Interventi |
SACCO Alberto (Assessore) Buongiorno a tutti. Devo rispondere a due interpellanze, una è del Capogruppo Napoli, la Sindaca e l'Assessore competente per sapere le ragioni perché è stato chiuso il distributore di metano ubicato in via Gorini e la seconda è del Capogruppo Artesio che chiede invece, le eventuali manifestazioni di interesse per il sito in oggetto pervenute da altri operatori, che agendo in ambito commerciale abbiano titolo ai sensi della Legge Regionale, ad erogare il servizio; seconda, la valutazione in ordine a misure da adottare per garantire un'agevole possibilità agli utenti che avevano scelto in gran parte l'acquisto di autovetture a metano con l'ammirevole sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali. Allora, vi leggo la risposta degli uffici della dottoressa Vitrotti: "La Società Torino Metano S.r.l., quale gestore dell'impianto di distribuzione carburanti ad uso privato di gas naturale, metano, posizionato all'interno dello stabilimento Gerbido sito in Torino via Gorini n. 30/B destinato al rifornimento dei mezzi aziendali di proprietà della Società Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. in data 9/08/2007, presentava allo Sportello Unico per le attività produttive di Torino, istanza intesa ad ottenere gli assensi necessari per l'utilizzo temporaneo promiscuo, uso pubblico e privato dell'impianto. Quindi stiamo parlando di un impianto di metano posizionato all'interno dello stabilimento di proprietà della Torino Metano S.r.l. che chiamiamola … che è una società del Gruppo GTT e chiede nel 2007 la possibilità di mettere all'interno di questo stabilimento per serviva per rifornire i propri mezzi, anche la possibilità di rifornire a mezzi di terzi, quindi la suddetta istanza veniva motivata dalla necessità di rilocalizzare in tempi ristretti un distributore ad uso pubblico di proprietà sempre della stessa società collocata in via Gorini di fronte allo Stabilimento Gerbido, in quanto la superficie che lo stesso occupava ricadeva nell'area destinata ad ospitare le opere previste per la costruzione dell'impianto del termovalorizzatore. Detta ricollocazione avrebbe dovuto essere posta in essere sulla base di quanto concordato, è stato fatto un protocollo di intesa tra la Città di Torino, AMIAT, GTT e TRM stipulato in data 24 luglio 2006, nel quale veniva individuata un'area idonea alla ricollocazione sita appunto in strada del Portone angolo via Gorini. Con deliberazione del Consiglio Comunale del 16 novembre 2009 si dava atto della sussistenza di motivate esigenze di interesse pubblico circa il trasferimento dell'impianto di distribuzione di gas naturale per autotrazione aperto al pubblico, quindi si dava atto che c'era un interesse pubblico e si poteva trasportare …. si permetteva di vendere anche ai privati; si dava altresì atto del fatto che l'area individuata per la ricollocazione rispettava i requisiti di compatibilità e va bene. Nelle more di attuazione del protocollo d'intesa sopra richiamato al fine di garantire la continuità di erogazione del servizio la Città di Torino con deliberazione della Giunta del 2007, 27/11/2007 consentiva l'utilizzo temporaneo misto, quindi con una deliberazione di Giunta del 2007 era consentito l'utilizzo temporaneo misto pubblico e privato per mesi 24, dell'impianto di distribuzione di gas naturale di quell'oggetto, quindi nel 2007 la Giunta ha autorizzato 24 mesi di utilizzo misto, promiscuo anzi, misto. Con la successiva determinazione tecnica rilasciata dalla divisione Suolo Pubblico e Arredo Urbano in data 10/12/2007 con il provvedimento 75/16 emesso dal Servizio Attività Economiche e di Servizio SUAP, in data 13/12/2007 si autorizzava, sia sotto il profilo edilizio, sia sotto quello petrolifero la Società Torino Metano all'utilizzo promiscuo dell'impianto per la durata di 24 mesi, a partire dall'1/01/2008 eventualmente prorogabile previa ulteriore richiesta, a partire dall'1/01/2008 per 2 anni prorogabili. A partire dall'anno 2010 tale autorizzazione in attesa della conclusione dell'iter di ricollocazione dell'impianto ad uso pubblico nella nuova sede, veniva prorogata con cadenza annuale dal Servizio Attività Economiche di servizio SUAP e poi arriviamo al 2017. In data 10/01/2017 protocollo 759 veniva effettuata l'ultima proroga dell'autorizzazione per l'utilizzo promiscuo sino al 1° gennaio 2018. Considerato che il protocollo di intesa non risultava ancora attuato, nel mese di marzo 2017 si svolgeva un incontro, al quale erano presenti tramite loro rappresentanti la GTT, l'Area Patrimonio, il Servizio Attività Economiche SUAP pianificazione commerciale, il Servizio Arredo Urbano, il Servizio Pianificazione, in tale sede la Società Gruppo Torinese Trasporti esprimeva chiaramente l'intenzione di non procedere ad alcuna ricollocazione per mancanza di fondi. In data 28 aprile 2017 il Servizio Attività Economiche di Servizio SUAP Pianificazione Commerciale poneva a questo punto un quesito, quindi a giugno 2017, poneva un quesito all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli alla Regione Piemonte, Settore Commercio Terziario in merito alla possibilità della coesistenza in una stessa sede di un impianto di carburante ad uso pubblico e di uno ad uso privato, quindi mandiamo due lettere, una alla Regione e una alle Dogane e ai Monopoli. L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 20 giugno, quindi dopo pochi giorni trasmetteva risposta, protocollo 16819 del...", vabbè, in merito ai chiarimenti richiesti, nello specifico dichiarava che: "non si ritiene che un operatore possa nel rispetto della normativa vigente destinare ad uso promiscuo pubblico o privato un impianto di distribuzione, tale limitazione normativa non esclude la possibilità nella stessa area della coesistenza delle due tipologie di impianti purché fisicamente separati tra di loro ed indipendenti, serbatoi e colonnine anche se gestite dallo stesso soggetto", quindi va bene, possono esserci nella stessa area sia pubblico che privato, ma vanno separati, colonnine separate perché ci sono prezzi diversi, questo lo dice Dogane e Monopoli, qui non c'è scritto, ma sono prezzi diversi il metano da quello che paga ovviamente GTT per i suoi mezzi a quello che paga un terzo, quindi per evitare magari errori o fraintendimenti: "La Regione Piemonte Settore Commercio e Terziario in data 12 luglio con nota protocollo 9858 del 12/07 concordava con quanto dichiarato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, informata di quanto sopra in data 10/11/2017 la Società GTT comunicava la cessazione dell'attività ad uso pubblico dell'impianto sito in via Gorini a far data dal 1° gennaio 2018". Quindi quando doveva scadere l'ultima proroga, "ad oggi …" e qui ci sono le domande della Capogruppo Artesio " non sono pervenute manifestazioni di interessi relativamente alla collocazione di un impianto pubblico di metano su aree GTT, si presuppone anche se sia difficilmente attuabile tenuto conto della titolarità dell'area. Per quel che concerne l'eventuale misura da adottare si ricorda che la Città ai sensi della Legge Regionale 14/2004 rilascia le autorizzazioni per nuovi impianti stradali a seguito di richiesta da parte di privati o società purché non sussistano le cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all'articolo 67 del Decreto Legislativo 6 settembre 2011-159. Per completezza di informazioni si segnala che nella zona di via Gorini a poca distanza dal sito della Società Gruppo Torinese Trasporti in strada del Drosso e in strada Gerbido 25 a Grugliasco, sono presenti altri impianti stradali che erogano gas metano per autotrazione". In poche parole qui in questo distribuzione dava sia metano ai mezzi GTT, sia ai privati, per anni si è andato avanti così finché è stata fatta una richiesta ufficiale sia a Dogane che a Regione che hanno detto che questa cosa non si poteva fare, una soluzione è stata cercata, perché sono stati fatti moltissimi incontri, una soluzione potrebbe essere quella, in qualche modo, di separare all'interno del distributore le due parti, mi dicono che non è una soluzione impossibile da fare, probabilmente alcuni di voi l'hanno già affrontata in passato, però penso che sia una questione totalmente economica, ecco, quello che avevo capito io. SACCO Alberto (Assessore) Cercherò … In effetti ho parlato ancora con gli uffici, in realtà gli uffici stanno andando avanti a parlare con GTT, diciamo che il problema del prezzo diverso può essere anche causato da altre ragioni, ecco, quindi lascerei fuori questo discorso, poi la separazione è un problema tecnico, spero si riesca comunque a trovare una soluzione perché gli altri..., è vero, sì, ci sono altri distributori, ma sono comunque a qualche chilometro di distanza. |