizio Attività Economiche SUAP
pianificazione commerciale, il Servizio Arredo Urbano, il Servizio Pianificazione, in
tale sede la Società Gruppo Torinese Trasporti esprimeva chiaramente l'intenzione di
non procedere ad alcuna ricollocazione per mancanza di fondi. In data 28 aprile 2017 il
Servizio Attività Economiche di Servizio SUAP Pianificazione Commerciale poneva a
questo punto un quesito, quindi a giugno 2017, poneva un quesito all'Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli alla Regione Piemonte, Settore Commercio Terziario in merito
alla possibilità della coesistenza in una stessa sede di un impianto di carburante ad uso
pubblico e di uno ad uso privato, quindi mandiamo due lettere, una alla Regione e una
alle Dogane e ai Monopoli. L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 20 giugno,
quindi dopo pochi giorni trasmetteva risposta, protocollo 16819 del...", vabbè, in merito
ai chiarimenti richiesti, nello specifico dichiarava che: "non si ritiene che un operatore
possa nel rispetto della normativa vigente destinare ad uso promiscuo pubblico o privato
un impianto di distribuzione, tale limitazione normativa non esclude la possibilità nella
stessa area della coesistenza delle due tipologie di impianti purché fisicamente separati
tra di loro ed indipendenti, serbatoi e colonnine anche se gestite dallo stesso soggetto",
quindi va bene, possono esserci nella stessa area sia pubblico che privato, ma vanno
separati, colonnine separate perché ci sono prezzi diversi, questo lo dice Dogane e
Monopoli, qui non c'è scritto, ma sono prezzi diversi il metano da quello che paga
ovviamente GTT per i suoi mezzi a quello che paga un terzo, quindi per evitare magari
errori o fraintendimenti: "La Regione Piemonte Settore Commercio e Terziario in data
12 luglio con nota protocollo 9858 del 12/07 concordava con quanto dichiarato
dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, informata di quanto sopra in data
10/11/2017 la Società GTT comunicava la cessazione dell'attività ad uso pubblico
dell'impianto sito in via Gorini a far data dal 1° gennaio 2018". Quindi quando doveva
scadere l'ultima proroga, "ad oggi …" e qui ci sono le domande della Capogruppo
Artesio " non sono pervenute manifestazioni di interessi relativamente alla collocazione
di un impianto pubblico di metano su aree GTT, si presuppone anche se sia
difficilmente attuabile tenuto conto della titolarità dell'area. Per quel che concerne
l'eventuale misura da adottare si ricorda che la Città ai sensi della Legge Regionale
14/2004 rilascia le autorizzazioni per nuovi impianti stradali a seguito di richiesta da
parte di privati o società purché non sussistano le cause di divieto, di decadenza o di
sospensione di cui all'articolo 67 del Decreto Legislativo 6 settembre 2011-159. Per
completezza di informazioni si segnala che nella zona di via Gorini a poca distanza dal
sito della Società Gruppo Torinese Trasporti in strada del Drosso e in strada Gerbido 25
a Grugliasco, sono presenti altri impianti stradali che erogano gas metano per
autotrazione". In poche parole qui in questo distribuzione dava sia metano ai mezzi
GTT, sia ai privati, per anni si è andato avanti così finché è stata fatta una richiesta
ufficiale sia a Dogane che a Regione che hanno detto che questa cosa non si poteva fare,
una soluzione è stata cercata, perché sono stati fatti moltissimi incontri, una soluzione
potrebbe essere quella, in qualche modo, di separare all'interno del distributore le due
parti, mi dicono che non è una soluzione impossibile da fare, probabilmente alcuni di
voi l'hanno già affrontata in passato, però penso che sia una questione totalmente
economica, ecco, quello che avevo capito io.

SACCO Alberto (Assessore)
Cercherò … In effetti ho parlato ancora con gli uffici, in realtà gli uffici stanno andando
avanti a parlare con GTT, diciamo che il problema del prezzo diverso può essere anche
causato da altre ragioni, ecco, quindi lascerei fuori questo discorso, poi la separazione è
un problema tecnico, spero si riesca comunque a trovare una soluzione perché gli altri...,
è vero, sì, ci sono altri distributori, ma sono comunque a qualche chilometro di distanza.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)