Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Grazie Presidente, le argomentazioni che ci hanno indotto a ritirare un emendamento e a mantenere, invece, l'altro, sono state espresse dal collega prima di me e, chiaramente, le sottoscrivo. C'è una ragionevolezza, comunque, nelle questioni che ci sono state poste dagli uffici, ma non tale da indurci a modificare le nostre intenzioni, rispetto, anche, ai tempi di adeguamento che sono stati previsti dalla proposta della Giunta. Quindi, l'emendamento che manteniamo ci sembra un buon punto di compromesso tra le esigenze di chi lavora e le legittime esigenze dell'Amministrazione, che mette mano a quello che, di fatto, è comunque un Regolamento di igiene, punto e basta. Lo dico perché, rispetto alle questioni di approccio politico che sono state sollevate dal Capogruppo Magliano, per quanto sia condivisibile, comprensibile, l'obiettivo che ci si vuole porre, ossia, evitare che dietro la facciata di attività assolutamente legali, si svolgano attività non legali. Io credo che non è da quella strada, questa è un'opinione del tutto personale, ma credo che nel mio Gruppo sia condivisa dai più, non è attraverso quella strada che si può arrivare a scongiurare il pericolo che ci siano attività che non rientrano nella legalità, piuttosto, ci dovrebbe essere l'interessamento da parte di chi, invece, nell'Amministrazione, si occupa specificatamente di questo. Abbiamo un'ottima Polizia Municipale, al punto che il Comandante, al quale faceva riferimento prima il Capogruppo Magliano, coordina una squadra che è al servizio della Procura per la repressione e il contrasto di determinati reati. Io credo che, invece, andrebbe individuato un approccio di maggior attenzione, che, in parte vediamo già con il lavoro che è stato fatto oggi e, soprattutto, a seguito della discussione in Commissione, è ottimo che siano state prese in considerazione le istanze di coloro che, invece, lavorano nella legalità e hanno il diritto di continuare a lavorare e a rendere i loro servizi, perché non è interesse di nessuno una criminalizzazione diffusa, finendo nel buttare via il bambino con l'acqua sporca. Dall'altra parte, però, c'è l'esigenza di decidere come approcciare determinate tematiche, ripeto non è con un Regolamento, a mio avviso, che disciplina l'igiene, che si può andare a scongiurare quel tipo di pericolo. L'attività che deve essere fatta e promossa, da parte dell'Amministrazione, che ha le professionalità per farlo, deve essere diversa. Grazie. |