Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, ma anche meno Presidente. Allora, io il primo emendamento, che è l'emendamento numero 3, a firma Foglietta, Magliano, Grippo, questo viene ritirato, il numero 3, perché abbiamo preso atto del lavoro fatto devo dire, dell'Assessore, insieme alle associazioni di categoria, o le associazioni che si occupano di questo tipo di materia. Abbiamo visto che la Giunta ha accolto tutta una serie di istanze che arrivavano da questa tipologia di associazionismo e, quindi, il 3 lo ritiriamo anche dopo un confronto avuto con i tecnici, ma, peraltro, perché questo emendamento potrebbe creare dei problemi su altri regolamenti che si occupano di materie simili. Invece, manteniamo il subemendamento all'articolo 9, e questo lo spiego, perché, fondamentalmente, noi inseriamo questa parte, che dice: "Per le attività esistenti all'entrata in vigore della presente norma, i servizi igienici possono essere mantenuti nella situazione preesistente, salvo che non vengano effettuati interventi edilizi superiori alla manutenzione ordinaria. In questo caso, i servizi igienici dovranno adeguarsi a quanto disposto con il presente articolo". Questo perché lo scriviamo? Anche un po' equiparandolo a quello che capita su altri regolamenti, che, se è manutenzione ordinaria, no, ma se uno interviene in maniera importante sulla propria, in questo caso, abitazione, in altri casi, su un'attività commerciale, invece, in quel caso, si obbliga, penso al caso dei bagni per persone con disabilità, e questo lo diciamo perché poi ci sono 90 giorni per mettersi a norma e la preoccupazione che abbiamo è capire se poi, dal 91° giorno, non stiamo creando, di fatto, una disparità, tra chi inizia, e quindi deve iniziare con due bagni, e chi, invece, può continuare nelle more di un controllo. Per cui, questo ci sembrava un emendamento di buon senso, in modo tale, non da dire di non avere il bagno, ma che, se ci si mette nella condizione di ristrutturare in modo importante la propria abitazione, che coincide, in questo caso, col luogo di lavoro, di realizzare il secondo bagno. Questi sono i due emendamenti, poi, Presidente, l'intervento, invece, più politico, e lo dico all'Assessore, se mi ascolta, rispetto a questo tipo di integrazione del Regolamento, abbiamo fatto dei passi avanti. È evidente che ci sono ancora alcuni elementi di cui abbiano discusso in Commissione, penso con la Consigliera Tevere ed altri, che, però, rimangono aperti; rimangono aperti rispetto allo spazio luce che deve esserci, rispetto alle vetrofanie, rispetto ai centri massaggi, cioè, se questa era una modalità con la quale iniziavamo ad affrontate il problema, problema che l'Assessore conosce bene, è davvero solo un inizio. Mi auguro però che, da questo punto di vista, anche con alcuni Consiglieri della Maggioranza, ne discutevamo, si possa tornare in Commissione, fare alcune modifiche, che riteniamo fondamentali e che avevamo, peraltro, illustrato, anche alla luce di una relazione fatta da uno dei nostri comandanti dei Vigili, che si occupa di questo e, su indicazioni della Procura, c'erano alcuni elementi che era necessario inserire: il tema delle vetrofanie che sono troppo estese rispetto allo spazio dei negozi; il tema della divisa delle persone che devono avere all'interno; il tema della reception che dovrebbe essere visibile, per capire che cosa accade all'interno, ci sono tutta una serie di elementi che, in parte, sono stati affrontati, ma quello che noi pensavamo come più importanti, poiché ci erano stati illustrati come più importanti dagli ospiti che abbiamo avuto in Commissione, non sono stati affrontati, ci auguriamo che questo avvenga. Questo era, Presidente, l'intervento più politico sul Regolamento. Invece, sugli altri due emendamenti, uno è ritirato e l'altro, invece, permane. Grazie. |